"Estuass Kidd."
Ecco, quando pronunciava il suo nome per intero, e non stavano facendo sesso, era sinonimo di guai.

Paura, aveva avuto paura di non farcela, di non riuscire più a vivere.
Non poteva farci nulla, il mondo della moda è atroce, orribile e meschino.
Devi essere perfetta, sempre, ma perfetta come vogliono loro non lo è per niente.
Perona lontana dai genitori, lontana dai suoi amici, in un mondo che non ti guarda in faccia ne era stata schiacciata.
E il suo disturbo alimentare era sempre più evidente.
Non mangiava quasi nulla e quel poco che mangiava non lo assimilava.
A casa non era tornata a Natale.
Sapeva che se i suoi avrebbero capito e l'avrebbero aiutata.
Ma forse non voleva esser salvata.
Camminava verso casa, quando si scontrò con un ragazzo.
"Ahi ma di cosa sei? Ferro?"
Quando si girò la rosa rimase impressionata di tale bellezza.
Ma non della bellezza in sé, ma del suo sorriso.
Nonostante si fossero appena scontrati sorrideva.
"Ehm scusi..."
Ricambiò il sorriso e continuò la sua passeggiata.
Ma il ragazzo la seguì.
"Scusa? Ti puoi fermare."
Perona invece aumentò il passo fino a correre.
Era debole e stanca.
"Fermati!"

Perché quello stupido uomo dai capelli rossi era in ritardo.
Gli aveva assicurato che sarebbe arrivato puntuale e invece come sempre Law si trovò da solo davanti al cinema.
Mentre aspettava l'amico e fumava la sua amata Lucky Strike.
Nonostante il freddo pungente se ne stava lì fuori come se fosse l'ultima sigaretta della sua intera vita.
Guardò l'orologio.
Venti alle nove.
"Quel bastardo, sempre..."
"Law? Trafalgar Law?"
Non poteva crederci, era proprio lei.

Lo sapeva benissimo che quella bambina era speciale.
Lo sapeva benissimo il piccolo Eustass Kidd, poco più grande di lei, di Nojiko Cocoyashi.
Mentre beveva il suo succo fissava la bambina che in qualche maniera si era messa nei guai.

Non poteva crederci, era da un solo giorno che lavorava lì e già aveva rotto la stampante.
Non era colpa sua, chissà quante volte aveva dato dei problemi quel malefico arnese.
Nojiko si maledisse, non aveva trovato di meglio che quel posto da segretaria di uno studio legale.
Ovvero doveva fare le fotocopie e portare il caffè.
Non le piaceva affatto ma doveva accontentarsi. Tutti gli avvocati se ne erano andati e lei era ancora lì a fotocopiare le mille pratiche, quando la stampante aveva smesso di funzionare.
*pandaday *

Geloso.
Eustass Kidd si era ritrovato geloso.
Poi di chi? Di quella cameriera?
Mentre beveva la sua tennent's doveva guardare la sua donna evitare marpioni e persone viscide.

Dalla storia:Non le piaceva affatto l'inverno, il freddo e la pioggia non facevano per lei.
Ma per i suoi mandarini era la stagione giusta.
Iniziava ad avvicinarsi il natale e la piccola azienda di famiglia vendeva cesti natalizi con varietà di mandarini.
Erano conosciute in tutta la regione.
"I mandarini di Bellmer."
Le due sorelle Nojiko e Nami avevano ribattezzato il nome dopo che la loro madre fu stata portata via da un tumore.
Il padre delle due ragazze ne fu devastato ma non perse mai il sorriso davanti alle due figlie.
*fanfiction dedicata alle utenti del FORUM ' onepiece-fanfiction&images' e a chi piace questa nuova e stravagante coppia*

Dalla storia:Non riusciva a dormire.
Si girava e rigirava in quel grande letto matrimoniale.
Era rimasto sconvolto da così tanta sfacciataggine.
Non che fosse stata ignorante o altro.
Gli aveva solo risposto male.
E lui era rimasto a bocca aperta, sia per la lingua tagliente sia per quel corpo così provocante.
Erano le tre di notte quando decise di andar a comprare le sigarette.
Girò per due isolati e le tre macchinette erano rotte.
*un augurio speciale di buona Pasqua a tutti voi.*

Dalla storia: Era in quel bar sola, incazzata e sola.
Quell'idiota di sua sorella le aveva dato buca.
*Zoro si è perso, scusami*
Le aveva mandato il messaggio mezz'ora prima che si dovevano incontrare ma lei era già li.
*La prossima volta invece di far zozzerie indicagli la strada* le aveva risposto mentre assaporava il suo Daiquiri.
Finì il drink, pagò e se ne andò, quando si scontrò un una massa di muscoli.

Dalla storia: Le piaceva il sesso con lui.
Non c'era niente se non del sano sesso.
Sesso per ripagare le ore di lavoro.
Sesso per piacere.
Sesso per rilassarsi.
Ogni scusa era buona per del sesso insieme a lui.

Zoro correva, correva più che poteva.
Non poteva perdersi un avvenimento del genere.
*pandaday*

Un ' appuntamento al buio.
Una donna tosta e un uomo che non si arrende mai.

La sfortuna ci vede benissimo.
Ma mai insultare la propria donna.
Forse questo Kidd non lo sapeva.
*fanfiction pattosputo*

Rufy è davvero ingenuo.
E a volte questo può essere un problema perché non sa la differenza di alcune parole.
*pandaday *

Erano a festeggiare.
Doveva resisterle.
Non poteva cedere alle emozioni.
*pandaday*