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Autore: Evelyn Cornelia Bass    27/10/2011    3 recensioni
Se state leggendo, allora questa storia ha colto il vostro sguardo.
TUTTO QUELLO CHE NON AVETE MAI OSATO CHiEDERE.
Se quello che vi chiedete è cosa succederà fra il triangolo
-Blair, Louis, Chuck- Leggete.
Se vi chiedete cosa succederà in futuro, leggete.
Se avete voglia di una nuova storia, leggete.
Se non avete voglia della solita storia, leggete.
*xo xo
Gossip Girl*
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Se avete letto la mia prima storia sulla serie tv di Gossip Girl, bhè, questo è il prequel (il prima), leggibile anche da chi non è a conoscenza della mia precedente storia.
N.B: Nulla è Stato Copiato. I fatti Sono OVVIAMENTE Simili A Quelli Di Altre Storie Perchè La Storia è Sempre Quella. ;) Dopo Di che, ci Sarà un Sequel Che Non Si Può Dire Minimamente Che è Simile A Qualcosa. v.v
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Blair rimase impietrita. Guardava il soffitto. Adesso si era fissata su una macchia di intonaco.
Bhè, meglio che vi dica cosa era successo dopo tutto quel trambusto!
Aveva ricevuto, come tutti, il messaggio di Gossip Girl e si era "svegliata" dalla sua sonnolenza. Non poteva andare da nessuna parte dove sarebbe stata lasciata in pace, così trovò un'hotel e chiese una camera. La cosa fu strana, si presentò dentro senza scarpe, ancora mezza addormentata. Fece vedere il portafoglio pieno al signore dietro al banco. Sganciò due banconote da chissà quanto e lui subito le diede una chiave.
Era distrutta. Immaginatevi la vostra vita, in un periodo veramente perfetto, sì, insomma... Era quasi la principessa di Monaco! E poi un grande amore (...) un bambino in grembo, una vita nel lusso... E poi tutto viene rovinato da un errore. Un piccolissimo errore, e sapeva benissimo che questa volta la frittata era fatta. Non come in passato, era sempre uscita dai guai, ma ora se ci fosse uscita ci sarebbe uscita diversa. Non più principessa, per sempre. E questo le sembrò un poco poetico.
Sentì scattare la serratura. Non aveva bisogno di alzare il capo e abbassare lo sguardo per sapere chi fosse. E forse neanche voi.
Lui entrò lento e si sedette sul letto accanto a lei.
<< Come sapevi dov'ero, Louis? >> Aveva un filo di voce, ma non si sentiva più stanca.
Lui accennò ad una risata. << Non è stato difficile. Tutti hanno notato un bella donna dall'aria stralunata e scalza... >>
Silenzio. Non si erano ancora guardati. Stranamente fu lei la prima a farlo.
Lui ricambiò lo sguardo. Quelli sguardi da mille parole.
<< Blair. >>
<< Perdonami. >>
<< Io non so... Cosa ho sbagliato? >>
<< Nulla. Sono stata io... Io sono stata cieca e muta. >>
Lui scosse il capo guardando in basso desolato.
<< Sai, potremmo ricominciare da capo, ed io lo farei, lo farei mille volte... Ma non so se per te è lo stesso. >>
Lei ingoiò una verità amara.
<< L'abbiamo sempre saputo. >>
<< ... Perchè? >>
<< Ho già dato il mio cuore una volta... >>
Sospirò << e non è più tornato. >>
Louis mise le mani in volto, chiaramente frustrato.
<< Proprio ora... >> Disse quasi piangendo, questo stupì Blair.
<< Proprio ora che avremmo avuto un bambino, che ci stavamo per sposare... >>
<< Louis... >> Iniziò lei.
<< Sì. So che non è stato il fatto di Dan a rovinare le cose, vero? Ormai ci eravamo persi. >>
<< Sì... >>
Una lacrima cadde silenziosa dal volto di Louis.
<< Il nostro bambino... >>
Silenzio.
<< No.. >>
Lui girò il volto su di lei e assunse un aria interrogativa.
A questo punto le lacrime lasciarono anche Blair, voltò il viso per non guardarlo mentre ingoiava saliva senza riuscire a dire nulla.
<< Blair... il nostro bambino... >>
<< Louis, smettila! >> Disse con foga.
<< Il bambino... Non è mio, vero? >>
<< No.... >> Disse fra i singhiozzi.
Lui si alzò di scatto e se ne andò verso la porta, poi, però, all'improvviso si bloccò.
Si voltò e con il viso rosso, ma senza una lacrima disse:
<< Io ti amerò. Capisco cosa provi per lui, la stessa cosa che io provo per te. Ma non è possibile tornare indietro. Addio. >>
Si chiuse la porta alle spalle. Blair cadde soffocata dai singhiozzi. Aveva bagnato il cuscino, le lenzuola e le coperte.
Mai si era sentita più sola. Louis era sempre stato presente, dopo tutto...
Adesso non sapeva che ne sarebbe stato della sua vita. Sarebbe andato tutto male, catastrofe dopo catastrofe. Una catena di sfortunati eventi che aveva innescato lei stessa.
Si sentiva terribilmente male. Come una bambina che ha pestato la coda al gatto mentre rubava le caramelle ed è stata sorpresa e lasciata sola. Sì, un paragone un po' bizzarro, ma a lei sembrava di sentirsi così. Aveva fatto sempre la cosa sbagliata e adesso che il vaso era al limite nessuno l'avrebbe aiutata. Si sentiva orrendamente trascurata e sporca, una senzazione strana. In più aveva la nausea. Questo aumento solo i suoi lamenti.  Non faceva che piangere e piangere.
Anche quando il cameriere bussò incuriosito del rumore non si fermò. Era sola. Per sempre.


Louis uscendo sbatté tutte le porte. E questo rimase ben in mente al cameriere, come i pianti della ragazza.
Ricevette una chiamata da sua sorella.
<< Cosa vuoi? >> Le urlò.
<< Uh, uh.. Dal tuo umore si direbbe sia successo qualcosa. Centra con la tua fiamma? >>
<< La fiamma si è spenta! Cosa vuoi? >> Le richiese. Si sentì un risolino.
<< Nah, niente.. Senti, perchè adesso non torni e smetti di pensare a lei? >>
<< Adesso non ne ho voglia... Vado a fare un giro. >>
<< Ma, aspetta! Dimmi, dove si trova? >>
<< CHI? >>
<< Blair, Louis, Blair... >>
<< In un misero hotel a due stelle vicino al teatro. >>
<< O, bhè... Grazie. Lo devo dire a Serena, sai.. urge di sapere dove si trova Blair. Ahah, le farà una parte anche lei! >>






Blair continuava a piangere in silenzio, e vi può sembrare strano, ma sì, piangeva ancora.
Sentì scattare la serratura e apparire un angelo dalle guancie soffici e gli occhi azzurri, capelli biondi e pelle chiara.
<< Blair! >> Che bello.. l'angelo sapeva il suo nome!
<< Avanti, tirati su.... Non vedi che stai affogando nelle tue lacrime? >>
L'angelo le pulì gli occhi e adesso vedeva meglio. davanti a lei c'era Serena. Quindi forse non era del tutto sola. Ma cosa poteva fare Serena, se non questo per aiutarla?
Si buttò al suo collo e continuò a piangere.
Lei l'abbracciò finchè non finì. Senza parole, ma con il cuore.
<< Dimmi Blair, cosa è successo? >> Temeva di saperlo già, così vedendo che l'amica non rispondeva annui.
<< Sta tranquilla Blair. Andrà tutto bene. >>
<< Come fai a dirlo? >> sussurrò
<< Perché anche senza Louis tu sei forte. Più di qualsiasi persona. >>
<< Gli ho detto che non è suo figlio.. >>
<< Hai fatto la cosa giusta. >> Disse comprensiva.
Blair si sentì un poco rincuarare. Si tirò su a sedere facendo leva con il gomito.
<< Adesso che cosa farò? >>
<< Ah, bhè... intanto dovrebbe arrivare la mia ramanzina perchè sei stata con Dan... >> Pronunciò il suo nome con enfasi, << Ma tranquilla, stai troppo male, non servirei a nulla. >>
Blair sorrise.
<< Serena, perchè non glielo dici? >>
<< Cosa? A chi? >>
<< A Dan. A te stessa.. ti piace. >>
Serena arrossì e annuì leggermente.
<< Guarda chi mi è venuta a far la predica! >> Rise. Blair aveva capito cosa intendeva e si fece aiutare da Serena per raggiungere casa sua e farsi una doccia, dopo disse a sua madre dell'accaduto e fu confortata anche da lei (ma non una parola sul bambino).





Due giorni dopo Blair si diresse in un posto ben preciso.
Bussò e nessuno aprì, così entrò da sola. lo trovo in piedi, rivolto verso la finestra, non la guardava,
lasciò cadere la borsa a terra vedendolo. Lo abbracciò e lui sentendola si voltò per ricambiare il suo abbraccio. Un dolce saluto. Dopotutto, si volevano bene!


<< Chuck, io amo te. E anche se fingiamo che non ci sia scelta, la scelta c'è. La facciamo noi. >>
<< Blair... Sai cosa ci siamo detti, me lo hai ripetuto una centinaia di volte. Sai che io ti amerò, ma non so.. >>
<< Rendermi felice? Chuck! Se tu quella sera mi hai aspettata solo due minuti e Louis tutta la notte.. bhè, tu avevi i tuoi motivi. >>
Lui scosse la testa.
<< Voglio solo la tua felicità. >>
<< Allora sappi che io senza di te non sono felice! >>
<< Questo non è vero. >> e così dicendo si sciolse dall'abbraccio. Già le mancava.
Prese un bicchiere di liquore. lei lo seguì, era a pezzi. Lo voleva, e lui  l'abbandonava.
<< Come puoi dirlo? Chuck! >> Gli gridò mentre si alzava e si dirigeva verso il salotto.
Lui si voltò scuro in volto.
<< Cosa vuoi Blair? Cosa sei venuta a fare? A illudermi che io e te possiamo stare insieme ..
per poi togliermi la mia felicità? >>
<< NO! >>
<< Allora cosa ci fai ancora qui? >>
<< Io ti amo... >>
Si voltò e proseguì verso il salotto. E lei dietro come un cagnolino.
<< Chuck... Ho lasciato Louis. >>
Lui si voltò sorpreso. Ma la sua faccia si ricompose senza tradire nessuna emozione.
<< Il tuo bel principe
 non è bravo in alcune faccende? >>
<< Chuck!  L'ho lasciato per te... e direi che si è trovato d'accordo, non vuole scandali! >> Sputai fra i denti.
<< Bhè, che grosso errore. Prima avresti dovuto sapere se io volevo te. >>
<< Chuck, io non sono diventata principessa per te e tu mi spingi via? >>
Si alzò e si avvicnò di più a me.
<< Non voglio soffrire di nuovo, non voglio che tu soffra di nuovo. >>
<< Siffrirò di più se tu non mi vorrai. Non ci vorrai. >>
Lui fece uno scatto improvviso ed io annuii...


  
non è bravo in alcune faccende? >>
<< Chuck!  L'ho lasciato per te... e direi che si è trovato d'accordo, non vuole scandali! >> Sputò fra i denti.
<< Bhè, che grosso errore. Prima avresti dovuto sapere se io volevo te. >>
<< Chuck, io non sono diventata principessa per te e tu mi spingi via? >>
Si alzò e si avvicinò di più a lei.
<< Non voglio soffrire di nuovo, non voglio che tu soffra di nuovo. >>
<< Siffrirò di più se tu non mi vorrai. Non ci vorrai. >>
Lui fece uno scatto improvviso e lei annuii con il capo rivolto in basso.
<< Blair... Non accetterò mai di crescere il figlio di Louis! >>
<< Non è suo figlio... >> mormorò
Lui lasciò cadere il bicchiere e il poco liquore rimasto si rovesciò.
<< Blair! >>
<< Chuck, è tuo figlio! >>
Lui rimase silenzioso.
<< Mi dispiace di avertelo detto ora, ma pensavo che non mi avresti accettato...>> Iniziò a piangere, negli ultimi mesi lo faceva spesso.
Si indirizzò verso la porta, ma lui la bloccò per un braccio, la tirò a sè e l'abbraccio.
Lei si sentì bagnare la spalla e guardandolo scoprì che piangeva. Lui avvicinò i loro volti e la baciò. Molto delicatamente. fu un bacio veloce, ma pieno di parole....


  
GRAZIE A TUTTI!!!! SIAMO GIUNTI AL TERMINE!!! VI RINGRAZIO!!! PER IL CONTINUO CERCATE FRA LE MIE STORIE! http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=782593&i=1 

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