When your whole world is Black di Mokochan (/viewuser.php?uid=81458)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1. Non c’era solitudine più grande [1982] ***
Capitolo 2: *** #2. Non c’era niente di più sbagliato [1975] ***
Capitolo 3: *** #3. Che la sua mano sfiorasse [1981] ***
Capitolo 4: *** #4. Non puoi avere sempre tutto [1979] ***
Capitolo 5: *** #5. Tu hai già una famiglia [1995] ***
Capitolo 6: *** #6. Accartocciato [1973] ***
Capitolo 1 *** #1. Non c’era solitudine più grande [1982] ***
CAP10
When your
whole world is Black
#1. Non c’era solitudine
più grande
Il rumore delle onde che s’infrangevano contro gli scogli che
circondavano la prigione era assordante. Lo era anche il suono delle
piccole gocce che cadevano dal soffitto di pietra, accompagnato dal
fruscio delle nere vesti delle guardie di Azkaban. Tremante, Sirius
osservò una di quelle nere figure passare di fronte alla sua
cella, voltarsi per un secondo e studiarlo in cerca di un po’
della sua felicità – come se gliene fosse rimasta,
dopo quella notte.
Con lo sguardo perso nel vuoto, il giovane Black si
trasformò in Padfoot e si acciambellò,
circondandosi del proprio calore; poi guaì.
Continuava ad avere
freddo.
Non c’era solitudine più grande che
nell’aver perso tutto.
[110
parole; prompt: 074. Alone
– Sirius
Black, dopo un anno di prigionia]
[Questa drabble
partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling, Where've you
been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
Note
dell'Autrice ✬
Ma la vera domanda, dopo questa drabble è: ma se non eri il
personaggio preferito di J.K., che minchia ti faceva? No,
perché a essere i suoi personaggi preferiti bisogna proprio
avere sfiga (vedasi Remus). E niente. Dovevo aver la depressione,
perché questa m'è venuta così. Na
gioia mai (che, per inciso, i miei preferiti muoiono sempre) (sigh).
Anyway, se vi interessa, ho in corso una long piuttosto...
'fantasiosa'... sempre su Harry Potter! E sempre con Sirius: Looking
too closely.
Un bacione!
Mokochan
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Capitolo 2 *** #2. Non c’era niente di più sbagliato [1975] ***
CAP10
When your
whole world is Black
#2. Non c’era niente di
più sbagliato
Gli occhi di decine di elfi domestici decapitati seguivano i suoi passi
lungo gli stretti corridoi della casa, un profumo rancido e stantio a
insozzarne i contenitori di vetro e argento.
Sei feccia, un putrido
scarto nato per errore nella nostra famiglia.
Sirius si fermò, la bacchetta in pugno; era cresciuto con
quegli occhietti vitrei a valutare ogni suo passo, ogni sua parola,
come se potessero capire chi era davvero. Erano, più di ogni
altra cosa, la rappresentazione del male che albergava nei cuori dei
Black.
Io ho scelto la luce,
però, pensò cupamente il giovane
mago.
Non
c’era niente di più sbagliato che esser giudicati
da delle teste avvizzite.
[110
parole; prompt: 096.
Light – Sirius Black, prima del
suo quinto anno a Hogwarts]
[Questa drabble
partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling, Where've you
been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
Note
dell'Autrice ✬
Come accadde? Perché questa è diventata una
raccolta? Forse perché non ho pensato che, partecipando a
questa iniziativa, sarebbe potuto capitare - data la mia fissa per
Sirius - di poter di nuovo scrivere di lui? Eh, sì.
Così, eccomi. Again. Nuovi titolo, un secondo capitolo a
ricordarci che bel posto sia Grimmauld Place, e che bello fosse lo
sport della dolcissima zia Elladora, amante della decapitazione degli
elfi. Chissà che bella infanzia, eh? Chi non vorrebbe dei
parenti del genere? Nessuno, esatto. Poi ci si stupisce se Sirius
è fuggito. Cacchio. Vorrei vedere voi, in un posto
così, con gente così, e con l'alta
possibilità di venir pure spinti tra le braccia dell'Oscuro
Signore dalle vostre cugine pazze. Ehm. Comunque! Ringrazio Harley Sparrow
per aver commentato il primo capitolo, è stata molto carina.
Ora fuggo!
Un bacione!
Mokochan
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Capitolo 3 *** #3. Che la sua mano sfiorasse [1981] ***
CAP10
When your
whole world is Black
#3. Che la sua mano sfiorasse
Sirius aveva sempre detestato le gabbie, che esse fossero fisiche o
emotive – la differenza era pur sempre sottile, che la sua
mano sfiorasse un muro o la pelle di una donna. I muri li aveva spesso
abbattuti: Grimmauld Place era un ricordo sfocato e pieno di angoli bui
che nulla aveva a che vedere con l’appartamento in cui adesso
viveva; e ogni donna che aveva toccato, con un’arroganza che
non nasceva dall’età quanto
dall’orgoglio, gli era scivolata via dalle mani, su uno
sfondo tinto di bianco. Anche quando non occorreva, anche quando
desiderava al punto da negarsi la libertà.
«Non
mi vuoi.»
«Lo so.»
Ma ogni libertà aveva un prezzo.
«Pads…
Marlene è morta.»
Sirius la strinse tra le braccia, un corpo freddo su uno sfondo tinto
di nero.
«Lo
so.»
[131
parole; prompt: 056. I
know – Sirius Black, 1981:
sterminio della famiglia McKinnon]
[Questa drabble
partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling, Where've you
been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
Note
dell'Autrice ✬
Passiamo dalle drabble alle flashfic (che doveva essere una drabble,
ma a sto giro non ce l'ho fatta - e onestamente mi piace di
più così). Questa cosa potrebbe essere
interpretata in vari modi (dal contrasto bianco/nero, dove il bianco
è associato alle lenzuola di un letto, dove Sirius
decisamente avrà passato qualche bella notte, e dove il nero
è il buio presente nell'abitazione dei McKinnon, dove la
morte si è presa ognuno di loro, tra cui Marlene, appunto.
Possiamo dire che quindi sia una Sirius/Marlene con un brutto finale?
Beh, sì. Yee. Una gioia mai anche a questo giro (vabbeh,
è una raccolta angst, il protagonista è pure
Sirius, non che ci voglia molto...). Ah, la persona con lui non è James, ma Remus. James è, come sapete, chiuso a Godric's Hollow in quel periodo. Ringrazio ancora una volta Harley Sparrow
per aver commentato! E ringrazio anche coloro che hanno messo questa
raccolta tra i preferiti, le seguite e le ricordate! :*
Un bacione!
Mokochan
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Capitolo 4 *** #4. Non puoi avere sempre tutto [1979] ***
CAP10
When your
whole world is Black
#4. Non puoi avere sempre tutto
Sirius si pulì la guancia sporca di sangue, dove un profondo
taglio svettava, il ricordo di una maledizione che aveva evitato per
pura fortuna – dubitava che Regulus avesse mirato male, era
sempre stato molto bravo nei duelli. Con un sorrisetto sprezzante,
Sirius mosse qualche passo in direzione del Mangiamorte, la bacchetta
che vibrava, gli occhi grigi accesi di rabbia. «Mi aspettavo
di meglio da te, Reg.»
Mi aspettavo che fossi
più intelligente di così, fratellino.
Regulus sospirò – rassegnazione, gelosia, rancore.
«Non puoi avere sempre tutto, Sirius.»
Poi levò la bacchetta: non c’erano rimpianti. E
Sirius, un Sortilegio Scudo e un ringhio di intenso dolore,
pensò che aveva ragione.
Non posso.
[110
parole; prompt: 016.
Fight & “Ci
aspettiamo sempre il meglio da coloro che amiamo, e raramente lo
otteniamo.” – Chuck;
Sirius Black,
1979 - Regulus diventa un Mangiamorte]
[Questa drabble partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling,
Where've you been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
[Questa drabble partecipa alla ‘Corsa
delle 24 Ore - V Edizione’ indetta dal forum Torre
di Carta]
Note
dell'Autrice ✬
Nuova drabble, questa volta c'è Regulus! In un mondo ideale,
Regulus avrebbe fatto scelte migliori; purtroppo, così non
è andata. Ambientata poco prima della sua morte,
più o meno. Ho sempre pensato che almeno qualche scontro tra
i due ci fosse stato. E vabbeh. Ringrazio coloro che hanno messo la
raccolta tra i preferiti, le seguite e le ricordate! Faccio inoltre
notare che la raccolta ora è mista, quindi di drabble,
flashfic e one-shot!
Un bacione!
Mokochan
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Capitolo 5 *** #5. Tu hai già una famiglia [1995] ***
CAP10
When your
whole world is Black
#5. Tu hai già una famiglia
Sua madre lo aveva diseredato, eppure quella casa gli apparteneva.
Mentre Dumbledore illuminava i vecchi corridoi del numero dodici di
Grimmauld Place e mostrava il nuovo Quartier Generale ai membri
dell’Ordine presenti, Sirius rimase piazzato
all’ingresso, gli occhi incavati fissi sul ritratto
strillante di Walburga Black, che si era destato nel momento stesso in
cui aveva chiuso il portone con ben poca delicatezza.
«Tu! Osi di
nuovo entrare in questa casa! Tu, traditore del tuo sangue, figlio
degenere, vergogna della nostra famiglia!»
La settimana prima, quando si era recato lì per controllare
lo stato dell’abitazione, aveva constato con amarezza che la
sua cara mamma si era premurata di attaccare un quadro di se stessa
nell’androne d’ingresso; ogni tentativo di
staccarlo dalla parete gli era valso un grosso mal di testa e parecchie
crisi isteriche. Incantesimo
di Adesione Permanente!, gli aveva urlato Walburga con un
ghigno, prima di continuare a insultarlo per essere tornato a
riscuotere l’eredità di famiglia.
«Non sarebbe il caso di metterla a tacere?»
domandò Tonks, facendo sussultare Sirius; era appena sbucata
da dietro un angolo, capelli rosa scompigliati e sguardo perplesso,
opposta a sua madre tanto nell’aspetto quanto nel portamento
insieme goffo e sicuro.
L’ultima volta che l’aveva vista, prima che tutto il mondo andasse
a puttane, era una bambina che mutava colore di capelli a
ogni cambio di umore e che cercava di imitare inutilmente la camminata
di Andromeda, risultando invece impacciata come Ted. Quella pupetta
adesso era una donna, Auror per di più. E quando Dumbledore
gliel’aveva presentata, quella mattina, facendolo
ricongiungere anche a Remus e a vecchi membri del primo Ordine come
Malocchio, Sirius quasi non l’aveva riconosciuta. Erano stati
il colore dei capelli e il viso per certi versi somigliante a quello di
Andromeda a smuovere qualcosa nella sua memoria, lasciandolo di stucco.
Impietrito, Sirius le lanciò un’occhiata.
«Vuoi avere l’onore, cugina?»
domandò ironicamente, e nel farlo tese un braccio in
direzione del ritratto, la mano aperta in un chiaro invito.
In risposta, Tonks si limitò ad avvicinarsi al dipinto con
la bacchetta sollevata, le urla di Walburga sempre più
forti. Fu solo quando l’Auror si trovò a pochi
centimetri da lei che la vecchia donna si interruppe e, dopo averla
studiata con occhio critico, riprese a strillare con maggiore forza:
«Mezzosangue!
Figlia di quella lurida
traditrice! Non hai alcun diritto di insozzare la casa dei
Black col tuo sangue Babbano, tu schifos-».
Tonks afferrò le tende poste attorno al vecchio quadro e le
chiuse con uno strattone, facendo cessare le urla, i capelli ora di un
tiepido color porpora.
Si voltò verso Sirius, accigliata. «La mamma non
scherzava su di lei.»
«Credimi, resta impressa a chiunque l’abbia
conosciuta» rispose Sirius, il ricordo di sua madre, che gli
inveiva contro mentre abbandonava per sempre la casa in cui era
cresciuto, nitido come se fosse passato un solo giorno. Invece, erano
trascorsi poco meno di vent'anni. E lei era morta –
e cosa gli aveva lasciato, dopo tutto quel tempo?
Un schifoso ritratto per ricordargli di aver voltato le spalle alla
famiglia.
Non starci male, Pads,
gli ripeté la voce di James, un flebile ricordo di una frase
detta al loro sesto anno a Hogwarts, perché una famiglia
ce l’hai già.
E mentre Tonks scuoteva il capo per ciò che si era appena
sentita dire, Sirius guardò il pavimento lurido su cui aveva
camminato per la maggior parte della propria infanzia e
pensò che ora, di quella famiglia, non gli era rimasto quasi
più nessuno, se non Harry e...
«Perché non mi mostri la casa, invece di startene
lì a mettere il broncio?»
Sirius sollevò lo sguardo, colto alla sprovvista. Tonks lo
fissava. «Scherzi?»
«Affatto.» E ciò detto, la giovane lo
prese per un braccio e lo trascinò lungo il corridoio cupo,
ignorando le sue proteste e ricordandogli che quella famiglia,
purtroppo, comprendeva anche una cugina rompiscatole.
[642
parole; prompt: 097.
Family – Sirius Black, Nuovo
Quartier Generale dell'Ordine, 1995]
[Questa one-shot partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling,
Where've you been?’ - 100 Prompts su Livejournal]
Note
dell'Autrice ✬
Allora, ci ritroviamo ad aggiornare questa raccolta con una bella
one-shot! Poco più di una flashfic, inoltre in mezzo
all'odio per Walburga, la vita da schifo, e tutte le sfighe,
c'è una luce, piccola e un po' rompiscatole. E per una
volta, non è solo Harry. Nymphadora Tonks è la
cugina che tutti vorremmo. Ed è anche splendida - l'ho
sempre pensato, così come ho sempre pensato che fosse
perfetta per Remus. Ma questa è un'altra storia! Ringrazio EcateC, emmevic e _Schwarz per
aver recensito il precedente capitolo, e emmevic
per aver betato questa one-shot! Inoltre, un piccolo ringraziamento
anche alle 2 persone che hanno inserito la raccolta tra i Preferiti, e
alle 3 che l'hanno messa tra le Seguite! **
Un bacione!
Mokochan
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Capitolo 6 *** #6. Accartocciato [1973] ***
CAP10
When your
whole world is Black
#6. Accartocciato
Il rumore della carta strappata attirò gli occhi grigi di
Sirius, che si posarono sul fratello minore con un vortice di
sentimenti contrastanti.
Non gli era mai importato che Orion non gli volesse bene, troppo
distante dal volere paterno per desiderare di venir preso in
considerazione, eterno secondo per propria scelta.
Allora perché?
La carta finì sul pavimento e Sirius la osservò
rotolare sotto al tavolo, accartocciata, abbandonata.
Era di colore azzurro, scelta con affetto.
Regulus sollevò il regalo – una Nimbus 1001, la
scopa più veloce mai creata – e sorrise radioso,
guardato con orgoglio dal padre; unico destinatario di quel sentimento.
Sirius continuò a fissare la carta – accartocciato, proprio come lei.
[110
parole; prompt: 066. July
– Sirius
Black, Compleanno di Regulus a Grimmauld Place, Luglio 1973]
[Questa drabble partecipa al'iniziativa ‘Oh, Darling,
Where've you been?’ - 100 Prompts su Livejournal - link su torre
di carta]
Note
dell'Autrice ✬
Nuovo aggiornamento! Questa è stata buttata giù
di getto tipo cinque minuti fa. O giù di lì. Sto
cercando di sfidare me stessa per tornare ai vecchi ritmi, quindi mi
sono spremuta le meningi. Il prompt scelto è "July", mese in
cui secondo me è nato Regulus Black - 25 luglio 1961 nelle
mie storie (la Rowling ha fatto solo sapere l'anno di nascita, non
giorno e mese, quindi ho scelto io lol). Ho voluto far ruotare la
drabble attorno ai sentimenti di Sirius verso Orion e l'affetto paterno
riversato solo sul fratellino, il piccolo
re della casa. Non penso che a Sirius non sia mai
importato del tutto dei propri genitori; penso che abbia fatto i conti
coi propri sentimenti e le proprie scelte, e le grandi differenze che
intercorrevano tra lui e la propria famiglia. Famiglia che lo ha
ripudiato nel momento stesso in cui Sirius è scappato
ripudiando loro e le loro idee, diversamente da Regulus, che le ha
abbracciate senza dubitare (almeno in apparenza, visto poi il
sacrificio fatto nel 1979 che mette in dubbio molte delle sue scelte).
Tornando a noi, ringrazio Emmevic e Freya Crystal per aver commentato
il precedente capitolo.
Ora fuggo. Un bacione!
Mokochan
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