[Jonathan Rhys-Meyers]( JONATHAN RHYS MEYERS e il sosia di Ryan Philipee.
< non riesco a credere di stringerti tra le mie braccia >

Probabilmente ero solo un coglione, ma ero sicuro che la principessina non fosse così docile come tutti credevano. Dietro quegli enormi occhi blu vi era un oceano di tenacia pronto a devastare ogni ostacolo con una sola potente onda, occorreva soltanto muovere le acque e a quanto pareva l’unico a volerlo fare ero io. Perché? Perché forse ero davvero solo un coglione.
Ma la piccola Greene.. era lei ad essere una creatura soprannaturale. Non gli zombie o l’apocalisse o il fottuto virus che aveva portato l’Inferno sulla Terra. Solo lei, la ragazzina dai capelli dorati.
Come definireste la leggerezza di una piuma scalfire la durezza di una pietra? Soprannaturale, per l’appunto.

Seguito di 'Attenti agli strozzini'; tiene conto degli avvenimenti fino al 5° libro, il resto è invenzione^^
Harry e Draco hanno sempre litigato, si sono contrastati in ogni modo possibile e immaginabile...ma all'inizio della storia Malfoy non aveva per caso cercato di fare amicizia? Nessuno osi pensare che la voglia gli è rimasta! Ma in fondo, l'idea della conquista tanto per vendicarsi di quel misero rifiuto, c'è...ed è stata covata abbastanza a lungo anche...

Non è mai una scelta vantaggiosa condividere una stanza di quattro metri per quattro con il tuo ex ragazzo. Soprattutto se l'ex ragazzo in questione è Akito Hayama, e siete più o meno in pessimi rapporti.

Annabeth sorrise ancora e Percy si diede mentalmente una pacca sulla spalla per essere riuscito a strapparle l'ennesimo sorriso. – Mi sei mancato, Testa d'Alghe – sussurrò, inchiodando gli occhi di tempesta in quelli verde mare di Percy che sorrisero prima delle sue labbra.
Il ragazzo non rispose. Forse non ce n'era bisogno, forse non gli interessava neanche farlo, forse non lo voleva proprio perché Annabeth sapeva già tutto. Riportò una mano sulla guancia liscia della sua ragazza e si sporse contro di lei per l'ennesima volta durante quella serata, facendo combaciare le loro labbra.

Annabeth non riesce a dormire, gli incubi la tormentano.
Forse Percy sarà per l'ennesima volta una soluzione ai suoi problemi?
* * *
Annabeth si chinò su di lui e stampò le proprie labbra sulle sue ripetutamente finchè non senti le labbra del ragazzo rispondere al bacio e la sua lingua entrare prepotentemente nella sua bocca per approfondirlo. Si staccarono poco dopo, entrambi con il fiato corto. Percy la guardò dolcemente con i suoi occhioni verdi ancora palesemente assonnati ma lucidi per la sorpresa.
* * *
Salve a tutti!
è la mia prima storia qui sul fandom di Percy! Spero che vi piaccia :D
Spero di leggere qualche vostra critica e/o recensione!
Buona lettura
Snaps

"Maria hai notato che stanotte la luna è davvero immensa nel cielo?" mi sussurra lui poco prima di bendarmi gli occhi, alzo lo sguardo al cielo per pochi secondi e poi il buio totale.
"Non puoi farmi questo, non più!" lo rimprovero arrabbiata e sconcertata da quel comportamento, lui mi accarezza dolcemente.
Continuo della storia "Da New York con amori e tradimenti".

Insieme ogni giorno tra i banchi di scuola, eppure così distanti.
Conoscersi appena. Nessun legame. Universi paralleli.
E se ad un tratto due ragazzi scoprissero di essere più simili di quanto avessero mai potuto immaginare?

Si conoscevano da molto eppure sapevano troppo poco l’uno dell’altro. Certo, a parte nome, cognome e connotati più generali. Giusto quelle informazioni intuibili anche senza aprir bocca, magari per sentito dire. Frequentavano la stessa scuola, con la stessa drastica visione, più nell’incessante attesa della sua fine che per un vero e proprio senso del dovere. Jude e Rob diciottenni, compagni di liceo. E tutta una vita davanti per conoscersi.

Passato, presente. Sentimenti che non cambiano.

Quando Harry scopre Malfoy intento a gironzolare per i corridoi di notte, pensa che il Serpeverde stia tramando qualcosa contro di lui. Così decide di seguirlo e, quando Malfoy si infila silenziosamente nella Stanza delle Necessità, Harry fa altrettanto.
Ma è allora che si accorge di essere fuori strada. E quello che Draco sta “tramando” lo sconvolge.

Cammino su un largo marciapiede, facendo lunghi respiri, con l'ipod nelle orecchie. Uscire a correre così presto mi è sempre piaciuto. A quest'ora del mattino, New York è già sveglia. Soho mi si apre davanti agli occhi, la maggior parte delle serrande ancora mezze abbassate, i commessi dei negozi intenti a spazzare gli ingressi e a sistemare gli scaffali.
Silenzioso, pulito, calmo come solo l'alba poteva presentarmelo.
Il nostro posto.

Due fratelli estremamente uniti e con un rapporto a tratti decisamente ossessivo e morboso. Quando un terzo elemento, Fabio si inserisce in quella delicata equazione, cosa potrebbe mai succedere? Può essere il punto di svolta per capire che qualcosa non va o sarà solo la classica farfalla che provoca uragani?
Fabio la vita non si limitava a viverla al massimo, no, lui la vita la mangiava, pezzo per pezzo, e non si fermava davanti a nulla.
Ragazzi, risse, tatuaggi, libri, macchine, moto, tutto.
Tutto quello che poteva dargli un visione ampia delle cose, tutto quello che gli provocava sensazioni ed emozioni forti, era tutto benvenuto. Per quello aveva avuto paura di presentarlo a Sebastiano, perché la vita a suo fratello faceva paura, una paura fottuta, e la viveva poco a poco, centellinando tutto per non lasciarsi sommergere, perché bastava davvero un niente, un sospiro, un’emozione, una delusione, e lui poteva rompersi. Però poi li aveva avvicinati, i suoi due mondi preferiti, e Fabio aveva tirato fuori una delicatezza che Michele non credeva possedesse.

Una cena, un bicchiere di vino, una sigaretta e..

Le autrici di It's All In The Game, pachelbel90 e Ilaria1993, tornano insieme con una nuova storia!
Non vedo l’ora di punire tutti quei vietcong comunisti bastardi che hanno già ucciso, e continuano a farlo, tanti giovani soldati americani; e me ne infischio di tutti quei traditori, quegli effeminati figli dei fiori che dicono tanto Fate l’amore, non fate la guerra.
Fate l’amore un cazzo! Penso io tutte le volte che sento dire queste cazzate.[...]
Non voglio combattere questa guerra, nè nessun'altra.
Non sono un figlio dei fiori, non vivo la mia vita a base di erba e kaleidoscopi, sono solo contrario a questo modo di governare un paese. Risolvere un problema con le armi, a parer mio, porta solo altri problemi, maggiori in quantità e gravità.