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Autore: Feel Good Inc    04/03/2012    9 recensioni
Multipairing è bello. Sfigapairing lo è anche di più ♥
Spell #001: Tergeo ~ Aberforth/Rosmerta
Spell #002: Duro ~ Albus/Minerva
Spell #003: Waddiwasi ~ Arthur/Molly
Spell #004: Avada Kedavra ~ Barone/Helena
Spell #005: Crucio ~ Bartemius/Bellatrix
Spell #006: Colloportus ~ Bill/Fleur
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
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confessions ;

guida pratica alla perfetta proposta di matrimonio

 

 

 

 

 

La Tana non era mai stata un esempio di casa ideale. Sempre piena di rumori, di spifferi, e spesso e volentieri anche delle urla della mamma dopo le esplosioni provenienti dalla stanza di Fred e George, alle volte si era rivelata in grado di disorientare gli occasionali ospiti poco avvezzi a una simile confusione. Harry non aveva avuto di quei problemi, e neanche Hermione Granger, forse perché quell’ambiente per loro era così liberatorio da rivelarsi entusiasmante – ma Fleur lo aveva preoccupato non poco. Come avrebbe reagito, quella ragazza dai modi leggiadri e – come aveva detto, o piuttosto gemuto, Ginnyfrancesi, in una casupola pericolante e così lontana dal suo concetto di ‘familiarità’?

Eppure, a giudicare da come Fleur si accoccolava al suo fianco mentre Bill l’aiutava con i termini più tecnici dei documenti della Gringott, quella preoccupazione doveva essere piuttosto infondata. Anche se in corridoio continuavano a risuonare passi attenti o curiosi, disinvolti o circospetti, a seconda che lo spione di turno fosse Ron o la mamma o i gemelli pronti all’arma estrema del ricatto. Se solo la porta della sua stanza si fosse chiusa meglio.

« Mi sombri distratto, Williàm. Va tutto bene? »

Si scosse e sorrise appena. Le aveva detto mille volte di chiamarlo Bill. « Sì, certo... Pensavo solo a una cosa che volevo chiederti da un po’. »

Fleur gettò quasi distrattamente indietro i capelli biondi e batté le ciglia. I suoi occhi parlavano a chiare lettere di precise aspettative. Bill sorrise ancora – sarebbe arrivato anche a quello, naturalmente; ma, ora come ora, doveva risolvere una questione che di recente aveva minato tutte le sue certezze.

« Ti ascolto... »

« Hai davvero del sangue Veela? »

Fleur lo guardò stupita per un istante. Bill si costrinse a non distogliere lo sguardo. Odiava l’idea di ciò che sarebbe potuto venire dopo, ma voleva essere sincero con lei. Nessuna ragazza meritava un sentimento posticcio – Fleur meno che mai, perché era speciale, molto al di là di quella sua bellezza mozzafiato.

« Oui. Te l’ha detto Ron? Probabilmonte glielo ha raccontato Arrì, pas vrai? »

Fuori dalla porta echeggiarono nuovi passi, qualche risatina, ma Bill tenne gli occhi fissi in quelli di Fleur.

« Perché non me l’hai mai detto? »

Lei scosse le spalle. I suoi capelli fluttuarono nel movimento, come onde dorate. « Non pensavo fosse importonte. »

Bill sospirò, lentamente, appropriandosi di tutto il sollievo che quelle parole gli portavano. Era sincera: quegli occhi luminosi erano incapaci di mentire. E dunque no, Ron si sbagliava, la sua era solo la sciocca insinuazione di un fratellino geloso... Di colpo Fleur sorrise, intuendo tutto ciò che gli passava per la testa, e si protese dalla sua sedia per avvolgerlo tra le braccia e baciarlo con una dolcezza di cui Bill non si sarebbe mai saziato.

« Hai avuto paura che questo fosse solo l’effetto di un incantesìmo, Williàm? »

Bill la strinse a sé e ricambiò il bacio a lungo, prima di decidersi a sfilare la bacchetta dalla tasca e a puntarla verso la porta – oltre la quale le risatine si erano fatte più forti.

« Colloportus » borbottò.

La serratura si serrò con un piccolo scatto, e sul legno screpolato comparve una croce a indicare che il mondo era chiuso fuori. Non si concesse il tempo di rimuginare sul fatto che avrebbe dovuto farlo ore prima, o di trionfare intimamente sulle proteste indignate di Fred e George – contavano solo le labbra di Fleur ancora così vicine alle sue: perfette le une per le altre.

« Voglio sposarti, Fleur Delacour. »

« Oooh, Bill! »

Contava il fatto che si amavano per davvero.

 

 

 

[ 585 parole ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Bill e Fleur non potevano mancare! Non avevo mai scritto su di loro, ma è stato molto interessante calarsi nei panni di Bill che, messo di fronte alla verità – Fleur è in parte Veela, dunque è anche possibile che i sentimenti di lui nei suoi confronti siano solo frutto di questo – si rende conto che il loro amore va oltre la loro stessa natura. Dopotutto sarà per lo stesso principio che Fleur non lo lascerà, quando lui diventerà in parte lupo mannaro.

Sono consapevole di aggiornare questa raccolta molto a rilento, e mentirei se dicessi che d’ora in poi sarò più regolare, ma spero tanto che sia così. ;_;

Sempre grazie a tutti voi che mi leggete.

Aya ~

   
 
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