Cosa succede quanto tutto ciò che pensavi fosse la tua vita in realtà è una grandissima bugia creata dal tuo stesso subconscio?

(AVVERTENZA SPOILER! POTREBBE CONTENERE ALCUNI RIFERIMENTI ALLA 2X18)
Non capiva come si era ritrovata in questa situazione. LEI. Lena Luthor si era ritrovata nella linea di fuoco tra Kara e il suo ex, eppure era successo e ora doveva capire come agire e doveva farlo anche velocemente.
Storia scritta in collaborazione con ester310

Lena è a cena con Jack Spheer, si è vestita per piacergli, forse si è vestita così per fargli capire cosa ha perso lasciandola. La cena, però, viene interrotta dall'arrivo di Kara e Mike e gli eventi prendono una piega che, di certo, Lena non aveva sospettato quando aveva scelto quel particolare capo d'abbigliamento: un abito rosso che le sta a meraviglia.
Un piccolo "missing moment" anticipato. (Storia ispirata alle foto promozionali riguardo l'episodio 2x18.)

[SPOILER 06x15 – A wondrous place]
«Che cosa stai guardando?»
Le tue labbra, pensò Regina, ma fortunatamente era in grado di reggere l’alcol molto meglio di quanto facesse Snow e perciò scosse la testa, distolse lo sguardo, non lo disse.
Oh, Emma.
«Sta solo…»
Il cuore di Regina gridava, lacero, per la situazione in cui si trovava Emma. Se avesse avuto Hook a portata di palla di fuoco, il sindaco non avrebbe esitato a lanciargliene una. Nessuno, sulla faccia di questa terra o di ogni altra, doveva pensare di poter fare del male alle persone che Regina aveva a cuore senza poi pagarne le conseguenze.

Lena sta aspettando una risposta, una risposta molto importante, una risposta che potrebbe cambiare la sua vita, una risposta su qualcosa che ha nascosto a Kara...
Seguito di "Essere il suo punto debole".

{AgentCorp-Alex/Lena Smut}
Due donne in un gay bar irlandese e una bottiglia di scotch.
"Avevo bisogno di un drink, agente Danvers. Uccidere un uomo non è esattamente una cosa meravigliosa, è contro la natura umana. E tu lo dovresti sapere bene." Il tuo cuore si appesantisce appena senti queste parole.

«Sei combattuta Lena, quasi quanto me. Tu ed io siamo simili, siamo costrette a vivere due vite separate per colpa delle persone che ci circondano. Possiamo non farlo stasera, sai? Non combattere contro te stessa, libera le ali.» Supergirl continuò, scendendo con la mano sul collo dell’altra. Tracciò i contorni della giugulare e strinse leggermente la pelle esposta. «Ti desidero.»

Il Signor Music Meister ha messo in piedi una bella fantasia per dare una lezione di vita a Barry e a Kara, ma, a volte, anche gli esseri più potenti commettono errori.
Spoiler episodio 3x17 di The Flash.

Storia partecipante all’Iniziativa Femstmas16, indetta dal gruppo Facebook “In Femslash, we trust (Official Group)”
Prompt: Liquore, dolce, decorazioni natalizie
Il primo Natale in cui Kara e Lena sono ufficialmente una coppia: come intendono trascorrerlo la supereroina e la giovane Luthor?
Dal testo:
-Non credevo di poter mai pronunciare queste parole ma…il tuo spirito natalizio uccide, tesoro.-
**
La donna rivolse un cenno verso il divano grigio e Supergirl vi sprofondò, un broncio infelice dipinto sulle labbra, tendendo le mani verso la tazza. Il labbro inferiore era spinto in avanti, lo sguardo corrucciato, gli occhi azzurri rivolti al liquido ambrato, alzò il gomito e bevve un lungo sorso, schioccando la lingua contro il palato.
Era fresco e dolce sulla lingua ma, non appena lo ingoiò, un fiotto caldo le invase la gola, bruciante.
Arricciò il naso -È forte persino per me- tossì. Lena alzò le sopracciglia mentre sorseggiava il suo -È dolce, almeno.-

Emma scivola fuori dal letto di fortuna sul pavimento facendo attenzione a non svegliare la mora che le dorme accanto. Raccoglie i suoi vestiti sparsi qua e la e si riveste in silenzio. Prende infine la sua giacca di pelle rossa e si avvicina alla porta per uscire. Indugia un momento e si volta a guardarla. I suoi capelli scuri contrastano con la coperta bianca. La sua schiena è scoperta e s’intravede un seno tra il pavimento e il braccio. La luce delle fiamme del camino danzano su di lei inondandola di riflessi caldi. Emma può sentire ancora il suo profumo, ma ora è misto all’odore muschiato e un po’ agrodolce del sesso. Per un istante gli sovviene il suono della sua voce ansimante che la chiama. E’ diversa dalla voce del sindaco. E’ dolce. E’ calda. E’ solo per lei. Sospira profondamente, come in rassegnazione, si volta e esce dalla stanza senza fare rumore. Nell’attimo in cui la porta si chiude, gli occhi di Regina si aprono guardando lo spazio vuoto accanto a lei e una lacrima le riga il viso.

[SwanQueen/ OS]
Attenzione: Questa shot potrebbe contenere spoiler post 5B e non è adatta ai deboli di cuore.
Emma dorme e, addirittura, sogna. Sembra tutto tranquillo a Storybrooke, tuttavia qualcosa o qualcuno disturba il suo sonno.

“No.”
Emma Swan era abituata alle titubanze, le apprensioni e le paure dei suoi pazienti. Ma mai, prima di allora, si era imbattuta in una tale ferrea decisione, racchiusa in un’unica sillaba.
Si tolse gli occhiali dalla montatura nera e si passò due dita ai lati del naso con fare stanco, esattamente dove svettavano i segni lasciati dagli occhiali.
“Signora Mills, sarò sincera, questa è la sua unica possibilità di salvezza.”
____________________________________________________________
CAPITOLI
1-Incontri
2-Regali
3-Di promesse fragili come ali di farfalla
4-AVVISO!
5-Il mio nome è Regina
6-Pirati
7-Tenebre di luce

“Un giorno forse ti inviteranno anche a cena con loro...”
Quel giorno era arrivato. Regina era appena tornata da una piacevolissima cena con la famiglia Charming al completo. Emma Swan le aveva dato un passaggio e una volta chiusa dietro di sé la porta di casa Regina si era sentita... vuota.

Emma si era innamorata di una donna che in realtà non era mai esistita. Regina, la sua Regina… non era reale. Era stata tutta una bugia. (Sequel di “Of Love and Loathing”)

Regina Mills è il primo sindaco donna (una latina, per giunta!) della bigotta Storybrooke, ed è più che pronta a dare battaglia per le prossime elezioni comunali, perché non c’è nulla che vuole di più che essere riconfermata sul suo trono (che non è un trono, lo sa - ma le metafore sono importanti).
Finché Emma Swan non arriva in città e Regina non si rende conto che c’è qualcosa che vuole di più che essere rieletta sindaco.
(E di quel qualcosa tratta questa storia.)
(SwanQueen)