- *I poteri risvegliati – La forza dei sentimenti *
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- Diverse ore erano ormai trascorse da quando Alina aveva bevuto l’acqua della fonte del Potere e risvegliato i suoi poteri. La fanciulla si era risvegliata da poco, ma si sentiva strana…
- Kei
e i suoi compagni avevano vegliato su di lei tutto il tempo, ancora stupiti
per ciò che era successo in quella fonte.
- Kiris
invece non faceva che guardarla, sorridendo fiero e scatenando gli sguardi
di fuoco di Kei: lui, una persona sempre calma e fredda, per la prima volta
provava le fitte della gelosia.
- “Come
ti senti?”
- “Io…
Mi sento diversa. Non so spiegarlo… Più potente ma allo stesso tempo è
come se fossi cambiata dentro.”
- “Quando
si matura si cambia.”
- “Ma
è diverso! Perché mi sento così?! Non voglio!”- la fanciulla era
spaventata: sentiva dentro di lei un cambiamento interiore in subbuglio e
non riusciva a sopportarlo… Non capiva se era dovuto al risveglio dei suoi
poteri o all’acqua bevuta, ma la spaventava.
- Alina
corse via, sotto lo sguardo preoccupato dei suoi compagni.
- “Perché
fa così?”- Kei si rivolse a Kiris con sguardo furente: era stato lui a
farle bere quell’acqua e aveva omesso un po’ troppe cose secondo il suo
punto di vista… E per ciò che non era chiaro, Kei nutriva sempre
sospetti.
- “Col
risveglio dei suoi poteri il suo animo ora è cambiato, deve adattarsi al
cambiamento.”
- “Non
ci stai dicendo tutto, ne sono sicuro…”- il cavaliere dai capelli
argentei si avvicinò all’essere fatato, trafiggendolo col suo sguardo
furioso. Non avrebbe permesso che succedesse qualcosa alla sua donna e
avrebbe saputo tutta la verità su ciò che le stava capitando.
- “Mi
addolora vedere che non ti fidi di me, giovane Hiwatari.”
- “Io
mi fido solo di me stesso e dei miei compagni e tu non sei tra questi: dimmi
tutta la verità su quella fonte altrimenti ti taglio la gola.”
- “Cavaliere,
non puoi parlare così ad un membro del consiglio.”- fu Sky a parlare, con
un tono talmente gelido e tagliente che spaventò tutti, comprese le sue
sorelle: mai avevano visto la giovane fata in quello stato.
- Yuri
la osservava: cosa poteva averla resa tanto furiosa?
- “Io
parlo come voglio e a chi voglio, signorina. Si tratta della mia donna e se
voglio spiegazioni userò la spada con chiunque se è necessario,
consigliere o no!”
- “I
tuoi sentimenti sono forti, cavaliere, ma l'Uccisore di Demoni deve superare
da sola questo momento se vuole diventare più forte. Ora se volete scusarmi
ho una riunione, sarebbe meglio se restaste qui un altro giorno.”- Kiris
era cordiale ed educato, eppure Kei non riusciva a fidarsi di lui: non
voleva lasciare sola Alina adesso che aveva più bisogno di lui. Non poteva
proprio fare niente per la persona che amava?
- Il
tocco sulla sua spalla da parte di Rei lo rassicurò: per fortuna i suoi
compagni erano con lui, non lo avrebbe ammesso a voce alta ma erano la sua
famiglia... Le persone di cui si fidava di più in tutto il mondo.
- “Alina
se la caverà, noi ora dobbiamo recuperare le forze per riprendere il
viaggio. Sono sicuro che è quello che vorrebbe anche lei, non credi?”
- “Sì,
forse hai ragione.”
- “E
se avrà bisogno di noi sa dove trovarci, quindi su con la vita, capo!”-
l'ironia di Boris lo irritava quasi sempre ma in quel momento riusciva per
lo meno a tranquillizzarlo un po'. Avevano ragione, non doveva starle
addosso, se avesse avuto bisogno di lui ci sarebbe stato in qualunque
momento e in ogni luogo.
- “Venite,
vi conduco dove potrete risposare.”- Sunny sorrise loro gentilmente,
prendendo Boris a braccetto e conducendo insieme a Lea i cavalieri dove
potevano dormire qualche ora.
- Yuri
vide Sky allontanarsi: perché la fata si stava comportando in modo strano
in quegli ultimi giorni? Era la domanda che albergava nella mente del
giovane cavaliere. Incuriosito decise di seguirla, ma era solo la curiosità
a spingerlo a seguire quella creatura tanto fredda quanto fragile?
-
- *
-
- Alina
nel frattempo camminava per il bosco, entro i limiti che le guardie fatate
avevano posto nel loro territorio. Osservava il paesaggio intorno a lei: era
un posto meraviglioso, in un'altra occasione lo avrebbe anche trovato
romantico... Sarebbe stato bello passeggiare tra le braccia di Kei senza
nessuna preoccupazione. Solo loro due e l'amore che li univa ogni giorno di
più...
- Si
stava comportando male con lui: era scappata senza volere il suo aiuto, lo
aveva escluso da quel cambiamento che stava avvenendo dentro di lei... Ma
non aveva potuto farne a meno, quella paura non l’abbandonava.
- Sentiva
un grande potere dentro di lei, cresceva ogni minuto che passava e questo la
spaventava: aveva paura di non riuscire a gestirlo, facendo del male al suo
compagno e ai suoi amici.
- Senza
accorgersene arrivò alla fonte del Potere... La stessa acqua che aveva
provocato quel cambiamento in lei. Che cosa nascondeva quella fonte
misteriosa?
- “Sei
piena di domande, lo sento nel tuo animo.”- la giovane si voltò e vide
Kiris alle sue spalle sorriderle in modo quasi materno: quella creatura era
tanto angelica quanto misteriosa.
- “Vorrei
sapere da dove viene questa sorgente. Qual'è il suo potere?”
- “Ti
narrerò la tua storia, così che tu possa dirla ai tuoi compagni. Il tuo
ragazzo era pronto a farmi a fette, sai?”
- “Davvero?”
- “Ti
ama tanto ed è preoccupato.”- Alina sorrise debolmente: lo conosceva bene
e sapeva che mentre lei era lì a domandarsi cosa stesse accadendo dentro di
lei, il suo amato stava facendo lo stesso.
- “Lo
so, anch'io lo amo.”
- “E'
evidente. Bene, ora ti dirò tutto, ma devi promettermi di non rivelare a
nessun altro questo segreto, se non ai tuoi compagni. E dovrai far giurare
loro di non farne mai parola. Giura.”
- “Lo
giuro sulla mia spada e sulla mia vita.”- Kiris sorrise: quando un
cavaliere giurava sulla sua spada e la sua vita voleva dire che avrebbe
mantenuto tale giuramento fino alla morte.
- “In
questa fonte c'è il potere del nostro popolo. È ciò che ci rende potenti
e immortali.”
- “Sul
serio?”
- “Quando
gli esseri fatati vennero al mondo erano pochi e la maggior parte molto
debole. Perivamo abbastanza in fretta e ciò poteva causare la nostra
estinzione per sempre...”
- “Cosa
accadde?”
- “I
quattro esseri fatati più potenti del nostro popolo decisero di immergersi
in questa fonte di acqua pura, lasciandovi la loro vita e il loro immenso
potere. Sacrificarono loro stessi per permettere al nostro popolo di nascere
e vivere per sempre.”
- “Quindi
quest'acqua vi rende immortali?”
- “Esatto.
Quando un essere fatato viene al mondo la sua luce è debole, così viene
immerso in quest'acqua e quando ne esce è potente e immortale. Ovviamente
l'acqua risveglia anche le sue capacità innate.”
- “Come
Sky e le sue sorelle? I loro poteri sono straordinari.”
- “Loro
rappresentano i poteri più preziosi del nostro popolo: Sky è l'Acqua,
Sunny il Sole e Lea la Terra.”
- “Tutte
cose che permettono di vivere... E' una cosa eccezionale.”- Alina era
molto colpita da quella storia e tutto cominciava ad avere un senso: se era
vero che risvegliava le capacità innate di una creatura fatata forse la
stessa cosa era successa anche a lei con i suoi poteri. Dopo tutto era una
diretta discendente di un Uccisore di Demoni: le sue capacità erano
senz'altro innate.
- “Hai
ragione. Ora ti è tutto più chiaro?”
- “Sì,
se questa sorgente risveglia le capacità innate di un essere fatato è di
sicuro successo lo stesso con me, ma dubito di essere diventata immorale.
Non è così?”
- “Esattamente.
L'immortalità viene donata solo agli essere fatati che vi si immergono,
agli umani non è concesso, morirebbero.”
- “Morirebbero?”
- “Berla
è una cosa, entrarvi completamente dentro senza la protezione di un
qualunque potere vorrebbe dire morire.”
- “E'
anche per questo che sono stata male, vero? Non era sicuro che avrei
resistito... Con gli umani normali non funziona nemmeno berla, vero?”-
Kiris sorrise amaro: aveva capito tutto. Alina ora si sentiva più sicura:
se era stata in grado di sopravvivere ad un tale potere, forse sarebbe
riuscita a gestire il suo in poco tempo e sconfiggere Landor.
- “Sapevo
che ce l'avresti fatta. Dopo tutto non sei una fanciulla come le altre...”
- “Ti
ringrazio per avermi detto la verità, ora è meglio che torni da Kei e i
miei compagni... Saranno preoccupati per me.
- “Dovresti
riposare, domani riprenderete il viaggio e nuove insidie vi attendono.”
“Sapremo superarle: finché saremo insieme niente e nessuno potrà mai sbaragliarci.”- Alina era convinta di ciò che diceva: i suoi compagni e il suo uomo erano la sua più grande forza. La loro amicizia e l'amore del suo cavaliere erano tutte cose che la spingevano a dare sempre il meglio ed essere forte ad ogni occasione. - “A
presto Kiris, grazie.”
- “A
presto, fanciulla Cavaliere.”- Alina gli sorrise e si diresse dove
l'essere fatato le aveva indicato che i suoi compagni stavano riposando.
Voleva vedere Kei, spiegargli tutto, stare tra le sue braccia e fare l'amore
con lui...
- Era
un Uccisore di Demoni, ma pur sempre una fanciulla innamorata...
-
- *
-
- Sky
nel frattempo si trovava in un angolo nascosto del bosco, dove la
vegetazione era più luminosa e fitta: il suo posto segreto, dove andava
quando aveva voglia di stare da sola a riflettere.
- Il
suo animo era molto inquieto e molta paura albergava nel suo cuore: che cosa
le stava succedendo?
- Lei
era sempre stata la più razionale tra le sue sorelle e adesso si stava
facendo coinvolgere da un essere umano! Un essere umano davvero bello, in
fondo...
- Quei
capelli cremisi, gli occhi glaciali e la pelle di porcellana. Il suo sguardo
fiero e indomito, l'espressione fredda ma piena di passione ogni volta che
combatteva.
- “Ma
che diavolo mi prende? È solo un essere odioso!”
- “Chi
sarebbe odioso, scusa?”- si era dimenticata la voce: così adulta e
sensuale.
- La
fata si voltò e vide Yuri dietro di lei osservarla curioso: doveva averla
seguita dopo che se n'era andata in quel modo brusco.
- “Nessuno
che ti riguarda, puoi lasciarmi sola?”
- “Vorrei
sapere cosa ti succede. So che ti sto antipatico, ma sono preoccupato per te
e anche gli altri.”
- “Non
ne avete motivo, sto bene. Ora vattene, seccatore.”
- “Lo
vedi? Perché mi tratti così? Sono qui per aiutarti, eppure ti chiudi a
riccio e mi insulti. E da quando abbiamo lasciato la casa di Jeanne sei
anche peggiorata.”- a sentire quel nome la giovane fata si sentì strana:
quella morsa allo stomaco ricominciò ad attanagliarla, come quando li aveva
visti abbracciarsi prima che partissero.
- “E'
solo una tua impressione, ho solo voglia di stare da sola.”
- “Sky,
nessuno sta bene da solo, credimi.”- Yuri si avvicinò, sedendosi accanto
a lei.
- La
fata lo osservò: era ancora più bello illuminato dalla tenue luce del loro
territorio.
- “Tu
che ne sai?”
- “Lo
sono stato per tanto tempo, prima di arrivare all'accademia e conoscere i
miei compagni. Grazie a loro ho capito quanto è piacevole avere qualcuno
vicino, che ti sostiene e ti aiuta nei momenti del bisogno.”
- “Non
sono fatta per queste cose...”
- “Sì
che lo sei, ne sono convinto. Anch'io credevo di non esserlo e invece sono
riuscito anche ad innamorarmi di qualcuno. Certo, non ho avuto un lieto
fine, ma nella vita non si sa mai.”
- “Che
cosa vuoi dire?”
- “Bhe,
che tutto può accadere. Ad esempio potrei innamorarmi anche di te, chi può
dirlo?”
- “Ma...
Ma che cavolo dici?!”
- “Perché
scusa? Potrebbe accadere eccome.”
- “Nononono!
Io non innamorerò mai di te!”
- “Magari
lo sei già e non te ne accorgi.”- Yuri si stava divertendo a stuzzicare
la fatina, che ormai era sul punto di annegarlo con uno dei suoi
incantesimi. Ma la cosa che lo divertiva di più era il rossore sulle gote
della fata; il rosso sorrise, trovandola bellissima.
- “Ti
sbagli!”
- “Ho
visto come guardavi me e Jeanne: sembravi quasi gelosa.”
- “Ti
sbagli!”
- “Da
allora mi eviti, mi tratti freddamente e sei distante da me.”
- “Ti
sbagli!!”
- “Ma
nonostante tutto non ti dispiace la mia presenza, altrimenti mi avresti già
steso con uno dei tuoi incantesimi.”
- “Falla
finita!”
- “Perché
ti scaldi tanto? Perché sto dicendo la verità?”
- “Sbagli
di nuovo!”- il cavaliere si ritrovò a ridere, Sky lo osservò: era
davvero bello quando rideva e forse non aveva sbagliato a dire quelle cose
su di lei...
- “Cosa
ti impedisce di amarmi? Potresti farlo.”
- “Mi
ricambieresti?”
- “Immagino
di si. Da quando ti ho incontrata... Ecco... Mi sei piaciuta subito. So che
sei una fata e tutto il resto, ma questo non deve essere un ostacolo.”
- “Temo
invece che lo sia. Yuri io...”
- “Shh...”-
il giovane cavaliere non voleva più sentire nulla...
- Desiderava
solo una cosa in quel momento e non gli importava di cosa sarebbe successo
dopo.
- Lentamente
si avvicinò a Sky, mettendole una mano sulla guancia e posando
delicatamente le sue labbra su quelle della fatina che sentì il suo cuore
battere talmente forte che temeva le uscisse dal petto: Yuri la stava
baciando.
- Il
suo primo bacio e veniva da un meraviglioso umano che forse poteva amarla
davvero... Ma era questo il problema: lui era umano.
- Ricambiò
il bacio, poggiando una mano sulla spalla di Yuri e dopo pochi minuti il
ragazzo si staccò, carezzandole delicatamente la guancia su cui vi era
ancora la sua mano.
- “Yuri...”
- “Sky,
ho commesso un errore?”
- “Sì,
ma non voglio parlarne adesso... Forse non dovremmo...”
- “Cosa
ti impedisce di lasciarti andare?”
- “Sei
umano... E noi fate non possiamo amarvi.”
- “Perché
no?”
- “Tu
sei mortale, io vivrò per sempre... Non è giusto....”
- “Ci
dev'essere un modo e lo troveremo. Ma per adesso non possiamo goderci il
momento?”- Sky sorrise: dopo tanto tempo si sentiva di nuovo felice con
qualcuno...
- Il
modo di stare insieme esisteva ma ci avrebbero pensato una volta conclusa la
guerra contro il male.
- Per
il momento voleva solo stare tra le braccia del suo amato cavaliere dagli
occhi di ghiaccio.
-
- *
-
- “Dunque
le cose stanno così: la sorgente risveglia le capacità innate di persone
che le possiedono.”
- “Esatto,
per questo sono riuscita a farcela.”
- “Potevi
morire e tutto per colpa di quel...”
- “Non
dire così. Dai, vieni qui...”- Alina e Kei erano nella tenda del
cavaliere, mentre la giovane aveva appena finito di raccontare al compagno
la storia narratale da Kiris sulla fonte.
- Kei
era molto turbato: il pensiero che la sua amata avesse rischiato di morire
per colpa di quell’acqua lo faceva infuriare. Certo, adesso era nel pieno
delle forze e pronta per la sua missione, ma il prezzo era stato troppo alto
così come il rischio.
- La
sua fanciulla lo abbracciò, accarezzandogli i capelli: era come un calmante
per lui stare tra le sue braccia e sentire le sue mani toccarlo. -”Sto
bene e adesso i miei poteri si sono risvegliati: è questa la cosa che
conta.”
- “Per
me l'unica cosa che conta è la tua vita.”
- “Lo
so e ti amo per questo, ma adesso dobbiamo pensare a fermare quel mostro.”
- “Hai
ragione, ma non voglio che lo fai a costo della vita.”
- “E
se non avessi altra scelta?”
- “Te
lo impedirei: Alina, la tua vita è la mia. Se tu muori io muoio con
te...”- Alina si sentì
spaventata ed emozionata: il suo cavaliere le stava facendo una vera
dichiarazione. La loro vite erano una sola e questo poteva volere dire
soltanto che il loro amore era destinato a durare per sempre.
- “Kei...
Non so cosa dire.”
- “Dimmi
solo che non morirai.”
- “Dimmelo
anche tu.”
- “Non
dobbiamo morire, noi siamo destinati a vivere insieme.”
- “O
a restare insieme anche nella morte.”
- “Non
avrei saputo dirlo meglio...”- Kei catturò le labbra della sua amata in
bacio appassionato, mettendosi
sopra di lei... Le vesti volarono nella tenda ad una ad una, mentre i due
giovani amanti consumarono di nuovo l'amore che li avrebbe uniti per sempre.
- Nella
Vita e nella Morte.
-
- Il
giorno dopo il gruppo ripartì alla volta delle Montagne Oscure,
ringraziando il popolo fatato di ciò che avevano fatto per loro e la
promessa di tornare una volta conclusa la battaglia. Sky stava vicino a Yuri
e ormai tutti avevano capito che anche tra loro era nato un dolce e tiepido
sentimento. Così come stava nascendo tra Boris e Sunny e tra Rei e Lea: ma
una fata non può amare un essere umano...
- Perché
allora le tre fatine non sembravano nemmeno pensare a questa legge? I loro
cuori ormai erano colmi dell'amore per i tre giovani cavalieri che le
avevano conquistate e che stavano dimostrando vero sentimento per loro.
- “Yuri?”
- “Sì,
dimmi.”
- “Quello
che hai detto ieri sera è valido anche oggi?”
- “I
miei sentimenti non hanno scadenza.”
- “Sì,
scusami...”
- “Sky,
cerca di stare tranquilla. Sono qui con te ed intendo restarci... Anche se
tu vivessi per sempre non mi importerebbe, ok?”
- “Ok...
Ma un modo per stare insieme per sempre esiste.”
- “Sul
serio?”
- “Sì,
ma ti prego pensiamoci dopo la battaglia. Non voglio correre troppo se non
sono sicura di vivere in un mondo di pace.”- la fatina stava ragionando
bene: prima veniva la guerra e la riconquista della pace e poi avrebbero
cercato il modo di stare insieme. Erano gli stessi pensieri di Boris e Rei
nei confronti delle loro fate.
- “Kei?”
- “Sì
lo so, ormai non siamo più l'unica coppia.”
- “Io
sono contenta, e tu?”
- “Ovviamente
anch'io, sono i miei migliori amici.”- Alina sorrise: il suo uomo sembrava
freddo e impassibile all'apparenza ma chi imparava a conoscerlo bene come
lei e i suoi compagni capiva subito che in fondo era felice della serenità
delle persone a cui teneva.
- “Boris?”
- “Dimmi,
piccola.”
- “Non
credevo che il tuo amico avrebbe conquistato la mia sorellona! Lei è sempre
così diligente.”
- “Yuri
ha delle qualità molto persuasive sui sentimenti delle fanciulle...”
- “Che
intendi?”
- “Che
è fedele e leale, romantico ma senza esagerare. Darebbe la vita per chi ama
e queste sono qualità che una donna apprezza.”
- “Hai
ragione.”
- “A
te cosa piace di me?”
- “I
tuoi capelli! Sono così buffi!”- era inutile: per quanto si sforzasse il
giovane cavaliere dagli occhi smeraldini non riusciva mai a fare con lei un
discorso serio che andasse oltre i due minuti.
- Ad
un tratto i cavalieri sentirono un rumore: qualcosa o qualcuno li stava
seguendo.
- “Kei?”
- “Tenetevi
pronti.”- i cavalieri scesero da cavallo, mentre Alina cercava la
concentrazione necessaria allo scontro: era arrivato il momento di provare i
suoi poteri al massimo.
- Tutti
sguainarono le spade, pronti a difendersi, quando dai due lati della foresta
uscirono a velocità incredibile due creature dall'aspetto identico: solo i
colore dei capelli era diverso. Erano femmine e sembravano essere demoni in
tutto per tutto. Avevano un fisico slanciato, lunghi artigli alle mani,
segni tribali su braccia e viso e occhi rosso sangue. Orecchie leggermente
appuntate, mentre i capelli erano verdi e viola.
- “Chi
siete? Altre serve di Landor?”
- “Il
nostro signore ci manda ad uccidere l'Uccisore di Demoni e i suoi
compagni.”
- “Prima
di affrontare lui dovrete vedervela con noi! In guardia!”
- “Nessuno
mi impedirà di uccidere quel mostro! Ora assaggerete la vera potenza
dell'Uccisore di Demoni!”- Alina era decisa più che mai: la sua spada
cominciò a brillare della solita luce blu, ma sembrava più intensa... I
suoi occhi divennero dello stesso colore della luce e anche sui suoi capelli
neri si potevano vedere dei leggeri riflessi bluastri.
- I
suoi compagni erano allibiti: era davvero cambiata tanto con i risveglio dei
suoi poteri? Poteva arrivare a tal punto?
- Lo
avrebbe stabilito lo scontro che stava per cominciare...
- Per
il bene di tutti e per la salvezza del mondo, doveva superare
quell'ostacolo.
- E
niente e nessuno li avrebbe fermati.
- Finché
erano uniti nulla li avrebbe mai sconfitti.
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- Lo so, ci ho messo secoli ad aggiornare questa storia, ma ho dovuto riguardarmi tutto per bene e spero tanto che apprezzerete questo capitolo^^
- Come avete visto è stato svelato il
potere della sorgente e finalmente Yuri e Sky hanno capito che cosa provano
l’uno per l’altra ^_^
- Ma due nuovi nemici ostacolano il cammino
dei nostri eroi! Riuscirà Alina con i suoi poteri al massimo a
sconfiggerli? Lo scopriremo!
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- Ringrazio tutte le persone che leggono e
recensiscono! Grazie a tutti =)
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- Un bacio grande a tutti!
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- La cara Pad
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