Ritorno allo shippuden, dopo gli avvenimenti degli ultimi due capitoli. La mia personalissima versione circa il buco temporale che intercorre tra il 699 e il 700. Naturalmente ci saranno lacrime, risate e tanto, tanto Sasusaku. Penso che abbiate capito che faccio veramente schifo nelle introduzioni, quindi vi auguro solo una buona lettura.

-Vado anch'io – dichiarò di getto Sasuke, il volto che non ammetteva alcuna replica.
Kakashi non si scompose a quel tono arrogante - non credo sia una buona idea.
Lo incenerì, con quel suo occhio spaventoso che tutto il mondo temeva – e per quale motivo, di grazia?
-Perché non ragioneresti in maniera lucida, esattamente come molti anni fa, Naruto non ragionò lucidamente quando tu lasciasti il villaggio.
-Naruto non ha lasciato il villaggio! – tuonò Sasuke, e la sua corazza di freddezza si infranse – lui è l’ultima persona di questo mondo che potrebbe mai tradire la Foglia. L’ultima.
-Sasuke – mormorò serio Kakashi – guarda che cosa ti ha fatto prima di fuggire. Non è un tredicenne in cerca di potere, ma uno shinobi estremamente potente. È pericoloso.
-Non ho alcuna paura di lui. Lo riporterò indietro – disse senza troppi preamboli – qualsiasi cosa sia successa, qualsiasi cosa gli abbiano fatto per farlo agire così, lo riporterò indietro. E neanche lei potrà impedirmi di andare a cercarlo.

Ed Harry lo ricorda come se fosse ieri il momento esatto in cui si rese conto che la vita stava lentamente sgusciando via dal corpo di Louis Tomlinson, e che probabilmente non ci sarebbe stata nessuna via di ritorno.

Adesso la freddezza era totalmente scomparsa: al suo posto, era tornato quel sorriso tanto falso quanto vero che lo supplicava di stare da lui per una ragione alquanto ignota.
---
Piccola one shot su Guren e Shinya ai tempi delle superiori *u*

Da un giorno all'altro Levy si ritrova dal vivere la sua vita come una semplice ragazza ad essere sposata con un tizio mai visto o conosciuto. Levy continua a chiedersi perché e che cosa abbia fatto di male per ritrovarsi a vivere con una persona come Gajeel. Come sarà la loro vita insieme? E più di tutto, quanto ci metteranno tre anni a passare per potersi liberare di lui?
[GaLe][AU][OOC]

Sakura è una normale adolescente, se non fosse per il fatto che soffre di anoressia.
Sesso, soldi, droga, una madre poco presente e le conseguenze di un passato difficile non l'aiuteranno a superare gli ostacoli che la vita continua a metterle davanti al cammino. Tra l'altro, come se non bastasse, si è dovuta trasferire in un'altra città per essere più vicina a Tsunade, il medico a cui si è affidata, trovandosi così in una città troppo diversa da lei e totalmente sconosciuta.
Come ogni adolescente, però, dovrà fare i conti con gli amici e i nemici che si farà frequentando la nuova scuola a cui si è iscritta. Un ragazzo in particolare, il ricco e popolare Sasuke Uchiha, si interesserà a lei: prevarrà l'odio o l'amore?
-
Salve a tutti, sono littile_darkprincess e questa è la mia prima ff, vi prego di essere clementi.
Vi avverto, la storia tratterà tematiche molto delicate e serie, per questo, sconsiglio vivamente la lettura alle persone sensibili.

Nami era una ragazza come tante.
Viveva con la madre adottiva Bellsmere e la sorellastra Nojiko e anche senza legami di sangue erano molto unite, anche dal lavoro nei campi di mandarino che davano loro da vivere.
Le due ragazze erano molto unite e assieme ad altri "sbandati" come loro (Rufy, Zoro, Sanji, Robin, Usoop, Sabo e Ace) erano un gruppo inseparabile che riusciva a divertirsi con poco, purché erano assieme.
Ma Nami non era solo una figlia, una sorella e un'amica. Nami era una ragazza e come tale aveva anche degli hobby e delle passioni. Amava la musica, i libri e il disegno.
C'erano giorni in cui spariva nel nulla, portando con sé solo un libro, il suo immancabile blocco da disegno e un paio di cuffiette e se ne stava così, nel bel mezzo della natura, in pace con se stessa e il mondo.
Nami aveva anche un sogno, voleva diventare una grafica pubblicitaria e si impegnava anima e corpo per riuscirci.
Aveva una bella vita, Nami, una vita che nell'estate dei suoi quindici anni venne letteralmente mandata in frantumi da un violento uragano. Il suo nome? Arlong!

Mi giro verso di lei e la vedo trattenersi dallo scoppiare a ridere.
" Stupida in quel momento avevo altri pensieri per la testa.. stavo pensando a " non finisco neanche di completare la frase che mi precede lei
" A Rufy eh? ... non ci vuole una veggente per sapere che pensi a tuo fratello e che ti manca anche parecchio "

#01. «Siamo una famiglia, ora, ed io voglio che tu ti senta a casa. Sempre. Partendo dalla colazione».
#02. «Non mi capita mica tutti i giorni di entrare nella doccia e trovare la mia bellissima navigatrice ad aspettarmi!».
#03. «Io volevo stare con te, il rum mi ha solo fornito il coraggio per fare il primo passo».
#04. «Hai quella maledetta aria vissuta che ti rende ancora più affascinante di quando eri giovane!».
#05. «Nami-swaaan, sono così felice di essere ospite del tuo bellissimo corpo!~♥».
#06. «Se solo ti soffermassi a guardarmi un minuto di più, capiresti che sono sincero quando ti dico che ti amo».
#07. «È finita, Sanji-kun. Niente più travestiti, d’ora in poi solo donne in carne ed ossa. Donne vere».
[Raccolta SaNami partecipante alla "OTP Challenge" indetta da Emanuela.Emy79]

[Yamato centric, lieve accenno Yamato/Mei | partecipa alla Challenge “30 modi di amare, più qualche delizia” indetta da Eireen_23 | pacchetto Caress: ‘Carezza da brividi’ | 110 parole]
Lentamente, quasi a volere ricreare l’atmosfera di quel pomeriggio, si passò una mano fra i capelli corvini – proprio come aveva fatto Mei – cercando di riassaporare quelle sensazioni che l’avevano piacevolmente sconvolto.

-Sai, quand’ero piccolo, una volta, provai a portare a casa un gatto selvatico. Lo volevo tenere con me.
Sta delirando per la febbre. Pensò Naruto, seriamente preoccupato.
-Itachi sapeva che mio padre si sarebbe arrabbiato molto. Non era un uomo molto comprensivo, non spesso almeno – e un lieve sorriso gli increspò il viso – allora mi convinse con la ragione a riportarlo indietro. Quel gatto era stato troppo tempo da solo, ormai era impossibile addomesticarlo. Così solo, che non voleva più nemmeno incontrare qualcuno. Io ho pensato spesso, di essere diventato come lui.
Naruto gli tenne il viso per farlo bere, ma alcune gocce d’acqua gli scivolarono ai lati delle labbra.
-Però non mi ero reso conto, che qualcuno mi aveva già addomesticato e che ormai, senza neppure sapere come, si era creato un legame.

Raccolta di One shot, flashfic e drabble ovviamente sulla coppia SasuSaku.
Questa è una challenge partecipante alla “Slice of Life” Challenge indetta da areon sul forum di EFP.
La coppia SasuSaku con la partecipazione di altri personaggi del manga/anime in venti prompt differenti più due prompt bonus:
#1. Libro
#2. The
#3. Divano
#4. Colazione
#5. Bagno
#6. Bicchiere di vino
#7. Collana
#8. Anello
#9. Regali di Natale
#10. Letto
#11. Torta
#12. Giardino
#13. Computer
#14. Telefonata
#15. Dolci
#16. Compleanno
#17. Vacanza
#18. Gita in montagna
#19. Giro in bicicletta
#20. Bacio
{bonus}
#1. Festa
#2. Cuscini
•••••
🌸H a n a e🌸

Usagi e la sua famiglia, arrivano in una nuova città. Con non poche difficoltà, la ragazza tenterà di integrarsi in una nuova scuola e di fare nuove amicizie. Incontrerà anche un nuovo amore, ma le cose non saranno tutte rose e fiori...
La storia è ambientata in America, ma ho deciso di lasciare i nomi giapponesi, in modo da non creare confusione.

[...]Quando lo vide arrivare, assieme alle altre reclute, con indosso la divisa ufficiale dell'esercito di Konoha, fu come se il suo cuore avesse perso dieci anni di vita tutti assieme. Ogni passo che faceva verso di lui, ogni gesto che gli rivolgeva da lontano per salutarlo, erano una coltellata diretta nell'addome, un colpo sparato dritto in gola.
«Nii-san!»
Gli corse incontro, trafelato e con una valigetta nella mano destra. Sembrava felice. Forse un po' più alto di come se lo ricordava, le spalle ampie e i capelli sempre a coprirgli parte della fronte. Per un attimo sorrise, nel vedere quant'era cresciuto in quegli anni trascorsi assieme agli zii.[...]
***
Piccolo esperimento del quale forse mi pentirò. L'ho scritta tempo fa, ma solo ora trovo il coraggio di pubblicarla. L'OOC è fondamentalmente di Kisame. Per Itachi e Sasuke, beh..lascio a voi l'ardua sentenza.
Auguro buona lettura a chiunque decida di addentrarvisi!

[Kou centric | riferimento al Volume 8 ed al Volume 9 | One shot di circa 2548 parole]
«Allora?», chiede spiegazioni il biondo sedendoglisi accanto, infilando le mani nelle larghe tasche della felpa.
Kou lo ringrazia mentalmente per non avere girato inutilmente intorno all’argomento.
«L’ho persa», espira con un tono di voce basso e rassegnato. Fa male dirlo ad alta voce, rende tutto più… vero.
E non può arrabbiarsi con Kikuchi per avergliela portata via; non è colpa sua.
L’unico responsabile della situazione in cui si trova è egli stesso.
Lui ha giocato una partita tenendo sempre la palla in mezzo al campo.
Lui ha perso l’assist che gli era stato lanciato.
Kikuchi ha solo raccolto il pallone, come un bravo calciatore farebbe.
Lui è l’unico colpevole di quella perdita.
Se quel giorno avesse risposto diversamente, se non l’avesse rifiutata, se ci avesse pensato qualche secondo di più, se…
Se, se ed ancora se.
• Prima classificata (a pari merito) e vincitrice del Premio Miglior Titolo al Contest ‘I fiori colorano il mondo’ indetto da Ayumu Okazaki sul forum di EFP.