Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Khaleesi    20/03/2012    3 recensioni
Un viaggio attraverso i sette anni a Hogwarts di Rose tra gioie, dispiaceri, amicizie, delusioni e ... Scorpius Malfoy.
(vi è presente tutta la nuova generazione eccezion fatta per Victoire e Teddy).
Rivisitazione della mia storia 'Rose e Scorpius' pubblicata taaanto tempo fa', ma in questa ci saranno più personaggi e una tecnica di racconto più 'complessa'
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'New Generation'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic


 



Introduzione.

 

“E così quello è il piccolo Scorpius” commentò Ron sottovoce. “Cerca di batterlo in tutti gli esami, Rosie. Per fortuna hai il cervello di tua madre”.

“Ron, per l’amor del cielo” ribatté Hermione, un po’ seria un po’ divertita. “Non cercare di metterli contro prima ancora che la scuola sia cominciata!”

“Hai ragione, scusa” concesse Ron, ma non riuscì a trattenersi e aggiunse: “Non dargli troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue”.

“Ehi!”.

___________________________________________

 

 

 

 

 

Primo anno.

 

«Miseriaccia, Al! Non correre così! Sto facendo di corsa tutto il treno!» urlava Rose cercando di affrettare il passo, era inutile, le gambe del cugino erano pressoché il doppio delle sue.

«Forza Rosie - la esortava Albus, non rallentando la sua andatura - dobbiamo trovare una cabina abbastanza libera e con un posto vicino al finestrino, sai quanto sofferente ai viaggi in treno!»

«Lo so, lo so … e sei anche più ipocondriaco del solito, nei treni» soffiò la rossa con un filo di voce.

Albus aprì uno scompartimento che a ci mise dentro le sue valige, salutando qualcuno che Rosie non riuscì a vedere, poi il cugino si volto e prese anche le valige della ragazza infilandole sopra ad una reticella portabagagli al di sopra delle poltroncine rosse del treno.

Quando Rose ebbe spazio a sufficienza per entrare nel vagone noto che esso conteneva solo due altri passeggeri, un ragazzo e una ragazza, per l’esattezza.

Albus si avvicino al finestrino e Rose occupò il posto accanto al suo.

Squadrò i due ragazzi che le stavano davanti dalla testa ai piedi, aveva già visto il volto del ragazzo, ma dove?

Pensa, Rosie. Ricorda.

Aveva il cervello della madre, senza dubbio, ma solo una piccola parte di esse era stata ereditata dal padre, un piccolo spazio chiamato “memoria”.

Vece spallucce e si voltò verso Al cominciando a chiacchierare sommessamente, il cugino non la finiva di blaterare di casate, divise, stemmi e punteggi.

Con un occhiata ai due estranei si rese conto che dormivano, probabilmente lo stavano già facendo mentre loro erano entrati nello scompartimento, così decise di seguire il loro stesso esempio e pose la sua testa sulla spalla di Albus, volendosi riposare solo per qualche istante, poiché la madre l’aveva fatta svegliare di buon’ora per andare in un ristornate Babbano poco lontano da King’s Cross per fare la loro ultima colazione di famiglia.

Rosie ben presto e malvolentieri, si appisolò.

Quando riaprì gli occhi il cielo era passato da un azzurro cristallino ad un tenue rosa, ma i raggi del sole erano ancora color canarino, il motivo del suo risveglio fu un languore allo stomaco e una risata porcina proveniente dalla ragazza di fronte a lei.

«C-che ore sono, Albus?» chiese Rosie stropicciandosi gli occhi e notano che suo cugino stava parlando con i due ragazzi.

Di solito Al non faceva amicizia facilmente, era piuttosto timido e impacciato a differenza del fratello James che era più spavaldo e attaccabrighe.

«Sono quasi le cinque, Rosie … hai dormito per la maggior parte del viaggio … ecco delle Bacchette di Liquirizia, il carrello dei dolci è già passato»

«Grazie … Oh, salve! Io sono Rose, Rose Weasley!» fece prendendo le caramelle che le porgeva suo cugino con la mano sinistra mentre allungava la destra, aspettando che qualcuno dei due nuovi le dicesse il proprio nome.

La ragazza, quella dalla risata porcina, parlò per prima stringendole calorosamente la mano «Victoria Evans, ma preferisco essere chiamata Vicky». Aveva i capelli marroni, cortissimi in stile ‘ragazzo’, quando il sole la illuminò con i suoi ultimi raggi, Rose notò che i aveva anche dei riflessi di un rosso scuro e che i suoi occhi non erano di un normale marrone bensì erano per la maggior parte verde scuro, facendosi marrone vicino alla pupilla. Sorrideva da orecchio a orecchio, così tanto che Rose scorse senza difficoltà il fatto che le mancasse un dente, un canino dell’arcata superiore che le dava una strana aria selvaggia e ribelle.

Il ragazzo si stava sporgendo verso Rose, pronto a fare le presentazioni quando la porta del vagone si aprì con uno scatto ed entrarono James e Fred nelle loro divise da Grifondoro, con uno sguardo ai due ragazzi che non conoscevano presero le valige dei loro parenti e dissero semplicemente «Andiamo, ho trovato una cabina vuota dove potremmo stare tutti assieme e c’è anche un posto per te, Albus, vicino al finestrino»

Rosie vide lo sguardo che lampeggiava negli occhi di entrambi i ragazzi, prese Albus per la manica della sua maglietta e prima che quello sconosciuto la potesse anche solo sfiorare si congedarono da Victoria e dallo sconosciuto con un cenno del capo.

«Ma James - si lagnò Albus - avevamo già trovato una cabina!»

«Non frignare bamboccio, ed entra» tagliò corto James aprendo la porta di una nuova cabina dove c’erano già tre persone all’interno.

Molly Weasley II era in piedi cercando di pescare qualcosa dal suo baule che era posato sulla reticella superiore, appena la porta si aprì sussultò lievemente e con una bassa imprecazione salutò i nuovi arrivati, finalmente trovò nel baule una piccola spilla che diventava da gialla a nera e sulla quale c’era scritto “Sono Tassa e fiera”, appuntandosela sulla divisa.

Sulla poltroncina davanti a quella di Molly  c’era Dominique, con i capelli biondi raccolti in una coda e gli occhi azzurri che catalogavano tutti i cambiamenti che avvenivano fuori dal treno, nel paesaggio, cercando i primi indizi che le avrebbero rivelato l’imminente arrivo ad Hogwarts. Accanto alla bionda, c’era una ragazza che aveva le gambe poggiate sullo schienale e la testa che all’ingiù facendo sì che i capelli ricci e castani toccassero mollemente il pavimento, era Roxanne, la sorella di Fred.

Gli occhi castani di quest’ultima guizzarono a Rose e Albus, facendogli l’occhiolino e tornando a sedersi “composta”.

«Dove eravate?» chiese Dominique distrattamente.

«In un'altra cabina, molto più pulita di questa» affermò Albus lanciando un’occhiata allarmata a una mini palude che si stava creando sul posto affianco a Roxanne.

«Ti piace?» chiese Rox, scambiando l’occhiata preoccupata di Al per una curiosa, «Sta crescendo la mia piccolina, quanto sei bella, eh? Ma si, certo che Gazza ti vorrà bene

Roxanne faceva finta di accarezzare la piccola palude, schioccandole baci volanti a più non posso.

«Oh santo cielo, sei completamente andata.» affermò Albus.

Dominique annuì energicamente, mentre Molly diceva «Povera la casa che ti avrà, Roxanne! Io in Tassorosso non ti ci voglio».

Molly era stata smistata in Tassorosso l’anno precedente, mentre James e Fred finirono in Grifondoro. Dominique, Roxanne, Albus e Rose avrebbero saputo il loro destino da lì a poche ore.

Fred e James rientrarono, Rosie non si era neanche accorta che si fossero allontanati.

«Non osate mai più stare con quello la!» li avvisò Fred con un occhiata glaciale.

«Perché?» chiese Albus nervoso.

«Ma almeno sai chi era?» domando James turbato.

Mentre Rose faceva segno di ‘no’ con la testa Albus dichiarava «Certo che si era …»

«Scorpius Malfoy! MALFOY!» strillarono James e Fred all’unisono, strabuzzando gli occhi e allargando le braccia come se avessero appena saputo dal ragazzo che non conosceva il Quidditch.

Roxanne lanciò un ululato acuto.

«Stavate facendo amicizia con il nemico!» li accusò puntandogli un dito contro.

Rose guardò d’istinto la sua mano, iniziando a torturarsi le dita.

Ecco, dove lo aveva visto, poco prima di partire per Hogwarts suo padre gli aveva indicato il ragazzino e mentre la madre si era allontanata gli aveva continuato a sussurrare di batterlo davvero a tutti i test e di non dargli davvero troppa confidenza.

Ringraziò mentalmente Fred e James per averla tratta in salvo.

Dominique urlò «ECCOCI!»

Il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade con un tonfo e intanto il voce di quello che capirono era Hagrid stava iniziando a dire «Primo anno? Primo anno seguitemi!»

Rose e Albus si guardarono, eccitati.

Ci siamo, pensò, sto per andare davvero nel posto più magico dell’intero mondo.




Nella foto ci sono:
Scorpius (in alto a sinistra)
Vicky (in alto a destra)
Rose (in basso a sinistra)
Albus (in basso a destra)

... spero che vi piacce, buongiornoavederci!
Ash.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Khaleesi