Recensioni di Athenryl

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Two Steps from Hell - 01/06/13, ore 15:28
Capitolo 26: Fill my Heart
Ooooh, my feels! *___* *rotola*
Prima di iniziare con la recensione, ti segnalo un errore (in realtà una cavolatina): "È il vecchio Harbinger a scegliere il successo,", credo intendessi "il successivo".
E... passiamo alle cose serie. Passiamo a dire quanto assolutamente meraviglioso sia questo capitolo. Dopo 26 capitoli Alina si meritava davvero un po' di riposo, di tranquillità e di sicurezza, accidenti... se poi ci si aggiunge Vilkas, ecco la ricetta perfetta per mandarmi in pappa il cervello *O* Ancora una volta i miei complimenti per la scelta azzeccatissima della canzone: nella mia testa calza a pennello con la scena in cui Alina si solleva dalla vasca, si alza al centro della stanza e si riveste in fretta e furia, impegnata a combattere forse una delle battaglie più ardue e importanti della sua vita, - la battaglia contro quello che sente e che prova, che purtroppo coincide con quello di cui ha più paura. E poi, finalmente, ogni pensiero, ogni voce maligna soffocata dal disperato desiderio di Vilkas, dalla forza che sente crescere in lei e che annienta tutti i suoi mostri.
E poi Vilkas: che si spoglia davanti a lei e aspetta che lei capisca, che veda quanto in realtà sia indifeso quanto lei, e forse più di lei; che sappia che da lui non deve temere nulla, perchè è come hai scritto tu, "io ti prendo con tutto il tuo passato", perchè Vilkas sa e la accetta per com'è. Davvero, sarà la primavera nell'aria - che ormai dovrebbe essere estate, ma qui piove ogni giorno -.-'' -, ma quella frase, ogni volta che ci ripenso, mi fa venire i brividi. Mi è rimasta impressa, come anche questa, stavolta di questo capitolo:"La prima volta che sceglievo, la prima volta che sapevo a cosa andavo incontro e lo accettavo, la prima volta che guardavo un uomo con la consapevolezza di desiderarlo." Muoio *o*
Credo non mi mancherà la parte lupesca di Alina. Sei riuscita a caratterizzare davvero bene la licantropia, il modo in cui lei la viveva, ma sei riuscita altrettanto bene a sottolineare quanto in realtà non potrebbe mai fare parte davvero di lei. Utile come arma per proteggere chi la circondava, ma non di certo l'espediente più adatto ad eliminare il dolore.  Forse, a lungo andare, avrebbe finito per sopraffarla, non lo so. Fatto sta che approvo ciò che è successo, benchè sia stato solo un caso. L'Alina "umana" mi era mancata :')
Ok, io... io ci ho provato a scrivere una recensione non fangirlante, giuro. Ci ho provato. Ho fallito miseramente, lo so XD Alla prossima, cara, un bacio e continua così! Athenryl 

(sono la duecentesima recensione! *O*)
(Recensione modificata il 01/06/2013 - 03:31 pm)
Recensione alla storia Two Steps from Hell - 01/06/13, ore 14:34
Capitolo 25: Nemesis
Ok, ok, penso di meritare tanti ceffoni in faccia per questi ritardi mostruosi, ma alla fine rimedio sempre, vero? Vero?! *occhioni lucidi* T_T
Ho apprezzato particolarmente il capitolo, di passaggio, lungo ma assolutamente mai banale e soprattutto non pesante da leggere: condivido appieno la tua scelta, spezzarlo in due parti avrebbe lasciato la questione di Kodlak troppo in sospeso.
Che sorpresa sapere che Kodlak "conosceva" già Alina, anche se l'aveva soltanto sognata: confesso che mi ha preso una strana commozione sapere che per tutto quel tempo il suo sguardo saggio e attento è rimasto puntato su di lei, a scrutare il suo cuore e i suoi passi, a vegliare su di lei pur continuando a mantenere le distanze, senza voler interferire, neppure quando si era accorto di ciò che stava accadendo tra lei e Vilkas. Forse per non affezionarsi troppo, forse per timore di spaventarla, non saprei. Fatto sta che questa cosa del diario su cui il vecchio Harbinger scriveva le sue memorie è davvero tanto da Kodlak: riesco quasi a immaginarlo, curvo sulla sua scrivania, intento a tingere la penna nel calamaio per fermare i ricordi di una vita. *-* Ricordi che si rivelano utilissimi e che dimostrano quanto l'intuizione - o sesto senso - di Alina, certe vole, sia davvero sconvolgente.
Veramente toccante e suggestiva, poi, la scena dell'arrivo alla tomba di Ysgramor e tutto quello che ne segue: l'imponenza della statua, la sottile aura di magia che permea quel luogo, Aela che si allontana in silenzio, fiera nel suo dolore come sempre, per riporre le ceneri di Skjor (*-*), l'incontro con gli spiriti dei 500 Compagni. Ancora una volta Alina ci sorprende, dimostrando di essere al'altezza della situazione e di saper gestire bene la paura: ammiro davvero tanto la sua ostinazione, il suo senso dell'onore, il suo coraggio. Non si tira indietro neppure quando si ritrova costretta a combattere contro il lupo del vecchio Kodlak: sa che è qualcosa che deve andare fatto e perciò lo fa senza tentennamenti. E' per questo che ritengo sia assolutamente in grado di succedere Kodlak come Harbinger, sissignore *O*
Poi, vabbè: tutta questa sexual tension irrisolta finirà per uccidermi, ti avverto. Anche se ti odio perchè vorrei che Alina e Vilkas si rotolassero allegramente tra le coperte, approvo anche questa tua scelta: Alina ha bisogno di un altro po' di tempo per capire i suoi sentimenti, guardare dentro se stessa e scoprirsi pronta per lasciare andare una volta per tutte i suoi mostri. Perchè se c'è una cosa che adoro di questa storia, è il modo in cui tu sia riuscita a trattare così divinamente e in modo così sensibile una tematica che di per sè è davvero difficile da affrontare senza risultare indelicati, quella della violenza. Non lasci nulla al caso nè sottovaluti ciò che ha passato Alina, e per questo ti ammiro *O* Credimi, i miei occhi sanguinano a furia di leggere di stupri, autolesionismo e omicidi trattati con i piedi  XD
Tu, invece, ti meriteresti una statua, più grande di quella di Ysgramor LOL e credimi, non è la solita sviolinata, lo penso veramente.
Vado avanti a leggere! Un bacio, Athenryl

Recensione alla storia Two Steps from Hell - 12/05/13, ore 22:44
Capitolo 24: Hold me
Brividi. Brividi. Brividi. Ma quanti feels questo capitolo?! Quanti?! Sto male! *corre a farsi un'iniezione d'insulina*
No, a parte tutto: sei riuscita a trasmettere tanto senza scadere nel banale nè nel troppo sentimentale/sdolcinato, ed è questo che ho più apprezzato, oltre al fatto che ho trovato il capitolo davvero ben costruito e scritto, credibile e coinvolgente. E sì, maledettamente pieno di sexual tension, perchè ad un certo punto mentre leggevo mi sono sentita male per Alina ed ero letteralmente senza fiato, con un terribile bisogno di ossigeno o_o
Se c'è una cosa che mi è sempre piaciuta è leggere cose che, come hai detto tu, non ruotino sull'amore o sulla coppia in generale; per quanto possano essere ben scritte, non mi hanno mai interessata più di tanto, il mio spirito fantasy da azione&avventura&massacri vari ha da sempre prevalso su questo genere di cose. Invece la tua storia ha tutti gli ingredienti che dovrebbe avere una storia: l'azione, una trama avvincente, un buono stile, l'introspettività, i capitoli come questo che lasciano spazio anche alla romance.
Adesso che ho finito di leggere e sto ponderando bene quanto ho letto, mi si sta allargando un faccia un sorriso ebete abbastanza inquietante. Quindi, calma, devo riordinare un po' i pensieri, altrimenti rischio di fare una recensione orribile e sconclusionata XD 
Alina che torna a Whiterun per scoprire  Jorrvaskr attaccata dai Silverhand mi ha fatta imbestialire - non so perchè, sono tremendamente protettiva nei confronti di questa ragazza XD -, sarà il fatto che Vilkas come sempre ha la sensibilità di un forno a microonde oppure il fatto che Alina ne ha passate ormai così tante che si meriterebbe decisamente un periodo di ferie dai Barbagrigia (?). La scena della Forgia del Cielo mi ha lasciato un misto di angoscia e suggestione perchè, benchè duri poco, mi ha fatta immedesimare in Alina in un modo sconvolgente, al punto tale da sentire la paura chiudermi la gola, i ricordi minacciare di sopraffarmi. Mentre leggevo di lei e Vilkas, invece, trasformato in un bestione rude ma tenero - che poi io lo sapevo che in realtà dentro di lui si cela tanta cucciolosità -, invece, credo di aver sospirato all'incirca una ventina di volte, con gli occhi a forma di cuore. Mi hai fatta diventare un budino ricoperto di glassa, ecco tutto.
C'è una tale fragilità in Vilkas, una tale dolcezza, che persino lui non riesce a gestirla, e allora la nasconde con quel comportamento grezzo, duro; se Alina fino ad ora si è difesa con una corazza dal mondo esterno, il modo in cui Vilkas si protegge è proprio questo, ferire prima gli altri per evitare di essere ferito, per evitare di soffrire. E anche da questo punto di vista emerge quanto Vilkas e Alina siano simili - al punto tale che penso proprio che più avanti ci sarà da ridere, perchè è vero che quei due sono fatti per stare insieme, ma è anche vero che con due caratteri così è inevitabile che volino sberle XD
In ogni caso, non posso che essere felice per Alina: spero che per lei sia arrivato il momento di mettere da parte tutta l'oscurità e il dolore che le hanno causato i ricordi della Confraternita e del suo passato, per lasciare entrare tutta la luce nella breccia che  Vilkas ha aperto. Sto diventando sentimentale e ciò è male, molto male.
Meraviglioso capitolo, come sempre, non vedo l'ora che aggiorni *O* Continua così, carissima! Un bacio, Athenryl   
(Recensione modificata il 12/05/2013 - 10:46 pm)
Recensione alla storia Two Steps from Hell - 12/05/13, ore 18:32
Capitolo 23: Am I not Human?
Eeeeccomi a recensire, meriterei la lapidazione per il ritardo colossale con cui lo sto facendo! Chiedo umilmente perdono ç.ç 
Dunque: la prima cosa che mi è saltata all'occhio, leggendo il capitolo, è un miglioramento nel tuo modo di scrivere. Possibile? Che poi, non fraintendermi, hai scritto sempre benissimo, ma questo capitolo in particolare mi è sembrato di un livello più alto; sarà il modo in cui sei riuscita a far conciliare perfettamente descrizioni, dialoghi e introspezione, oppure semplicemente il fatto che dall'inizio la tensione è percepibile, e cresce sempre di più fino all'attacco di Alina... non lo so, ma mi è piaciuto veramente veramente tanto. Tanti applausi *_*
Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è il breve confronto tra Aela e Alina sulle scale di Jorrvaskr. Breve, sì, ma crudo e lucido, spiazzante. "Non passa. Guarisce ma... non passa. Ma non uccide neanche, purtroppo." Povera, piccola Alina, quanto diamine hai ragione!
Chi, se non lei, può sapere cosa sta provando Aela in questo momento? Chi meglio di lei può comprendere che il dolore, quel tipo di dolore, è qualcosa che ci si porta inesorabilmente dietro, anche a distanza di anni, nonostante tutto e tutti?
E' per questo che, anche se la nostra - sì, nostra, perchè non posso non volerle bene, perdonami X3 - Alina continua ad essere un'inguaribile testarda e impulsiva, ho notato come in realtà in lei si nasconda una punta di saggezza. Saggezza scavata dall'esperienza e dalla sofferenza che ha provato sulla sua pelle in passato. Una saggezza che, se possibile, la rende forse ancora più fragile, ma che spero in futuro saprà sfruttare al meglio.
Ma veniamo al dialogo con Kodlak: l'ho trovato meraviglioso, non so neppure dire perchè. L'intera scena è costruita con una tale calibrazione di dettagli da farmi immaginare l'odore della coscia di pollo addentata da Alina, da farmi sentire lo sguardo azzurro di Kodlak fisso su di me, uno sguardo antico, quasi paterno, ma anche stanco. Un po', ti dirò, mi dispiace che Alina grazie a lui abbia scoperto che in realtà la maledizione di Hircine non è un antidoto contro un dolore, soltato un anestetico (?): l'Alina lupo mi piace terribilmente, anche quando esce fuori la sua trashosità che credo abbia ben poco a che fare con la licantropia, ma nevermind: ci stava, ci stava eccome!
Forse è perfettamente inutile che te lo dica, ma ho amato follemente anche il momento Alina-Vilkas nella sala vuota di Jorrvaskr. Quel muro dentro Alina che lentamente si sfalda in pezzi, che lascia filtrare la luce, il suo arrendersi all'evidenza dei sentimenti che inizia a provare...e poi Vilkas, che si fida di lei, nonostante non sappia niente sul suo passato, e decide di farsi bastare quello che vede e quello che sente. Omg, decisamente too many feels *O*
Mi precipito a leggere il prossimo capitolo *_* Bravissima come sempre! Un bacio, Athenryl

Recensione alla storia Two Steps from Hell - 25/04/13, ore 20:56
Capitolo 22: Awakening the Beast
Questo capitolo è... come la canzone che gli dà il titolo. Oscuro, seducente, suggestivo. A tratti alienante.
L'Alina "bestia" mi sconvolge e, al tempo stesso, mi piace moltissimo. Sarà che mi sembra che l'assecondare la sua parte più istintiva e animalesca sia stata la scelta migliore: finalmente Alina ha uno strumento per proteggere se stessa e gli altri, uno strumento che può usare come vendetta personale ma che - spero - riesce a tenere sotto controllo per farne un punto di forza, non una debolezza.
Forse la parte della trasformazione è un po' confusa, ma credo tu l'abbia saputa rendere al meglio, nonostante e grazie a questo: il disorientamento di Alina, l'eccitazione, l'amplificazione dei sensi, sono calibrati bene all'interno della narrazione, non stonano affatto con l'idea che mi sono fatta anch'io di come possa essere una trasformazione vista "dall'interno". Le sensazioni si amplificano, la fame occupa il centro dei tuoi pensieri, riesci a sentire ogni cosa più forte, più vivida. La frase che Aela dice all'inizio si racconta da sè, direi: Potrai fiutare il battito del cuore di chi hai attorno, sentire il colore della pioggia; dimentica come hai visto o sentito fino ad oggi. I colori e gli odori cambieranno pur rimanendo gli stessi, e questo non solo quando sarai trasformata. *____* Bellissima.
Ancora una volta, l'immagine di Vilkas lupo che tenta, oserei dire quasi goffamente - perchè, diciamocelo, Vilkas sarà bravo in tante cose, ma quando si tratta di esternare quello che prova è come un bambino -, di proteggere Alina da se stessa mi ha fatta sciogliere.
Perchè è evidente che quei due non si stanno indifferenti. Proprio per niente.
E terriibilmente toccante e struggente Alina che ripensa a Veezara, che lo confronta con Vilkas e che si stupisce che per due persone così differenti si possano provare le medesime cose.
"Rimani ciò che sei. Tieniti stretta la tua umanità, non lasciare che… che la bestia vinca. Anche se fa male, non cedere”.
“Forse ne ho abbastanza di dolore”

No, evidentemente non ne hai abbastanza, Alina. T_T Metti da parte il tuo orgoglio e ammetti a te stessa che Vilkas è l'unico capace di farti male. è.é Maledizione!
Mi è piaciuto moltissimo come hai dipinto Aela in questo capitolo. Letale, inarrestabile, leale fino all'ultimo. Proprio come dovrebbe essere un lupo che caccia nel branco.E proprio quando Skjor stava iniziando a piacermi... è morto. T.T Magari non l'hai caratterizzato come hai caratterizzato Farkas o Vilkas, ma a me è piaciuto comunque molto. E trovo che la parte finale sia un piccolo capolavoro. Alina, immobile di fronte al dolore familiare di Aela, lo stesso che ha provato lei; quel dolore paralizzante che ti cade addosso come un macigno, insieme ai sensi di colpa, alla rabbia, alla vendetta. E poi la furia animale, cieca, terribile in modo totalizzante, che esplode come un fuoco e che non lascia scampo a niente: mentre leggevo mi sembrava di sentire il ritmo dei tamburi incalzare, il rombo del sangue salire. Come ti ho già detto, adoro questa nuova Alina.
E spero che le cose tra lei e Vilkas inizino a funzionare presto. *O*
Complimenti per il bellissimo capitolo e al prossimo! Un bacio :*