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Autore: SailorDisney    04/10/2011    3 recensioni
Il cuore di Dolly sobbalzò. Finalmente aveva ricevuto il sorriso tanto sperato, da quel cowboy pensieroso. Improvvisamente sentirono Bonnie sbadigliare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie, Woody
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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9.

La mattina dopo, Bonnie si svegliò per andare all’asilo e mise il suo zainetto sulle spalle, non sapendo che poco prima Woody e Dolly si erano infilati dentro.

La bimba saltellava gioiosa.

“Dolly! Va tutto bene?” chiese Woody cercando un appiglio all’interno dello zaino.

“Urgh….si.. soffro un po’ di mal di mare..” disse lei con uno sguardo impaurito.

Woody le prese la mano. “Su.. manca poco e saremo arrivati..” disse premuroso.

Dolly sorrise. “S-si…” mormorò lei.

Quando l’ondeggiare finì, capirono che Bonnie aveva appeso lo zainetto all’attaccapanni. Regnava il silenzio.

“E’ il momento, Dolly! Usciamo di qui!” disse cercando la zip per aprire lo zaino.

Sgattaiolarono fuori e si guardarono intorno.

“Dunque.. se non ricordo male, l’aula farfalla dovrebbe essere.. di qua! Seguimi!” disse lui correndo verso una porta.

Dolly stava dietro di lui, entrambi furtivamente si introdussero nell’aula e..

“I bambini sono fuori in cortile.. dobbiamo sbrigarci!” disse Woody cercando in lungo e in largo, poi si voltò e vide Dolly parlare con Stretch, il polipo di gomma.

“Salve, stiamo cercando Barbie  e Ken, lei sa dove possiamo trovarli?” chiedeva Dolly cordialmente.

“Oh si, prego, li troverete nella casa da sogno! Come al solito si staranno scambiando tante paroline dolci..” rispose il polpo alzando gli occhi al cielo.

“Grazie mille! Woody, hai sentito? Andiamo!” disse Dolly tornando verso il suo amico.

“Uh… brava Dolly.” Commentò lui sorpreso dalla capacità di prendere iniziativa di Dolly.

“Non c’è nulla di male a chiedere! Perché voi maschi non volete mai chiedere indicazioni?” disse lei ironica.

“Dolly… capisco che Bonnie ci abbia fatto vedere mille volte ‘Alla ricerca di Nemo’ ma…” disse Woody ridendo.

“Eheh.. su, diamoci una mossa, sceriffo!” disse lei.

Insieme corsero verso la casa da sogno, sentirono il vociare divertito di Barbie e Ken da fuori. Bussarono alla porta.

“Hihihi…” sentirono un risolino, era Barbie. “Vai tu amore!” diceva la voce di Ken. “No, vai tu tesoruccio!” rispondeva Barbie.

Poi la porta si aprì, e un Ken in vestaglia fucsia accolse i due giocattoli.

“Woody! Che piacere! E tu.. devi essere Dolly! Accomodatevi, su! Non state sulla porta! Barbie, cara, guarda chi è venuto a trovarci!” esclamò Ken.

Barbie era deliziosa con il suo grembiule rosa fiorato.

“Oh..Woody!!! Sei proprio tu!!! Sono mesi che non ci sentiamo!” disse Barbie abbracciandolo. Poi si voltò verso Dolly. “Piacere, io sono Barbie, ho sentito molto parlare di te!” disse facendole l’occhiolino.

Dolly era felice. Era così gentile con lei quella bambola Barbie, non erano tutte uguali come aveva sempre pensato.

“Il piacere è mio, Barbie!” rispose sorridente Dolly.

“Allora, qual buon vento vi porta?” disse Ken sedendosi su una poltroncina rosa.

“Vento di matrimonio! Buzz e Jessie finalmente convoleranno a nozze e.. sarebbero felice di avervi alla cerimonia!” rispose Woody.

“Cosa?! Oh ma.. è meraviglioso!” disse Barbie sull’orlo del pianto.

Ken abbracciò la sua amata. “Ci saremo sceriffo.. non potremmo mai mancare!”

“Bene! Allora vi aspettiamo domani! Potrete venire con Bonnie quando tornerà dall’asilo!”

“Si, è quello che faremo!” rispose Barbie felice.

“Ora è il momento di tornare nello zaino, non possiamo rischiare di rimanere qui! A domani allor..” disse Woody.

“Aspetta, Woody… c’è una cosa di cui devo parlarti.” Disse Barbie intimorita nel parlare.

“Cosa?” chiese lui curioso.

“Beh.. vieni con me.” disse lei.

Woody e Dolly seguirono Barbie e Ken fuori dalla casa da sogno, sino all’aula bruco.

“Mi spiace non averti avvertito prima ma.. non sapevamo come metterci in contatto con voi.” disse Barbie giustificandosi.

“Io, non capisco.. di cosa stai parland..” Woody si interruppe. Alzò lo sguardo e la vide. Bo era lì, comparve come una visione non appena Woody entrò nello stanza.

Lei accennò un sorriso. Woody riuscì solo a sussurrare il suo nome : “Bo…..”

Dolly sentì il mondo crollarle addosso. Andava tutto così bene… perché? Sentì le mani tremarle e la testa stava per scoppiarle, ma non riusciva a distogliere gli occhi di dosso da quella scena.

“Ciao Woody..” mormorò Bo.

“Bo! Sei tu..” lui la guardava come se non credesse ai suoi occhi.

Lei gli corse in braccio. “Woody! Finalmente!” lo strinse al collo.

“Io… non posso crederci. Ma.. dove sei stata tutti questi anni?” chiese lui sbigottito.

“Non ci crederai ma…ero proprio nella casa di fronte a quella di Andy!” rispose lei.

“Co-cosa? Ma.. perché non sei tornata?! Ti ho cercata per mari e per monti! Ero disperato, Bo!” disse lui guardandola.

“Woody… sai com’è.. mi sono affezionata al nuovo proprietario. E poi erano tutti così affettuosi e…”

Woody rise nervoso, staccando le sue braccia dal collo. “Non posso crederci… io ho perso tutto il mio tempo per ritrovarti e tu saresti potuta tornare in qualsiasi momento?”

“Oh, tesoro, non la vedere così. Ora siamo di nuovo insieme, è questo che conta, no?” rispose lei.

Woody si voltò, vedendo Dolly allontanarsi uscendo dalla porta.

“No.. non è questo che conta. Quello che conta è il presente.” Rispose lui sicuro.

Poi voltò le spalle e corse fuori dall’aula.

“Dolly! Dolly!” chiamò nel corridoio dell’asilo.

Nessuna risposta.

Tornò poi nella stanza dove i bambini tenevano gli zaini e vide Dolly arrampicarsi per chiudersi dentro.

“Dolly!” chiamò ancora.

Lei si voltò istintivamente. Poi, non riuscendo a sorridere, disse: “Sceriffo, se vuoi rimani qui. Io torno a casa con Bonnie.”

“Ma Dolly io…” provò a dire a Woody.

“Si?” rispose lei con voce tremante.

“Io vengo con te.” Disse lui abbozzando un sorriso.

Lei lo guardò sorpresa e scese dall’attaccapanni, raggiungendolo.

“N-non capisco.. non rimani qui con la tua pastorella?” chiese lei.

“Ho preso un impegno, io sono il giocattolo di Bonnie! Non ricordi?” chiese lui.

“Già ma..”

“Dolly, devo domandarti una cosa..” Woody tornò serio. “Ti renderebbe felice se io rimanessi al tuo fianco?”

Lei rimase ferma immobile, in pieno imbarazzo ma il suo cuore parlò al posto suo.

“Immensamente.”

Woody le prese in fretta la mano e la tirò con sè dentro lo zaino di Bonnie, poco dopo la bimba arrivò e tornarono a casa. Le mani di Woody e Dolly non si staccarono per tutto il tempo.

Quando tornarono nella stanza, fecero per uscire dallo zaino, ma Dolly lo bloccò.

“Woody… ma tu sei felice?” chiese lei.

Lui rispose sorridendole e tirandola per il braccio. “Adesso si!”

Insieme corsero verso gli altri amici.

“Woody! Dolly! Siete tornati!” esclamò Jessie vedendoli arrivare.

“Allora.. c’è un matrimonio da organizzare qui!” gridò Woody alzando le braccia al cielo.

Dolly prese carta e penna e disse: “Sono pronta ad annotare!”

“Bene allora.. serviranno dei fiori..tanti fiori! E .. mattoncini lego.. e poi, hmm.. quella bella macchina fotografica digitale del papà di Bonnie! E..”

“Woody.. non starai esagerando?” chiese Jessie inarcando il sopracciglio.

“Jessie! Non interrompermi! Dunque.. Dolly, hai segnato i fiori?”

Dolly si mise sull’attenti. “Certo, sceriffo!”

Poi scoppiarono a ridere.
 
 
 
 
EPILOGO

“Jessie, vuoi tu prendere in sposo Buzz Lightyear, giurare di amarlo e rispettarlo finchè morte(o inceneritore) non vi separi?” chiese Hamm sull’altare con un delizioso cravattino al collo.

“Si… lo voglio.” Disse lei per la prima volta seria guardando Buzz negli occhi.

“E tu Buzz Lightyear vuoi prend…”

“Si lo voglio.. per l’infinito e oltre!” lo interruppe Buzz frettolosamente.

Tutti si misero a ridere.

“Bene… puoi baciare la sposa!” concluse Hamm sbuffando.

Buzz la prese da un fianco e la baciò appassionatamente, e lei fece altrettanto.

I giocattoli erano in festa, ma due in particolare erano distanti da quel tumulto.

Woody sorrideva in lontananza, guardando i suoi vecchi amici coronare il loro sogno d’amore.

Dolly aveva la testa appoggiata sulla sua spalla e sorrideva beata.

Poi, nella confusione generale, Jessie lanciò un fiore in aria... chi lo avrebbe preso al volo?

   
 
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