Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: SwallBeth    20/11/2011    1 recensioni
In questa fanfiction non ci sarà un Harry Potter pronto a salvarci dal male e dal Signore Oscuro. Non ci saranno i suoi fedeli amici Ron e Hermione ad aiutarlo. Questa è la volta della gente normale, della gente comune. Siete sicuri di essere solo babbani? Sicuri che non sia tutto vero? Dopotutto, ricordatevi che c'è un po' di magia dentro ognuno di noi e questa volta non sarà solo un semplice sogno.
Bacchette alle mani, streghe e maghi!
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capatina alla Tana.



Una stranissima sensazione si diffonde su per la pancia, mentre tutto intorno a me vortica e cambia. Dopo pochi secondi ci fermiamo e mi ritrovo buttata per terra con un grande tonfo, e dolorosamente.
Tossicchio appena mente un senso di nausea mi prende allo stomaco. Accanto a me sento Sam aggrappata al mio braccio. Apro gli occhi, ritrovandomene tre paia fissi su di me.
Mi alzo di soprassalto, pentendomene subito per via del conato seguente.
-No tesoro siediti, non muoverti così in fretta.- Una signora rossa e paffuta mi accompagna sino al divano non molto lontano. Mi siedo con una mano sulla pancia, l’altra aggrappata al bracciolo arancione.
-Ci siamo Smaterializzati, vero?- Luke è il secondo ad alzarsi. Scuote appena la testa, probabilmente per scacciare anche lui quella brutta voglia dovuta al ‘viaggio’.
-Esatto ragazzo e direi che è meglio se ti siedi un po’.- Un altro rosso, un uomo alto con un caldo maglione verde smeraldo, lo accompagna accanto a me.
-Vieni, aggrappati.- Marc porge la mano a Sam, ancora disorientata e pallida in viso.
-E’ già qualcosa se non avete sboccato, sapete?-
-No Tonks.- Scuoto la mano, chiudendo gli occhi. -Non parlare di vomito, né di qualsiasi altra cosa che possa peggiorare la mia nausea.-
-Oh già, scusami.- Trascina una sedia in legno dal tavolo fin davanti al divano. Ci si butta sopra, e nervosamente inizia a oscillare la gamba.
-Sei in ansia tesoro?- Le domanda la signora, accarezzandole i capelli adesso di un nero pece.
-Remus è rimasto nella par..pala..-
-Palestra.- Conclude Marc per lei; mi faccio più in là, permettendogli di sedersi.
-Sì, quello che è insomma. Stava combattendo contro due Ghermidori, non è ancora tornato.-
Molly fa comparire altre tre sedie, permettendo anche a Sam e al marito Arthur di sedersi.
-Non credevo fosse possibile.- Interviene Luke, guardandosi intorno. -Smaterializzarsi dico. Siamo babbani dopo tutto.-
Tonks annuisce. -Infatti non ero certa che ce l’avremmo fatta. Insomma.. ho corso il rischio solo perché era l’unica alternativa alla morte o alla cattura.-
Annuisco. -Sarebbe potuta andare molto male?- Domando, stringendo un cuscino accanto a me.
-Sì.- Risponde il signor Weasley. -Probabilmente vi sareste potuti Spaccare in maniera irreversibile. E intendo dire, metà da una parte e metà dall’altra.-
-Niente che si sarebbe potuto guarire con un po’ di Dittamo od Ossofast.- Aggiunge Molly.
Rabbrividiamo al sol pensiero.
La stanza si fa silenziosa. La tensione si sente, e probabilmente è scaturita non soltanto dal pensiero di Lupin lontano da casa; tutti in questa stanza si staranno ponendo la stessa identica domanda. Chi con interesse, chi con il terrore di non avere una risposta da poter dare.
 
Track.
 
Un rumore improvviso rompe il silenzio.
Un uomo alto è in piedi davanti a noi, con dei capelli castani scompigliati, un mantello scuro un po’ sgualcito, e la bacchetta ancora stretta in mano.
-Remus!- La ragazza si alza di soprassalto e a grandi passi arriva davanti al compagno, abbracciandolo brevemente e calorosamente.
-E’ stata una passeggiata.- Scrolla le spalle, ricambiando il saluto affettuoso.
-Oh Remus, grazie al cielo.- La signora Weasley gli rivolge un dolce sorriso e, ancora seduta, fa apparire un’altra sedia per il nuovo arrivato.
Ci si butta di peso, rilassandosi con un sospiro. La stanza si rifà di nuovo silenziosa e tesa.
-Avete intenzione di parlare o dobbiamo anche chiedervelo?- Domanda Marc, fintamente tranquillo.
Nessuno risponde.
-Okay, bene.- Continua, sempre più irritato. -Diteci per quale assurdo motivo un gruppo di Ghermidori siano arrivati a noi. Perché sapessero dove e quando trovarci tutti e quattro insieme nello stesso posto. Come, fortunatamente, sia stato possibile metterci in contatto con uno stupido medaglione incantato che tecnicamente noi non dovremmo essere in grado di usare e visto che ci siamo, spiegateci anche perché non vi siete fatti vivi per tutto questo tempo.- Incrocia le braccia, rivolgendo occhiate di fuoco a ogni mago presente in quella stanza.
-Non saremo in grado di rispondere a tutto, Marc.- Dice dopo qualche secondo Tonks. -Sicuramente non sappiamo dirvi come sapessero dove trovarvi, e quando, così precisamente.-
Lo sento sbuffare accanto a me.
-Per quanto riguarda il motivo- Continua la ragazza. -è sempre lo stesso. Voi servite al Signore Oscuro, e siete riusciti a ingannare quei Ghermidori già una volta.-
‘Chissà come saranno infuriati adesso.’ Penso, perplessa.
-Sul medaglione..-
-Rispondo io a questo.- Lupin si avvicina a noi, i gomiti sulle ginocchia. -Dovete sapere che tempo fa, all’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani, erano arrivati una serie di monete incantate grazie ai quali molti non-maghi erano riusciti a comunicare con un gruppo di streghe intenzionate a giocar loro un brutto scherzo.-
-Già- Interviene Arthur. -Ricordo il duro lavoro che gli Obliviatori dovettero fare a quel gruppo di ragazzi..- Scuote la testa.
-Il punto è- Continua Remus. -che avevamo la prova che ci potesse essere una comunicazione reciproca tramite questi oggetti incantati. Ma la voce era andata ad affievolirsi, e più nessuno parlava di questa scoperta non così importante. In molti credevano potesse essere soltanti un caso.- Rotea gli occhi, quasi stizzito da una così stupida idea. -Insomma, così non è. Ti ho sentita, Beth.- Mi rivolge un sorriso accennato. -E subito mi sono Smaterializzato con Tonks. E’ stato un bene che tu abbia comunque tentato una richiesta d’aiuto, non sapendo di potercela fare davvero.-
Scuoto la testa. -Non stavo cercando un modo per parlarvi. Il mio era più che altro uno sfogo.- Sorrido. -Stavamo per morire, non avevamo nessuna forma di difesa, nessun modo per metterci in contatto con voi. Ero disperata in effetti.- Ridacchio, accompagnata da Sam.
-E’ stato comunque un bene.- Continua Molly, sorridendoci.
-E poi? - Interviene Marc senza perdere tempo, cupo in viso.
-Non c’è altro da aggiungere..- Risponde Tonks, indifferente.
-Sì, invece.- Si sporge verso la coppia di maghi, con una risata amara. -Meritiamo una spiegazione.-
Lupin scrocchia il collo con due rapidi scatti laterali, si stiracchia un po’ e con la stessa tranquillità di quando era arrivato, si sistema meglio sulla sedia.
-Vuoi sapere perché non ci siamo fatti sentire per tutto questo tempo, eh?- Domanda.
-Sì!- Conferma annuendo.
-Non siamo venuti semplicemente perché non avrebbe avuto senso farlo.- Scrolla le spalle.
Il ragazzo biondo accanto a me sbatte gli occhi un paio di volte. -Ah.-
-Ascoltami.- Lupin si sporge un’altra volta in avanti, faccia a faccia con lui. -Ho il presentimento che tu non sia molto propenso a fidarti di noi. Pensi nascondiamo qualcosa, che ci sia del marcio sotto tutto questo, ma sai cosa posso dirti? Che probabilmente hai ragione.- Alza appena le mani verso l’alto. -Il fatto è che stiamo cercando noi stessi di capirlo. E venire a informarvi su ogni nostro piccolo spostamento non ci porterà a nulla. Ti ricordo che non siete i soli, ci sono almeno altri venti piccoli gruppetti sparsi per il mondo. E che proprio come voi cercano risposte.- Riappoggia la schiena sulla sedia.  -Certo, voi state avendo un.. trattamento speciale, se così si può chiamare. Siete alla Tana, chiunque vorrebbe essere al vostro posto, da quanto ne so io.-
-E non capisco il perché, sinceramente.- Si domanda ad alta voce Molly.
-Il punto è che siamo sulla stessa barca, non avremmo motivo di mentirvi o di tenervi all’oscuro.- Termina Lupin, guardandoci tutti.
Marc accanto a me si rilassa. -Mi spiace.- Dice all’ultimo. -E’ che.. sì, hai ragione, cerco risposte. E poi.. avrei dovuto capire che non siete contro di noi, ma con noi. Vi conosco abbastanza ed è così, assolutamente. Per un attimo credo di averlo dimenticato.- Risponde quasi mortificato.
-Conosci abbastanza?- Domanda Tonks, curiosa.
-Certo, da poter dire che non ci avreste mai ingannati perché, dopotutto, per noi siete dei personaggi di un libro. Un’autrice ha raccontato storie su di voi, ha descritto il vostro carattere.- Dico, cercando di rendere più chiaro il concetto di Marc.
-Oh già, tecnicamente non esistiamo.- Risponde, con un piccolo cipiglio.
-No!- Sam fa girare tutti verso la sua direzione. Trovandosi sette paia di occhi addosso inizia ad arrossire. -Voglio dire.. per noi non siete immaginari.- Termina, con un filo di voce.
-Sì, infatti.- Continua Luke. -Le vostre storie, quelle di Harry, sono state scritte in ben sette libri. Ci hanno accompagnato per anni.-
-Una cosa così bella è difficile pensare sia semplicemente frutto dell’immaginazione di un’altra persona, e per quanto ci sforzassimo di credere il contrario, sotto sotto abbiamo sempre sperato in una realtà più.. magica. E alla fine non ci sbagliavamo così tanto.- Sorrido appena.
Ricevo sguardi carichi di gratitudine, e noto solo ora la faccia rossa di Arthur.
-Per non parlare degli otto film!- Aggiunge Marc dopo un po’.
-Film?- Domanda sorpresa Tonks.
Annuiamo.
-E che attori hanno scelto per il mio ruolo? E per Remus? O Santo Cielo, chissà chi ha interpretato Harry!- La sua faccia sconvolta ci fa ridere di gusto.
L’orologio rintocca la mezzanotte.
-Ragazzi, credo sia arrivata l’ora di portarvi a casa, non vorrei che i vostri genitori si preoccupassero.- Interviene Molly alzandosi dalla sedia e facendola scomparire.
Ci avviciniamo tutti insieme al centro della sala, sopra un tappeto persiano un po’ sgualcito.
-Ognuno di noi porterà a casa ciascuno ragazzo. Non è salutare farli Smaterializzare più volte in un arco di tempo così ristretto.- Dice Remus, annuendo alle sue parole.
-Sì, credo sia la soluzione migliore.- Conferma Tonks. -Bene, allora io accompagno Sam.-
-Beth, vieni con me?- Molly mi porge la mano. La afferro, avvicinandomi con un sorriso.
-Io andrò con Marc.- Continua Lupin, dando una pacca sulla spalla del ragazzo.
-Be’, siamo rimasti noi due giovanotto.- Luke si avvicina al signor Weasley, un po’ paonazzo. -Dove abiti?-
-Sambrook Manor.- Risponde, grattandosi la testa.
-Un hotel! Meraviglioso! Sono molto curioso di vedere il vostro metodo di organizzazione babbano!- Risponde entusiasta e porgendo il braccio a Luke.
Ridacchio, per poi aggrapparmi alla mano tesa di Molly.
-Siete pronti?- Domanda Remus a tutti quanti.
I tre maghi annuiscono.
-Bene, a presto ragazzi.-
 
Track.









Spazio autrice.
Cavolo, scusate scusate scusate! Per fortuna non ho raggiunto le due settimane, ma ho comunque ritardato un po'! D: 
Insomma, sono stati (fortunatamente) salvati dalla coppia di maghi, Smaterializzati e portati alla Tana interi. E hanno avuto anche l'onore di incontrare Signora e Signor Weasley. **
Per quanto riguarda la Smaterializzazione con babbaaaani, allora, spiegato in parole povere, penso sarebbe MITICO poterlo fare davvero. Già quando guardavo Goku di Dragon Ball che si teletrasportava come cavolo pareva a lui era stupendo. ** Non c'entrerà nulla (sono comunque le nove del mattino di domenica, concedetemelo), ma ci tenevo molto a farlo.. Mi sono documentata un po' in giro, ho cercato pareri e non ho trovato niente nella saga che parlasse dell'argomento.. Idem con i galeoni incantati.. Perciò, prendiamola come licenza poetica. lol
Spero vi sia piaciuto, al prossimo! :*
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: SwallBeth