Recensioni di Monique Namie

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Recensione alla storia Un Unicorno Troppo Felice per Essere Vero - 02/03/17, ore 15:30
Capitolo 1: Tribute for Seymour Glass
II CLASSIFICATO al contest "Di fandom oscuri e misteriosi"
[Sezione libri]

Grammatica: 4.9/5 
Per quanto riguarda la grammatica hai fatto un buon lavoro. Ho riscontrato solo due piccoli refusi che ti segnalo di seguito: 
- “Perché si” = sì, l’avverbio di affermazione richiede l’accento. 
- “Dietro di sè” = dietro di sé

Lessico e stile: 4.5/5 
Lo stile mi è sembrato abbastanza buono. La lettura è risultata piacevole e generalmente scorrevole. Alcune volte usi anche frasi molto brevi che spezzano il testo, creando le giuste pause. Altre volte ho avuto l’impressione che abusassi delle virgole, per esempio: “Ci pensava, intensamente, talvolta così tanto da farsi male”. La prima virgola mi sembra superflua. In quest’altra frase “Sapeva quanto, immensamente, Seymour amasse Muriel,” toglierei le due virgole prima e dopo “immensamente”. 
Mi è suonata un po’ strana anche l’espressione “aveva quel non sapeva cosa”. Io ho sempre sentito dire “aveva quel non so che”, qualunque fosse il soggetto.

Trama: 8/10 
La trama è rivelata attraverso i ricordi e i pensieri di Buddy, fratello del protagonista Seymour. La scelta di prendere un personaggio della famiglia e renderlo la voce narrante funziona bene e appare del tutto naturale. Tramite le parole di Buddy veniamo a conoscenza del carattere e delle doti del protagonista. Seymour Glass è un burlone, uno che sa farsi ascoltare e cattura l’attenzione. Tuttavia è anche un personaggio parecchio enigmatico. 
Ci sono alcune cose che non specifichi e quindi, restando vaghe, fanno sorgere delle domande. Per esempio, che cosa diceva il “famoso discorso sui pericoli della pesca, vecchio ormai di decenni”? 
Certi elementi sono difficili da interpretare se qualcuno non ha letto il libro, per esempio il riferimento al dinosauroche scodinzolava e morde la cima di un abete. Nomini anche una bambina di cui Seymour dovrebbe essersi innamorato, evento che lascia un po’ spiazzati e fa sorge altri interrogativi. Chi è la bambina? Dove si sono incontrati? Leggendo un riassunto intuisco che forse si tratta di Sybil e che si sono incontrati al mare.

Caratterizzazione personaggi: 9.5/10 
Seymour appare un personaggio enigmatico e, per quel poco che ho letto del libro, mi sembra che questa sia proprio una sua caratteristica. Il fratello stesso si pone domande sul motivo del suo comportamento, senza riuscire a trovare una risposta certa. Questo personaggio, descritto dal punto di vista del fratello, risulta intrigante e misterioso. È una figura su cui si può riflettere molto senza mai trovare una spiegazione certa riguardo al motivo dei suoi gesti. 
Si intuisce molto bene l’affetto che legava Buddy al fratello suicida. Sei riuscita anche a fornire un minimo di descrizione fisica di Seymour e ciò è utilissimo farsi un’idea di come sia fisicamente. 
Tuttavia ho sentito la mancanza di qualche informazione in più riguardo Buddy. Anche riguardo agli altri personaggi sappiamo poco, ma essendo secondari, non è troppo rilevante conoscerli a fondo.

Gradimento personale: 2.5/3 
Il racconto mi ha incuriosito, soprattutto per le eccentricità di Seymour, tanto che mi è venuta voglia di leggere il libro. Non sono riuscita ad apprezzare pienamente il racconto solo perché alcune cose sono appena accennate e, non avendo letto il libro, mi sono sentita un po’ esclusa. Praticamente ho avuto l’impressione che tu stessi parlando a un pubblico che ha ben presente tutti i fatti, e chi non sa nulla si arrangia. Per esempio, il riferimento al “famoso discorso sui pericoli della pesca”. 
Per tutto il resto è stata una lettura piacevole.

TOTALE 29.4/33 
Recensione alla storia Quando la pioggia odora di sale. - 31/08/15, ore 21:11
Capitolo 1: Quando la pioggia odora di sale.
Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni del CSC su FB!
Parto dicendoti che il mio giudizio probabilmente risulterà incompleto per il fatto che non ho letto questo libro. Di Banana Yoshimoto ho letto solo Kitchen e, da quello che ricordo, c’era un pressante senso di malinconia che intuisco essere parte integrante dei racconti di quest’autrice. Anche nel tuo scritto ho notato la stessa malinconia, quindi credo tu sia riuscita a riprendere bene lo stile.
Ti faccio notare le cose che secondo me andrebbero migliorate:
1- “così colmi di nulla fare” ="nulla da fare"
2- In genere ho trovato alcune frasi un po’ troppo articolate, tanto che ho dovuto rileggerle più di una volta: per esempio “Il suo turbinare smanioso in quei pensieri si era appena fatto simile ad una dispersione consapevole e senza resistenza ad una forza maggiore, che l’abbaiare grave di Pochi la interruppe bruscamente, costringendola ad alzarsi controvoglia e raggiungere la finestra.” Prima tutto io avrei tolto quel “che”, poi, se devo essere sincera, la frase è bella, ma non ne capisco il significato. “Il suo turbinare smanioso in quei pensieri”, più che altro sono i pensieri che turbinano smaniosi in lei e lei vivendoli prova una dispersione consapevole dell’animo. Non so se ho interpretato giusto. Per come l’hai scritta tu, questa frase mi sembra più adatta ad un testo poetico piuttosto che a un testo in prosa.
3- L’editing: ho dovuto zoomare la pagina del mio pc per riuscire a leggere agevolmente. Il font che hai usato è un po’ troppo minuto.
4- “le fluirono alla mente le parola” = “parole” al plurale.
5- "con se" = quando “sé” è pronome personale riflessivo di terza persona, come in questo caso, va con l’accento.
6- “c’erano tutte le richieste che aveva esaudito.” = io scriverei: “c’erano tutte le sue richieste esaudite.” Altrimenti sembra che le richieste se le sia esaudite da sé.

Nonostante alcune parti un po’ confuse, ti lascio la bandierina verde per incoraggiamento, perché secondo me il potenziale c’è. Il racconto non è male e, come dicevo, non avendo letto questo libro forse non ho colto tutto quello che si poteva cogliere dal tuo scritto. Si nota - l’hai scritto tu stessa nelle note- che le parole ti hanno raggiunta a frotte: il mio consiglio è quello di cercare di controllarle, non permettere che siano loro a controllare te.
Alla prossima!
Recensione alla storia Blood and Fire - 01/06/15, ore 18:37
Capitolo 1: Blood and Fire
Ciao! Non ho letto la storia "Il labirinto dei tarocchi" ma devo ammettere che questa tua flashfic mi ha parecchio incuriosita. Direi che hai uno stile descrittivo molto buono; sei riuscita in breve a delineare la storia tormentata di questi due amanti, una storia fatta d'amore e d'odio, di avvicinamenti e allontanamenti... E io amo le coppie improbabili o impossibili!
Ho notato solo due cose che per me hanno un po' stonato: Si rincorrono come due lingue di fuoco, che bruceranno in eterno, finché uno dei due non spenga l’altro. Qui io avrei scritto "spegnerà". Poi c'è un "è" con l'apostrofo che invece dovrebbe avere l'accento (perdona la pignoleria); è una cosa che noto spesso e immagino sia dovuto più alla pigrizia che alla distrazione: "E’ un rifugio..." È un rifugio...
Per il resto devo farti i miei complimenti. Ho letto questa tua flashfic mentre ascoltavo una canzone abbastanza triste e, ad un certo punto mi sono i brividi.
Alla prossima
Monique