A casa Kjelllberg, Maya ed Edgar bisticciano tra loro mentre Felix e Marzia si mettono davanti alle loro telecamere per i video.
"Sono un carlino. Sì, proprio uno di quei cani col muso spiaccicato contro un muro invisibile. Lo so che è questo che pensate. Ridete pure. Io sono fiera del mio nasino schiacciato."

Dan. Dan Howell, era stato il suo primo grande amore. Quello che non muore mai, ma per cui si muore sempre.
-“Saró sempre qui ad aspettarti”- gli aveva detto singhiozzando quando Dan gli aveva urlato in faccia per l’ennesima volta di non essere gay e che quello era stato tutto uno stupido errore.
–“ quando non ti servirò me ne starò in disparte ad osservare la tua felicità”- aveva continuato mentre le lacrime gli bagnavano la maglietta –“Quando invece avrai bisogno di me e tornerai mi troverai sempre qui”- ormai quasi urlava. Dan aveva sbattuto la porta di casa e se ne era andato
–“Ed allora io sarò felice. “- Fu quasi un sussurro.