Deku iniziò a studiare il piccolo gruppo di piante davanti a sé come se si fosse trattato della cosa più interessante del pianeta -cosa che, per inciso, non era affatto- e lui si accese una sigaretta per il solo gusto di dargli fastidio: come supposto, ci riuscì in pieno.
- Non sapevo che avessi iniziato a fumare. -
- Buongiorno, Midoriya. -
- Ehr… lo sai, vero, che fa male ai polmoni? -
- Anche sprecare fiato fa male ai polmoni, eppure tu lo fai quotidianamente. -
(Per citare una frase del famoso Dickens: se Katsuki avesse potuto fare a modo suo, ogni idiota che se ne andava a giro con quello stupido "buon Natale" in bocca meritava di esser bollito nella propria pentola e sotterrato con uno stecco di agrifoglio piantato in gola.)

Bakugou Katsuki scrive dell'amore anche se lo detesta. Una dolce bugia vende più di un'amara verità, in fin dei conti. Midoriya Izuku vive con i libri e per i libri e se qualcuno glielo chiedesse, risponderebbe che non è assolutamente ossessionato da quello scrittore, ma non saprebbe fornire una spiegazione convincente sul perché si ostini a nascondere uno dei suoi best seller — non è importante quale esattamente — nello zainetto, prima di uscire.
[Bakugou/Midoriya] • [AU] • [Writer!Bakugou] • [Explicit content] • [38,419 words] • [One Shot]

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

10 luglio 1943.
Si portò una mano al ventre sanguinante. Premeva, cercava di fermare il flusso sangue.
Stavolta Antonio non sarebbe venuto a salvarlo.

Rin Matsuoka, ragazzo cacciato di casa e costretto ad iscriversi a Stanford dove dovrà trasferirsi dal Giappone. Dovrà affrontare una nuova vita, un nuovo modo di vivere, nuovi amici e professori, ma non saranno queste cose a metterlo alla prova bensì il suo compagno di stanza nonché sua maledizione: Haruka Nanase.
A voi un AU universitario in cui Haru non è il solito tipo apatico e riservato, e Rin non è il solito spaccone e ambizioso.
{{Principalmente RinHaru/HaruRin, accenni a Reigisa/MakoHaru/SouRin}}

Rin non avrebbe mai pensato che un giorno, durante l'orario di lavoro, si sarebbe ritrovato a guardare completamente assorto un video sull'accoppiamento dei delfini. Ma Rin non avrebbe neanche mai immaginato di poter credere alle sirene, o ai tritoni, né tanto meno di innamorarsene. Eppure la vita era sempre piena di sorprese, e proprio il tritone di cui si era innamorato non mancava mai di farglielo notare: agitava la coda quando era felice, proprio come un cane che scodinzolava, ma lo stesso succedeva anche quando era nervoso, come un gatto. I suoi occhi brillavano quando vedeva una preda, ma scintillavano anche quando incontravano i suoi. Era taciturno, ma era loquace con ogni piccolo gesto, con ogni sorriso accennato e lieve rossore.
Haruka era una contraddizione continua, un'antinomia anche nel suo corpo: per metà pesce, per metà umano.
Beh, si sbagliava. Era qualcos'altro.
Pairing: RinHaru. Side pairing: SouMako

[ Outer Science | noncon!KuroMary ]
«Tu sei la mia regina, e guarda che bel regno ti ho creato!».

“Sono un topo, Karan-san” si strinse nelle spalle Nezumi, con una risata sottile e argentina che sapeva di sincerità. “Non posso essere addomesticato. E la diffidenza fa parte della mia natura. Tuttavia...”
Nezumi e Karan. Un loro incontro.

[ Fragile Dreams: Crow ]
Uno dei videogame che più amo e che più mi ha fatta piangere.
Crow, il mio amatissimo Crow...un personaggio che rimarrà per sempre nel mio cuore e che, ne sono convinta, meritava una Fanfiction tutta per lui anche se così corta. Godetevela, mi raccomando.

[Splendid + Flippy/Flaky] [Angst + Splatter]
I pezzi di Cuddles erano sparsi ovunque, la sua mano ancora stringeva quella di Giggles – di un rosa così sporco che non sembrava neanche più umano. La testa di Toothy galleggiava pigra nella vasca dei pesci, quella di Flaky era rossa di sangue e nera di bruciature. Gli occhi cavati, il vestito a festa immacolato.
« Flippy, guarda il cielo. »

[Flippy + Splendid]
Era di opinione comune che Splendid fosse un supereroe. Questo era relativamente vero, a patto che tutti continuassero a leggere i suoi fumetti e che nessuno necessitasse effettivamente del suo aiuto.
Anche Flippy era stato un eroe, di quelli che alla propria morte hanno una bella lapide lucida e un sacco di medaglie sulla propria giubba da cadavere. Ma Flippy era stato anche un codardo, e questo in fin dei conti non l’aveva mai dimenticato nessuno.

[Veneziano/Germania] Veneziano si ricordava vagamente la sua infanzia perché, nonostante il suo prendere sempre con un sorriso le avversità, l'essere conquistato, sfruttato, sconfitto e ferito dalle altre Nazioni più forti, lui era molto più sensibile di quanto volesse dimostrare e aveva cercato di dimenticare alcune cose.

Non sopportava che Germania lo tenesse con sé, tanto a ferirsi era solo lui.
Italia non sapeva perché quello tornava a volte con lividi e ferite sulle braccia e sporco, dalla testa ai piedi.
Era curioso, ma ogni volta lasciava stare; Germania era silenzioso e ultimamente parecchio indaffarato –non aveva nemmeno il tempo di cucinare i wurstel che squillava il telefono. E poi usciva, andava chissà dove e la routine ricominciava.
Ma quella volta, dopo quella domanda, le cose cambiarono.
[Stop War]

{N.Italy x Germany}
«E se ogni nazione fosse caduta attorno a loro, e se solo loro fossero alla fine rimasti, Feliciano non avrebbe rimpianto un solo passo del suo cammino, perchè aveva finalmente imparato a stare in piedi accanto a Germania.»