oook diciamo tutta la trafila =__=
questo è un racconto a base di omoerotica (si due ragazzi che se lo BIIIIIIIP nel BIIP avete capito bene) leggete a vostro rischio e pericolo e se siete minorenni non fatemi causa per aver leso le vostre ''pure e caste pupille''. ma passiamo ad altro.
ci sono scene molto molto molto molto scottanti e le descriverò fin nei minimi dettagli. tenetevi pronti a una storia dolce quanto erotica.

Cosa fare quando tutte le tue speranze di crearti una vita sociale svaniscono sotto cumuli di timidezza ed inesperienza? Questa è la domanda che si pone Dennis, classico sfigato emarginato dal mondo, alla ricerca di una identità nella grande massa di giovani vogliosi di divertimento e amicizie. Nell'era della tecnologia, in cui internet regna sovrano, gli sfigati di tutto il mondo trovano rifugio nelle chat in cui possono realizzare i propri bisogni di socialità. Ma parlare con un computer non è come presentarsi ad una persona in carne ed ossa. Nascosta tra nickname e frasi non dette, un'arma a doppio taglio sta per abbattersi sulla vita di un computer-dipendente alle prese con la vita reale.
come sempre, se gradite (o no) fatemelo sapere.

- Suona per me, esprimi ciò che io non riesco a fare con le parole, e io scriverò per te ciò che non riesci a gridare.-

Ho scoperto di recente che talvolta si possono dire più cose tacendo.
La prima cosa che faceva dopo troppo tempo che non ci vedevamo era umiliarmi?
Fissavamo il mare, calmo da due settimane, e nel frattempo comunicavamo.
«Allora stiamo insieme»
Parlare a vanvera quando se ne ha voglia e non parlare nei momenti più importanti.

La prima volta che lo vidi era seduto su uno scoglio, osservava il freddo mare ad occhi chiusi e stava facendo l'amore con la musica...
Ho postato in questa sezione una mia vecchia one-shot, una VampirexHuman.
Lasciate un commentino se avete tempo, please!

La prima cosa che Carlo ha notato di Valerio è il sedere. (Per il compleanno di ISI)

Morgana pensa che, se Arthur muore, Merlin muore con lui. Non è la devozione cieca e incondizionata di un servo per il suo padrone, c’è qualcosa di molto più profondo; questo Morgana lo ha capito da tempo...

In tedesco, 'gegen' significa 'contro, ma ha lo stesso suono di 'gay gen', cioè 'gay per'. Il significato potrebbe quindi essere 'uomo contro uomo', oppure 'uomo gay per uomo'; su questo doppio senso si basa la fanfiction. - Sistemandosi gli occhiali sul naso, Luca sospirò di nuovo e sorrise al pensiero che tutte loro, invece, avrebbero dovuto invidiare lui.

C’era Merril seduto sul muretto di casa sua.
Questo non poteva che indicare guai.
Ma c’era di peggio.
Merril stava sorridendo.
O per meglio dire, ghignando.
Il che poteva voler dire solo una cosa.
Che una valanga, un alluvione, un’ altra qualsiasi calamità naturale  portatrice di sciagura, lo stava per travolgere.

Jacopo, nato e cresciuto nella Milano bene, non riesce a far convivere nella stessa casa la propria famiglia e la propria omosessualità; costretto ad andarsene, con la retta della Bocconi da pagare e una certa propensione a passare da un letto all'altro, riesce a trovare un lavoro abbastanza redditizio da consentirgli di saziare la sua sete di firme e feste.
Ovviamente, lì incontra qualcuno d'importante, ma l'introduzione si ferma qui... :D

Un ragazzino bello da fare male, troppo sicuro dell'effetto che fa agli altri. Un giovane uomo, deciso, ostinato, impudente, che non ha mai perso neppure una volta, nella vita.
Due individui, nella notte americana soffocante e appiccicosa, tra la periferia che diventa deserto e le luci della città.

Lui vive nel ghetto, ha una cicatrice che gli deturpa il volto e fuma Malboro.
Lui è ricco, bellissimo e vuole essere un artista.
Vivono agli antipodi ma, in fondo, amano le stesse cose. Lo skate. E l'altro.

Elia ha diciotto anni, e canta in un gruppo. Sta con un ragazzo che è da sempre uno dei suoi migliori amici- ed ha un migliore amico che è stato per un anno il suo ragazzo. Ha un fratello adottivo che sembra divertirsi a scavargli strani vuoti nello stomaco. E che non si accorge di niente, chiaro. Elia ha capelli rossi, occhi verdi e un viso che dicono sia la fotocopia di quello di suo padre- solo che lui suo padre non l'ha mai conosciuto. Elia ha tanti pensieri, tanta confusione nella testa. E tanta strada ancora da camminare.

Lavoro originale datato 1998 e ambientato nei dintorni di Milano a metà degli anni '90, è una storia inedita (circolata finora solo in versione cartacea tra gli amanti dello "yaoi-spaghetti") che tocca argomenti forti. Uno studente di botanica di buona famiglia decide di fare un'esperienza lavorativa in un parco storico, diventando giardiniere; e conosce così qualcuno che non ha proprio nulla da spartire con lui. Ma è proprio così? In un crescendo di eventi drammatici il protagonista è costretto a perdere tutte le sue certezze... tranne quelle che contano. E saranno quelle a dargli la forza di combattere.

"Le strade della vita non sono fatte per sostare...ma per essere percorse e vissute fino in fondo".Kaede Rukawa x Hanamichi Sakuragi.