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Recensione alla storia Rainy Day - 27/05/11, ore 19:52
Capitolo 1: Rainy Day
Oh, bene, eccomi qui! Era da un po' che non entravo più qua dentro, e mi ero completamente persa la nascita di questa sezione. Be', avrai già da qui capito, quindi, che adoro Misfits. E per qualche oscuro motivo, adoro Nathan, con le sue frasi inappropriate, con il suo comportamento da sfigato, ma allo stesso tempo che sembra essere sempre un vincente. Non so, magari ne sono attratta per la facilità con cui parla, con cui non si risparmia di dire ciò che pensa - cosa che io non faccio - sebbene delle volte superi i limiti senza ritegno. Suona male, ma lo prendo molto come una fonte di ispirazione per essere più "se stessi". Motivo in più per rendere immortale un personaggio come lui.
Ok, divagazioni a parte - e leggermente inquetanti se fraintese XD - volevo farti i complimenti per la storia. È l'antitesi della storia d'amore. Mi spiego: solitamente quando si parla di amore ci aspettiamo rose e fiori, quasi anche come locus amenus (è scritto bene? O.o). Tutto pare perfetto, tutto è ricambiato e tutto finisce con il celeberrimo: "E vissero tutti felici e contenti".
Questo è tutto l'opposto. A partire dal linguaggio adoperato per tutta la narrazione. Ed è bello così perché - oltre per ovvie ragioni di coerenza con il contesto che ti ha ispirata - è molto più reale, più vissuto. Mi ha fatto pensare a come tutti gli innamorati si rivolgano parole dolci, tendenti al diabetico, mentre loro si esprimono il loro amore, sebbene sia confuso, magari anche non accettato da se stessi in primis, con insulti. È qualcosa che a mio parere è molto più particolare e "soddisfacente" del leggere: "Amore, sei bellissima, ti amo". C'è più verità, perché come dice Nathan stesso in una puntata, passami il fatto che la ricordo a pezzi e bocconi: "Si fa molto prima ad insultare una persona, che ad ammettere di amarla" (indubbiamente usava parole più forti). Credo sia una mezza verità, e quei due diciamo che la rispettano in pieno :)
Quando dici che scrivere i pensieri di Nathan è stato difficile, be', non posso che crederti! Ma non te la sei cavata male. Anzi! Secondo me Kelly l'hai creata davvero simile all'originale. Nathan ovviamente, con i suoi gesti, con i suoi sorrisetti sfacciati e strafottenti... È lui. La cosa bella di questa storia è il fatto che tu lo faccia pensare. In Misfits non lo vediamo spesso pensieroso. Piuttosto lo vediamo arrogante, malizioso, beffardo... Ma non serio. Penso si possano contare sulle dita di una mano i momenti in cui abbia fatto la persona seria (non per dire, ma Robert Sheehan è da stimare: secondo me, il modo in cui ha interpretato le sue vesti è stato impeccabile!) Ed è apprezzabile che tu abbia voluto vedere se effettivamente, oltre quella facciata di parole che si prendono gioco di chiunque abbia di fronte, indipendentemente da chi sia, esiste un lato più "umano". Ahahah, gli hai dato una sorta di riscatto dall'immagine che ha mostrato per ben due serie, seppur mantenendone l'essenza di cazzone.

Uhm, avrei voluto scriverti altro, purtroppo mi sono persa qualche pensiero per la via, cercando di rendere in un discorso logico quei pochi che mi erano rimasti impressi. Spero di essere stata scorrevole nonostante la mia tendenza ad essere logorroica - ho cercato di trattenermi! XD
Concludo facendoti i complimenti per il tuo stile. Scorrevolissimo e con immagini davvero molto suggestive. 
Brava! :D

S.P.