Fissò il contenuto di quel baule e il contenuto di quel baule fissò lei.
La bisbetica domata, si rideva ad Asgard. La guerriera che aveva abbassato le armi davanti all'amore.
(Sif/Thor.)

Raccolta nata da una notte pazza e folle di drabble e flash night con alcune meravigliose amiche.

Inaugurazione di un nuovo fandom; un coraggio che non avrei mai avuto se non fosse stato grazie ad alcune splendide amiche.

Love is handing someone a gun and letting him point it to your head, believing that he won’t pull the trigger.
Amore è dare a qualcuno una pistola e lasciare che te la punti alla testa, sapendo che non premerà il grilletto.

Tra le acque delle cascate Reichenbach, Sherlock Holmes tentenna nel salvarsi…
Fanfiction ispirata dall’omonima canzone di MIKA

No, non è una OS sui Maya ù.ù
Cose che spesso si dicono improvvisando,
Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,
L’ultima notte al mondo io la passerei con te,
Mentre felice piango, e solo io, io, posso capire al modo
Quanto è inutile odiarsi nel profondo.
Seconda classificata al contest "Le mille ed una ship" indetto da Funny1723"

-Quel cristallo era mio!- gli urlò indispettita
-Non mi pare-

Piccoli episodi, istanti, appartenenti a vite diverse. Momenti di dolore, rabbia, speranza che spiccano nella vita dei personaggi, delineandoli e definendo ciò che sono o saranno.

«Ecco perché mi servi. Se tuo fratello dovesse vincere questa guerra, ho bisogno che tu convinca la lady tua madre a non tagliarmi la testa».
«Mia madre non vi taglierebbe mai la testa».
La risata di Ditocorto risuonò quasi liberatoria.
«Oh, mia cara... permettimi di dissentire. Tua madre non vede l'ora di tagliarmi la testa».
|Pre-SansaxPetyr|

-Senti, fai poco lo stronzo e spogliati, ok?-
-Come vuoi, saputella. Ti stavo solo facendo notare che questo posto è un albergo a cinque stelle-

Troppo orribile per non ripugnare, troppo innocua per essere un pericolo. Una strana bestiolina inutile.
Ero figlia della loro stirpe. Volevo essere come loro. Volevo essere bella. Volevo che mio padre mi guardasse e fosse orgoglioso di me.
I miei desideri, una cantilena patetica in un filo di voce lontana, che nessuno decise di ascoltare. Il mio dolore che non divenne mai rabbia.
Troppo fragile, Hel, per sopravvivere fra quella razza brutale.
-Mitologia Norrena-

Tra le ceneri di Arkham e le macerie di Gotham si erge una risata.
Perché a Gotham si vive soli, ma si muore insieme.
E sarà una risata a coniare l'ultimo verbo.

Il modo migliore di trascorrere un giorno di riposo è fra le braccia di qualcun altro.

Questa storia è ambientata al Tempio dell'Aria dell'ovest durante i primissimi giorni. Katara non si fida ancora di Zuko e ha acquisito un nuovo hobby. Pensavate che fosse Jet l'unico appassionato nel seguire Zuko di soppiatto? au contraire mes amis! Ciò che segue sarà il suo giornale "Inseguimento".

- Aria -
esclamò sorpreso il ragazzo
- Ciao -
rispose facendo delle strane espressioni con le labbra in evidente imbarazzo.
- Cosa ci fai qua? -
chiese il ragazzo strofinando nervosamente le mani sul jeans
- Oh, io ecco ... sì io ... -
la ragazza respirò a fondo aprendo la bocca ma senza riuscire ad emettere alcun suono. Alzò un braccio facendo un segno verso il marciapiede
- Stavo andando da Spencer e sono finita qui -
mentì sistemando un ciuffo di capelli dietro l'orecchio
- Capisco -
disse il ragazzo superandola. Quando le passò accanto Aria inspirò a fondo la dolce scia di profumo lasciata da Jason, era un profumo fresco e non troppo forte.
- Jason aspetta -