Recensioni di Vortex

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Recensione alla storia Never forget - 21/09/11, ore 20:18
Capitolo 8: Hojo Satoko - Lacrime
Salve!
Con questa mi hai fatto venire la pelle d'oca... ma passiamo alla recensione vera e propria:

Satoko piangeva spesso, un tempo.

Io Satoko l'ho sempre odiata, non mi piacciono le persone che piangono come fa lei u.u

Se all’inizio era stato un modo piuttosto comune di sfogarsi, era diventato lentamente un’arma per ottenere quel che desiderava, con una eccezionale facilità. I suoi genitori, troppo stanchi e impegnati a far finta che lei non esistesse, erano dei soggetti ideali per una tattica così semplice.
Aveva pianto per ottenere l’ultima fetta di torta, per non andare al pranzo con gli zii, per restare a guardare la tv fino a tardi.
Satoko, da grande esperta di trappole, organizzava le cose a puntino, per creare le situazioni adatte alla sua tecnica perfetta.

Questo è il punto di vista di Satoko, ciò che spiega il perchè della frase iniziale. Mi piace il modo in cui l'hai reso, con tratti di quotidianità: esprime la tranquillità della sua vita prima che "le lacrime diventassero spontanee"

forse per abitudine, forse per la disarmante realizzazione di come bastassero due gocce salate a farla diventare un elemento fastidioso, da tornar presto ad ignorare al modico prezzo di un “Sì”.

E questo è il "riassunto" in pooche righe che esprime invece il pensiero del narratore rispetto al pianto di Satoko

Soltanto a Satoshi importava di asciugargliele, quelle lacrime, sempre; ma poi, anche le sue mani calde sugli occhi lucidi erano scomparse.

Eh quel caro ragazzo, non lo so io dove l'ha trovata la forza di sopportarla xD
Però è dolce come immagine questa, si contrappone all'amarezza delle lacrime

Satoko aveva pianto, gridato, vomitato, ma Satoshi non l'aveva raggiunta.
Non versò più una lacrima. Attendeva quelle di gioia, che sarebbero tornate con Satoshi, un giorno.

Ed eccolo il finale agrodolciastro, più aspro che altro xD
Quello che mmi ha fatto venire i brividi è la consapevolezza del fatto che Satoshi non tornerà a prenderla e che lei non piangerà mai più...
Bella, complimenti davvero, sto diventanto una tua fan xD
Bene, adesso vado
Alla prossima ed ultima drubble ^_^
Recensione alla storia Never forget - 07/09/11, ore 23:08
Capitolo 6: Furude Rika - Addio
Salve!
Hai parlato di Hanyuu, adesso dovevi parlare di Rika

La danza che Rika offriva per il Watanagashi era un addio.

Questo inizio è diverso dagli altri, non esprime la vita di Rika fino ad un momento particolare, tratta subito della scena ripetuta ogni volta da lei, mi ha sorpresa un po' come cosa, non per questo sto dicendo che non mi è piaciuta, eh

Un saluto alle giornate serene che le erano state permesse;
un saluto alla tregua che presagiva la tragedia;
un saluto alla cicale che iniziavano a piangere;
un saluto all'innocenza che avrebbe perso a breve*.

Questo ricorda la struttura usata nel capitolo di Hanyuu: l'elemento ripetuto ed il crescendo, giornate, tregua, cicale, innocenza...

Ogni volta che indossava la Hakama, Rika diceva addio, ma era un Sayonara ripetuto così tante volte che ormai aveva preso lo stesso gusto stantio.

Bellissima questa metafora del gusto, mi ha colpita parecchio, davvero bella

«Questa volta ce la faremo Rika?»
«E' un tono rassegnato quello che sento, Hanyuu?».

Per la prima volta hai inserito un dialogo, anzichè un soliloquio *annuisce accarezzandosi il mento*

Un Sayonara che sapeva di rassegnazione, quella che marciva dentro di lei mentre i tamburi celebravano il suo ingresso alla gente ignara di Hinamizawa.

E con questo ritorni alla metafora di prima
Particolare, senza dubbio
Molto d'effetto, complimenti ancora
Aspetterò di leggere i prossimi due, così potrò dire di aver commentato proprio tutto ^_^
Alla prossima!
Recensione alla storia Never forget - 07/09/11, ore 22:58
Capitolo 7: Hojo Satoshi - Grida
Salve!
particolare l'idea di un pov di Satoshi, complimenti, effettivamente è un personaggio davvero interessante

Quando Satoshi entrava in casa, le urla gli trapanavano il cervello.

"Forte" come immagine, mi sono innamorata di questo inizio u.u

Era guerra, ogni giorno. Satoko la combatteva, cercando il suo appoggio.
Non poteva far altro che asciugarle le lacrime, abbracciarla e confortarla, ma non era abbastanza.
Lo sguardo di sua sorella perse il luccichio tipicamente puerile, scavando due occhiaie profonde sul viso scarno.
Il sorriso sparì sostituito dai lividi, la felicità venne inghiottita dalle grida.

Fa male leggere il cambiamento di sua sorella attraverso gli occhi di Satoshi che assiste impotente, colpisce molto

La pace non arrivava; gli avevano raccontato, i suoi genitori, che non giunge da sola, va conquistata.
Fu per quello che prese una decisione. Per salvarla, soltanto ciò.

Il ricordo dei genitori inserito così mi piace, rappresentano la "forza" di Satoshi, ciò che lo spinge a prendere le sue decisioni

Attese che sua zia arrivasse nel luogo designato, per colpirla con violenza una, dieci, cento volte.
Poi tutto rimase immobile, ma le urla continuarono a ronzargli nella testa, sorde, spietate, continue.

Questa come immagine è cruda e dolorosa, è contrastante

Satoshi imparò la lezione.
Una volta scomparso, il silenzio non torna più.

Un finale che si attiene alla drubble, trise, doloroso, senza speranza
Anche questa molto bella
Passo alla prossima ^_^
Recensione alla storia Never forget - 07/09/11, ore 22:51
Capitolo 3: Sonozaki Mion - Odio
Salve!
Allora, cominciamo

Mion sapeva di non essere la vera erede del casato Sonozaki da molto tempo.
Era consapevole che ci sarebbe dovuta essere lei al posto di sua sorella, in una scuola lontana da Hinamizawa.
Il destino però, aveva scelto lei per ricoprire la carica di capofamiglia, non sua sorella. Ne era profondamente orgogliosa; Shion probabilmente non ne sarebbe stata in grado, si sarebbe fatta prendere dalle emozioni.

Effettivamente Shion è la gemella che tra le due tende maggiormente ad assecondare le emozioni, però mi dispiace leggere questa colpevolizzazione da parte di Mion, visto che la preferisco a Shion

«Io sono forte.E quando verrà il momento le permetterò di vivere quì con noi».
Si discolpava così, nelle notti buie, quando non riusciva a prendere sonno.
Non era stata colpa sua.

Queste parole di Mion sono perfettamente IC, mi piace anche la scena che hai descritto, fa molto angst xD

Allora perché, quando Shion le si era avventata sul collo, non si era difesa? Allora perchè nemmeno in quel momento, rinchiusa nei sotterranei di casa Sonozaki, riusciva ad odiarla? Dov'era finito l'odio?

Le domande che si pone "colpiscono" il lettore, lo spingono a cercare di immedesimarsi per trovare una risposta

Probabilmente perso tra i sensi di colpa.

Poi la risposta arriva e sa di amarezza, di dolore quasi
Davvero bella u.u
Passo alla prossima xD
Recensione alla storia Never forget - 07/09/11, ore 22:43
Capitolo 5: Hanyuu - Moneta
Salve!
Senza ulteriori convenevoli passo alla recensione

Hanyuu era al fianco di Rika da molto tempo, com'era giusto che fosse.
Furude Rika era la sua reincarnazione, intrappolata in un futuro macchiato di sangue.
Lottava per raggiungere il 1° luglio, per superare il Watanagashi, con tutte le sue forze.
E lei non faceva altro che accompagnarla alla morte.

Sempre solita struttura, è questo che mi piace delle tue drubble, questo stile di cui ti ho parlato fino ad ora e che non sto a ripetere perchè non mi piace ridire sempre le stesse cose xD

«Inutile, così inutile».
Osservava ogni arco immobile, senza poter fare nulla, e quando il tutto spietato terminava, adempiva al suo compito di Monaco.

Con queste poche parole hai espresso perfettamente ciò che lei pensa al riguardo, usando il dialogo ed esprimendo solo tre parole

Pagava con le sue energie la creazione di una nuova Hinamizawa.
Pagava con la sua magia la rinascita di Rika.
Pagava con le sue lacrime la propria incapacità a credere.

Particolare questo crescendo, da energie a magia a lacrime: cattura l'attenzione

Ed ogni notte, osservava le pedine di quel futuro in bilico, chiedendo scusa.
«Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace»

Le parole pronunciate da Hanyuu sono struggenti, riesco quasi a sentirle pronunciate con un tono sommesso e rotto dalle lacrime a cui hai accennato prima

Con che moneta si compra, il perdono?

Qui ti riferisci a quando hai detto che lei paga. Non so veramente che dire, io adoro i finali interrogativi, diciamo che adoro tutti i tuoi finali xD
Passo al prossimo capitolo