Una piccola raccolta di missing moments sulla storia di Alec e Magnus. Tutto ciò che la Clare ha tralasciato di raccontare.
Quando si separarono lo sguardo di Magnus aveva ritrovato lo scintillio abituale, il suo sorriso balenò nella penombra per un attimo, prima di scendere sul collo del cacciatore. - Magnus? - Alec sussultò stupito, ma non oppose resistenza.
Lo stregone si raddrizzò, contemplando la sua opera, una chiazza più scura spiccava ora sulla pelle pallida.
- Non sei l'unico che può lasciare dei marchi, giovane Nephilim. - gli rispose sorridendo.

Non è la prima volta che lo fate, così come non è la prima volta che senti tutto il corpo tremare solo per dei baci pressoché innocui: è lui che ti fa fremere di piacere e aspettativa solo con uno sguardo, solo con il suo fiato addosso, solo a sentire il suo odore.
[Aomine/Kise]

{Aomine Daiki x Kise Ryota; AoKise}
Non era il corpo da fotomodello di Kise Ryota ad eccitarlo, ma il fatto che questi fosse inferiore a lui. Kise lo ammirava, c’era stato un periodo in cui persino lo adorava sino al limite dell’idolatria. Ora nessuno più provava un sentimento simile nei suoi confronti. Daiki era l’ultimo degli arrivati e aveva ancora tanta strada davanti a sé.
Il pensiero di essere venerato ancora una volta lo faceva andare fuori di testa.
Non era una mera questione fisica riguardante il sesso fine a se stesso. Si trattava di un piacere molto più astratto, mentale, da cui, comunque, avrebbe potuto trarne un godimento concreto.
Vincitore e perdente; padrone e servo; forte e debole.
Forse stava solo farneticando. Forse veramente l’ebrezza della vittoria gli aveva annebbiato la ragione. Tuttavia, non riuscì a resistere all’impulso di mettersi in piedi, avvicinarsi a quella porta che aveva davanti e socchiuderla quel tanto che bastava per sbirciare dentro.
*
La storia è ambientata in un ipotetico futuro distante quattro anni dagli eventi raccontati nell'animanga. Non ci sono spoiler, comunque.

[Aomine x Kuroko x Kagami]
"La sua mente non sapeva dove concentrarsi, se su Kagami che non faceva altro che provocargli quelle scariche o su Aomine che gli donava tanta estasi, facendo fremere ogni fibra del suo essere. Sentiva solo quell'ondata di piacere propagarsi a partire dal basso ventre, nient'altro. Come era possibile riscoprire tale godimento con così pochi tocchi? Non ne aveva la minima idea."

[KagamiKuroko, lemon (L)]
Lo aveva chiesto lui, d'essere toccato – nell'espressione di un fin troppo imbarazzante desiderio che l'aveva portato ad esporsi come non avrebbe mai potuto credere. Per Kuroko, soltanto per Kuroko.
E Tetsuya non aveva perso l'occasione per fargli provare, ancora, qualcosa di totalmente nuovo.

[AomineKise (L)]
Lo capisce con lampante chiarezza, ciò che non si può copiare da nessuno – ciò che lui non può copiare dell'altro, ciò che rimane una peculiarità così singolare da rimanere ancorata ad un'unica persona solamente.

Sfogliando il vocabolario alla voce "passione", Lavi ricorda la notte appena trascorsa con Yu...
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E sapeva che in quel momento sul suo volto, imperlato di sudore, vi era sorto un ghigno di divertimento e come amava definirlo Gin, di pura pazzia. Il terrorista per eccellenza, la mente più malsana e “satanica” del Giappone: Takasugi Shinsuke.

Le sento. Le tue unghie che come una frustrata mi graffiano la schiena. Sento quel sapore inebriante di tabacco, lo stesso amaro ricordo che avevo di te, molto tempo fa. Fa schifo. Ma essendo io un masochista perso delle tue attenzioni più aggressive, mi piace.

Gintoki sfrecciava per le strade di Edo con il suo motorino, il solo uomo al volante a quell’ ora di notte. Era uscito dalla sede dello Yorozuya non appena erano suonate le due, in silenzio, per non svegliare Kagura nell’ armadio e Shinpaci che dormiva placido sul divano.Era scivolato come un ombra davanti allo snack bar della signora Otose e prima di mettere in moto il suo mezzo aveva percorso a piedi un intero isolato. Nessuno doveva sapere dove stava andando.

Allen provava, inspiegabilmente, un certo imbarazzo. Forse perché erano in una locanda da quattro soldi con pareti sottili come fogli di carta da parati; forse perché non ricordava di aver mai gemuto così tanto e così rumorosamente come quella notte; o forse perché non era più abituato alla sensazione di avere il proprio corpo nudo completamente alla mercé delle mani, della bocca, dello sguardo bramoso di Kanda.
[Kanda/Allen] One-shot PWP, After Night210.
Scritta per il P0rnFest#5 su Livejournal. Prompt: Kanda/Allen, "Tu. In un locale pieno di conigliette??"

La melodia del tuo cuore inquieto, anche se più che una melodia sono gridi, gridi di una bestia a cui hanno tolto tutto, quella melodia sadica e folle, incomprensibile, eppure non c'è musica che preferisca ascoltare...

Aprendo gli occhi, titubante, lo vide ancora piegato in avanti alla sua altezza senza più il Pocky a legarli; c’era solamente lo sguardo di lui che non voleva e non poteva staccarsi da quello azzurro di lei.
“Sai, mi piaci di più quando ti arrabbi che non quando mi ignori quando ti prendo in giro e quando hai quelle rughe sulla fronte; proprio qui.”
Non capiva. Non capiva. Non capiva. [...]
[Kagura x Okita Sogo]

Che cosa succederebbe se quei pasticcioni e sbadati membri della Shinsengumi avessero a che fare con un bebè?

-Allora che succede?- domandò Frau tenendo gli occhi chiusi –Ti è tornato il buonsenso?-.
-Ti è mai capitato di aver fatto qualcosa di assolutamente sbagliato da essere giusto?- domandò Teito in un soffio.
-Sei davvero uno strano marmocchio- rispose il vescovo iniziando a prestare attenzione all'intruso.
-Ho fatto un sogno- confessò il ragazzo -Un sogno così assurdo da essere reale-.