[Star Wars Acolyte (post finale prima stagione) - personaggi principali: Osha, Qimir]
Osha aveva deciso di seguire Qimir e di farsi addestrare da lui nell’uso della Forza, in particolare del lato oscuro di essa. Adesso entrambi stavano fissando il tramonto insieme, lui aveva posato la mano sulla sua stringendogliela, eppure lei non aveva scostato la sua. Forse perché quel gesto era perlopiù simbolico e stava a dimostrare che lui era al suo fianco e questa cosa in parte le conferiva una calda sensazione di sicurezza… o forse la verità era che non associava a quel gesto poi così tanta importanza perché si sentiva ancora travolta dagli ultimi eventi che le occupavano la mente: la verità sulla morte di sua madre, il suo aver ceduto al lato oscuro, sua sorella che aveva deciso di intraprendere un’altra strada, facendosi deliberatamente cancellare la memoria su di lei e Qimir.
Mille pensieri le affollavano la testa e le fecero perdere la cognizione del tempo, ma quando Qimir sciolse la mano dalla sua, si accorse che il sole era calato del tutto...

"So che il destino non fa sconti. Ma, se puoi, risparmialo. Se puoi, parlargli. Se puoi, riportalo da me.”

“Ho bisogno di vedere la galassia a modo mio Cal Kestis, non posso più restare qui” le parole che Merrin gli aveva rivolto solo qualche ora prima erano state come una pugnalata al cuore
[Questa storia partecipa alla Valentine's Day Challenge (III Edizione) indetta dal forum Siate Curiosi Sempre.]

"Senso di solitudine e rabbia sono le uniche cosa rimaste. Non c’è più nulla a farle compagnia."
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Scritta per "La sfida dei 200 prompt" del gruppo FB "Fondi di caffè".
Prompt: Letto