Recensioni di paige95

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Recensione alla storia And yet here we are - 06/03/21, ore 16:48
Capitolo 1: And yet here we are
Ciao mia cara!

Non ho mai idea di cosa leggere sul tuo profilo per non rovinare la storia con le mie riflessioni da ignorante in materia, purtroppo ho lacune immense sui tuoi fandom. Mi avventuro in questa raccolta, non perché abbia dimestichezza con i personaggi, ma perché ho avuto modo di leggere di loro anche altrove e spero con il cuore di poterti offrire un’opinione più utile possibile.
Le drabble che ho letto hanno una cadenza quasi poetica. Ho avuto la percezione che volessi “giocare” con le parole e trasmette tutta l’energia che esse nascondono, obiettivo che spesso ci si prefigge con le drabble, ma non per questo il risultato è scontato. Trovo tu sia stata bravissima e molto potente in questo “compito”, ogni drabble racchiude in sé un’idea e una scena che non si chiude mai su se stessa, ha estremi infiniti sia all’inizio che alla fine.
Il lessico è a tratti ricercato ed esprime fortemente l’atmosfera antica che ruota intorno a questi personaggi. Deduco sia frutto del contesto nel quale i personaggi sono inseriti e penso tu abbia fatto un ottimo lavoro sotto questo aspetto.
Hai aperto la prima drabble immergendo il lettore nella psiche di Geralt. Non ci è dato sapere quali incubi abbiano messo in subbuglio la sua mente. Evidenzi uno stato psicofisico inquieto che viene accostato alla personalità dell’uomo, facendomi intendere che il suo tormento interiore non sia un episodio isolato e occasionale, ma che faccia parte della sua vicenda personale e del suo essere. Al suo fianco c’è un uomo più quieto, Jaskier. Non appena Geralt si volta verso di lui, la pacatezza che quest’ultimo sa infondergli viene anticipata dal gesto privo di rumore che compie per incontrare i suoi occhi. Jaskier si presenza subito come il compagno complementare a Geralt, non teme i fantasmi che lo tormentano, anzi scava oltre tutto ciò che il passato ha spezzato in Geralt, perché sa quanto lì possa ancora nascondersi qualcosa di prezioso.
La seconda drabble rappresenta ancor più vividamente uno “scontro” (oltretutto scatenato da un pretesto molto dolce) tra due personalità distanti. Geralt sembra non conoscere un modo più tranquillo per rivolgersi a Jaskier ed inoltre il suo lato fumantino non lo rende un uomo diplomatico anche con colui del quale è innamorato. I due sono due mondi opposti: l’uno è un guerriero, l’altro un musicista indifeso. Non esitano ad esserci l’uno per l’altro; Geralt sfrutta le sue abilità di guerriero per proteggerlo, c’è nel momento del bisogno e l’episodio a cui accenni è emblematico a questo proposito; Jaskier sa infondere al compagno sollievo fisico e spirituale, un sollievo che quieta il lupo, per il quale Jaskier è la sua debolezza con una voce paragonata ad una delle sue melodie d’amore.
La terza drabble credo sia quella che rappresenta al meglio il rapporto tra i due o forse, per meglio dire, aggiunge un tassello importante alle drabble precedenti. Tra questi brevi componimenti vedo un filo rosso che li tiene insieme tutti ed è rappresentato da ciò che scambiano l’un l’altro questi due uomini. Le profonde ferite che mostra Geralt sono reali, ma credo anche profondamente allegoriche, lui porta dentro graffi di simili proporzioni, ferite da cui non è mai riuscito a fuggire, è rimasto a combattere contro se stesso e contro tutto ciò che di terribile può attraversare il suo cammino. Persino Jaskier non è in grado di liberarlo dalla sofferenza, ma è certo che non ha alcuna intenzione di lasciarlo da solo - benché lui non sia un guerriero -, donandosi così conforto e protezione reciproca. Geralt inoltre sembra mostrarsi debole e non ha paura di cedere davanti a Jaskier, anzi sa di poterselo permettere, di volerlo fare, sa che salvaguardare il loro rapporto gli è indispensabile per vivere e per questo è grato al compagno, gli è grato per essere così indispensabile alla sua sopravvivenza.
La quarta e ultima drabble per certi versi mi sembra simmetrica alla precedente, stavolta è il turno di Geralt soccorrere e, come di consueto in questa carrellata di flash, aggiungi un tassello a questa relazione lineare in un vivo (e dolce) tormento tra i due. Distacco, vicinanza, amore e perdono (per tutte le volte in cui il loro rapporto si trasforma in uno scontro addolcito dal più profondo sentimento) si intrecciano tra queste righe, esplicitando quanto Geralt tenga a loro e non desideri che ciò che è li allontani.

È sempre un piacere per me immergermi in nuovi fandom attraverso le vostre storie, le vostre interpretazioni sui personaggi sono sempre molto puntuali, commoventi e sono certa siano anche molto attinenti al vero. <3

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Recensione alla storia I miss you, stupid cheap bard - 24/01/21, ore 09:15
Capitolo 1: Parte 1
Tesoro mio ^^

Arrivo in super ritardo, scusami, ma ci tengo a passare anche qui, sperando di non scrivere troppe cavolate visto che non conosco il fandom ❤
L'ambientazione che hai menzionato nelle primissime righe ha contribuito a creare un'atmosfera misteriosa e angst; mi sono subito immaginata già dall'incipit che sarebbe stata una storia dai toni cupi con sfumature colorate dalla tua sensibilità.
Ogni forma di riflessione e di introspezione consente anche ad una lettrice ignorante come me nel fandom di immergersi subito nella trama. Non hai lasciato qualcosa al caso, è tutto assolutamente comprensibile. Hai sfiorato le corde giuste di questo frangente che hai deciso di narrarci, sono certa tu abbia portato alla luce tutti gli elementi necessari per rendere contesto e personaggi canonici, è questa l'impressione che ho avuto nel corso della lettura.
Hai introdotto non solo i protagonisti, ma anche personaggi che portano il lettore ad una grande sintonia con il mondo che ci stai narrando e con la trama originaria che tu penso abbia recuperato per questa storia.
Il destino sembra giocare un brutto scherzo a Geralt, gli ha lasciato qualche incognita, sembra quasi che agisca in protezione di questa donna perché sono le stelle a suggerirglielo. Mi presenti Geralt attraverso i suoi gesti e i suoi pensieri ed è proprio attraverso questo profondissimo modo di raccontare che io capisco la sua personalità. Promette al bardo che lo avrebbe cercato e lo ha trovato nel ricordo dolcissimo del mercante. Sei sempre splendida ad alternare presente e ricordi (qualunque storia essa sia), amalgami tutto benissimo; i ricordi sembrano scorrere negli occhi di Geralt durante il racconto dell'uomo, gli scuotono l'anima ma cerca di mantenere integra la dura corazza che lo contraddistingue. La reazione di Geralt è emblematica, ci racconta qualcosa del rapporto tra lui e Jaskier; la durezza fa sicuramente parte della personalità di Geralt, ma io leggo tra le righe che nasconde grandi sensi di colpa per averlo trattato male l’ultima volta che si sono visti, gli torna subito in mente dal racconto e sente una forte nostalgia (emozioni che nemmeno la durezza può sopprimere).
Jaskier mi piace tantissimo, lo descrivi come un cantastorie dolcissimo, sensibile e con un carattere fragile (caratteristiche non per forza negative); pensa a Geralt sminuendosi, quasi pensasse di essere davvero di troppo per lui, quindi non riesce a rimproverargli il modo in cui lo ha trattato. Non conosco nulla di questi personaggi, tranne ciò che mi hai insegnato tu, eppure grazie alle tue descrizioni così approfondite riesco ad immaginarmeli in azioni. Jaskier dimostra la sua sensibilità quando trae serenità dal canto spensierato di due bambine, dalla loro ingenuità. A differenza di Jaskier, Geralt sa nascondere ciò che prova, ma ciò non significa che non abbia sentimenti, anzi tutto il contrario. Mi piace che, per quanto diversi, i due si siano influenzati positivamente a vicenda; Jaskier sembra essere diventato più coraggioso accanto a Geralt, a seguito di tutte quelle missioni che presumo abbiano affrontato insieme; Geralt è diventato molto più sensibile a ciò che lo circonda, anticipo la sua commovente reazione davanti alla piccola e al pensiero che Jaskier possa aver insegnato a quelle persona a non temere uomini come lui.
Sempre per quanto riguarda la personalità di Geralt, mi ha colpita il contrasto tra la differente reazione di Igor e Geralt (non mi stupisce la tua abilità ovviamente): Igor piange per ciò che è successo, Geralt invece non piange, mostra quasi impassibilità, ma in realtà la sua mente sta cercando in tutti i modi una ragione che possa aver spinto Jaskier a non fare l'eroe, non riesce a concepire di averlo perso.
Sempre tornando alla dolcezza di Jaskier, mi sono sciolta quando copre le bimbe prima dell'attacco.
Geralt dimostra indiscutibilmente di avere un cuore e di provare sentimenti per Jaskier quando corre in suo soccorso e pensa sia colpa sua per il loro allontanamento. Jaskier è quell'uomo puro di cuore che sa vedere dietro la corazza e di cui Geralt aveva bisogno, il destino accennato all'inizio si insinua anche nel loro rapporto. Geralt pensa a tutti i contro di averlo accanto durante i viaggi, di doverlo salvare in continuazione perché Jaskier soprattutto all'inizio non era in grado; poi pensa a tutti i vantaggi e a tutto ciò che Jaskier dagli svantaggi gli ha insegnato: aveva imparato ad aiutare gli altri con lui accanto, lo aveva reso migliore, aveva lasciato un'impronta indelebile nel suo cuore (grazie a lui continua ad aiutare e a proteggere gli altri, anche se le loro strade si sono divise) e Geralt non vuole perderlo nel modo più assoluto.

Ma esattamente a te come vengono queste idee? Ho il sentore che tu sia stata immensamente IC nei personaggi e nel contesto, altrimenti non avrei avuto questo senso di fluidità durante la lettura. Sei super brava, adoro le emozioni che trasmetti con le tue storie ❤

Devo recuperare le ultime storie che hai scritto e terminare questa minilong, l'unica cosa che potrebbe farmi lasciare in sospeso queste letture è una certa originale 👀❤

A presto, tesoro!
Un abbraccio grande grande
-Vale (una tua grandissima fan)