Dal prologo:
"E la Z? Amico ti serve una ragazza con il nome che cominci con la Z per completare la lista" mi disse il mio amico Zayn guardando il pezzo di carta sulla scrivania.
"Lo so Zayn, ma non l’ho ancora trovata; le ragazze della nostra scuola con il nome che comincia con la lettera Z sono 3 e nessuna soddisfa i miei requisiti" risposi appoggiando i gomiti sulla scrivania.
"E quindi che farai, Harry? Sei arrivato fino a questo punto, non puoi mollare; sacrificati e portati a letto una di quelle tre ragazze, è solo una scopata, cosa c’è di male?"
"NO! Non ci pensare nemmeno! Aspetterò, prima o poi la troverò. Le cose accadono quando meno te lo aspetti" dissi al mio amico con tono deciso.
***
Dal 4°capitolo:
Io ero soltanto un’altra preda del riccio e non mi pentii di non averlo baciato. Ma io non ero come tutte le altre, non avrei pianto sperando che quella si trattasse di un’altra Zoey, sarei stata al gioco, giusto per rendere le cose più interessanti.

Una storia d'amore che esplode in una gelida mattinata d'inverno. Harry Styles e Jennifer Simons, una popstar mondiale e un' adolescente come altre migliaia,due mondi opposti, due cuori molto simili.
'non bastano dei capelli neri lunghi e un paio di occhi verdi per essere felici'

-Perchè fai così, cosa ti ho fatto?- li chiesi
-Io ti odio- mi disse tranquillamente
-Perchè?- non li avevo fatto niente, non aveva un valido motivo per odiarmi
-Ti odio perchè non riesco ad odiarti- mi rispose
E pensare che era il mio allenatore di pallavolo.
NON E' LA SOLITA STORIA D'AMORE CHE DURA UNA SETTIMANA.

- Perché lo fai? Ci conosciamo da due giorni appena.
- A dir la verità andiamo in classe insieme dalle elementari. - rispose, girandosi dall'altra parte.
- Credevo che non lo sapessi nemmeno. Sono una tipa che non si fa notare. - bisbigliai, abbassando la testa.
- Ti sbagli. Io ti ho notata.

“Due settimane che starò con te il pomeriggio intero. Ho due settimane per sedurti e vedrai che ci riuscirò.”, replicò facendomi un sorriso enorme e mostrando le sue fossette perfette. Avrei voluto infilarci un dito in quelle fossette.
“Povero illuso.”, dichiarai io sbuffando e riprendendo a spazzare per terra. Non me la diede vinta stavolta, mi prese la scopa dalle mani e la gettò a terra, prendendomi per le spalle e sbattendomi letteralmente al muro.

Questa storia parla di una ragazza il cui sogno è incontrare i One Direction. Ma un giorno qualcosa o meglio qualcuno le farà cambiare idea.
E proprio a quel punto si ritroverà a vivere pienamente la vita, con una nuova svolta.

A scuola, tutti dicevano qualcosa su di lui. Nessuno conosceva la sua vera storia. L’unico dettaglio verosimile, era che graffitava. Su muri di edifici inagibili in giro per Londra, ad essere precisi. E quindi lo chiamavano tutti con il suo nome d’arte.
Winter.
Freddo.
Come l’inverno. Come il ghiaccio delle sue iridi verde acqua. Come il gelo dei suoi sguardi.
-
“125 Madison Street. Muro di sinistra”
«Non passare prima delle otto di stasera. Altrimenti non mi troverai», spiega. Lo fisso, interrogativa.
«Ma che cos’è?» Chiedo, senza capire. Lo vedo sorridere.
«A nessuno piace l’inverno» ripete, «ma a te sì».
«E questo cosa c’entra?»
Alza le spalle.
«Nessuno mi chiama mai “Harry”. Ma tu sì».

Perchè era così difficile da spiegare,?perchè era così difficile da dire? alex mancava ogni giorno... Valeria non poteva credere che un evento del genere fosse capitato al suo migliore amico. Aveva deciso di trasferirsi a Londra, per cambiare aria e per ritrovare la gioia di vivere, non l'aveva deciso lei... erano i suoi che l'avevano obbligata.. e la motivazione era che non volevano che passasse le giornate sulla tomba di alex con la sua gemella Erika. Quindi andarono dalla zia Mil per finire il liceo... avevano entrambe 17 anni ma Valeria sapeva che la lontananza dalla tomba di alex non sarebbe bastata a far diminuire il dolore.

«Sveglia bella addormentata nel bosco.» urlò Harry bussando continuamente alla porta della mia camera tenendo un certo ritmo.
«Vai via!» mugugnai ad alta voce scandendo bene ogni parola per poi premermi il cuscino sulla faccia cercando di soffocare le urla di Harry.
«Siamo di buon umore oggi.» disse ironicamente continuando a picchiare sulla porta.
Ormai era così che mi svegliavo da un anno a questa parte, non avevo bisogno di nessuna sveglia, ce l'avevo sotto forma umana.
«Harry Edward Styles.» strillai il suo nome alzandomi dal letto a forza portandomi il cuscino sotto braccio «Se non la finisci immediatamente giuro che ti casto!» dissi aprendo la porta ritrovandomelo davanti che mi sorrideva divertito.

Questo è diciamo un 'immagina' che parla di una ragazza innamorata di Harry.
La storia è ambientata in una scuola.