Il primo ricordo negativo dell'Australia inizia a neppure un'ora dall'atterraggio ed è uno dei più traumatici per il dodicenne Rin Matsuoka, futuro vincitore delle Olimpiadi -almeno così pensa-.

Raccolta a rating vari, su vari pairings (perché limitarsi quando Free! offre di tutto e di più?) che ruota attorno al tema del titolo: in ogni capitolo ci sarà qualcosa che qualcuno non ha mai detto. In ogni capitolo saranno specificati gli avvertimenti, le coppie, ed il tema della singola storia.
(Il rating di partenza è giallo, ma potrebbe anche drasticamente aumentare oppure rimanere verde. In ogni caso, per evitare spiacevoli sorprese, esso sarà specificato all'inizio di ogni capitolo.)

I ragazzi del club di nuoto dell'Iwatobi sono al mare a divertirsi, ma c'è qualcosa che turba il giovane Haruka Nanase, e che a quanto pare ha a che fare con il suo vecchio amico Rin Matsuoka... che la loro amicizia non sia più quella di una volta?

Il quattordicesimo compleanno di Ciel Phantomhive sarebbe stato il più indimenticabile della sua vita.
L'incontro inaspettato in un elegante bordello di Londra con un giovane di nome Alois Trancy avrebbe riaperto una finestra sul passato che il giovane rampollo credeva di aver dimenticato.
Una vecchia ed effimera amicizia che sboccia in un nuovo sentimento.
Con l'aiuto del suo precettore Sebastian Michaelis, Ciel cercherà di uscire da questo labirinto di inganni, gelosie, veleni e lussuria.
Dal capitolo 1: Era bellissimo, come il giovane Ganimede che conquistò il concupiscente Zeus. C’era qualcosa in lui oltre la bellezza fisica, tuttavia, che attirò l’attenzione di Ciel. Non sapeva dire cosa fosse di preciso, ma sentiva che quel giovane in qualche modo non gli era del tutto estraneo, come se lo avesse conosciuto in un’altra vita.

Le dita di Leo cercarono quelle dell’altro, le incontrarono, e le strinsero in modo quasi convulso, e sentì tante sensazioni, emozioni, tutte insieme, e si chiese se sarebbero state quelle, in realtà, ad ucciderlo, tutte quelle cose, nel cuore, che non poteva controllare.
«Forse».
( SPOILER! slight elliot/leo )

Osservò il proprio riflesso con sguardo critico, mentre si legava i capelli biondi contro la nuca, cercando di liberare il volto dalle ciocche rimanenti. Aveva un corpo particolare. Il suo fisico non poteva essere considerato “maschile” alla prima occhiata. Magro, snello e apparentemente fragile. Non aveva particolare muscolatura e non si preoccupava neanche di lavorare per metterla su.

-Romano, ahhhh…n-no…basta, ti prego. Non ce la faccio più!-
Romano sollevò lo sguardo, pulendosi la bocca col dorso della mano, e si soffermò ad osservare il volto dello spagnolo arrossato e bagnato dalle lacrime. L’italiano fece un sorriso sghembo, preparandosi a farlo completamente suo.
Ma…ma…Romano seme? Ma soprattutto, Antonio passivo? Cosa diamine sta succedendo? È l’Apocalisse! Beh…calma, non è niente di così biblico. La causa va ricercata nella serata che aveva preceduto quell’evento più unico che raro.

Farò in modo che il suo mondo sia come lo desidera, Bel-sempai.
Per questo motivo... per favore, non muoia.
[BelxFran]

Deviando dal suo percorso, Matt decise di spegnere l'interruttore della stanza dell'amico per permettergli di riposare meglio, così, con cautela, aprì un po' di più la porta e insinuò il braccio sinistro per raggiungere l'interruttore sulla parete; ma per compiere quel gesto fu costretto ad allungare la schiena fino a far arrivare la testa oltre la porta. Girò il capo per assicurarsi che l'altro stesse dormendo e ciò che vide lo colpì profondamente.

Amore? No, forse no. Quello era solo un sentimento, un leggero soffocarsi di parole mai dette e l'armonia di una musica mai sentita.
Amore? No, quella era lussuria, calda e avara, sempre alla ricerca di qualcosa, di molto più grande.
Amore? No, erano solo due persone, che lente vivevano una vita come tante altre.
Piccola one-shot, in onore di Matt e Mello. Dedicata a tutte le fan e i fan della coppia (:

Infine Lovino socchiude le palpebre e sospira – Mi annoio-.
Qualcosa, qualcosa di pericoloso, luccica improvvisamente nello sguardo di Antonio, come se stesse aspettando solo quello.
_ Legata a Life as we know it_

Due giorni prima, mentre l’austriaco si stava rilassando suonando il piano nel suo soggiorno, il prussiano era letteralmente piombato in casa sua con un futile pretesto e come al solito, soltanto per infastidirlo, aveva cominciato a stuzzicarlo, finché Austria aveva perso la pazienza e avevano – come ogni volta che si vedevano – cominciato a litigare. Quella volta però, dopo parecchi minuti di discussione accesa, Prussia gli aveva puntato l’indice contro e aveva detto con tono solenne “Roderich Edelstein, io ti sfido.”
L’austriaco era rimasto a bocca aperta. Prussia lo stava sfidando? Lo stava sfidando per cosa? Per una normale litigata? Avevano avuto discussioni più concitate di quella, qualche rara volta erano arrivati alle mani, ma la Prussia non l’aveva mai sfidato. Comprese subito che doveva esserci qualcosa sotto, Gilbert non andava in giro a sfidare la gente senza un motivo.

Quel letto doveva avere davvero qualcosa di speciale se era riuscito a tenerli legati per così tanto tempo. Aveva assistito, silenzioso e malleabile, ad ogni loro incontro, e aveva seguito con attenzione l’evolversi della loro storia. Tra le sue lenzuola c’erano state sfuriate memorabili, notti piene di giochi e passioni, e anche qualche pianto.
Ma lui non si era mosso. Era rimasto lì, perfettamente immobile, come unico e indissolubile centro del loro piccolo mondo.
- Legata a "L'appartamento Spagnolo" -

[Raccolta di flashfic, una parola per lettera dell'alfabeto]26 - Zealousness: Il biondo impiegò un po' a mettere a fuoco il viso di Glen assonnato com'era, ma quando lo fece gli sorrise con dolcezza - Jack sorrideva tanto, anche troppo, ma il moro aveva impiegato poco a scoprire che quell'incurvarsi di labbra era rivolto sempre e solo a lui.