[Katsuki Bakugo x OC] + Altre ship.
Hate to love romance/friends to lovers.
Slightly OOC (passive-aggressive Bakugo).
Può contenere tracce di slow burn.
Questa storia racconta ogni cicatrice.
Dal capitolo 6:
«La prima volta che vidi Akiko in realtà non fu esattamente la prima, ma io non potevo saperlo. Le vite di coloro che sono destinati si incrociano e intrecciano innumerevoli volte nel corso della loro singola esistenza, spesso senza che ci facciano caso. Ma il giorno in cui la vidi consapevolmente per la prima volta, fu il più caldo della mia vita. Non aveva nulla a che fare con la temperatura fuori che dopo settimane di pioggia si era improvvisamente riscaldata, né con i raggi di sole che si insinuavano a ondate attraverso il grande finestrino e, perfino con l'aria condizionata, intiepidivano il piccolo vagone quasi deserto del treno Tokyo-Musutafu.»
IN REVISIONE

L'ultima trovata del dio degli inganni, stavolta, è davvero terribile.
Costringere Sigyn a sposarlo facendo leva sulla disperazione della ragazza, trascinandola con sé in una serie di intrighi politici e oscure vicende che la condurranno fino a Jotunheim. Ma niente è come sembra quando c'è Loki di mezzo, nemmeno un accordo politico.
“È Loki, zia.” [...] Una frase capace di condensare, solo ripetendo il nome del suo futuro marito, l’essenza stessa di tutti i problemi, le incertezze e le complicazioni che quell’uomo beffardo si tirava dietro e in cui avrebbe finito per trascinare anche lei.
La ragazza fuggì il suo sguardo. “Devo sposarlo. Non ho scelta. È un non lo so,” cedette. “Credevo che i matrimoni tra persone di rango dovessero avvenire per interessi politici, più che per amore.”
Dal cap. 5: Loki, dietro di lei, l’ammirò soddisfatto, mentre le sue dita eleganti le sfioravano la vita stretta, cui l’abito presto avrebbe aderito come una seconda pelle. Alla ragazza sfuggì un sussulto [...] “Delusa? Hai sposato il dio dell’inganno, del resto. Che ti aspettavi?"

Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che sparissimo. Corypheus era morto già da più di due anni e non aveva senso. Abbiamo un altro obiettivo, ho un altro obiettivo e non intendo restarne fuori, se voleva proteggermi doveva fare di meglio, quel suo maledetto orgoglio lo avrebbe ucciso e non posso permetterglielo.
[IN REVISIONE]

La sua specialità era quella di controllare la vita di qualsiasi essere vivente, come le Moire, poteva controllarne la morte e la nascita, tuttavia, quest’ultima, purtroppo si limitava solamente alle piante. Avrebbe preferito essere motivo di vita piuttosto che di morte, ma il destino aveva deciso di renderla uno strumento perfetto più per troncare vite che per farne nascere di nuove. Per questo riteneva la sua specialità una sorta di maledizione invece che un dono che un qualche dio, o il destino, le avevano concesso. Il confine tra la salvezza e il più profondo dei baratri era talmente labile da far venire le vertigini e lei odiava brancolarci sopra col costante rischio di cadere dalla parte sbagliata. Quale fosse, poi, doveva ancora comprenderlo. Togliere la vita di un essere umano, qualunque fosse la sua natura, era sbagliato in principio. Non capiva, dopo venticinque anni di vita, secondo quale orribile sorte fosse stata eretta a giudice, a quasi divinità che, contro natura, aveva il diritto di decidere chi meritasse di vivere e chi no. Su nessun essere umano mortale avrebbe mai dovuto gravare quell’aberrante macigno.

Sequel di American Dream
Dal Testo
Heimdall batté le mani soddisfatto all'interno dell'area relax. Tutto era andato come lui aveva previsto. Non era uno che amava crogiolarsi in sé stesso, ma stavolta si meritava tutti i complimenti del caso.
"Sei sicuro che vada bene che la ragazza abbia sentito tutto?" chiese Odin
"Oh, certo che si!" rispose il nano-afro
"Ma perché scegliere Uraraka Ochaco?" chiese All Might
"Perché..." continuò il nano sorridendo vistosamente "...sono sicuro che quella ragazza ci darà una mano a raggiungere i nostri obbiettivi"

Non sempre le cose vanno come ci aspettiamo e Sara ed Edward lo sapevano bene. Nulla di tutto ciò che avevano immaginato prima di incontrarsi si era avverato, la vita aveva superato di gran lunga le loro aspettative. Non credevano che avrebbero potuto provare davvero la felicità, eppure…
Eppure, non sempre le cose vanno come ci aspettiamo. Non sempre, al mattino, ci svegliamo nello stesso letto, nella stessa vita in cui credevamo di essere. Non sempre siamo le persone che gli altri credono di conoscere. Non sempre il senso che diamo alle cose, le verità da cui dipendiamo, sono corrette.
A volte la vita ci costringe a ricominciare da capo.
Edward e Sara, i protagonisti di Afire Love, dovranno varcare il sottile confine che separa i sogni dalla realtà ed intraprendere un nuovo viaggio. Di una sola cosa sono certi: comincia una nuova vita.
«Si portò una mano al petto, sperando di contenere il dolore, ma non servì.
Scoppiò in lacrime non appena Edward cominciò a cantare: Loving can hurt…»
Il sequel di Afire Love cambia scenario e si ambienta nella...realtà.

“E dovreste piantarla di litigare così.” aggiunse Natsu, frapponendosi tra i due che continuavano a lanciarsi lampi dagli occhi, e con la scusa chiuse Lucy in un abbraccio, dicendole da stronzo patentato: “Sei piccola ma picchi peggio di Cassius Clay, sorellina.” regalandole quel sorriso speciale che soltanto a lei riusciva a dedicare; era così fin da bambini, dalla prima volta che Igneel si era presentato a casa con un fagottino rosa in braccio e con le lacrime agli occhi di chi dopo tanto lottare aveva vinto una grande guerra: quella dell’affidamento di Lucy, figlia di migliori amici dei suoi genitori, morti durante un bruttissimo incendio nella loro villa dove i pompieri erano riusciti a salvare Lucy e Jude, il vero padre biologico della sua Luce.
Jude era morto dopo ben otto ore di lunga agonia e prima di esalare l’ultimo respiro aveva fatto giurare a suo padre di prendere la piccola Lucy di appena sei mesi sotto affidamento, crescendola come se fosse figlia sua.
E così avevano fatto, lottando contro la burocrazia per ottenere l’affidamento di Lucy.

Sono tre mesi che va avanti quella storia. Anzi, quattro la settimana prossima.
E lei non ce la fa più.
Sa che Bakugō non è capace di fingere o mentire, al massimo può tacere qualcosa se reputa sia per il meglio.
E questo pensiero adesso la colpisce con forza inusitata.
P.S: SECONDA PARTE DI NEVER TOO LATE.

Questa storia verrà narrata dal punto di vista di Bkugou. Si troverà ad affrontare sentimenti da cui si credeva immune e che non sa di certo gestire, il tutto in concomitanza delle ferite inflitte al suo ego nel corso della storia principale. Riuscirà a mantenere una parvenza di sanità mentale? Come ne risentirà il suo equilibrio psicofisico?
°°°
[Mi piace il contatto con il tuo corpo, mi fa sentire meno solo, mi fa desiderare che non ci siano questi vestiti ad impedire l’incontro diretto della mia pelle con la tua. Vorrei spogliarti e questo pensiero mi da forse la risposta che cercavo. Sono in piena pubertà, mi sto trasformando in un coglione perché vorrei fotterti per bene. Una volta fatto dovrei ritornare normale.]

Al termine del 1° anno alla Yuuei di Midorya e compagni. Un nuovo personaggio in arrivo e ad Izuku verrà proposta un’importante scelta per il suo futuro da Hero, cosa sceglierà??

L'ultimo anno sta per volgere al termine alla Yuei ed i nostri eroi cominciano a sentire il peso di ciò che affronteranno da lì ad una manciata di mesi.
I silenzi cominciano a farsi e pesanti ed i sentimenti cercando di strabordare dai loro argini.
Ochako ha una terribile cotta per Izuku sin dai primi giorni nella scuola, ma forse non è l'unico in grado di smuovere l'animo della nostra Uravity.
Sarà, infatti, una convivenza coatta a rendere la situazione decisamente esplosiva...
"La 3-A naviga nel brusio generale. L'ultimo anno scolastico è iniziato da poco e già profuma di nostalgia e di frasi non dette. Sappiamo già tutti che questi mesi passeranno in fretta e vorremmo in qualche modo lasciare un segno indelebile. Forse meno eroico di ciò che si pensi.
Sentiamo tutti la soffocata caduta dei granelli di sabbia delle nostre clessidre, ma cerchiamo di focalizzarci sul rumore assordante del presente.
Chi squittisce agitato, chi già parla di esami finali. Altri restano in silenzi assorti nel loro pensieri. Come Katsuki. Fin troppo taciturno nell'ultimo periodo..."
[Kacchako Centric]

[KatsukixOC] [FF ambientata in pari con il manga] [Accenni di altre coppie] [Tutte le coppie sono Het]
"Hai proprio lo stesso sguardo di quel bastardo a metà, Ombrosfigata"
"Smettila di chiamarmi in quel modo! Sono davvero stanca del tuo comportamento di merda"
"Sai quanto me ne frega"
Kimiko fece per tiragli un pugno ma Bakugou si scostò e le bloccò la mano girandole il polso.
La ragazza trattenne a stento un verso di dolore mentre sul viso del ragazzo si formava un ghigno soddisfatto.
"Saresti stata proprio prevedibile come criminale, lo sai?"
"Lasciami Bakugou"
Katsuki la tirò a sé affilando quel sorriso diabolico.
"Altrimenti?"
Quando la 1-A trova finalmente un equilibrio, arriva una nuova aspirante eroina in città. Kimiko Nishimura porterà un po’ scompiglio nella vita dei protagonisti, sopratutto in quella di Bakugou. Si odieranno a morte oppure tra di loro nascerà qualcosa di inaspettato?

Tu adori la cannella, a me non piace per niente. Però se fossero le tue labbra ad avere quel sapore... potrei anche amarla, la cannella.
Un disegno, un treno, una cicatrice a forma di mezzaluna. Pochi indizi per ricostruire quello che, per la polizia, sembrerebbe un rapimento in piena regola. Che cosa si nasconde dietro l'uomo con la cicatrice? Ma soprattutto, riuscirà Bakugou a salvare la sua amata? Impegnato in una lotta contro il tempo insieme ai suoi compagni di classe, farà di tutto per salvarla. Tutto.

Una distrazione, una sola e dannata distrazione che è costata 5 anni di silenzio, di incoscienza, la perdita di un qualcosa di estremamente prezioso non solo per Lui ma anche per Lei.