Cinque shinigami, da semplici colleghi d'ufficio, si ritrovano, per un curioso scherzo del destino, a vivere sotto lo stesso tetto.
Scorci di una quotidianità che non prevede solo scartoffie da scrivania ma cinque teste diverse alle prese con le più comuni faccende domestiche.

{Arabian!AU; Sousuke x Rin, principalmente}
“Sai dirmi che cosa sta succedendo?” gli chiedo.
“Cosa?”
Forse per lui è qualcosa di scontato, ma per me non lo è. Mantengo la calma e gli riformulo la domanda. “Il Sultano mi ha affidato a te, ma non so cosa abbia in serbo per me. Potresti spiegarmelo?”
“Be’, semplicemente, il Sultano ti ha scelto per diventare uno dei suoi amanti dell’harem.”
Harem? Ne ho sentito parlare. Dicono che sia un posto dove il Sultano ha raccolto i giovani più belli di tutto il regno e li usi come giocattoli per soddisfare i suoi piaceri. Ma io? Cosa c’entro con tutto ciò?

cit/ «Non voglio comprare nessun biscotto, grazie».
«Che bell'accoglienza. Fai sempre così o oggi è il mio giorno fortunato?».
«Eh...?».
«Ti sembro un fottutissimo boy-scout per caso?».
Naruto lo squadrò da capo a piedi con un cipiglio irritato. Il fatto che Yuki non fosse in casa faceva da parafulmine a quel pezzo di ferro ambulante; se suo figlio avesse udito anche solo una sillaba di fottutissimo avrebbe annichilito quell'individuo e la sua bella faccia da schiaffi lì, sul pianerottolo, risparmiando alla donna delle pulizie quei cinque piani con ascensore fuori servizio solo per raccogliere i resti di quel... quel...!
«Chi cazzo sei allora?»
...Dopotutto Yuki in casa non c'era.
Il giovane moro gli scoccò un'occhiataccia, come se il suo non sapere chi fosse l'avesse offeso mortalmente. Fu poi come se provasse un'immensa fatica — e Naruto s'immaginò in sottofondo le trombe dell'Apocalisse — che lo sentì annunciare: «Il baby sitter».
[NaruSasu!]
Naruto ha 26 anni, padre di Yuki di 6. Per accudire il figlio, ha trascurato il lavoro e adesso non può più permetterselo. Cerca dunque un baby sitter e, su consiglio di Sakura, assume Sasuke.
Hope you enjoy it!

Dodici dèi olimpi si ritrovano catapultati nel mondo mortale a causa delle colpe di cui si sono macchiati. Il loro esilio sarà un'occasione per maturare, fare ammenda ed imparare che, per chiunque la stia cercando, c'è sempre una seconda possibilità.
(Nobody said it was easy
No one ever said it would be so hard
Oh take me back to the start.)

"C'era una volta, tanto tempo fa (anzi, non molto a dire il vero), un ragazzo di nome Lysandre… o, almeno, lui sosteneva di essere un ragazzo. Tuttavia aveva un nome da vecchio, i capelli bianchi e una gravissima forma di Alzheimer.
Lascio a voi le conclusioni...
Il nostro baldo "giovine" possedeva un magico quaderno: il Sex Note."
Storie della buonanotte targate Dolce Flirt.
Attenzione: contengono demenzialità!

Se sei abbastanza onesto con te stesso da vivere la tua vita senza dar peso al giudizio degli altri, potrai scoprire che dietro una vecchia rivalità può nascondersi molto, molto di più. Qualcosa che ti fa stare bene.
E allora nient'altro ha importanza.
«Grazie.» Dice soltanto, prima di cominciare i nuovi esercizi.
E mentre lo guardi scherzare con i suoi amici ti ritrovi a pensare che, oltre ad avere un bel culo, Nath ha pure un bel sorriso.
Non l’avresti mai detto.
Coppia principale: Castiel/Nathaniel/Castiel

Una raccolta di flashfic e one-shot sui più disparati personaggi che circondano Castiel e Nathaniel in Nothing else matters.
L'occasione per osservare il loro mondo attraverso gli occhi di qualcun altro.
Ogni volta che vuoi giudicare qualcuno, cammina prima per tre lune nei suoi mocassini. _Proverbio indiano_
1) Daniel Dupont: “Sono uscito con Martin.” Questo, avresti dovuto scrivergli.
2) Lysandre Ainsworth: Il che ti riporta al punto di partenza: far ragionare quello zuccone.
3) Amelie Faure: Eppure non riesci a farne a meno, perché sai già che quel frugoletto ti mancherà da morire.
4) Lysandre Ainsworth #2: Poi, dopo un momento di esitazione, si toglie le cuffie e si siede al tuo fianco.