Recensioni di Fuuma

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Recensione alla storia Tra cielo e terra – Mezza conversazione - 09/08/20, ore 16:22
Capitolo 1: Tra cielo e terra – Mezza conversazione
Prima di tutto, mi sembra doveroso scusarmi di nuovo per il ritardo… sappi, è ormai il mio marchio di fabbrica, la puntualità non so manco dove stia di casa.
Dopo di che, metto già le mani avanti per dirti che temo sarà una recensione un po’ caotica, quindi abbi pazienza e bear with me, nella speranza che non risulti troppo incomprensibile.

La prima cosa che mi ha colpito è stata la canzone. Di solito io e le canzoni italiane non ci frequentiamo, ma questa penso fosse anche la sigla di un cartone (Street fighter, possibile?) e quindi la conoscevo e oh, ho apprezzato. Tra l’altro ne approfitto anche per dire che raramente leggo songfic, perché più di tanto non mi piacciono, ma la tua è strutturata in modo più simile ad una fic normale e quindi mi ci sono buttata subito a pesce.

Il titolo si rifà alla canzone, certo, però ammetto che quel “mezza conversazione” stuzzica non poco la curiosità. Inoltre trova immediatamente il suo senso nel modo in cui hai impostato la fic, perché con un racconto in prima persona che parla ad un altro interlocutore, l’idea è esattamente quella di una conversazione… ed effettivamente si tratta di una conversazione a metà, perché abbiamo la possibilità di ascoltare soltanto la voce di Duo.
Particolare e originale, davvero, non me l’aspettavo. Ma in effetti col fatto che non ho mai avuto la possibilità di leggerti, non sapevo davvero cosa aspettarmi e posso dire che sei stata un’ottima sorpresa.

Purtroppo come ti dicevo conosco i personaggi, ma ho visto le puntate talmente tanti anni fa quando le hanno trasmesse la prima volta in tv che non ricordo assolutamente nulla se non i loro nomi e pochissimo altro. Inoltre non ho mai guardato gli amw. Però nonostante questo sono stata felice di rispolverare quei pochissimi ricordi che avevo e di aver trovato tra queste righe un Duo che è sicuramente più maturo, più invecchiato e perfino un più cinico di come si presentava nell’anime. C’è un momento, in cui quel “pilota zero-due” si ripete come una cantilena, in cui addirittura sembra rinnegare quel sé stesso passato, quell’immagine che tutti avevano di lui, per appiccicarci sopra invece una realtà ben diversa e meno sorridente.

L’animo scanzonato e allegro del Duo passato, si è indurito, ma nonostante tutto riesco a vedercelo ancora benissimo il ragazzino esagitato e un po’ rompipalle (#sorrynotsorry) ma che sapeva certamente il fatto suo, dietro ad ogni spigolo e alla crudezze del discorso che rivolge alla ragazza. Mi piacciono poi tutti questi riporti all’alcol, come ci costruisce sopra tutte le metafore di una vita difficile, passata a far la guerra e poi a illudersi di aver raggiunto la pace. È duro, è crudo, è disilluso.

E poi poco per volta, se già fin dall’inizio questa fic è un pugno in faccia, arriva anche la coltellata al cuore. Inizi con l’infilare hint sulla morte di Relena, su quella di Heero – così devoto e ligio al dovere – e poi mi hai semplicemente uccisa e lasciata a morire nel passaggio: [ Ho celebrato un triplo funerale: per lei che era altrove, in un gran mausoleo, come si conviene; e per noi, tutt’e due, che eravamo nessuno, ma ci appropriammo d’un nome e lo facemmo nostro – forse ci ritagliammo un angolino, un posto segreto, in cui fingere insieme d’essere qualcuno; forse, alla fine della fiera, fu solo nel sepolcro. ]
È qui soprattutto che ho riconosciuto tutti i riferimenti all’anime e muoio per i parallelismo che ci sono trai due, così diversi l’uno dall’altro eppure così simili, a partire dai nomi di cui si sono appropriati, seppure per due motivi diversi. E lo sai, io patteggio per la HeeroxDuo e per forza di cose qui li ho colti e sì, ho colto anche le sfumature da threesome e le ho davvero apprezzate. Ma già fin dall’inizio quando parla di Relena, nata per essere politicante, si legge un certa predilezione di Duo nei suoi confronti, per poi diventare chiaro quando parla del matrimonio che ha celebrato tra Heero e Relena e dell’erede che invece lui ha dato alla ragazza, nonostante Heero fosse sempre presente. E a dire il vero il dubbio che stia parlando alla loro figlia (alla sua di figlia) viene già fin dal principio, quando le dice che avrebbe preferito vedere gli occhi di Heero nei suoi, e invece ci si ritrova quelli di uno sconosciuto – e da subito ho immaginato che fosse stesse parlando di sé e che quello non fosse altro che sprezzo per se stesso. E tutti questi richiami ai due comunque li ho amati davvero tanto, ma in generale ho apprezzato molto la fic che, come ti dicevo, ho trovato molto particolare per lo stile e anche il fatto che la canzone torni e venga ripresa in più punti dalla narrazione e infilata così bene nelle parole di Duo mi ha fatto piacere.

Menzione d’onore comunque va all’unica treccia che sa fare e che immagino sia stata uguale alla propria e a quella che gli si vede sempre addosso nell’anime/manga. Quel pezzo ammetto che mi ha fatta sorridere.

Ammetto che all’inizio lo stile particolare mi ha presa un po’ a ceffoni, che non ero pronta a quello che sarebbe venuto dopo, ma mano a mano che ho proseguito con la lettura mi ci sono trovata proprio immersa in quello che a conti fatti è un monologo di Duo – un po’ come quelli che si hanno in un bar, davanti a troppi bicchieri vuoti (e non per nulla… XD).
L’amarezza e l’asprezza della narrazione sono comunque stati i punti chiave che davvero mi hanno fatto apprezzare questa fic, e per quanto io ci capisca poco di alcool e affini, ho amato tutte le metafore.
Complimenti davvero.