-Aspetta…..Magnus….- si sorprese di averlo chiamato così, con voce chiara, quasi lo conoscesse da una vita.
Il ragazzo si voltò, accarezzando con la mano la tazza bianca e fumante: il corpo snello e slanciato, le unghie laccate di nero, gli anelli argentei che brillavano lievemente, accarezzati dalla luce artificiale proveniente dall’altra stanza. I tratti erano seri, fini, ma non arrabbiati o seccati: si rese conto di averlo lasciato sulle spine una manciata di secondi, mentre lo osservava, quindi si affrettò ad aggiungere qualcosa.
-Non hai….paura di me?-

Alec è appena tornato a casa, una casa che condivide con Magnus, quando non è impegnato nelle faccende del Conclave.
Trovandosi leggermente accaldato, decide di bersi un succo rinfrescante, lasciando al coinquilino un bello spettacolo...
E' l'adattamento a One Shot di "Pomeriggi di fuoco". Ho pensato di fare un capitolo unico della storia, dato che era piuttosto sciocco tenere tutti i capitoli brevi.
Ci vediamo dentro ^^

~Tre anni dopo CoHf~
*
“Biscottino, no!"
"Magnus, per favore!"
"Clary, io ti voglio bene, ma non aprirò MAI e poi MAI un varco temporale per far apparire Sebastian nel bel mezzo del nostro salotto!”
"Ma Magnus!" protestò la Fairchild.
"No, biscottino, la mia risposta è NO. N O , chiaro?"
*
"Come hai fatto a convincermi?" domandò Magnus.
*
~Sequel dell’os Love has no labels, di cui non è necessaria la lettura~

Cielo grigio, odore di zucchero di canna e una fetta di limone nell’aria. Il tutto incorniciato in una tazza di porcellana cinese, piena di tè fumante. Il giovane Wayne è preoccupato.
Alfred Pennyworth è introvabile.

Trama:
Ecco a voi i " 5 sensi di Malec ".
Un viaggio alla scoperta di Magnus & Alec, attraverso i 5 sensi...
Un viaggio che vi porterà a scoprire, nel dettaglio:
01 - Olfatto.
02 - Tatto.
03 - Vista.
04 - Gusto.
05 - Udito.
Di una delle coppie più belle e vere di sempre.
Magnus & Alec...
5 sensi per conoscersi. 5 sensi per innamorarsi. 5 sensi per essere lottare. 5 sensi per dirsi "Ti amo." 5 sensi per essere liberi.
" 5 sensi di Malec " per definire l' Amore... Semplicemente Magnus & Alec.
Tratto dal capitolo " 03. Vista. "
" - Nella mia lunga vita ho avuto una miriade di esperienze, ma non mi era mai successo di perdere la testa così velocemente con qualcuno, e la cosa mi rende così poco... me – confessò lievemente il nascosto.
- Non dirlo a me. Ho passato la mia vita convinto di amare il mio parabatai, che quando mi sono finalmente deciso a fare la cosa giusta e sposare una brava ragazza, sei arrivato tu ed hai stravolto tutte le mie certezze... E non potrei essere più felice di così. –
- Non lasciarmi! –
- Non lo farò. Combatteremo. –
- Insieme? -
- Insieme! - "

Ciao a tutti!
Questa è la prima storia che scrivo su Shadowhunters, spero vi piaccia^^
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Aveva dei folti capelli neri, Magnus si chiese se fossero morbidi come sembravano, pelle bianca come il latte, macchiata di nero all’altezza del braccio da uno strano tatuaggio.
Quando il ragazzo alzò la testa e i loro occhi si incontrarono Magnus si specchiò in due pozze azzurre come il cielo d’estate, limpide e lucenti.
***
“Spiegami perché siamo ancora qui.” esclamò un esasperato Raphael ad uno scocciato Ragnor
***
“Ciao Magnus, il solito?” chiese il moro sorridendo
***
Sorrise: niente poteva rovinare quella giornata.

Doveva essere il loro terzo appuntamento quello, ma non erano mai usciti dal loft di Brooklyn. [...]
“Ti sei mai toccato pensando a me Alexander?” [...]
“Mio padre mi aveva detto che non andava fatto, che Raziel non mi avrebbe mai assistito se mi fossi toccato in quel modo [...]mi sentivo così sbagliato Magnus, ho pensato di essere un mostro”.

«Non è mio desiderio criticare il tuo modo di vestire, Alexander, ma – »
Alec inarcò un sopracciglio, improvvisamente all’erta quasi come se Magnus fosse un demone pronto a sbranarlo da un istante all’altro. «No.»
«Alexander! Non sai nemmeno quello che stavo per dirti!»
{ Malec | Ventun flash!fic, per ventun lettere dell'alfabeto | Canon!Universe }

Sapendo che Magnus ha sempre un occhio di riguardo per Alec, quest'ultimo viene mandato a casa dello stregone per chiedere di aiutarli ad interrogare un demone.
Ma si sa che lo stregone aveva adocchiato il ragazzo già da un po' di tempo, ed è anche risaputo che ottiene sempre ciò che vuole...

Rabbia, nervosismo, sollievo e calma, ecco un misto di emozioni che in quel momento poteva appartenere ai cavalieri fermi in quel limbo.
La guerra santa,di coloro che erano vivi, non era ancora terminata, pertanto i defunti non potevano ancora essere assegnati né all'inferno né al paradiso dei cavalieri.
Erano fermi e...purtroppo per alcuni, anche in compagnia delle anime degli Spectre caduti. Cosa dunque sarebbe potuto succedere ora?

L'alleanza consentiva anche alle rispettive fazioni di incontrarsi nei territori di entrambi, ma quasi nessuno osava avviarsi dal Santuario verso l'Ade, o viceversa...eccezione fatta per un Cavaliere che del regno infernale aveva ormai fatto una sua metà costante.
Forse persino Hades stesso era stufo di vederlo...
(RhadaXKanon scritta in giornata per fare gli auguri al gemellino; riferimenti e auguri nella storia sono rivolti anche a Saga)

Un anello per trovarli, un anello per domarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli, come recitava suo fratello. Resta da capire se è lì che l’ombra cupa scende. In questa Asgard. Che si fonde e si sdoppia e si sovrappone a se stessa. A quella che conosce – che conosceva? – lui. Voci, persone, cose, fatti. Ma qual è la verità? Lyfia tace. Non ha risposte da dare. E ad Aiolia restano solo un pugno di domande in gola, come tessere di un mosaico sparpagliate sul terreno.
«Hai bisogno di mangiare. Non si possono trovare risposte a stomaco vuoto», gli dice, ed Aiolia lascia che le sue mani gli voltino la testa verso il piatto. Lo stufato ha un profumo delizioso. Impugna il cucchiaio. Ingoia una prima porzione. Squisito.
«Come mi ha chiamato Frodi?», torna a chiederle.
«Einherji.»
Fuori, la tormenta di neve ha ripreso a soffiare.
[Spoiler alert: Soul of Gold]

AU (sono tutti umani e Thor e Loki non sono fratelli) e in parte crossover con The Avengers
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Loki è il migliore amico di Thor.
Thor è come un fratello per Loki.
Thor è innamorato di Loki ma non vuole dirglielo.
Loki non ha mai degnato di uno sguardo nessun altro, almeno fino all’arrivo in città di Tony Stark.
E Thor improvvisamente si sente messo alle strette.
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Loki s’impose di non arrossire e di smetterla con quelle assurde elucubrazioni senza capo né coda.
Thor gliel’avrebbe detto se si sarebbe innamorato. Certo, non era mai successo, ma era il suo migliore amico e cose del genere a chi le si racconta, se non hai propri amici?
Sì, senza dubbio, era così che funzionava, era a questo che servivano gli amici.
Ma cos’avrebbe dovuto fare se si fosse innamorato del suo migliore amico?

“Hai mai baciato qualcuno sulla bocca?”, le parole di Derek ora erano così vicine al suo volto, il suo respiro caldo, l’odore intossicante Stiles lo avvertiva dentro le narici, addirittura dentro al cervello, Derek aveva inclinato la testa di lato, ponendo i loro volti quasi alla stessa altezza, i loro occhi a divorarsi e succhiarsi l’un l’altro i più reconditi segreti. “Qualcuno ha mai violato la castità delle tue labbra?”, ed era così vicina la bocca di Derek, così maledettamente vicina, il suo alito caldo aveva seccato lo spesso strato di saliva con il quale Stiles si era involontariamente inumidito la bocca.
Stiles si limitò a negare con il capo, a sputare un flebile “No” con un lamento della voce.
Le punte dei loro nasi, oramai, si sfioravano, così come le loro bocche, e nel parlare le labbra di Derek sfiorarono impercettibilmente le sue: “Non ho sentito bene...”, abbastanza poiché Stiles potesse sentire il sapore dell’alito di Derek bruciare sulla sua lingua, contro il suo palato.
“N-No”.

Dallo strepitoso mondo degli Omegaverse *il tutto è Himes-izzato ovviamente, il mio zampino ce lo dovevo mettere eh eh*
Dal capitolo:
L’Alpha non accennò a nulla, concentrato a mantenere saldo il legame tra i loro occhi, forse l’Omega non lo sapeva, ma per qualcuno della sua specie, modellato e plasmato per soddisfare i bisogni degli Alpha, [...] era molto pericoloso fissare negli occhi un Alpha, gli Omega che non distoglievano lo sguardo in tempo rischiavano di rischiarne intrappolati, e, una volta catturati, pendevano dalle labbra del proprio Alpha per sempre, il contatto visivo era il primo passo per instaurare un solido legame tra un Alpha e un Omega.
Stiles sapeva che avrebbe dovuto distogliere lo sguardo, eppure non riuscì a farlo, sapeva che stava rischiando di rimanere intrappolato a quell’Alpha per sempre, per l’eternità, fin quando l’altro non avrebbe desiderato rinunciare a lui – l’Omega, nonostante tutto, non riuscì a muoversi, forse perché non voleva farlo, forse perché era già destinato alla prigionia tra quelle forti e calde braccia.
“Tu mi desideri” [...] “Tu mi desideri, almeno quanto ti desiderio io, se non di più!”, aggiunse l’altro, strappando brusco la sciarpa di seta dal suo collo.