Sousuke Yamazaki non ha sogni; Rin Matsuoka sogna abbastanza per entrambi.
Entrambi i ragazzi si imbarcano, appena tredicenni, sul mercantile Pryce - nella speranza di ottenere gloria e fortuna; ma ciò che spetta loro è un mondo di orrori e violenze, che non bada a risparmiare neanche gli innocenti.
Pirate/Fantasy!AU
- Mi stai dicendo che sarò ammesso sulla tua nave, Capitano? -
- Certo. - Aveva sorriso. - E sarà un onore, quindi preparati. -
Parlava spesso anche di quello: quando Rin sognava, sognava in grande. Non voleva essere un semplice mercante, ma entrare a far parte della Marina e avere una nave tutta sua, e si perdeva in lunghe descrizioni di come sarebbe stata. Poco importava che fosse bloccato su un mercantile.
- Avrà quattro alberi maestri, alti il doppio di questi. - Spiegava; ma era un dettaglio che sarebbe cambiato alla prossima descrizione, e Sousuke non vi badava. - E navigherò per conto di Re e Regine fino alla fine del mondo! -
E Sousuke sorrideva, e i sogni di Rin erano scivolati dentro i suoi.

{Omega!verse: non è indispensabile sapere cosa sia di preciso per capire la storia, ma nelle note ho inserito un link comunque}
{AominexKuroko, all'inizio - AominexKise e KagamixKuroko in seguito}
“Strano. Non hai quell’odore acre tipico dei Beta, anzi…” Si avvicina ancora di più. Il suo respiro caldo gli lambisce il collo. Kuroko è pietrificato sul sedile posteriore dell’auto. Il cuore sembra che gli stia per scoppiare in petto come dopo una lunga corsa. Serra le labbra secche, lasciandosi esaminare come una cavia da laboratorio.
“Il tuo odore è così flebile che persino io stento a sentirlo. E quel po’ che sento non è rivoltante come quello di un Beta, ma neanche delizioso come quello di un Omega.”
Kuroko deglutisce. La conversazione sta minando tutte le sue certezze: la sua identità è messa in discussione; il suo posto nel mondo vacilla. È un terremoto che scuote le fondamenta della sua esistenza. “Cosa sono allora?” chiede, con un filo di voce.
L’Alpha lo fissa, muto, immobile. “Mi permetti di assaggiarti?”

{Questa fanfic è il seguito di 'Harem tales'; nel primo cap potete trovare il link}
{Sousuke x Rin}
“Sousuke” la voce di Rin frena ogni mio tentativo di ribattere al Capitano, che si allontana per lasciarci soli.
“Mi chiami come se fossi sorpreso di vedermi” lo pungolo.
“Te la sei presa comoda. Non lo sai che spetta al Sultano l’onore di presentarsi per ultimo?”
“Immagino che non appena ne avrai l’occasione mi costringerai a farmi perdonare per questa offesa.”
Ghigna, avvicinandosi di più a me. Le sue parole mi scaldano le labbra. Mi dà un bacio, lieve, casto, fugace. “Ormai mi conosci fin troppo bene.”
Fremo già al pensiero.

Jean Kirschtein non sa esattamente perché ci sia bisogno di qualcuno per pulire la piscina, dato che nessuno sembra mai nuotarci dentro, ma, quando vede sua madre che proprio non riesce a smettere di fare gli occhi dolci al nuovo inserviente, Jean capisce che potrebbe non essere l’unica.
A quanto pare, cercare di instaurare una relazione con quel ragazzo della piscina coperto di lentiggini è più complicato di quanto sembra, se aggiungi una situazione familiare più che disastrosa, uno stronzo infedele come padre e un’esistenza seriamente solitaria.
Un’AU fluff e angst in egual misura, dove vedrete alcuni ragazzi che puliscono piscine, altri che fumano sui tetti, tanti problemi con i genitori e soprattutto Marco a petto nudo.

[ Mika x Yuu + altre coppie] [GureShin] [ShiMitsu] [KimizukiYouichi] [CrowleyFerid]
Mika è un povero studente universitario che lavora da McKruldo’s per arrivare alla fine del mese. Odia il suo lavoro, ma è l'unico posto che assumerebbe un ragazzo con un indirizzo temporaneo. Yuu, d'altra parte, ha un suo appartamento dove vive mentre frequenta l'università, ma come pegno per avere una casa propria, i suoi genitori gli chiedono di lavorare nel fast food in cui suo zio è Assistente Manager. Lavorare all'Hiiragi Fried Chicken è noioso, ma Yuu si rende conto che almeno è meglio di lavorare a McKruldo's dall'altra parte della strada.
Un giorno, Mika sta spazzando il parcheggio di McK’s per sfuggire alle costanti molestie sessuali del Manager Generale, quando vede un ragazzo dai capelli neri pulire le finestre di HFC, il loro concorrente. I loro occhi si incontrano e…
[traduzione]

Rin non avrebbe mai pensato che un giorno, durante l'orario di lavoro, si sarebbe ritrovato a guardare completamente assorto un video sull'accoppiamento dei delfini. Ma Rin non avrebbe neanche mai immaginato di poter credere alle sirene, o ai tritoni, né tanto meno di innamorarsene. Eppure la vita era sempre piena di sorprese, e proprio il tritone di cui si era innamorato non mancava mai di farglielo notare: agitava la coda quando era felice, proprio come un cane che scodinzolava, ma lo stesso succedeva anche quando era nervoso, come un gatto. I suoi occhi brillavano quando vedeva una preda, ma scintillavano anche quando incontravano i suoi. Era taciturno, ma era loquace con ogni piccolo gesto, con ogni sorriso accennato e lieve rossore.
Haruka era una contraddizione continua, un'antinomia anche nel suo corpo: per metà pesce, per metà umano.
Beh, si sbagliava. Era qualcos'altro.
Pairing: RinHaru. Side pairing: SouMako

Era tutto cominciato quando era arrivata la notizia che il palazzo dell’orfanotrofio sarebbe stato venduto.
-Come si guadagnano trecento milioni di yen in tre mesi?-
Dal terzo capitolo:
Le ragazze gli insegnavano, per sommi capi, come avrebbe dovuto comportarsi. Avevano tutti concordato, al Sun Garden, che il tipo perfetto di ragazza da interpretare fosse “di buona famiglia, educata, impeccabile, meravigliosa”, esattamente come era scritto nell’annuncio. E visto che le fantomatiche “missioni impossibili di spionaggio” di Haruya e Fuusuke avevano evidenziato l’amore spassionato della madre del suo futuro marito per quel tipo di ragazza, nessuno aveva trovato di che obiettare.
Solo che farsi spiegare come stare seduti, come mangiare, come rivolgersi educatamente alle persone (dio, che cosa complicata) era di una tremenda noia mortale.
[AtsuMasa | Accenni MiuraMaki, BanGaze, SagiHito] [Ma soprattutto AtsuMas-]

Haruka Nanase non parla molto o meglio, non parla più. Si esprime tramite la musica che è il suo tutto.
Makoto Tachibana non parla poco o meglio, forse parla anche troppo, ma sa rispettare i silenzi e ogni singola nota di Haru. Non capisce un granché di musica, ma quella di Haru lo avvolge. Teme l'acqua, ma accanto ad Haru non ha paura.
Con lui, Makoto dimentica ogni preoccupazione. Saranno l'uno l'ancora dell'altro.
Fino alla fine.
“Dimmi, allora, cosa si celava nei suoi occhi?
Vi era l’oceano. Erano blu come il mare, gelidi come il ghiaccio e travolgenti come la musica che suonava.”
[Lievemente ispirata a “La leggenda del pianista sull’oceano” | Pairing MakoHaru | Angst a palate]

Dean è 'quello nuovo' misterioso e cool del Kansas e Castiel solo l'impacciato sfigato del suo stesso corso di letteratura con problemi a relazionarsi.
[BadBoy!Dean/Freak!Cas]

[Sostituzione de "Il Re dei Ladri"] [linguaggio volgare] [tematiche carine e coccolose (?)]
Ember cercò con lo sguardo tra i letti e si fermò appena trovò Silver. Chino su un corpo, come sempre ad accarezzargli i capelli castani. – Ti reggi ancora in piedi, Sakuma?
Silver si voltò di scatto, scrutandolo con astio. Da quella volta che l’aveva scoperto nel secondo reparto ed era stato rimproverato, sembrava volerlo sfidare. Non si sarebbe allontanato dal malato –il ragazzo steso da giorni in perenne sofferenza, il ragazzo che non parlava, il ragazzo di cui era innamorato, Genda si chiamava, prima ancora di Belva, Genda dell’oltreoceano – per niente al mondo. Davvero.
- Te l’ho detto mille volte che sei da primo reparto.
- Te l’ho detto mille volte di non impicciarti.

{ MinaKura (IE Go) | Yaoi | Romantico/Erotico/Fluff | Rating Rosso }
Prima fic rossa. Prima fic su questo Account - inauguriamolo bene :'D -.
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Minamisawa s’infilò le prime cose che trovò a terra per accompagnare alla porta Kurama, che in realtà poteva farne benissimo a meno.
- Mi odi davvero? – Kurama notò uno sguardo diverso, che non sembrava volerlo prendere in giro per una volta, però non rispose.
Minamisawa sfoggiò un sorriso ammiccante e beffardo.
–No che non mi odi.- si rispose da solo.
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Camy delle Melabanana_