Daimonas è un bambino speciale. Non è un bambino come tutti gli altri. Lui è figlio di un demone e riesce a vedere i demoni che ogni persona ha dentro di sé. La sua vita è molto dura e ben presto si renderà conto che non esistono santi, ma solo malvagità da estirpare. E questa è la sua storia.

Okay, Gerard era davvero, davvero confuso.
Nessuno lo aveva mai guardato in quella maniera, quegli occhi nocciola, gli stavano perforando l'anima da parte a parte.
Che sospettasse qualcosa?
Sarebbe stato un grosso, enorme problema. Perché Gerard non voleva che nessuno - nessuno! - sapesse di lui, tantomeno un ragazzetto mezzo sconosciuto amico di suo fratello. E il fatto che non avesse parlato nemmeno a Mikey della situazione la diceva davvero lunga.
[Frikey] [Frerard]

Dal testo: - Ho deciso, voglio fare un giuramento.
- Mmh? E che giuramento vorresti fare?
- Giuro che da ora in poi, ogni volta che ci separeremo, anche solo per pochi minuti, ogni volta ti darò un bacio e ti dirò che ti amo.
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Non se bene cosa ho combinato scrivendo questo ma... boh, piccola flash-fic (prima flash-fic in assoluto) e non so, ma a me l'idea sembrava carina... spero che vi piaccia ^^

“Parliamoci chiaro, ero un barbone, quello ero, niente di più e niente di meno, ma Gerard non se ne era preoccupato tanto, non si era fermato a quello che sembravo, ma si era soffermato su quello che ero veramente. […] Eravamo così simili eppure irrimediabilmente diversi.”

Le introduzioni mi confondono, tendo sempre a scrivere troppo o troppo poco ^^ uh, ops...
Ma boh, vediamo se riesco a darvi un'idea...
Prendete un cuccioloso Frankie universitario al verde e un Gerard strafigo che vive dipingendo e sta cercando dei soggetti da ritrarre... fate due più due e poi ditemi cosa vi è venuto fuori come risultato ;)
IL RATING ROSSO LO HO MESSO PER UN VALIDISSIMO MOTIVO e questa cosa è un po' (troppo) pwp quindi abbiate pietà... davvero, per ora penso che sia la lemon più lemon che abbia mai scritto ma sono solo alle prime armi... se non sbaglio questa dovrebbe essere la quarta O.o
I hope you like it! xo

Dal testo: - Tutto parte da quel posto che dovrebbe essere la nostra sicurezza, il nostro porto sicuro... i sogni. Sì, non la casa, la famiglia, gli amici...
Ci viene insegnato che la famiglia e l'amicizia sono tutto... puttanate! Non sono niente, NIENTE! Loro vanno, vengono, tornano, ti amano e poi ti odiano, ti sputtanano e poi ti chiedono scusa... non ha senso, non ce l'ha.
E io voglio solo avere la forza di urlare un bel "vaffanculo!" a chiunque si infiltri nella mia vita senza il mio permesso, ma non posso. Non posso, non ci riesco, NON SONO FORTE.

Beh, tappa del tour Projekt Revolution...
E boh, mia personale idea di quello che sarebbe dovuto succedere ^_^

I My Chemical Romance sono finiti, finiti e basta. Finiti anche se nessuno voleva davvero che finissero. Ora i contatti fra i membri della band scemano.
C'è un Gerard depresso, con i sensi di colpa per quello che è successo. Un Gerard che vuole farla finita. Forse ci riuscirà, forse non ne avrà il coraggio. Forse il coraggio non gli mancherà ma lo fermeranno in tempo. Forse arriveranno tardi.

- Guardami. - disse Frank, prendendogli in viso fra le mani, con ancora la Magnum tra le dita - Fa male vero? Oh, lo so, credimi. Ma adesso ascoltami, questo non è niente, NIENTE in confronto a quello che mi hai fatto passare tu! Vorrei che... che tu ti rendessi conto che il tuo menefreghismo nei confronti di tutti non ti porterà da nessuna parte. I minuti passavano, le lancette immaginarie di Frank ticchettavano e Gerard si contorceva dal dolore ansimando.
[Frerard]
AVVISO IMPORTANTE: Questa OS potrebbe essere considerata da alcuni a rating ROSSO, ma io sono buona e pucciosa e voglio che tutti possano leggerla quindi la metto arancione, 'kay? Ciao!

-Sei pronto amore?- chiese il più grande, fissando gli occhi nocciola e profondi del piccolo.
-Se tu lo sei sì - era ovvio che non avrebbe mai ammesso la sua paura.
-Io sono pronto.
Presero entrambi un respiro profondo e si tolsero le reciproche fedi, gettandole in mezzo al cumulo di ricordi perché ormai erano solo questo: ricordi. Passato. Le mogli, i figli. Adesso erano diventati passato, perché quello che avrebbero fatto li avrebbe irrimediabilmente resi tali.
-Addio Lindsay.
-Addio Jamia.
Non potevano dire altro, non sapevano che altro dire.

- Fino a qualche mese fa il pensiero che più mi assillava era il timore che non sarei mai più riuscito a innamorarmi. Non so se può capire, però la mia più grande paura era proprio quella di restare solo, e intendo solo per tutta la vita, senza più incontrare nessuno per cui valesse la pena alzarsi al mattino.
- E poi? Cosa successe a questa sua paura?
- Be’, – replicai, e sentii le mie labbra sorridere e i muscoli di tutto il corpo rilassarsi al solo pensiero, - svanì quando incontrai Frank.

[Traduzione][Frerard]traduzione di OhCheshireCat
Gerard Way vede il mondo in modo differente. Solo e segregato in un istituto psichiatrico, afferma di essere braccato, e che la sua mente contenga la chiave dell'esistenza. Davvero Gerard è in possesso di un segreto così potente? O è solo pazzo, come tutti gli altri all'interno dell'ospedale?
Pensavo di potermi nascondere da loro. Pensavo che si sarebbero dimenticati di me. Mi stanno cercando, proveranno a farmi parlare. Ma non posso far loro sapere -perchè sono l'unico che capisce quanto questo potrebbe essere devastante?

Frank temeva i discorsi con Gerard. Erano sempre un po’ strani, e ora era troppo assonnato per difendersi brillantemente da ogni possibile attacco che Gerard avrebbe potuto sferrare alla sua autostima.
Quindi decise di chiudere gli occhi, rannicchiarsi di più in modo che il suo piede non sfiorasse minimamente Gerard e impedirgli di ricordargli di essere al suo fianco.
Ma si sentiva tremendamente osservato, quindi aprì di nuovo gli occhi e incrociò inevitabilmente quelli di Gerard.
Bene, si era dato una pedata sui coglioni da solo. Ora erano cazzi suoi.
- Che c’è? – sospirò, guardando Gerard con gli occhi gonfi di sonno e non del tutto aperti.
- Sono sotto stress. – confessò Gerard, esageratamente cupo. Problemi da diva. - Ho bisogno di un modo per scaricare la tensione. – mormorò. A Frank passarono davanti agli occhi l’ultima decina di concerti, spesi a flirtare con Gerard sul palco come se fossero decisamente poco etero. Non se l’era mai domandato, ma forse a Gerard non bastavano gli strusciamenti.