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Autore: Padme86    14/09/2011    1 recensioni
Una guerra incombeva.
Un nemico potente aspirava al potere assoluto sul loro Mondo.
Quattro giovani cavalieri, coraggiosi e impavidi.
E Lei... L’uccisore di Demoni.
Loro era il compito di fermare tale catastrofe.

Ce l’avrebbero fatta a fermare l’avanzata delle Tenebre?
-Seguito de “La fanciulla Cavaliere”-
[Dedicata alla mia piccola Avly]
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Rei Kon, Yuri
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*I poteri risvegliati – La forza dei sentimenti *
 
Diverse ore erano ormai trascorse da quando Alina aveva bevuto l’acqua della fonte del Potere e risvegliato i suoi poteri. La fanciulla si era risvegliata da poco, ma si sentiva strana…
Kei e i suoi compagni avevano vegliato su di lei tutto il tempo, ancora stupiti per ciò che era successo in quella fonte.
Kiris invece non faceva che guardarla, sorridendo fiero e scatenando gli sguardi di fuoco di Kei: lui, una persona sempre calma e fredda, per la prima volta provava le fitte della gelosia.
“Come ti senti?”
“Io… Mi sento diversa. Non so spiegarlo… Più potente ma allo stesso tempo è come se fossi cambiata dentro.”
“Quando si matura si cambia.”
“Ma è diverso! Perché mi sento così?! Non voglio!”- la fanciulla era spaventata: sentiva dentro di lei un cambiamento interiore in subbuglio e non riusciva a sopportarlo… Non capiva se era dovuto al risveglio dei suoi poteri o all’acqua bevuta, ma la spaventava.
Alina corse via, sotto lo sguardo preoccupato dei suoi compagni.
“Perché fa così?”- Kei si rivolse a Kiris con sguardo furente: era stato lui a farle bere quell’acqua e aveva omesso un po’ troppe cose secondo il suo punto di vista… E per ciò che non era chiaro, Kei nutriva sempre sospetti.
“Col risveglio dei suoi poteri il suo animo ora è cambiato, deve adattarsi al cambiamento.”
“Non ci stai dicendo tutto, ne sono sicuro…”- il cavaliere dai capelli argentei si avvicinò all’essere fatato, trafiggendolo col suo sguardo furioso. Non avrebbe permesso che succedesse qualcosa alla sua donna e avrebbe saputo tutta la verità su ciò che le stava capitando.
“Mi addolora vedere che non ti fidi di me, giovane Hiwatari.”
“Io mi fido solo di me stesso e dei miei compagni e tu non sei tra questi: dimmi tutta la verità su quella fonte altrimenti ti taglio la gola.”
“Cavaliere, non puoi parlare così ad un membro del consiglio.”- fu Sky a parlare, con un tono talmente gelido e tagliente che spaventò tutti, comprese le sue sorelle: mai avevano visto la giovane fata in quello stato.
Yuri la osservava: cosa poteva averla resa tanto furiosa?
“Io parlo come voglio e a chi voglio, signorina. Si tratta della mia donna e se voglio spiegazioni userò la spada con chiunque se è necessario, consigliere o no!”
“I tuoi sentimenti sono forti, cavaliere, ma l'Uccisore di Demoni deve superare da sola questo momento se vuole diventare più forte. Ora se volete scusarmi ho una riunione, sarebbe meglio se restaste qui un altro giorno.”- Kiris era cordiale ed educato, eppure Kei non riusciva a fidarsi di lui: non voleva lasciare sola Alina adesso che aveva più bisogno di lui. Non poteva proprio fare niente per la persona che amava?
Il tocco sulla sua spalla da parte di Rei lo rassicurò: per fortuna i suoi compagni erano con lui, non lo avrebbe ammesso a voce alta ma erano la sua famiglia... Le persone di cui si fidava di più in tutto il mondo.
“Alina se la caverà, noi ora dobbiamo recuperare le forze per riprendere il viaggio. Sono sicuro che è quello che vorrebbe anche lei, non credi?”
“Sì, forse hai ragione.”
“E se avrà bisogno di noi sa dove trovarci, quindi su con la vita, capo!”- l'ironia di Boris lo irritava quasi sempre ma in quel momento riusciva per lo meno a tranquillizzarlo un po'. Avevano ragione, non doveva starle addosso, se avesse avuto bisogno di lui ci sarebbe stato in qualunque momento e in ogni luogo.
“Venite, vi conduco dove potrete risposare.”- Sunny sorrise loro gentilmente, prendendo Boris a braccetto e conducendo insieme a Lea i cavalieri dove potevano dormire qualche ora.
Yuri vide Sky allontanarsi: perché la fata si stava comportando in modo strano in quegli ultimi giorni? Era la domanda che albergava nella mente del giovane cavaliere. Incuriosito decise di seguirla, ma era solo la curiosità a spingerlo a seguire quella creatura tanto fredda quanto fragile?
 
*
 
Alina nel frattempo camminava per il bosco, entro i limiti che le guardie fatate avevano posto nel loro territorio. Osservava il paesaggio intorno a lei: era un posto meraviglioso, in un'altra occasione lo avrebbe anche trovato romantico... Sarebbe stato bello passeggiare tra le braccia di Kei senza nessuna preoccupazione. Solo loro due e l'amore che li univa ogni giorno di più...
Si stava comportando male con lui: era scappata senza volere il suo aiuto, lo aveva escluso da quel cambiamento che stava avvenendo dentro di lei... Ma non aveva potuto farne a meno, quella paura non l’abbandonava.
Sentiva un grande potere dentro di lei, cresceva ogni minuto che passava e questo la spaventava: aveva paura di non riuscire a gestirlo, facendo del male al suo compagno e ai suoi amici.
Senza accorgersene arrivò alla fonte del Potere... La stessa acqua che aveva provocato quel cambiamento in lei. Che cosa nascondeva quella fonte misteriosa?
“Sei piena di domande, lo sento nel tuo animo.”- la giovane si voltò e vide Kiris alle sue spalle sorriderle in modo quasi materno: quella creatura era tanto angelica quanto misteriosa.
“Vorrei sapere da dove viene questa sorgente. Qual'è il suo potere?”
“Ti narrerò la tua storia, così che tu possa dirla ai tuoi compagni. Il tuo ragazzo era pronto a farmi a fette, sai?”
“Davvero?”
“Ti ama tanto ed è preoccupato.”- Alina sorrise debolmente: lo conosceva bene e sapeva che mentre lei era lì a domandarsi cosa stesse accadendo dentro di lei, il suo amato stava facendo lo stesso.
“Lo so, anch'io lo amo.”
“E' evidente. Bene, ora ti dirò tutto, ma devi promettermi di non rivelare a nessun altro questo segreto, se non ai tuoi compagni. E dovrai far giurare loro di non farne mai parola. Giura.”
“Lo giuro sulla mia spada e sulla mia vita.”- Kiris sorrise: quando un cavaliere giurava sulla sua spada e la sua vita voleva dire che avrebbe mantenuto tale giuramento fino alla morte.
“In questa fonte c'è il potere del nostro popolo. È ciò che ci rende potenti e immortali.”
“Sul serio?”
“Quando gli esseri fatati vennero al mondo erano pochi e la maggior parte molto debole. Perivamo abbastanza in fretta e ciò poteva causare la nostra estinzione per sempre...”
“Cosa accadde?”
“I quattro esseri fatati più potenti del nostro popolo decisero di immergersi in questa fonte di acqua pura, lasciandovi la loro vita e il loro immenso potere. Sacrificarono loro stessi per permettere al nostro popolo di nascere e vivere per sempre.”
“Quindi quest'acqua vi rende immortali?”
“Esatto. Quando un essere fatato viene al mondo la sua luce è debole, così viene immerso in quest'acqua e quando ne esce è potente e immortale. Ovviamente l'acqua risveglia anche le sue capacità innate.”
“Come Sky e le sue sorelle? I loro poteri sono straordinari.”
“Loro rappresentano i poteri più preziosi del nostro popolo: Sky è l'Acqua, Sunny il Sole e Lea la Terra.”
“Tutte cose che permettono di vivere... E' una cosa eccezionale.”- Alina era molto colpita da quella storia e tutto cominciava ad avere un senso: se era vero che risvegliava le capacità innate di una creatura fatata forse la stessa cosa era successa anche a lei con i suoi poteri. Dopo tutto era una diretta discendente di un Uccisore di Demoni: le sue capacità erano senz'altro innate.
“Hai ragione. Ora ti è tutto più chiaro?”
“Sì, se questa sorgente risveglia le capacità innate di un essere fatato è di sicuro successo lo stesso con me, ma dubito di essere diventata immorale. Non è così?”
“Esattamente. L'immortalità viene donata solo agli essere fatati che vi si immergono, agli umani non è concesso, morirebbero.”
“Morirebbero?”
“Berla è una cosa, entrarvi completamente dentro senza la protezione di un qualunque potere vorrebbe dire morire.”
“E' anche per questo che sono stata male, vero? Non era sicuro che avrei resistito... Con gli umani normali non funziona nemmeno berla, vero?”- Kiris sorrise amaro: aveva capito tutto. Alina ora si sentiva più sicura: se era stata in grado di sopravvivere ad un tale potere, forse sarebbe riuscita a gestire il suo in poco tempo e sconfiggere Landor.
“Sapevo che ce l'avresti fatta. Dopo tutto non sei una fanciulla come le altre...”
“Ti ringrazio per avermi detto la verità, ora è meglio che torni da Kei e i miei compagni... Saranno preoccupati per me.
“Dovresti riposare, domani riprenderete il viaggio e nuove insidie vi attendono.”
“Sapremo superarle: finché saremo insieme niente e nessuno potrà mai sbaragliarci.”- Alina era convinta di ciò che diceva: i suoi compagni e il suo uomo erano la sua più grande forza. La loro amicizia e l'amore del suo cavaliere erano tutte cose che la spingevano a dare sempre il meglio ed essere forte ad ogni occasione.
“A presto Kiris, grazie.”
“A presto, fanciulla Cavaliere.”- Alina gli sorrise e si diresse dove l'essere fatato le aveva indicato che i suoi compagni stavano riposando. Voleva vedere Kei, spiegargli tutto, stare tra le sue braccia e fare l'amore con lui...
Era un Uccisore di Demoni, ma pur sempre una fanciulla innamorata...
 
*
 
Sky nel frattempo si trovava in un angolo nascosto del bosco, dove la vegetazione era più luminosa e fitta: il suo posto segreto, dove andava quando aveva voglia di stare da sola a riflettere.
Il suo animo era molto inquieto e molta paura albergava nel suo cuore: che cosa le stava succedendo?
Lei era sempre stata la più razionale tra le sue sorelle e adesso si stava facendo coinvolgere da un essere umano! Un essere umano davvero bello, in fondo...
Quei capelli cremisi, gli occhi glaciali e la pelle di porcellana. Il suo sguardo fiero e indomito, l'espressione fredda ma piena di passione ogni volta che combatteva.
“Ma che diavolo mi prende? È solo un essere odioso!”
“Chi sarebbe odioso, scusa?”- si era dimenticata la voce: così adulta e sensuale.
La fata si voltò e vide Yuri dietro di lei osservarla curioso: doveva averla seguita dopo che se n'era andata in quel modo brusco.
“Nessuno che ti riguarda, puoi lasciarmi sola?”
“Vorrei sapere cosa ti succede. So che ti sto antipatico, ma sono preoccupato per te e anche gli altri.”
“Non ne avete motivo, sto bene. Ora vattene, seccatore.”
“Lo vedi? Perché mi tratti così? Sono qui per aiutarti, eppure ti chiudi a riccio e mi insulti. E da quando abbiamo lasciato la casa di Jeanne sei anche peggiorata.”- a sentire quel nome la giovane fata si sentì strana: quella morsa allo stomaco ricominciò ad attanagliarla, come quando li aveva visti abbracciarsi prima che partissero.
“E' solo una tua impressione, ho solo voglia di stare da sola.”
“Sky, nessuno sta bene da solo, credimi.”- Yuri si avvicinò, sedendosi accanto a lei.
La fata lo osservò: era ancora più bello illuminato dalla tenue luce del loro territorio.
“Tu che ne sai?”
“Lo sono stato per tanto tempo, prima di arrivare all'accademia e conoscere i miei compagni. Grazie a loro ho capito quanto è piacevole avere qualcuno vicino, che ti sostiene e ti aiuta nei momenti del bisogno.”
“Non sono fatta per queste cose...”
“Sì che lo sei, ne sono convinto. Anch'io credevo di non esserlo e invece sono riuscito anche ad innamorarmi di qualcuno. Certo, non ho avuto un lieto fine, ma nella vita non si sa mai.”
“Che cosa vuoi dire?”
“Bhe, che tutto può accadere. Ad esempio potrei innamorarmi anche di te, chi può dirlo?”
“Ma... Ma che cavolo dici?!”
“Perché scusa? Potrebbe accadere eccome.”
“Nononono! Io non innamorerò mai di te!”
“Magari lo sei già e non te ne accorgi.”- Yuri si stava divertendo a stuzzicare la fatina, che ormai era sul punto di annegarlo con uno dei suoi incantesimi. Ma la cosa che lo divertiva di più era il rossore sulle gote della fata; il rosso sorrise, trovandola bellissima.
“Ti sbagli!”
“Ho visto come guardavi me e Jeanne: sembravi quasi gelosa.”
“Ti sbagli!”
“Da allora mi eviti, mi tratti freddamente e sei distante da me.”
“Ti sbagli!!”
“Ma nonostante tutto non ti dispiace la mia presenza, altrimenti mi avresti già steso con uno dei tuoi incantesimi.”
“Falla finita!”
“Perché ti scaldi tanto? Perché sto dicendo la verità?”
“Sbagli di nuovo!”- il cavaliere si ritrovò a ridere, Sky lo osservò: era davvero bello quando rideva e forse non aveva sbagliato a dire quelle cose su di lei...
“Cosa ti impedisce di amarmi? Potresti farlo.”
“Mi ricambieresti?”
“Immagino di si. Da quando ti ho incontrata... Ecco... Mi sei piaciuta subito. So che sei una fata e tutto il resto, ma questo non deve essere un ostacolo.”
“Temo invece che lo sia. Yuri io...”
“Shh...”- il giovane cavaliere non voleva più sentire nulla...
Desiderava solo una cosa in quel momento e non gli importava di cosa sarebbe successo dopo.
Lentamente si avvicinò a Sky, mettendole una mano sulla guancia e posando delicatamente le sue labbra su quelle della fatina che sentì il suo cuore battere talmente forte che temeva le uscisse dal petto: Yuri la stava baciando.
Il suo primo bacio e veniva da un meraviglioso umano che forse poteva amarla davvero... Ma era questo il problema: lui era umano.
Ricambiò il bacio, poggiando una mano sulla spalla di Yuri e dopo pochi minuti il ragazzo si staccò, carezzandole delicatamente la guancia su cui vi era ancora la sua mano.
“Yuri...”
“Sky, ho commesso un errore?”
“Sì, ma non voglio parlarne adesso... Forse non dovremmo...”
“Cosa ti impedisce di lasciarti andare?”
“Sei umano... E noi fate non possiamo amarvi.”
“Perché no?”
“Tu sei mortale, io vivrò per sempre... Non è giusto....”
“Ci dev'essere un modo e lo troveremo. Ma per adesso non possiamo goderci il momento?”- Sky sorrise: dopo tanto tempo si sentiva di nuovo felice con qualcuno...
Il modo di stare insieme esisteva ma ci avrebbero pensato una volta conclusa la guerra contro il male.
Per il momento voleva solo stare tra le braccia del suo amato cavaliere dagli occhi di ghiaccio.
 
*
 
“Dunque le cose stanno così: la sorgente risveglia le capacità innate di persone che le possiedono.”
“Esatto, per questo sono riuscita a farcela.”
“Potevi morire e tutto per colpa di quel...”
“Non dire così. Dai, vieni qui...”- Alina e Kei erano nella tenda del cavaliere, mentre la giovane aveva appena finito di raccontare al compagno la storia narratale da Kiris sulla fonte.
Kei era molto turbato: il pensiero che la sua amata avesse rischiato di morire per colpa di quell’acqua lo faceva infuriare. Certo, adesso era nel pieno delle forze e pronta per la sua missione, ma il prezzo era stato troppo alto così come il rischio.
La sua fanciulla lo abbracciò, accarezzandogli i capelli: era come un calmante per lui stare tra le sue braccia e sentire le sue mani toccarlo. -”Sto bene e adesso i miei poteri si sono risvegliati: è questa la cosa che conta.”
“Per me l'unica cosa che conta è la tua vita.”
“Lo so e ti amo per questo, ma adesso dobbiamo pensare a fermare quel mostro.”
“Hai ragione, ma non voglio che lo fai a costo della vita.”
“E se non avessi altra scelta?”
“Te lo impedirei: Alina, la tua vita è la mia. Se tu muori io muoio con te...”-  Alina si sentì spaventata ed emozionata: il suo cavaliere le stava facendo una vera dichiarazione. La loro vite erano una sola e questo poteva volere dire soltanto che il loro amore era destinato a durare per sempre.
“Kei... Non so cosa dire.”
“Dimmi solo che non morirai.”
“Dimmelo anche tu.”
“Non dobbiamo morire, noi siamo destinati a vivere insieme.”
“O a restare insieme anche nella morte.”
“Non avrei saputo dirlo meglio...”- Kei catturò le labbra della sua amata in bacio appassionato,  mettendosi sopra di lei... Le vesti volarono nella tenda ad una ad una, mentre i due giovani amanti consumarono di nuovo l'amore che li avrebbe uniti per sempre.
Nella Vita e nella Morte.
 
Il giorno dopo il gruppo ripartì alla volta delle Montagne Oscure, ringraziando il popolo fatato di ciò che avevano fatto per loro e la promessa di tornare una volta conclusa la battaglia. Sky stava vicino a Yuri e ormai tutti avevano capito che anche tra loro era nato un dolce e tiepido sentimento. Così come stava nascendo tra Boris e Sunny e tra Rei e Lea: ma una fata non può amare un essere umano...
Perché allora le tre fatine non sembravano nemmeno pensare a questa legge? I loro cuori ormai erano colmi dell'amore per i tre giovani cavalieri che le avevano conquistate e che stavano dimostrando vero sentimento per loro.
“Yuri?”
“Sì, dimmi.”
“Quello che hai detto ieri sera è valido anche oggi?”
“I miei sentimenti non hanno scadenza.”
“Sì, scusami...”
“Sky, cerca di stare tranquilla. Sono qui con te ed intendo restarci... Anche se tu vivessi per sempre non mi importerebbe, ok?”
“Ok... Ma un modo per stare insieme per sempre esiste.”
“Sul serio?”
“Sì, ma ti prego pensiamoci dopo la battaglia. Non voglio correre troppo se non sono sicura di vivere in un mondo di pace.”- la fatina stava ragionando bene: prima veniva la guerra e la riconquista della pace e poi avrebbero cercato il modo di stare insieme. Erano gli stessi pensieri di Boris e Rei nei confronti delle loro fate.
“Kei?”
“Sì lo so, ormai non siamo più l'unica coppia.”
“Io sono contenta, e tu?”
“Ovviamente anch'io, sono i miei migliori amici.”- Alina sorrise: il suo uomo sembrava freddo e impassibile all'apparenza ma chi imparava a conoscerlo bene come lei e i suoi compagni capiva subito che in fondo era felice della serenità delle persone a cui teneva.
“Boris?”
“Dimmi, piccola.”
“Non credevo che il tuo amico avrebbe conquistato la mia sorellona! Lei è sempre così diligente.”
“Yuri ha delle qualità molto persuasive sui sentimenti delle fanciulle...”
“Che intendi?”
“Che è fedele e leale, romantico ma senza esagerare. Darebbe la vita per chi ama e queste sono qualità che una donna apprezza.”
“Hai ragione.”
“A te cosa piace di me?”
“I tuoi capelli! Sono così buffi!”- era inutile: per quanto si sforzasse il giovane cavaliere dagli occhi smeraldini non riusciva mai a fare con lei un discorso serio che andasse oltre i due minuti.
Ad un tratto i cavalieri sentirono un rumore: qualcosa o qualcuno li stava seguendo.
“Kei?”
“Tenetevi pronti.”- i cavalieri scesero da cavallo, mentre Alina cercava la concentrazione necessaria allo scontro: era arrivato il momento di provare i suoi poteri al massimo.
Tutti sguainarono le spade, pronti a difendersi, quando dai due lati della foresta uscirono a velocità incredibile due creature dall'aspetto identico: solo i colore dei capelli era diverso. Erano femmine e sembravano essere demoni in tutto per tutto. Avevano un fisico slanciato, lunghi artigli alle mani, segni tribali su braccia e viso e occhi rosso sangue. Orecchie leggermente appuntate, mentre i capelli erano verdi e viola.
“Chi siete? Altre serve di Landor?”
“Il nostro signore ci manda ad uccidere l'Uccisore di Demoni e i suoi compagni.”
“Prima di affrontare lui dovrete vedervela con noi! In guardia!”
“Nessuno mi impedirà di uccidere quel mostro! Ora assaggerete la vera potenza dell'Uccisore di Demoni!”- Alina era decisa più che mai: la sua spada cominciò a brillare della solita luce blu, ma sembrava più intensa... I suoi occhi divennero dello stesso colore della luce e anche sui suoi capelli neri si potevano vedere dei leggeri riflessi bluastri.
I suoi compagni erano allibiti: era davvero cambiata tanto con i risveglio dei suoi poteri? Poteva arrivare a tal punto?
Lo avrebbe stabilito lo scontro che stava per cominciare...
Per il bene di tutti e per la salvezza del mondo, doveva superare quell'ostacolo.
E niente e nessuno li avrebbe fermati.
Finché erano uniti nulla li avrebbe mai sconfitti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lo so, ci ho messo secoli ad aggiornare questa storia, ma ho dovuto riguardarmi tutto per bene e spero tanto che apprezzerete questo capitolo^^
Come avete visto è stato svelato il potere della sorgente e finalmente Yuri e Sky hanno capito che cosa provano l’uno per l’altra ^_^
Ma due nuovi nemici ostacolano il cammino dei nostri eroi! Riuscirà Alina con i suoi poteri al massimo a sconfiggerli? Lo scopriremo!
 
 
Ringrazio tutte le persone che leggono e recensiscono! Grazie a tutti =)
 
 
Un bacio grande a tutti!
 
 
La cara Pad
 
 
  
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