Scorpius Hyperion Malfoy ha una vita perfetta. Ha soldi, donne, una meravigliosa media scolastica. Il giorno in cui suo padre Draco gli confessa di essere innamorato di un uomo, però, tutto gli crolla addosso. Soprattutto perché quell'uomo ha tre figli insopportabili che sembrano essere nati solo per dargli fastidio.
Dal testo:
-Dobbiamo parlare- disse Lily, seccata alla sola idea di dover iniziare una conversazione con lui.
-Per forza? Avrei in mente ben altro, Potter-
-Oh, ‘fanculo- borbottò lei, voltandosi per andarsene, ma Scorpius glielo impedì, tenendola per un braccio. Lily sciolse il contatto velocemente, irritata.
-Dai, parla- concluse il ragazzo, annoiato, incrociando le braccia.
-Ecco…- Lily esitò, ora per niente sicura di ciò che stava per dire.
-Forza, Potter, non ho tutto il giorno- disse il ragazzo con tono piatto, accendendosi una sigaretta rubata a Zabini. L’ennesima. Avrebbe potuto anche comprarsele, ma lo divertiva irritare il suo migliore amico.
–Si tratta di mio padre-
Scorpius inarcò un sopracciglio, decisamente deluso –Non per essere scortese, ma cosa diavolo dovrebbe fregarmene di tuo padre, Potter?-
Lily sospirò, storcendo le labbra –Quanto sai sul tuo, Malfoy?-
[Lily/Scorpius
[Draco/Harry

"Non ringraziarmi. Se tu non mi avessi fermato, io lo avrei ucciso" la crudeltà delle sue parole è così spiazzante che sento le ginocchia tremare. Sto tremando, non per il freddo, ma per la paura. Eppure, c'è qualcosa che mi spinge a rimanere qui. Una luce, seppur minuscola e forse nemmeno esistente, presente nei suoi occhi color pece.
"Non lo avresti fatto" rispondo, stranamente con voce sicura. Mi avvicino anch'io a lui, rimanendo a pochi centimetri dalle sue labbra. Le guarda, per un istante, e poi mi fissa ancora negli occhi. Improvvisamente, un sorriso letale gli compare sul volto.
"Tu gli piaci" mormora, facendomi accigliare.
"Cosa?" domando, stordita dal suo profumo "Gli piaccio? A chi piaccio?"

Fred Weasley si è stufato della soverchiante serie di voci e stereotipi che lo riguardano, e vuole far sentire la sua voce. Tanto per cambiare. Sparerà a zero su ogni cosa che l'abbia fatto andare fuori dai gangheri e che pensa non lo rispecchi.
Per cui prendetevela con LUI, non con me. Io sono uno strumento.
Prima fic, siate clementi! (O picchiatemi piano, quantomeno).

Sentivo il bisogno di scrivere questa storia, e l'ho fatto.
Papà, me la racconti una favola?
Buona lettura,
Lin.