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Autore: lilla thea    02/03/2012    1 recensioni
ciao a tutti. questa è la prima ff che scrivo. ho scelto di raccontare la storia di due attori che amo molto e della loro storia per come l'ho immaginata io. spero di non deludere nessuno o di non aver lasciato galoppare troppo la mia fantasia!
" I fan ci chiamano Robsten, ma qualunque nome non racchiuderà mai tutto ciò che siamo."
la storia è vissuta come una sorta di viaggio nel tempo ed è (finora) Rob Pov.
spero vi piaccia. e vi prego di essere onesti e criticare se lo ritenete necessario. voglio imaprare dai miei errori...grazie!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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buonasera a tutti!
ultimo capitolo...... non so che ne abbiate pensato finora... spero bene! ci leggiamo giù!



19 - Una nuova vita.
 
Mancava ancora un mese al lieto evento e la mia preoccupazione cresceva insieme alla mia impazienza.
Avrei voluto mollare tutto e starle vicino ogni momento ma Kris mi convinse a tenere duro. Fra dieci giorni avrei concluso ogni mio impegno e sarei stato libero per i prossimi quattro mesi.
Niente e nessuno mi avrebbe tenuto lontano dalla mia famiglia. Stavo andando a registrare l’ultima intervista quando il telefono squillò, era Kris.
<< amore, ti avrei chiamato tra un minuto. Come state? >>
<< Rob, sono la mamma. >> mia madre era arrivata con la mia famiglia la settimana prima per stare con Kris mentre ero via ma il tono della sua voce non mi piacque per niente.
<< che succede? Dov’è Kris? >>
<< va tutto bene, non ti agitare tesoro. >> parole sbagliate.
<< mamma stanno bene? Cos’è successo? >>
<< sta bene, ma sono iniziate le doglie ed è stata ricoverata in clinica. >>
<< COSA? Non può essere manca un mese, io devo essere lì quando nascerà! >>
<< Rob prendi il primo volo e vieni ma stai tranquillo. Kris sta bene, l’ha detto anche il medico. Sarà un parto prematuro ma i valori sono nella norma. È il primo figlio quindi potrebbe andare per le lunghe. Tra qualche ora sarai accanto a lei. Adesso stai calmo però e tranquillo. >>

Calmo e tranquillo un corno! Passai il telefono a Tom e chiamai un taxi che si era avvicinato trascinandolo con me. Avevamo già il borsone con alcuni cambi e dissi all’autista di portarci in aeroporto.
Tom si organizzò con Cam e Marcus che si trovava a LA in quel momento.
Arrivammo di corsa al check in e prendemmo il primo volo disponibile. Per fortuna ne partiva uno dopo un’ora.
Camminavo avanti e indietro senza sosta, venne la nausea anche a Tom. Aveva cercato più volte di parlarmi ma lo liquidavo con lo sguardo. Non me lo sarei mai perdonato se non fossi riuscito ad arrivare in tempo.
Passai le due ore successive in completa tensione cercando di pensare alla mia vita da quando lei vi era entrata.
Finalmente l’aereo stava scendendo di quota.
Non riuscivo a stare fermo per la tensione. Per fortuna Tom era con me. Mi aveva guardato preoccupato per tutto il volo.
Non avevo detto una parola e forse credeva fossi diventato muto.
Appena il segnale di allacciare le cinture si spense scattai come una molla mettendomi davanti al portellone.
 
Essere un personaggio famoso a volte aveva i suoi vantaggi. L’auto che mi misero a disposizione ci portò prima degli altri passeggeri all’interno del terminal e trovai Cam e Marcus ad aspettarmi.
Sam e Marcus ci avrebbero raggiunti dopo prendendo i bagagli. Abbracciai mio cognato appena trascinandolo verso la macchina.
Mi disse di stare tranquillo, che c’era ancora tempo ma io non riuscivo a stare fermo.
Non ero riuscito a parlare con Kris ma l’avrei rivista tra poco, dovevo calmarmi. Cam mi guardò e premette sull’acceleratore, lo ringraziai con un sorriso nervoso.
 
Quando arrivai in clinica non mi fermai neppure a salutare mio suocero o le mie sorelle. Mi fiondai verso la sala parto.
Mi fecero indossare un camice e mi accompagnarono da lei.
Jules e mia madre erano lì, corsi da lei e le presi la mano. Aveva la faccia stravolta, era sudata e spaventata ma appena le strinsi la mano mi sorrise.
Fecero uscire le future nonne che mi accarezzarono la spalla e restai accanto a lei.
L’ostetrica ci disse che ormai non doveva mancare molto. Kris aveva cercato di rallentare tutto, voleva che io fossi accanto a lei ed io ero finalmente arrivato.
 
Sentirla gemere per il dolore era straziante, avrei voluto poter fare qualcosa per alleviare le sue sofferenze ma dopo gli spasmi mi guardava e mi sorrideva.
Il nostro bambino nacque dopo mezz’ora dal mio arrivo.
Kris mi stritolò la mano nei momenti più dolorosi, cercava di trattenere le urla per non spaventarmi ma non era necessario.
Quando la sentii rilassarsi capii che il bambino era uscito e distolsi per la prima volta gli occhi da lei.

Sussultammo entrambi quando lo sentimmo piangere e mi accorsi solo dopo alcuni secondi che stavo piangendo.

Il medico mise il bambino sul petto di Kris ed io li strinsi entrambi accarezzando mio figlio e baciando mia moglie.
Scoppiavo di gioia.
Kris mi mise il bambino tra le braccia. Mi sentivo in difficoltà, era così piccolo. Avevo paura di poterlo rompere.

Li guardai estasiato, possibile che io avessi creato quella meraviglia, che il nostro amore avesse generato quella piccola vita che stringevo tra le braccia?
<< portalo di là, staranno impazzendo. >> mi suggerì Kris.
C’era una vetrata dopo la porta della sala parto che comunicava con la sala d’aspetto.

Quando tirai la tenda erano tutti girati. Bastò un leggero colpetto al vetro per farli voltare.
Tutti urlarono e saltarono di gioia. Mia madre iniziò a piangere aggrappata alla spalla di mio padre mentre il padre di Kris si sforzava di trattenersi. Feci cenno che era tutto ok, che stavano bene.
Tom ovviamente stappò una bottiglia sotto lo sguardo di rimprovero della caposala. Non c’era niente da fare con lui.
Erano tutti appiccicati al vetro per vedere meglio il bambino ma il medico mi chiamò per portarlo da Kris e lavarlo.
Salutai tutti con la manina di mio figlio e tornai da mia moglie, dalla mia dolcissima unica ragione di vita.

Dovetti tornare dalla mia famiglia per alcuni minuti, finché avessero aiutato Kris e chiesi a Jules di andare da lei. Ovviamente non se lo fece ripetere due volte.
Mia madre mi strinse forte riempiendomi di baci. Mi chiesero se stessi bene, dovevo avere un’aria stravolta.

<< hei, ma ha partorito Kris oppure tu? Sembra ti sia passato sopra un tir! >> mi disse scherzando Tom.
Il padre di Kris mi abbracciò forte ed io lo strinsi emozionato.
Avevo bisogno di una sigaretta, di un pacco di sigarette, e tutte insieme!
Avrei avuto ancora qualche minuto prima che mi permettessero di tornare da lei e cercai di calmarmi un po’.

Mia madre mi scompigliò i capelli come quando ero bambino ed io l’abbracciai poggiando la testa su di lei.
Quando portarono Kris in camera fui il primo ad entrare. Aveva ancora l’aria stanca ma era felice.
Mi strinse a se e mi sdraiai sul letto accanto a lei. Il bambino si era addormentato, aveva la boccuccia appena socchiusa e le manine accanto al viso.
Non riuscivo ancora a credere che fosse mio, che fosse nostro. Respirai a fondo più di una volta cercando di non piangere. Mi sentivo stupido.
Kris si girò a guardarmi con quei suoi occhi dolcissimi e il labbro inferiore tra i denti. Le accarezzai il viso e la baciai dolcemente.
<< grazie. >> le sussurrai sulle labbra.
<< di cosa? >>
<< di avermi reso l’uomo più felice della terra. >>
<< prego, allora. >> mi rispose sorridendo. Poggiò la testa sulla mia spalla, doveva essere davvero stanca.
<< perché non sono ancora entrati? >>mi chiese indicando la porta da cui proveniva un brusio continuo.
<< credevo volessi riposare un po’ prima. >>
<< falli entrare cinque minuti. Staranno morendo di curiosità. >>
<< cinque minuti? Lo sai che non saranno cinque, vero? >>
<< apri la porta. >> mi disse ridendo.

Inutile dire che erano tutti accalcati davanti alla porta in attesa di poter entrare. Fremevano per vedere il bambino e Kris.
Con un gesto teatrale aprii la porta e feci un mezzo inchino invitandoli. Non se lo fecero ripetere due volte. Erano tutti attorno alla culla e si perdevano in facce buffe e versi strani.
Mia madre abbracciò Kris piangendo per l’ennesima volta e le tenne forte la mano insieme alla mia. Jules accarezzava la fronte di sua figlia e teneva sottobraccio me.
All’improvviso il bambino pianse facendo sobbalzare tutti.
Kris si sporse verso la culla nonostante le proteste delle nostre mamme che le chiedevano di stare attenta.
Presi con attenzione il bambino e lo poggiai in braccio a lei. Non c’era mai stata visione più bella in tutta la mia vita.
La caposala buttò tutti i parenti fuori ma con me non ebbe speranze. Avvicinai una sedia al letto e restai a fissare i miei due amori.
Quando il medico entrò c’eravamo solo noi e le nostre madri. Non riuscivano ad allontanarsi da noi e potevo capirle adesso.
 
Quando il bambino ricominciò a piangere il medico spiegò a Kris come fare per allattarlo. Quando lo avvicinò al seno lui si attaccò strappandole un grido leggero.
Doveva fare male, vista la faccia di mia moglie. Mi guardò con la fronte aggrottata ma si mise a ridere quando vide la mia espressione preoccupata.

<< respira Rob, respira. >> mi disse mia suocera. Pian piano Kris riprese a respirare nonostante facesse qualche smorfia ogni tanto.
 
Dovevo correggermi, questa era la visione più bella della mia vita.

Kris lo accarezzò leggera e gli posò un bacio in fronte mentre io mi risedevo accanto a lei.
Avvicinai un dito alla sua manina e lui lo strinse forte.

Mi persi insieme a lei nel nostro piccolo mondo, nella nostra bolla che adesso era più colorata che mai guardando il nostro miracolo, nostro figlio.
 
 
FINE.
 





beh.....che dire? siamo alla fine. non credo ci sarà un epilogo alla storia, lo troverei un pò scontato. e poi mi sono intromessa fin troppo nella loro vita, pensate gli ho organizzato tutta la vita a mio piacimento!
direi che adesso è il momento di lasciarli liberi di prendere le loro decisoni senza ingerenze da parte mia.
spero solo che la storia vi sia piaciuta e che io sia riuscita a trasmettervi qualcosa, in qualche modo! 
grazie mille a chi ha letto e chi ha recensito, siete stati in pochi ma davvero molto apprezzati! 
grazie mille.

oh, dimenticavo. ho pubblicato una nuova storia, i protagonisti sono Edward e Bella. se vi incuriosisce e volete dargli un'occhiata mi fareste felice.
buona Vita a tutti!

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=976452
  
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