L come L Lawliet
O come Osceno
V come Violento
E come Erotico
***
Questa storia racconta della parte più segreta di L, quella che ognuno di noi custodisce gelosamente nelle proprie fantasie notturne, dove tutto è lecito e niente proibito.
Qui L è più adulto rispetto all'originale, è un trentenne appagato professionalmente ma sofferente nel suo naturale quanto esasperato lato ipocondriaco e asociale. Qualche volta, nelle notti di pioggia, una strana e inconsueta voglia di calore umano lo assale, lasciandolo inevitabilmente insoddisfatto nella tanto amata solitudine.
Fino a che, una mattina come tante, una sensuale ragazza dagli occhi verdi rompe la solita routine, pregandolo di risolvere un omicidio ormai lasciato solo a sé stesso dalla polizia, travolgendolo senza saperlo, nel più divorante, sconosciuto e ossessivo desiderio carnale.
***
"L'amore uccide ciò che siamo stati perché si possa essere ciò che non eravamo." (Sant'Agostino)
***
{Storia a contenuti forti che, pur avendo lo stesso contesto, è molto diversa dall'originale, dove Light non è mai stato Kira ma che ha portato comunque quest'ultimo a conoscere L, instaurando con lui una particolare amicizia fatta di stima, competizione e sarcasmo.}
***
Assolutamente vietata a minori o a lettori troppo sensibili.

Tre paia di occhi vennero puntati su di loro, e Amy rimase di stucco nel constatare che il terzo paio di occhi apparteneva al ragazzo di cui, anni prima, aveva tanto pianto la morte.
Le sue gambe si mossero da sole, e in poco meno di un secondo si ritrovò con le gambe attorno al busto dei giovane.
< Oh mio dio… tu sei…>
< Vivo e vegeto> la interruppe lui, tenendole le mani sotto le cosce per sorreggerla.
------------------------------------------------------------------------------------------------------
< Appena tornati al quartier generale chiederò di cambiare partner>
Queste parole colpirono profondamente la ragazza.
< E per quale motivo, di grazia?> chiese accennando un falso sorriso.
< Perchè non sei professionale> ringhiò frustrato lui.
Lei sgranò gli occhi allibita.
< Io non sarei professonale? Chiedo scusa, ma non sono io quella che deve dimostrare qualcosa a se stessa solo perchè ho dei conflitti interiori>
< Hai iniziato tu però, come vuoi metterla ora?>

Pepe è una prostituta di un bordello illegale di Mosca, la sua storia si intreccerà con quella di due ragazzi noti come Matt e Mello. Varie vicende accadranno al trio protagonista, con capitoli speciali dedicati a personaggi secondari della storia la cui vita non incide sulle vicende della storia. Vi auguriamo una buona lettura.
DoubleL.

C'erano volte in cui succedevano cose.
Strane, spaventose, sbagliate.
E a lei piaceva.
==============================================
«Tu chi sei, scusa?» domandai, irritata.
«La tua Fata Madrina, tesoro».
--
«Se tu dovessi esprimere un desiderio...» mormorò, ignorando totalmente ciò che avevo appena detto.
--
Quando poggiai il piattino con la tazza, assieme ad una brioche al cioccolato, lui sollevò lievemente il mento che fino a quel momento era stato poggiato sul pugno chiuso, il gomito sul tavolo. «Grazie» disse con cortesia, senza guardarmi.
Quella voce, mi paralizzò.

Abracadabra.
Quella era diventata la mia parola magica contro il malocchio. Non che ci credessi ovviamente, però mi infondeva coraggio quando ne avevo bisogno.
A volte mi sembrava di star pronunciando il mio nome, Abracadabra, eppure di nomi ne avevo avuti tanti.
Ero stata Caridee, ero stata Cary, per qualcuno ero anche stata “ tesoro ”.
Ora invece, ero Jenna, Jenna Olsen, e avevo una missione da portare a termine.

Aveva tralasciato un passaggio importante della conversazione avuta con Andy che non si sentì di condividere con l’amico perché voleva tenersela per sé, per la prima volta in vita sua non vedeva l’ora che arrivasse un momento preciso della giornata. Le uniche volte che attendeva veramente qualcosa erano quando Roger appendeva alla bacheca i risultati dei test ma in quel caso si trattava sempre di sentimenti negativi con conseguenze piuttosto tragiche. No, quella volta avrebbe ascoltato le note di un pianoforte odiato, suonate da mani da bambina e da un viso mesto e pensante.

Tratto dalla storia:
-"Sai cosa sei? Una stronza. Una MALEDETTA stronza. Ti piace giocare a fare Dio, ti piace fingere d'essere perfetta, ti piace fingere di odiarmi, ti piace ripetere che ti faccio schifo, ma sono tutte STRONZATE. La verità è che tu non riesci a staccarti da me, non riesci a disprezzarmi come vorresti, non riesci a smettere! Proprio come me, Eliza. IO NON RIESCO A SMETTERE. Chiamala come vuoi; chiamala mania, ossessione, disturbo, non me ne frega niente! Ma smettila di raccontarmi balle, smettila di rendermi le cose ancora più difficili!".
"Che cazzo di problema hai, Mello?!".
"Maledizione, ragazzina, TU sei il mio problema!!".
"Perché?!".
"Perché ti amo!!".
SEGUITO DI 'SUGAR AND PAIN': non leggetela se non avete letto la prima storia.
Vent'anni dopo il caso Kira, Eliza, convocata da Near, si reca in Inghilterra per risolvere un caso di omicidi seriali. Qui fa la conoscenza di un uomo cupo, tormentato, taciturno e irascibile, che le sconvolgerà per sempre la vita.
Riusciranno Eliza e Mello a superare le loro diversità, a combattere per il loro amore e a vincere contro un nuovo, temibile avversario?
Combattere contro un mostro è difficile: combattere contro se stessi è molto peggio.
SOSPESA.

-Chi sei?- la voce di Draco Malfoy era solo un sussurro, la ragazza misteriosa stava a cavalcioni sopra di lui muovendosi sinuosamente, Malfoy lasciò cadere la testa all'indietro, ogni gemito era musica per le sue orecchie, le labbra della sconosciuta percorrevano il collo del biondo Serpeverde rendendolo inerme sotto il tocco della misteriosa ragazza, era in trappola.

Sono passati anni dalla guerra e finalmente sembra tutto calmo.
Hermione,ormai nel pieno della sua nuova vita, sta affrontando un periodo complicato e non le è per niente semplice conciliare lavoro e vita amorosa, soprattutto quando viaggiano più o meno di pari passo.
Nel frattempo sogni inspiegabili la perseguitano, sogni in cui è presente una persona.. inaspettata. Ciò che ricorda è poco e non ne è nemmeno sicura, ma preferisce non dargli peso...
Solo il suo lavoro da Auror sembra non avere intoppi, ma la cosa non dura a lungo: un nuovo compito le viene assegnato, una richiesta assurda che metterà in difficoltà il suo buon senso e non solo: a chiederglielo sarà proprio la stessa persona protagonista dei suoi sogni impossibili...(?).
“Tralasciando i discorsi sulla tua irresponsabilità sul lavoro, che sarebbero decisamente opportuni..”.
“Al dunque Malfoy” ringhiò fuori la mora.
[...]
“Voglio sparire Granger, puff e Draco Malfoy non c’è più”.

Draco malfoy si sta facendo abbindolare da una ragazza. un ragazza che non conosce, o quasi. si lascia irretire da lei senza remore. ma cosa succederà quando saprà la verità?

Dopo "Eclissi d'amore" e "Ne Bis In Idem", tornano i miei Draco e Hermione e i loro viaggi nel tempo per rincorrere il loro amore
Noi. Quella parola la faceva rabbrividire. Da quanto tempo non esisteva più un noi?
Eppure c'era stato un tempo in cui erano felici, un periodo nel quale avevano imparato a conoscersi dopo essere stati catapultati in un Universo Parallelo, dal quale erano tornati con delle certezze in più.
E una di queste era stata proprio quella di essere diversi, ma compatibili. Di potersi volere bene, accettando l'uno le differenze dell'altra.

Hermione sta per iniziare il suo primo anno ad Hogwarts, ma non sarà più nelle vesti di una grifondoro.
Il mio intento è quello di ripercorrere l'anno dal punto di vista di un' Hermione "diversa"

«Sto per scoparti di nuovo, sai Hermione? E questa volta voglio sentirti mugolare come una cagna in calore, voglio che tu ti contorca contro di me in preda alla voglia e alla smania di venire come una bestia in calore», borbottò Draco, attirando su di sé l’attenzione, mentre sistemava fra le lenzuola sfatte diverse fiale, con una delicatezza quasi maniacale.
Hermione lo guardò per l’ennesima volta in silenzio. Lo guardò e si chiese come fosse possibile che un uomo tanto cordiale e rispettoso – apparentemente- in intimità potesse essere talmente malato. Chissà in che tragico conflitto fosse coinvolta la sua mente… Cosa mai poteva esserci nella sua testa? Se ne curò vagamente e lanciò un’occhiata distratta alle diverse fiale, tutte di colore diverso, accasciate una accanto all’altra, come tanti cadaveri su una frontiera.
Sospirò e non prestò loro molta attenzione. Erano solamente la fonte di un piacere fittizio, irreale, artificiale. Eppure una parte di lei quasi lo anelava. Tutto purché la sua mente venisse annebbiata, almeno per un po’.