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Autore: Beauty    04/03/2012    9 recensioni
E se...Tonks avesse una sorellina più piccola? E se lei, Remus e Sirius si trovassero per caso ad accudirla per una settimana? E se fosse proprio la piccola Will a risolvere i problemi di cuore della sua "sorellina" e a far cambiare idea ad un certo lupo mannaro troppo vecchio, troppo povero e troppo pericoloso? E se ci fosse qualcuno che trama nell'ombra contro le due sorelle Tonks? Cosa potrebbe succedere?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Will si svegliò con la strana sensazione di stare fluttuando. Sbatté le palpebre, ancora assonnata, riuscendo alla fine a mettere a fuoco il viso di sua sorella che la stava trasportando lungo il corridoio di Grimmauld Place, tenendola in braccio, con il capo appoggiato contro il suo petto.

- Dora…- mormorò Will, con la voce un po’ impastata.- Dora, ma che succede?

- Niente…- sussurrò Tonks, con uno strano sorriso, accarezzandole i lungi capelli biondi.- Niente, è tutto a posto. Torna a dormire, Will, è ancora presto…

La bambina notò che i capelli della sorella avevano assunto una strana tonalità grigio scuro, ma era ancora troppo assonnata per riuscire a fare domande. Richiuse gli occhi, scivolando in un lieve dormiveglia; l’ultima cosa che sentì prima di riaddormentarsi completamente fu la dolce sensazione di sua sorella che la deponeva delicatamente nel suo letto e le rimboccava le coperte, prima di uscire dalla stanza, non senza prima averle dato un leggero bacio sulla fronte.

 

***

 

La giornata si sarebbe potuta definire tranquilla: Will si svegliò intorno alle dieci del mattino, fece colazione, giocò con la sua bambola e gironzolò qua e là per tutta Grimmauld Place. Non ci furono più strani incidenti, e della figura dagli occhi gialli della nottata precedente, nemmeno l’ombra.

Tutto calmo, insomma. Se non che Will, sin dalla mattinata, notò qualcosa di insolito: sembrava quasi che Remus Lupin fosse letteralmente scomparso da Grimmauld Place.

A colazione non c’era, e non si fece vedere nemmeno per pranzo. A dire la verità, a mezzogiorno la bimba vide Tonks salire al piano di sopra reggendo in mano un vassoio pieno di roba da mangiare, per poi ritornare due minuti dopo, con lo stesso vassoio ancora intatto.

- Niente, non vuole mangiare. Sta’ ancora male…- la sentì sussurrare a Sirius. Aveva ancora i capelli grigi, il che significava che era triste o di malumore.

Anche lo zio Felpato sembrava più giù di morale del solito.

Nel pomeriggio ritornarono tutti i membri dell’Ordine della Fenice, e discussero per più di due ore sugli avvenimenti della serata precedente. Wilhelmina si sarebbe aspettata che anche Remus partecipasse alla riunione; invece, non si fece vedere.

Quando l’assemblea fu terminata, la bambina sentì Kingsley Shacklebolt domandare sottovoce a sua sorella e a Sirius:

- Come sta Lupin?

Ma, prima che loro potessero rispondere, quel nasone antipatico e giallognolo prese la parola, con un ghigno:

- Come vuoi che stia, Shacklebolt? Mal di luna. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Tonks lo fulminò con lo sguardo.

- Sai, Mocciosus - ringhiò Sirius.- Sto cominciando ad avere la tentazione di chiuderti in cantina con lui, stanotte. Così, magari, Lunastorta potrebbe pensare di rimediare all’errore che ha compiuto vent’anni fa…

- Che errore?- domandò Piton.

- Quello di non sbranarti!

Piton non si degnò di rispondere; Will aggrottò le sopracciglia, pensosa. Che voleva dire lo zio Sirius?

Alla fine, se ne andarono tutti, e rimasero solo in tre, lei, sua sorella e Sirius. Will si fece coraggio e chiese:

- Ma Remus dov’è?

I due maghi si guardarono brevemente negli occhi. Alla fine, fu Tonks a parlare.

- Non si sente bene, oggi - disse, con un sorriso amaro.

- Perché? Che cos’ha?- insistette la bambina.

Tonks cercò aiuto nello sguardo del cugino.

- Non è niente di grave - rispose Sirius, dopo un attimo di riflessione.- Gli capita spesso. Ma domani mattina sarà di nuovo in forma, vedrai…

Wilhelmina ci pensò un po’ su, quindi tornò alla carica:

- Ma che cos’ha, esattamente? Il raffreddore, per caso?

- No, lui…vedi, Will - fece Tonks, con aria grave.- Remus è malato. Molto malato, mi capisci?

- Ma è grave?- chiese Will.

- Beh, più o meno. Vedi, tu sai che lui è un licantropo, vero?

Will annuì.

- Bene, ecco…essere un licantropo vuol dire trasformarsi…

- Trasformarsi in un lupo ogni notte di luna piena, lo so, me l’ha spiegato papà!- concluse per lei la piccola, con aria di ovvietà.- Ma perché sta male? Non c’è mica la luna piena!

- Beh…diciamo che questo è un extra compreso nel pacchetto…- tentò di spiegare Sirius.

- Oh…e non può mangiare?- domandò d’un tratto la bambina, lanciando un’occhiata al vassoio che Ninfadora aveva abbandonato ancora integro accanto al lavandino.

- Non ne ha molta voglia…- replicò Tonks, con una smorfia.- D’altronde, quando si sta male non si ha mai molta fame…

- Io ho sempre fame, anche quando ho la febbre - ribatté la piccola.

- Perché tu hai un inceneritore al posto dello stomaco…- commentò la Metamorfomagus a mezza voce.

- Quindi ora Remus è diventato un lupo mannaro?- chiese la piccola subito dopo.

- Non ancora…ma tra poco lo sarà…- disse Sirius, gettando un’occhiata fuori dalla finestra e osservando il sole che tramontava.

Will incrociò le braccia sul tavolo e vi poggiò il mento sopra; Remus non aveva mangiato niente, pensò.

Quindi sarebbe stato affamato, quella notte…

 

***

 

Will mise furtivamente il naso fuori dalle coperte; la sua cameretta era buia. Scese cautamente dal letto, tenendo in mano un sacchetto di plastica gonfio di qualcosa. Lo osservò con un sorriso che le illuminava tutto il viso. Fece per uscire dalla stanza, ma si bloccò.

Aveva uno strano presentimento. Tornò sui suoi passi in punta di piedi, raggiungendo la finestra; gettò un’occhiata timorosa in giardino, proprio nel punto in cui la sera prima c’era quell’ombra dagli occhi gialli. Trattenne il fiato. Nessuno.

Tirò un sospiro di sollievo, e si avviò tranquillamente verso il piano inferiore, attenta a non far rumore. Trotterellò in direzione della cantina; Sirius aveva parlato di una cantina con quel nasone antipatico, quindi Remus doveva essere lì, pensò. Spinse la pesante maniglia d’ottone verso il basso, e la porta si aprì con un cigolio acuto; per un attimo la piccola temette che quella signora mezza svitata del quadro in corridoio cominciasse a strillare come al solito, ma non accadde niente.

Will si fece coraggio, spinse la porta ed entrò.

Si ritrovò nel buio più totale.

- Oh, mannaggia!- esclamò, ripetendo quello che diceva sempre Ninfadora quando inciampava o faceva qualcosa di imbranato – quindi, praticamente sempre! –, anche se non sapeva esattamente cosa significasse.

Una lunga scalinata conduceva alla cantina; l’unica luce era quella della luna piena, che filtrava attraverso una stretta finestrella, disegnando la sua sagoma sul pavimento scuro. Will scese cautamente i gradini, reggendo la borsa di plastica con una mano e appoggiandosi saldamente alla ringhiera con l’altra; una volta scesa, fortunatamente senza incidenti, si posizionò proprio sulla sagoma di luce della finestra. Con quel buio, se lei non poteva vedere Remus, almeno lui avrebbe potuto vedere lei, no?

Sentì un rumore di passi, poi un fruscio. Silenzio. Un guaito. Uno starnuto canino.

- Remus!- chiamò la bambina.- Remus, vieni! Sono io, Will!

Un altro guaito. L’ombra di un muso appuntito che sbucava dall’oscurità.

- Ciao! Sono venuta a trovarti. Dai, vieni qui!

Il lupo si mosse nel buio, guaendo sommessamente. Non sembrava aver intenzione di uscire allo scoperto.

- Su, forza! Non fare il timido, non ti mangio mica!- ridacchiò Will, sedendosi a gambe incrociate.

Il lupo si rassegnò ad uscire allo scoperto, accucciandosi di fronte a lei con il muso poggiato sul pavimento di pietra e le orecchie basse.

- Oh, finalmente!- esclamò Will.- Come va?- chiese poi.

Remus alzò un orecchio, guardandola di sottecchi.

- Non hai più la febbre, no? Ninfadora e Sirius hanno detto che non hai mangiato. Hai fame?

Il lupo continuò a guardarla.

- Tieni, ti ho portato un po’ di queste…- Will aprì il sacchetto e ne estrasse una manciata di caramelle e una tavoletta di cioccolata, che pose sul pavimento.

Remus sollevò il muso da terra, osservando prima Will poi i dolci.

- Vuoi sapere dove li ho presi? Dalla dispensa privata di Ninfadora!- ridacchiò la bambina.- Sai, lei pensa che io non ne sappia niente, ma io invece ho visto dove li nasconde. Allora, che ne dici? Ai lupi mannari piace il cioccolato?

- Ai lupi mannari non lo so, ma a Remus Lupin decisamente sì!- fece una voce da in cima le scale. Sia Will sia il lupo voltarono il capo in direzione della porta.

- Ninfadora!- esclamò Will.- Che ci fai tu qui?

Era la voce di sua sorella; Will non riusciva a vederla bene, ma ne distingueva vagamente la sagoma in cima alla scalinata.

- Ho semplicemente fatto due più due e sono giunta alla conclusione che dietro la scomparsa delle mie provviste c’eri tu, sorellina!- rispose Tonks.

- Mi hai seguita?

- Beh, mi dispiace ammetterlo, ma sì. Posso scendere? Oppure tu e il nostro signor-sono-troppo-pericoloso siete in riunione privata?- detto questo, cominciò a scendere i gradini.

- Va bene…però, Dora, sta’ attenta al terzo scalino, è molto scivoloso e…

Due secondi dopo si sentì un tonfo sordo, accompagnato da un grido.

Altri due o tre colpi, poi silenzio.

- Ahi…- si udì un lamento nel buio.

Il lupo abbandonò nuovamente il muso sul pavimento, con aria rassegnata.

- Te l’avevo detto…- fece Will, mentre Tonks si rialzava massaggiandosi il fondoschiena con un’espressione di puro dolore dipinta sul viso.

La ragazza raggiunse a fatica la sorellina e il mannaro, accovacciandosi accanto a quest’ultimo.

- Allora, signor Lupin, che intenzioni ha?- domandò, con una punta di ironia.- Intende sbranare due povere fanciulle indifese come noi?

Remus scosse il muso, con fare seccato.

- Come immaginavo…Tu - si rivolse a Will.- Tu, che cosa credevi di fare, sentiamo?

- Volevo portare da mangiare a Remus…- rispose semplicemente Will. - Ho pensato che avesse fame…

- E hai deciso di portargli del cioccolato…Beh, devo dire che ci hai azzeccato...- Tonks prese la tavoletta e la scartò. La divise in tre pezzi, ne porse uno a Will e ne addentò un secondo; il terzo lo tenne sul palmo della mano, sventolandolo di fronte al muso di Remus.

- Allora, Rem?- incalzò, notando l’espressione contrariata del mannaro.- Che c’è, non ti piace più il cioccolato? Non ci credo! Che hai?

Il licantropo ritrasse il muso, quasi intimorito.

- Che cos’ha?- domandò Will.

- Niente. Seghe mentali.

- Eh?

- Non vuole prendere il cioccolato dalla mia mano. Ha paura di mordermi. Perché lui è troppo pericoloso per me.

Will non capì bene quell’ultima frase, ma stette ad osservare sua sorella che posava il pezzo di cioccolato sul pavimento. Lupin lo annusò furtivamente, quindi lo ingoiò senza troppi complimenti.

- Ti piace?- chiese la bambina.

- E come no? E’ un cioccolato-dipendente - rispose Tonks per lui, addentando un altro pezzetto di cioccolato.- Allora, Will, che ne dici del nostro Remus versione mannara?

- E’ molto buono…- la bambina lo accarezzò lievemente sul capo. Il lupo fece per ritrarsi, ma poi si rassegnò a gustarsi la carezza.

- Eh, già…- Tonks la imitò, anche se con più energia.- Remus è un lupo buono, non un lupo cattivo.

Anche se lui non ci crede…

- Crede di essere cattivo?- Will era stupefatta.

- In un certo senso…

- Comunque, lui è un lupo buono - ribadì Will.- Un po’ spelacchiato, forse…- aggiunse poi, sollevando un sopracciglio.

Tonks scoppiò a ridere, mentre il lupo le osservava come se fossero state due marziane.

- Avanti, Will…- disse Tonks, riprendendo fiato.- E’ ora di andare a letto…

- Ma io…- provò a protestare la bambina.

- Niente “ma”. Su, fa’ la brava e vai a dormire. Io e Remus dobbiamo fare una chiacchierata…

Will si alzò, con un sbuffo.

- Okay…Buona notte, Dora…buona notte, Remus…

 

***

 

Una volta in corridoio, Will fece per tornarsene in camera, ma qualcosa la bloccò. Sentì dei rumori provenienti dall’esterno. Dei passi sommessi, il secco crack di un ramo spezzato.

Infine, un ululato.

Non era Remus, pensò, lui era in cantina, quell’ululato invece veniva da fuori.

Will aprì la porta d’ingresso, uscendo in giardino. Non c’era nessuno. Mosse qualche passo, fino a ritrovarsi a pochi metri dalla siepe. I rumori erano cessati. Will fece per tornarsene indietro, quando udì di nuovo quel fruscio, quello stesso fruscio del giorno precedente. Si voltò di scatto. Le foglie della siepe si mossero. Lentamente, dal buio, apparve di fronte a lei un grosso lupo mannaro, dal folto pelo marrone scuro, con due grandi e inquietanti occhi gialli.

Will era come pietrificata.

Il licantropo avanzò nella sua direzione, lanciando un lugubre ululato. La bambina prese ad indietreggiare lentamente, senza riuscire a staccare gli occhi dal quel grugno schiacciato e cattivo.

L’animale si bloccò, posizionandosi saldamente sulle quattro zampe. Scrutò attentamente la piccola con quei suoi due occhi gialli.

Ringhiò, scoprendo due file di denti affilati.

Will gridò.

 

***

 

- …e guai a te se domani provi ancora a rifilarmi la storia del troppo pericoloso!- concluse Tonks, trionfante.

Remus voltò il muso di lato, rifiutandosi di guardarla.

- Oh, e falla finita di fare la vittima!- continuò la ragazza.- Guarda che tanto io non mollo, non credere che ti libererai di me tanto facilmente, io…

Si sentirono dei rumori. Tonks si bloccò. All’improvviso, udirono il grido di un bambino.

- Will!- urlò Tonks con disperazione, uscendo di corsa dalla cantina.

 

***

 

Si precipitò fuori in giardino; quello che vide la fece inorridire. Sua sorella era immobile, le spalle contro il muro esterno di Grimmauld Place. Di fronte a lei, un grosso lupo mannaro.

Greyback.

- No!- urlò Tonks, sfoderando la bacchetta.

Greyback l’ignorò, e spiccò un balzo in avanti, pronto a piombare addosso a Will.

- Stupeficium!

Lo Schiantesimo della ragazza lo scaraventò dritto contro un albero. Tonks si precipitò incontro a sua sorella.

- Stai bene?- chiese, in apprensione.

- Sì, io…sì, sto bene…- balbettò la bambina.

Udirono un ringhio; si voltarono, solo per vedere Greyback rialzarsi, più arrabbiato e famelico di prima. Tonks lanciò un altro Schiantesimo, ma lo mancò. Il licantropo spiccò un altro balzo.

- STA’ GIU’!- gridò la ragazza, gettandosi con Will di lato.

Greyback atterrò facilmente sulle zampe alle loro spalle, pronto ad un nuovo attacco; la bambina ansimò, mentre la sorella le faceva scudo con il proprio corpo. Tonks riuscì a rimettere in piedi Will, spingendola di fronte a sé in modo che potesse trovare riparo da Greyback, che ora ringhiava ferocemente nella loro direzione. Will corse a ripararsi dietro ad un albero; Tonks fece per seguirla, ma incespicò, finendo lunga distesa per terra.

Greyback si sollevò sulle zampe posteriori, pronto a sferrarle una zampata. La ragazza urlò, cercando di ripararsi con un braccio.

All’improvviso, qualcosa volò addosso a Greyback, colpendolo al fianco e scaraventandolo a terra. Will non si mosse, spaventata ed euforica insieme. Tonks abbassò il braccio. Di fronte a loro, a proteggere lei e sua sorella, c’era Remus.

Greyback si rialzò a fatica. Lupin ringhiò. L’altro mannaro non si fece impressionare, tornando subito alla carica e gettandosi addosso a Remus; i due rotolarono sull’erba, mentre cominciava tra di loro una lotta fatta di morsi e graffi.

- Will! Tonks!- Sirius uscì di corsa da Grimmauld Place, accorrendo a soccorrere le due cugine.- Vi siete fatte male?

- Stiamo bene…- mormorò Tonks.- Sirius, aiutalo! Fa’ qualcosa!- la ragazza indicò Remus, che stava cominciando a cedere sotto i colpi dell’avversario.

Sirius impugnò la bacchetta e pronunciò un Incantesimo, che però andò a vuoto. Lupin cadde riverso a terra; Greyback gli fu subito addosso, mordendolo alla gola.

Tonks gridò; Will si chinò di scatto, raccogliendo un sasso da terra. Prese velocemente la mira e lo scagliò, colpendo Greyback in pieno muso. Il mannaro lasciò andare Remus, e si rivolse rabbioso verso la bambina, ma quell’attimo di distrazione bastò a Lupin per riprendersi. Il licantropo si sollevò sulle zampe posteriori, colpendo Greyback con una zampata che lo fece sanguinare, e venne immediatamente raggiunto dagli Schiantesimi di Tonks e Sirius, che ebbero il potere di metterlo nuovamente a tappeto.

Greyback si rialzò, ma preferì non continuare la lotta. Si volse indietro, balzò oltre il cortile di Grimmauld Place e prese a correre, scomparendo nel buio.

- No, sta scappando!- gridò Tonks, cercando di inseguirlo, ma si bloccò non appena vide Lupin di fronte a lei. Remus si voltò di scatto, ringhiò, e le balzò addosso. Tonks lanciò un grido, finendo con le spalle a terra sotto le possenti zampe artigliate del mannaro. Una mano della ragazza colpì accidentalmente un sasso appuntito, e prese a sanguinare.

Tonks ansimò, mentre il cuore le batteva a mille, il mannaro ancora sopra di sé. Il lupo ringhiò sommessamente.

- Remus…- sussurrò Tonks, quasi implorando.

Gli occhi castani della ragazza incrociarono quelli verdi e dolci del lupo. Remus parve riscuotersi; si allontanò immediatamente dalla ragazza, ritraendosi come un animale in trappola. Tonks si rialzò a fatica, ma non sembrava essersi fatta male, a parte il taglio sulla mano.

- Ninfadora! Ti sei fatta male?- Will corse incontro alla sorella, osservando preoccupata la mano sanguinante.

- Non preoccuparti, è solo un graffio…- mormorò Tonks, mentre Remus aveva preso a guaire sommessamente.

Sirius l’aiutò a rialzarsi, osservando l’alba che si stava facendo strada all’orizzonte.

- Vieni, ti aiuto a disinfettare quella ferita…- disse l’ex detenuto.- Venite, è meglio rientrare. Vale anche per te, Lunastorta…- aggiunse, rivolto all’amico.

Ma solo Sirius e le sorelle Tonks rientrarono; Lupin rimase da solo, in giardino, ad attendere il momento in cui sarebbe ritornato umano, lanciando uno straziante ululato alla luna piena che stava lentamente scomparendo.

 

***

 

Albeggiava. Una fioca luce entrava dall’unica finestra, senza riuscire a combattere il buio. Un fruscio di seta nell’oscurità, quindi il passo nervoso e secco di un paio di tacchi.

Un Incantesimo sibilato nell’aria, con la voce vibrante d’ira:

- Crucio!

Greyback si accasciò sul pavimento, lanciando urla di dolore. Si contorse per diversi minuti, gridando e implorando, finché la tortura non cessò. Il licantropo ansimò.

- Mi dispiace, io non…

- Taci, inutile, schifoso essere!- lo zittì immediatamente l’ombra avvolta nell’oscurità a pochi metri da lui.

- Io…

- Tu hai fallito! Non ero stata abbastanza chiara?! Vuoi che ti ripeta quanto fosse importante che la tua missione riuscisse?! Crucio!

Greyback fu nuovamente colpito dal dolore.

- Vi prego, signora…vi prego…

La tortura cessò.

- E’ inutile!- ringhiò l’ombra.

- Vi prego, signora…se mi lasciaste ritentare…solo una volta…

- No! La prossima luna piena sarà solo fra un mese. Dovrò agire da sola…

L’ombra si allontanò, lasciando il licantropo inginocchiato sul pavimento, ancora dolorante.

Solo un paio di giorni, si disse, il tempo che si calmassero le acque, che quegl’imbecilli di Auror abbassassero un po’ la guardia, quindi avrebbe agito.

Avrebbe avuto la sua vendetta.

 

Angolo Autrice: Va beeeeene, so che molti di voi mi diranno che Remus non si sarebbe mai e poi mai presentato in quelle condizioni di fronte ad una bambina indifesa, ma credo che abbia capito che Will non avrebbe ceduto per nessuna ragione…tutta la sua sorellina, la piccola! J

Comunque, spero di non essere stata troppo prevedibile in questo capitolo. Dunque, cominciano a scoprirsi le carte in tavola…ma, in fondo, l’avevate già capito, vero?

Bene, il prossimo capitolo sarà ricco di eventi, sia per i nostri due innamorati sia per la piccola Will…Che succederà? Beh, per scoprirlo, non vi resta che leggere il prossimo capitolo!

Ringrazio Bollicina95 e vidia per aver aggiunto la mia ff alle seguite, MooneyDora per averla aggiunta alle seguite, alle preferite e per la sua recensione, e infine PiccolaStellaSenzaMeta, v91, DoraremusLupin e MoonyPhoenix per aver recensito.

Ciao a tutti, e al prossimo capitolo!

  
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