«Per la trentaseiesima, sacrosantissima volta, Nardo: io quel Chiarolite non lo volevo neanche accettare! Avete finito di rompere le scatole, tutti quanti?»
Una terribile disgrazia sta per abbattersi sulla regione di Unima.
Ma gli Eroi non hanno alcuna intenzione di sventarla.
Direttamente da Pokémon Bianco e Nero: Unruly Heroes - Gli eroi che non avevano mai chiesto di diventare tali.

Raccolta di OS autoconclusive, AU (Alternate Universe) o What if..?, a rating rosso. L'autore della storia sarà segnalato di volta in volta.
1. ~ Recording studio [ Autore: zeroschiuma ]
2. ~ At first sight [ Autore: lastscream ]
3. ~ A new way in [ Autore: zeroschiuma ]
4. ~ Maybe a stranger [ Autore: lastscream ]
[ ATTENZIONE! Questa raccolta contiene Louis/Harry NC17 ]

Sette coppie, sette Flash!, sette giorni per tornare in equilibrio, sette volte un salto nel vuoto.
# [1]Il peggio era successo proprio a lui, che di meriti ne aveva troppi e di colpe, per cuocersi dalla rabbia, non ne aveva neanche una. [...]
« Non ha scelto me, lo so, ma non mi interessa. »
# [2] Privatamente, per proteggersi, aveva da spartire con se stesso solo nomi di emozioni e nient'altro.
# [3] Lei non era come loro, una delle tante principesse da fiaba con vestiti troppo grandi per non assomigliare a un fiore di carta e seta dipinto a mano...
[Accenni a RiSo/LeaIsa/AkuRoku/HaynerRoxas/ecc ]

«Certo, Yamanaka».
Era sarcasmo, ma lei si illuminò ugualmente. «Conosci il mio cognome!»
«Sai, è scritto sul cartellino appuntato al tuo petto».
Quando aprì gli occhi, Shikamaru vide un cielo sgombro di nuvole, arricchito da un sorriso così malizioso che deglutì rumorosamente. E sì, maledizione, forse si stava un po’ eccitando.
«Quindi mi hai guardato il seno!»
Uno yankee ed un'infermiera, con sfondo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Odiava che la balbuzie non gli facesse spiccicare bene nemmeno una parola, odiava non riuscire neppure a scrivere e leggere, a causa della dislessia cui era affetto.
Odiava se stesso, più di tutto.
Perché non poteva immergersi in mondi che erano diversi dal suo, perché non poteva evitare di metterci ore prima di tracciare una lettera – sbagliata – su un foglio, perché non poteva nemmeno comunicare senza che l’ansia e lo sconforto lo prendessero.
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Axel H. Twain aveva ventuno anni ed un bellissimo appartamento all’ultimo piano di un altissimo edificio in piena città. Era talmente in alto che da lì poteva persino vedere il mare, cosa notevole visto che si trovavano piuttosto lontani dalla costa.
Inutile dire che chiunque altri non avrebbe avuto questo moto di superiorità a vivere in un posto del genere, quanto più un nauseabondo senso di vertigini: ma Axel era talmente pieno di sé che probabilmente, dall’alto del suo piedistallo, non aveva neppure idea di cosa fossero le vertigini.
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Perché quando un sedicenne che scappa dai propri problemi incontra un uomo che li incarna tutti, uno per uno, non può essere un caso.
Bisogna solo affrontali insieme.
[AkuRoku- RiSo]

#1. Per chi combatteva, Sakura? Per Sas’ke, ovviamente.
#2. «Può essersi gonfiato in un solo mese?»
#3. «Un episodio di Icha Icha Paradise inizia così»
#4. «Lasciatela in pace!»
#5. «Non è colpa tua, Sakura-chan».
#6. «Un po‘ ti somiglia».
#7. «Sembriamo una coppietta, chissà Ino come sarebbe inv…»
(Raccolta NaruSaku + tributo ai Linkin Park).

«Quella ragazzina si sta dimostrando insopportabile come te», e come una bambina lei gli fece la linguaccia.
I capelli un tempo rossicci erano striati di bianco alla radice, ma rimaneva comunque avvenente nei suoi cinquant’anni passati.
(Ash/Misty | Post Anime | A Sam).

Il Sole al centro della Galassia si è spento, inghiottito dall'Antimateria, lasciando i Pianeti ad esso correlati nel caos più totale ed in balia delle forze regolatrici della coscienza.
Adesso che lui non è più qui, che cosa si può fare? Come andare avanti?
In un esperimento in seconda persona, i pensieri dei Comandanti Galassia dopo la disfatta.
#1: [Martes, 116 parole.]
#2: [Saturno, 125 parole.]

« Izaya, smettila di importunarla, verme. » lo apostrofò Shizuo.
« Oh, come se tu non la desiderassi, Shizu-chan. »
« Ragazzi, non mi pare il caso, c'è lei qui.. » Shinra tentò di fermarli, ma ciò che ottenne fu solo essere inserito nel battibecco.
« Kishitani, sappiamo perfettamente che anche da parte tua c'è un non indifferente interesse. »
Karin, non riuscendo a capire, rimase in silenzio. Certo, la cosa di base le era ormai ben chiara: quei tre ragazzi si eccitavano nel vederla, come qualsiasi ragazzo etero, d'altronde. Ma la differenza era che erano quei tre ragazzi ad eccitare lei.
[ foursome; het; no yaoi, stay back. A sam ]

[Originalshipping; Red/Green] To Lampadina.
Neve senza età, fusa nell'aria diventa stalattite, la freccia di un arco che pende sulle pareti della grotta in cui Red è rinchiuso. Aghi di ghiaccio dondolano sulla sua testa e minacciano di cadere da un momento all'altro. Neve ovunque, anche nel suo sguardo affranto puntato su quell'aurora boreale formata da pezzi di bottiglie riflesse nella luce della lanterna, suo unico rimedio per non chiudere gli occhi e cedere al gelido respiro di una temperatura troppo bassa.

{Bakuryushipping; Gold/Sandra}
- Hai perso solo una volta. Ed è stato contro di lui – esclamò a colpo sicuro, quasi certo di quella supposizione. Il sussulto di Sandra bastò come risposta. – Non lo hai ancora accettato. Sei troppo orgogliosa per farlo.
L’Allenatrice inspirò profondamente, nel vano tentativo di fare affidamento a tutto il poco autocontrollo posseduto, scoccandogli un’occhiata di odio puro e represso.
Prompt: Caos
Dedicated to lampadina and Cheche.

«Non trovi che sia assurdo il modo in cui sia fottutamente ovunque?»
Choji annuisce. «E bella».
Non vale nemmeno la pena mentire, ormai.
«E bella».
(ShikaIno - InoShikaCho tribute. Primo regalo di compleanno per terrastoria :)
OOC aggiunto per sicurezza.

“Dicono che è strana, anzi è un dato di fatto. Mio Dio, solitaria, inquietante … non hai visto come è pallida? Dicono che se la guardi più di tre secondi negli occhi verrai maledetto …”
[Chessshipping- Touko x Touya]

"Sei ancora vergine?". Mikado si abbassa le cuffie, rallenta il passo. Piovono spilli su Shinjuku. Kida glielo ripete, perché ostentare mancanza di pudore lo aiuta a non arrossire. "Sei" scandisce "ancora vergine?".

Alfred si scostò i capelli dal viso, con rilassata lentezza.
-Colpisci come una femminuccia, lo sai?- si limitò quindi ad osservare, senza risparmiarsi una risatina.
Gli occhi di Arthur s’illuminarono di un’ulteriore, indignata scintilla di collera.
-Sono ferito al braccio.- replicò, acido.
-Il braccio a cui sei ferito…- fece l’americano, curvando le labbra in un ghigno beffardo -… è l’altro.-
[UsUk]