Recensioni di Silinka

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Recensione alla storia Come lo zero assoluto - 28/04/14, ore 19:24
Capitolo 4: Epilogo
E c'è davvero chi ha dubitato del dolce finale? Era logico i due ragazzi si rincontrassero, era scritto, dovevano solo capirlo, capire loro stesso, abbattere le loro paure, e sfondare le nebbie per poter prendere coscienza di ciò che avevano tra le mano. E se anche non ci fosse stato, per me sarebbe andata in questa maniera ugualmente, per me si sarebbero rincontrati Louis ed Harry, si sarebbero rivisti, si sarebbero riuniti, amalgamati e prendersi per mano.
E vado contro a chi dice che solamente Zayn si è comportato in maniera egoistica, non sono completamente d'accordo, non è guisto attribuire solo a lui questo appellativo. Ha agito come meglio credeva, ha voluto portare a sè ciò che considerava suo. Anche Louis, se non sbaglio, ha agito da egoista andandosene e abbandonando Harry seguendo ciò che per lui era meglio, ha ignorato la mano tesa, ha calpestato quel posto lontano che avevano creato per inseguire un destino non suo. Ha lasciato solo chi l'aveva aiutato quando nessuno c'era, non è forse egoista anche questa cosa? Ma è servito, è servito per fargli aprire gli occhi, è stato necessario per dare il tempo alla consapevolezza che il meglio per lui non si trovava sulla neve ma bensì nel calore degli occhi verdi del suo fisioterapista. Doveva rendersene conto Louis, doveva combattere la sua paura di lasciarsi andare, doveva trovare il coraggio per oltrepassare la nebbia e spiccare l'ultimo salto, quello dove ti giochi il tutto per tutto, questa volta senza tavola, senza acrobazie verie. I ruoli invertiti, ora Louis ha dovuto fare da collante e filo per ricucire Harry, è stato lui a doverlo abbracciare e dargli un sogno nuovo, un sogno più grande e così spazioso da poterci stare dentro entrambe. La situazione iniziale capovolta. E' stato lui ad imporsi per abbracciare, lui a splendre per quell'essere che aveva illuminato le sue tenebre fino all'ultimo.
Ma c'è anche un'altro punto che deve essere sottolineato e che, essendo all'inio, poi viene travolto dai fatti e passa in secondo piano anche se merita parte delle luci della ribalta. Harry, Harry impara molto da questa storia, Harry dalla rottura con Louis ne esce sconfitto, ma in parte vincitore e probailmente nemmeno se ne rende conto. Harry è a pezzi ma è questo frantumarsi che gli da la possibilità di cambiare, di uscire dalla posizione statica che si era costruito attorno per protezione e riparo e spiccare il suo di salto, la svolta della sua vita, quella grande, quella forse appena secondaria all'aprirsi all'amore, forse di pari importanza. Harry decide di andarsene, chiudere tutto in una valigia e partire, combattere una delle sue paure più grandi e cambia completamente aria. E' un atto di coraggio immenso, ed era giusto sottolineare anche questo.
Ed ora vado a mangiare!
Grazie infinite per le menzioni nei tuoi spazi a fine capitolo, sono stati lo stimolo per sorridere.
E sorridi anche te.
xx
Tua Fatina.
Recensione alla storia Come lo zero assoluto - 28/04/14, ore 17:56
Capitolo 3: Part 3
Ci riprovo, vediamo se questa è la volta buona. Prima il tablet che non andavva, poi Chrome che si blocca e si chiude da solo mandando a quel paese tutta la recensione, penso di impazzire, ovviamente non riuscirò a riportare tutto quello che ti avevo scritto prima, proverò a concentrare tutto, ora respiro, mi calmo e parto.
Allora, l'intero capitolo si focalizza sulla dura scelta che Louis deve compiere. Ho letto velocemente le altre recensione ricevute, e ho visto che la scelta compiuta dallo sportivo di seguire Zayn non è stata presa così bene, eppure io, in parte, me lo aspettavo. E creco che questa scelta non sia nè da condannare nè da criticare. Per un momento bisogna immergersi in Louis, che esce prepotentemente in questo capitolo, tutto si focalizza interamente su di lui, per un momento bisogna vedere con i suoi occhi, bisogna capire il dramma che sta vivendo, il dolore che lo inchioda al presente senza lasciargli molte vie di scampo. Louis si trova spezzato e voluto da futuro e passato, un po' come due cani che si contendono lo stesso pezzo di carne. Il futuro di incarna in Harry, che gli offre tutto l'amore che ha per lui, quell'affetto che viene concretizzato prima nel colloquio che il riccio tiene in privato con la madre e poi con il "ti amo" che sussurra a Louis finito di fare l'amore, ma su questo poi ci torno. Harry è una boccata d'aria fresca, è il salto nel buio, non offre nulla di concreto a Louis se non la promesa di restare, di esserci per lui e sorreggerlo, sempre, comunque, senza mai allontanarsi da lui, tutto ciò che Zayn non è. Zayn è fantasma, è marchio indelebile, è passato e certezze in un certo senso, è concretezza, è qualcosa di sicuro tutto sommato. Louis si trova diviso tra loro due, due parti importanti, due differenti mondi e modi di approciarsi, di averlo e trattarlo.
Quando l'ex snowborder è arrivato alla clinica era spezzato, e non solo fisicamente. Harry con le sue premure, con quell'insistenza che lo caratterizza, con i baci, le carezze e la dolcezza che imprime in ogni gesto l'ha rimesso in piedi, ha afferrato ogni frammento rincollandolo, è stato gesso per Louis, stampella e mano tesa. E' stato un isolotto dove potersi rintanare, lontano dal mondo, lontano da se stesso per quanto possibile, posto riparato dove rimettersi assieme, tornare a respirare, imparare nuovamente a fidarsi e sorridere. Ma Zayn è Zayn, e questo non potrà mai essere cambiato. Zayn è stato tanto, forse tutto, per un certo periodo di tempo, Zayn è stato adrenalina, sorrisi, divertimento, Zayn è ricordi, è dolore, quel dolore che Louis si autoinfligge per raccogliere poche goccie di apparente gioia. Ogni cosa, persona, fatto con cui si scontrerà Louis dovrà fare i conti con questa presenza, Zayn è parte di Louis e questo non potrà essere ambiato, non potrà essere del tutto cancellato da Harry, non potrà svanire veramente. Zayn rimarrà, a volte tornando più a galla, a volte rimandendo nascosto nell'ombra.
Il "ti amo" di Harry è stato un po' come la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lo vedo così. L'unica persona che Louis ha veramente amato l'ha ridotto in brandelli, dopo ciò è difficile fidarsi di nuovo, è complicato aprirsi completamete a qualcuno e si tenderà sempre a ritrarsi di un passo di fronte a qualcosa di così grande. E credo sia un po' quello che è accaduto a Lou, si è spaventato, è rimasto intimorito da quelle due persone perchè, come detto prima, Zayn non l'ha mai esorcizzato davvero e ancora rimane dentro di lui a marcire e a farlo marcire.
E arrivato il momento dell'addio (sì quando Harry ha detto addio a Louis una lacrima è corsa giù lungo la guancia) mi piace pensare, voglio credere, che tutto sommato Harry lo sapesse, in cuor suo covava la consapevolezza che Louis avrebbe potuto anche non sceglierlo e, mi piace pensare, che non abbia condannato del tutto Louis. Le raccomandazioni che gli fa prima di sussurrare "addio", quelle sono state il punto più profondo e straziante, racchiudono una sorta di "buona fortuna e abbi cura di te, io sarà sempre qua per te, non smettere di sognare" non espresso così apertamente perchè troppo complicato. Harry un piccolo puntino luminoso che non smetterà mai di brillare per il suo Louis, il riccio non sarà mai capace di voltargli completamente le spalle, uno spiraglio per Louis rimarrà sempre aperto.
Coraggio o paura, non so quale di questi due stati d'animo abbia influenzato maggiormente la scelta di Louis, ma entrambi presenti in larga misura. Non riesco a condannarlo per aver abbandonato Harry, da un lato lo capisco e so che anche Harry lo ha capito e saprà perdonarlo, magari ci vorrà tempo, ma saprà farlo.
L'italiano deve essere una cosa pietosa, ho compresso il lavoro di un'ora in una cosa come trenta minuti, tremendo. Ma dovevo farlo, te l'avevo promesso e ci tenevo, anche per dare un piccolo supporto a Louis, e dire la mia sulla benedizione che Harry gli ha dato.
Come al solito, se qualcosa non è chiaro sai dove trovarmi. E' tutto un po' incasinato, perdono!
Volo via!
Splendi, tua Fatina.
Recensione alla storia Come lo zero assoluto - 19/04/14, ore 15:48
Capitolo 2: Part 2
Sarò veloce e indolore. Ho i mostri che mi stanno addendendo oltre questo capitolo e, anche se vorrei dedicarmici per ore, dovrò tagliar corto e darmi da fare per comprimere tutto in qualcosa di non chilometrico.
Il capitolo è molto molto bello. Il ghiaccio inizia a scricchiolare nei primi due frammenti, i freni che entrambe i ragazzi hanno vengono tirati fino a ridurre il loro rapporto ad una pausa forzata. Entrambi schiacciati contro il muro del passato che è fin troppo concreto e presente. Harry con la sua debolezza, quella paura di donarsi e farsi vivere per davvero, il suo essere calice da cristallo che lo fa scontrare con molte mani senza lasciarsi scaldare dal loro tocco; ora con Louis è tutt'altra cosa, il suo tocco l'ha sentito fin nel profondo e questo calore lo ha fatto traballare. Louis con il fantasma di Zayn che gli si appoggia ancora sulle spalle e quella maschera da ragazzo forte per nulla bisognoso da tener assieme nei mille frammenti di cui è composta. Sono muro contro muro. Crepe che non trovano il giusto modo per unirsi e colmare il vuoto che rinchiudono. Arrestarsi e osservarsi da lontano, apparentemente meno doloroso che unirsi e toccarsi, in realtà la miccia che velocemente prende fuoco per far esplodere tutto quanto.
L'avranno già detto nelle precedenti recensioni e nei commenti indiretti ricevuti e lo faccio anche io, anche se non l'ho ancora capito appieno, intendo, aspetta, Harry che si sbilancia e abbandona la sua posizione di stallo per tendere nuovamente la mano a Louis nel momento del bisogno e stringerlo, tenendolo, dandogli il suo sostegno, uno dei pezzi più bello (l'altro il frammento appena seguente dove Harry e Nick discutono sul futuro dello snowborder e il riccio crolla sulle sue ginocchia, quando vede le speranze del sogno di Lou infrangersi e spezzarsi, come se fossero stati i suoi stessi sogni a decedere e sbriciolarsi), è corso da lui (mi sono un attimo persa però pace). Dicevo, Harry si lancia verso da lui ma, almeno, anche dopo la terza lettura, sembra fermo sul posto. Un volo statico. >Vuole salvarlo, vuole proteggerlo, vuole farlo vivere, vuole viverlo, ma rimane oltre il suo muro invisibile, nascosto nel suo torcione di coperte. E' una mano allungata in une delle crepe che si sono formate senza che questa fessura possa concedere all'intero corpo di andare oltre e abbattere il muro di Louis.
Contrasto fortissimo quello con Nick, giusto due parole (sorvolo sul bacio strappato dal dottore anche perchè lì partirei con l'ennesimo sproloquio che mi fa prendere un'altra tangenziale ancora). In queste poche righe viene concretizzata ed espressa al meglio l'animo di Harry, il suo altruismo, l'importanza che da agli altri, il suo grande cuore buono prende il sopravvento e tutta la scena di concretizza su quello, la sua irrazionalità, che viene esatata ancora di più dal freddo e l'asetticità con cui Nick tratta il caso, la non importanza con cui parla del futuro di Louis, il distaccamento che mostra affermando che il giovane non potrà più gareggiare, l'esatto opposto di come Harry reagisce e si comporta. E' fuoco in questo momento, ardente fuoco azzurro.
Dal punto in cui fanno l'amore in poi, i muri crollano la me macerie restano. Forse perchè scacciarle del tutto non è davvero possibile anche se l'illusoria sensazione di ripartire da zero è presente. Harry e Louis sono lì, un isola verde minacciata dal grigio dei detriti che li circonda, ci provano e si stringono la mano a vicenda per riuscire a resistere, ma la polvere incombe e i fantasmi non perdonano, soprattutto quando acquisiscono un corpo e fanno capolino da dietro la porta concretizzandosi. Questa unione di Harry e Louis ha segnato l'inizio di un momento di pace, è una parentesi serena, che allenta le tensioni e l'ngst che ha imperversato fino ad ora. Lou è sereno e riscopre cosa vuol dire avere qualcuno al fianco che ti vuole davvero, Harry si lascia andare alla brezza e oltrepassa le sue paure di farsi toccare da un'altro essere. Eppure, nonostante questa pausa, questo momento felice possiamo dire, la malinconia è sempre presente di fondo, si intreccia alle risa e ai dolci momenti gettando una tenue ombra su i due giovani. E' lì che ristagna, che ribolle e lievita nascosta ai loro occhi.
Lo sai, grazie infinite per le tue dolcissime note finali. Mi riempiono sempre di gioia.
A presto con la prossima recensione, si spera.
xx
La Tua Fatina.
 
Recensione alla storia Come lo zero assoluto - 31/03/14, ore 19:40
Capitolo 1: Part 1
Okay ci sono anche io, sono riuscita ad arrivare pure sta volta.
Senza tanti preamboli, parto dalla fine che è la prima cosa che ho letto, ma questi sono dettagli, grazie infinite (ancora, te l'ho già detto in privato ma ci tengo a ripetermi, come al solito insomma) per la speciale menzione a fine capitolo nelle tue note. MI ha fatto fin troppo piacere, solo tu sai cosa ci sta dietro a quel discorso e quanto quelle parole siano vere, quindi veder ripreso quel concetto per me è stato... Beh, sono felice di leggere del sorriso che ti spunta. Fine.
Per quanto riguarda la storia invece, ho deciso di partire da Zayn, questo personaggio che è solo un nome volante, un fantasma semitrasparente dalla potenza di una palla di cannone. Non c'è, ma è presente, è stato nominato poche volte, ma quei momenti in cui il suo nome è apparso è come se nella storia si fosse formato un buco nero a causa della portata del suo personaggio, che non ci viene presentato veramente, ma il suo peso dentro e fuori a Louis si può percepire in maniera perfetta. Non so se tornerà, no questo magari sì, non so se prenderà corpo, questo è meglio, ma la sua presenza continuerà ad aleggiare, un po' nel buio che rimarrà dentro Louis, un po' nell'armadio che si porta appresso, nei ricordi e nel "e se" che stanza nella testa di chiunque. Già dal rapporto con questo nonpersonaggio si può imparare qualcosa del nostro snowborder, Louis lo vedo quasi come neve e ghiaccio, che accoglie gli altri e si deforma per loro, per l'impatto che le persone riportano quando si scontrano con lui, rischioso e fragile, all'apparenza impenetrabile, questa è l'immagine che vuole dare di sè, indipendente anche nel bisogno, resistente che si frammenta dopo pochi passi. Il continuo scacciare la mano tesa, l'accartocciarsi su se stesso (ecco questo termine nel contesto l'ho adorato particolarmente, questa descrizione che ci viene fornita dal verbo "accartocciare" l'ho trovata perfetta, ha espresso e mostrato al meglio lo stato del ragazzo, sia fisico che psicologico e morale. Ecco, nell'intera storia ci sono stati termini che mi hanno colpito molto per la potenza nella loro semplicità, questo appena citato è uno dei più evidenti e forti, e forse quello che mi è piaciuto maggiormente), l'erigere il muro non appena qualcuno prova a sfiorarlo, tutti elementi su cui fa forza per reggersi in piedi e non correre il rischio di cadere. Questa asetticità sulla quale gioca molto e con la quale si veste, può essere vista come le braccia che ora che le gambe e il bacino is sono infranti (come la parte emotiva che vuole proteggere e lasciar lì, confinata nell'armadio buio da qualche parte assieme ai demoni) lo fanno resistere e lo mantengono alzato, l'unica maniera per potersi reggere in piedi e non soccombere.
E di Louis vorrei parlare ancora un attimo, no forse lo faccio in relazione ad Harry così mi risulta più facile, forse, no sì forse sì quindi farò così.
Allora, dunque, dedicandoci ad Harry, è abbastanza immediato come personaggio, o almeno sembra (no non mi sbilancio troppo, in questo capitolo li abbiamo conosciuti e assaporati una prima volta, ma è sempre troppo presto per esprimere giudizi su loro, anche perchè una visione completa non si ha mai, ed ogni volta si scopre un colore nuovo che durante la precedente lettura era, magari, stato sopraffatto ad un'altra sfumatura che aveva colpito maggiomente; quindi, leggi le prole che verranno in relazione a quello che di Harry ci hai mostrato ora perchè, come tutti, il suo carattere può nascondere sfaccettature che pra on sono venute alla luce) okay un attimo che mi sono persa nel mio stesso discorso ahahah. Hem, dicevo, giusto Harry appare immediato come personaggio, lui è quello che mostra, si capisce dal rifiuto del camice perchè lo farebbe sembrare troppo formale, se ne ha la conferma dal fatto che si lascia parecchio prendere dall'empatia che instaura con Louis non appena lo vede spoglio del suo ghiaccio, e si può percepire anche nel momento in cui ci dice che fa un po' il farfallone in giro con tutti nella struttura in cui lavora. Ha il sorriso contagioso e sempre presente, come la mano che tiene costantemente tesa verso chiunque gli venga assegnato. E' una sorta di piccolo angelo che si da agli altri e si sforza al massimo pur di non restare solo con se stesso e dover far i conti con il suo inconscio e il mondo delle emozioni che rilega e chiude a doppia mandata in uno stanzino isolato. Vive il così detto momento senza mettersi davvero in gioco. Intendo, il reprimere le sue emozioni più forti, e lasciarsi usare, farlo di proposito e sapere di non essere altro che un oggetto, perchè alla fine diviene questo, lo sottrae in parte dalla vita. Non gioca davvero per paura di essere rotto, un po' come quel cristallo di vetro a cui facevi accenno durante il capitolo (altro passaggio che mi è piaciuto molto è stato quel momento in cui descrivi Harry solo nel suo letto, la solitudine nascosta tra le pieghe delle coperte a farlo affogare, fredde mani (tanto per rimanere in argomento no?) che lo coccolano per il tempo della notte), usato ma non sporcato, toccato ma maneggiato con i guanti quindi non assaporato e vissuto veramente, non toccato e vissuto appieno, in tutti i suoi antri, nelle sfumature che lo colorano e nelle pieghe inesplorate. Harry si dona agli altri senza farsi vivere davvero, gioca ma non si butta completamente, ha un piede lanciato nel vuoto pronto a spiccare il balzo e l'altro saldamente cementato al suolo. Poi traballa, o forse non del tutto, con l'arrivo di Louis, che è neve e se lo risucchia completamente. E se non traballa uno scossone gli viene inferto certamente, una piccola ed insicura boa che si fa largo ed emerge dalla solitudine in cui il riccio sta andando alla deriva senza appiglio e meta. Se questa boa diventerà un'intero porto non ne sono ancora certa, diciamo che sono pronta a qualsiasi variante, allo tsunami di angst che potrebbe giungere e sommergere tutto come al suo avvistamento, al suo avvicinamento e poi magari giusto un paio di onde senza che queste distruggano tutto lasciando a Louis la possibilità di diventare stabile e solidificarsi.
Aspetta che mi sono ripersa e mi tocca tornare su a leggere .-.
Vabbè, tagliando corto, fatto sta che per entrambi incontrarsi è fonte di traballio (si dice? Non ne sono affatto certa, pace!) e instabilità. Si incontrano, si abbracciano e cadranno insieme, cosa c'è ad attenderli alla fine del burrone solo tu lo sai.
Harry Louis lo percepisce fragile e abbattuto. Hai presente quei gattini tutti bagnati e infreddoliti, che tremano e non appena ti avvicini a loro soffiano e tirano fuori gli artigli per paura e cercano di respingerti? Ecco questo è Louis, un piccolo esserino dai sogni e il futuro andato in pezzi, che vuole solo leccarsi le ferite da solo senza aver nessuno tra i pieid, rialzarsi da per sè e non dover gravare sugli altri, perchè le tue stesse gambe puoi sentirle, sai quanto e fino a quando potranno reggerti, sai quando ti abbandoneranno e che giochi possono giocarti, la presa che gli altri hano sulla tua vita può sparire da un momento all'altro senza preavviso, può l'asciarti andare tra un secondo come tra anni e magari mai, non hai controllo su quella nè la percepisci ed è la cosa che fa più paura, e dona più calore al tempo stesso. Harry ha un cuore predisposto a prendersi cura e non può lascair andare Louis, e l'ostilità che questo dimostra è solo alccol gettato su fiamma, uno stimolo che lo spinge a fare di più di quello che può per far tornare il fuoco nel giaccio degli occhi di Louis.
Hai present la scena del bacio che chiude tutto quanto? Hai presente la neve che si scioglie al sole tiepido? Hai presente che sono riuscita a sentire il calore del momento sulla mia stessa pelle leggendo? Di baci descritti ne ho letti a bizzeffe, ognuno con la sua particolarità, e questo, il tuo, è uno di quelli che viene trasportato in parole nella maniera migliore senza cadere nel solito o nel banale.
E l'attrazione di Louis e Harry è corrente elettrica pronta a far esplodere tutto, neve, solitudine, vite e i due ragazzi stessi.
La terza persona ti è venuta bene anche questa volta. E la scrittura è alleggerita, non so come spiegartelo, si sente che è fatto per piacere, che le parole sono state scritte perchè dovevano nascere, senza troppe forzature a rendere troppo violenti le loro colorazioni o cerimonie che le imporporano eccessivamente. E semplice e lenta (non prenderlo come una critica, non lenta nel senso che la narrazione procede con calma eccessiva, ma calma perchè calma e sì), ed è ancora tutta da scoprire.
Ora, credo di aver sparato abbastanza parole, certamente mi sono scordata qualcosa che volevo dirti, ormai è un must quello di omettere concetti o riflessioni che mi sono fatta e poi sono stati smarriti in mezzo agli spazi della tastiera.
Dopo la solita sbrodolata ti saluto, per ora.
xx
La tua Fatina Buona.
Recensione alla storia E addii che profumano di per sempre - 24/03/14, ore 21:20
Capitolo 1: E addii che profumano di per sempre.
Okay, prima di scriverti dovrei fermare le lacrime, sto piangendo come una bambina. E', toccante questa sotira, è bellissima, semplice e terribilmente straziante. Hai saputo dare a quest'addio la potenza di un uragano che abbatte e distrugge tutto quello che incontra sulla sua strada, in questo caso il lettore. Credo tu sia riuscita ad esporre al meglio la disperazione che ha colto Liam e Zayn al momento del saluto, l'ai trasposta alla perfezione rinchiudendo questo momento in parole talmente semplici che sono state in grado di triplicare la sua portata struggente.
Senza dubbio è una delle OS verdi che ho letto più volentieri, che sono riuscite a stravolgermi più nel profondo e che ho apprezzato maggiormente.
E' assolutamente perfetta e bellissima. La sola cosa che mancava, se vuoi che trovi una pecca, era una canzone d'amore del genre che ti fa piangere l'oceano per quanto sia angst, tutto qua.
xx
Fee.