"Con la punta del dito, l'unghia spezzata non è ancora ricresciuta,e forse mai lo farà, segue l'intrico concentrico che sprofonda verso il centro della figura.
Giacendo a Terra tanto a lungo ha imparato a riconoscere le diverse immaginiche tripudiano per la stanza, ha imparatoa sceglierle, edora che ha bisogno di ritrovarsi in quel macello di membra che è diventato, ha bisogno di un filo da seguire, una via da fiutare per tornare *dentro*, con sé...
Percorre una curva morbida e vellutata ricamata sulla seta quando la bruna mano d'ombra cala sulla sua,il palmo scottante premuto sulle sue nocche aperte e doloranti, il petto ormai divenutogli familiare premuto contro la sua schiena sfiancata.
E poi la sua voce, la Fiamma fredda e seducente della sua voce che gli lambisce l'orecchio: "Dove vorresti fuggire" gli ARtigli del Re Garuda imprimono una pressione insostenibile sul suo fragile dito, che s'arrende. La scursa mano dell'uomo ghermisce e si chiude intorno alla sua di fanciullo, "Non esiste via che ti conduca oltre a questo tormento" lentamente le mani cominciano a muoversi insieme, dall'interno s'avviano l'estremo confine del Mandala: "Io decido dove e quando tu possa divagar"

E lui si aggrappa, Stiles si aggrappa a qualsiasi cosa. Alle lenzuola, a se stesso, a Derek. Si aggrappa perché non riesce a respirare, perché Derek prende tutto, e sembra non lasciargli niente.
“Occhi aperti, ragazzino.” Gli ordina, roco.
E Stiles ubbidisce, ubbidisce mentre lui lo scopa in modo violento, e veloce, e fa male, e lo fa impazzire; ma lui tiene comunque gli occhi aperti. Perché è reale, perché quello che gli sta tenendo stretti i fianchi è Derek. È il suo alfa, è l’uomo che si è preso la sua prima volta, e Stiles ci scommette la vita che si prenderà altre sue mille prime volte.

Il re di Ur, Walter, vuole essere l'unico grande re. Per farlo però deve mettere fine alle due dinastire che governano le città limitrofe. Così chiederà l'auito degli assassini della Stella della Roccia.
Ed è proprio per volere di Walter che Lucas, figlio del capo degli assassini, sarà mandato a Lagas per uccidere i principi ereditari, ma qualcosa andrà storto.

[Spoiler su Shinsou dal manga]
[Shinoji - Shinsou x Ojiro]
[No-con, violenza, contenuti forti - uomo avvisato...]
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(...)
"Ho un annuncio da fare, anche se questa volta avrei voluto evitare,” ammette Aizawa, guardando Ojiro che, però, tiene lo sguardo basso, la coda stretta in vita. “Da domani Ojiro sarà assente giustificato per...qualche mese, giusto? Al suo ritorno lascerà il dormitorio della classe A per trasferirsi in quello del Dipartimento Generale della classe C.”
Shinsou sgrana gli occhi, e non è l’unico a mostrarsi sorpreso da quell’assurda notizia.
Ojiro nel dipartimento Generale? Scherziamo?

Prendete gli Ineffabili, shakerateli, mescolateli, contate fino a dieci e… toh: Aziraphale è diventato il demone e Crowley l’angelo!
…Ma cosa succede se Crowley si auto induce un sogno e decide di sbirciare in quest'altra dimensione?
 

Crowley=Craphael

Aziraphale= Aziraphus

Sterek Au ottocentesca. [Omegaverse]
Stiles!borghese Derek!Duca. Soulmate.
Tutti lupi. [Mpreg]
Nella contea di Beacon Hills il mondo è diviso in due parti. Il lato est e il lato ovest, ognuno dei quali governato da un unico Alpha. Sarebbe scandaloso che qualcuno si innamorasse di un membro del branco opposto...
Ciò però non spaventa affatto il duca Derek Hale, che non immagina che magari la sua metà sia già impegnata.
[accenni Jisaac e Allydia]
[Attualmente Sospesa]

Sembrava che suo Zio continuasse a divertirsi a comprargli schiavi, a prescindere da quanto lui si rifiutasse di portarseli a letto. Si chinò per entrare nella sua tenda con un sospiro rassegnato, pronto a far rivestire e dare una nuova mansione all’ultima bellezza che gli aveva procurato.
Ma quando posò lo sguardo sul ragazzo steso tra le pellicce, gli si fermò il respiro in gola.
Era spettacolarmente bello nella luce delle fiammelle. La gran quantità di candele che erano state aggiunte al solito numero che gli illuminava la tenda diffondevano bagliori scintillanti e ombre, tingendogli la pelle di un tono dorato quasi sovrannaturale.
Tutto ciò fu sufficiente a farlo esitare.
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Il regno governato dagli Hale è in guerra con gli Argent, famiglia reale delle terre vicine. Derek è il principe incaricato della campagna militare e Stiles è un suo schiavo.
[AU Sterek tradotta da LaGrenouille]

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Come posso fidarmi di te?" lo apostrofò Trevor con astio. "Sei un vampiro! Tuo padre ha evocato un esercito che sta mettendo in ginocchio l'intera Valacchia!"
"Io non sono mio padre" replicò Adrian, calmo. "E tu hai bisogno di capirlo. Hai bisogno di rilassarti e cominciare a permettermi di guardarti le spalle. Sei così teso che nello stato attuale moriresti contro la prima orda"
Vide i muscoli del cacciatore contrarsi, le sue labbra stringersi in una linea sottile, ma senza fare commenti. Sapeva che aveva ragione.
Dopo un momento, Alucard si voltò con un sospiro e si avvicinò a lui, offrendogli le proprie spalle e la propria schiena.
"C-cosa vuoi...?" indagò Belmont, perplesso ed evidentemente imbarazzato da quella vicinanza.
"Un passo per volta. Comincio io a fidarmi di te. Ti sto offrendo la mia schiena, confidando che tu non abbia un pugnale nascosto per colpirmi alle spalle. Fammi un massaggio, Trevor Belmont, e io ti restituirò il favore"

| Au!AliceInWonderland | Solangelo |
Tratto dal testo:
Lo Stregatto si perse ad osservarne la superficie brillante, spostando smanioso lo sguardo ogni qual volta la piccola manina che teneva il campanello si spostava impercettibilmente.
"William dove l'ha preso?"
"Io.." sembrò sul punto di svenire dall'imbarazzo da un momento all'altro "l'ho raccolto.. Prima di trovarti all'incrocio."
"William l'ha rubato ai fiori."
"Cosa? No!"
"E invece sì" il sorriso del moro si accentuò sempre di più "Mi piace"

Il Canisius College di Buffalo era già esausto di vederli assalirsi in ogni occasione che gli si presentasse, guardandosi torvi, rigettandosi tutto il disprezzo, l’odio apparente che emergeva in superficie e che non erano riusciti a trattenere fin dal loro primo scontro corporeo, accendendo la miccia e facendo scoppiare una bomba senza fine.
Erano passati solo quattro mesi del primo anno di Stiles, ma già si urlava a squarciagola e si pregava che quella convivenza forzata tra il figlio dello sceriffo e il playmaker volgesse al termine. Purtroppo, la fine di quella comunione di spazio vitale era ben lontana dal vedere una conclusione; l’unica speranza era radicata nel fatto che prima o poi Derek Hale e Stiles Stilinski firmassero un armistizio.
[…]
«Non toccarmi!» esclamò Stiles con un’ottava in aggiunta, con gli occhi a palla e sgomenti, le guance imporporate che spiccavano sull’incarnato niveo e il fiato che si rarefaceva ad ogni nuova emissione. «Non azzardarti a toccarmi. Vattene via di qui!».
[…]
«Voglio di più per te» dichiarò Derek univoco e tassativo, qualcosa che non sarebbe mai potuta essere messa in discussione. Stiles doveva arrendersi ancora prima di iniziare a combattere. «Vorrò sempre di più per te».

{Joaquin/Kevin}
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Non fa altro che pensare a lui e alle sue carnose e morbide labbra contro le proprie.
[Flashfic|156 parole]

Erano quelli i momenti in cui si sentiva libero, libero da quella gabbia dorata che lo imprigionava, libero da quell’ombra che, anche dopo la morte di suo fratello, continuava inesorabilmente a incombere sulla sua esistenza. Quando Milo era insieme a lui, Kanon non era più il rimpiazzo di Saga, la sua stupida copia, era sé stesso, in tutto e per tutto, e ciò gli dava una piacevole sensazione d’appagamento, forse ancor più grande del piacere carnale.
[Kanon/Milo, post!Hades, alternate!timeline]

-Ho il trono nell'azzurro, sfinge oscura,
ho il cuor di neve, del cigno il biancore,
odio il gesto che le linee scompone,
al riso e al pianto estranea è mia natura-
"Faceva male al petto, un male disgustoso, che macchiava di rosso acceso la candida neve"
-Per stregare così docili amanti
ho, specchi dove il bello discerne,
gli occhi, i miei occhi dalle luci eterne-
"Non pensavo ti interessasse la poesia, Alexander. Un'anima putrefatta non può comprendere così dolci versi, un diavolo non può ripetere così giuste parole, ma un angelo...un angelo può cantare di poesie."

Dal testo:
"Di nuovo in prigione, Hale!" disse lo sceriffo Stilinski, le mani sui fianchi ed i pollici dentro i passanti dei pantaloni scuri, le dita che sfioravano la sua fidata pistola. [...]
"Mi sei mancato, Stilinski!" ammiccò Derek guardandolo con sguardo famelico.
Far West AU

Magnus fermò Alec quella sera, sfiorandogli la guancia chiamandolo con il suo nome per intero. Lo guardò andare via dalla finestra che affacciava sulla strada, mentre si ritrovava a sperare... mettendo gli anni di esperienza sulle sue spalle da parte. Sperando che Alexander Lightwood non gli spezzasse il cuore.