Recensioni di fiore di girasole

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia La giungla dentro - 16/07/20, ore 13:50
Capitolo 3: Capitolo 3
Ciao, carissimo.

Ehi ma questo capitolo è più breve. Che peccato, speravo di leggere di più. Non ho ancora iniziato, ho solo scorso la pagina rapidamente per essere sicura che posso leggerlo tutto d'un fiato, non come i giorni scorsi. Oggi sto di chiacchiera, inizio col dire che mentre finivo di leggere l'altro capitolo mia madre mi raccontava del temporale fortissimo seguito da una tromba d'aria di stanotte. Ora mi sento più in tema. 

Ma quindi se finisce tra poco devo aspettarmi che muoia eroicamente per portare alla base quelle preziosissime mappe? O che ci riuscirà alla grande, e ciò permetterà di fare fuori tutta la "città" di Charlie. Sai che figata se grazie a quella mappa facessero saltare l'intera rete di corridoi sotterranei? TAnti ordigni per una bella reazione a catena, non sarebbe male. Sugerisco anche il nome "Operazione Domino". ^_^
Logicamente lo so, non ci sono i buoni e i cattivi, siccome leggiamo dal punto di vista di un americano siamo portati a tifare per lui, se avessi scritto il punto di vista di un vietcong avremmo tifato per il Charlie.
Quel libro sul Vietnam che cercavo di leggere l'anno scorso non l'ho ancora letto. Hanno il brutto vizio di stampare in formato tascabile libri di settecento pagine, con una scrittura da far accecare chiunque, quando bisognerebbe accecarsi con altri piaceri della vita, non con la lettura.
Torno seria e ti lascio un commento costruttivo, te lo meriti tutto perché sei sempre bravissimo. Oltre a scrivere davvero bene inserisci sempre tanti dettagli per cui sembri aver vissuto in prima persona ciò che ci narri e ci insegni sempre tanto.

Ed ecco tornare le visioni raccapriccianti, giusto all'interno dell'unico luogo di pace che poteva trovare. Sono stupendi quei luoghi nella giungla però non riuscirò mai a capire se ad incantarmi sono quei palazzi incredibili o quei ficus strangolatori enormi. Sai che mi piacciono i grandi alberi. E a proposito di alberi tropicali, ho i semi di musa velutina, che produce banane rosa fighissime e commestibili e le cui piante, alte al massimo quanto una persona, si possono tenere in vaso in appartamento.
I suoi compagni morti l'hanno terrorizzato ma gli hanno dato un ottimo consiglio: occhio ad addormentarsi profondamente. Lui lo sa già ma il suo subconscio aveva bisogno di ricordarglielo. 
Cavoli però quanto vorrei entrare in un tempio come quello! Fa niente se non ci sono le trappole mortali dei film.

Missioni SAD, cioè quelle da campo di sopravvivenza etc., non mi sovviene il nome, tipo quello di Stein?
Quando arriva nel villaggio e capisco che ci sono altri americani ho pensato che forse l'avevano visto e cercavano di salvarlo, invece dalla padella alla brace, si ritrova i novellini inesperti per i quali crepare. Santi numi! Anche quando gli va bene, ha più sfortuna che altro. E lui che ha buon cuore si prende la responsabilità di fare il possibile per salvare quei novellini. 

***Una mano tremante gli infilò una sigaretta accesa fra le labbra.*** Scena che ricorda quella commoventissima de Il buono, il brutto e il cattivo, quando il Buono trova quel giovane soldato in fin di vita e l'unico atto pietoso che può fare per lui è di fargli fare un ultimo tiro di sigaretta.

Attento, carissimo, hai scritto "Cerò di concentrarsi" all'inizio del pezzo sul funerale di MacFarland. E' un peccato che non ne sia uscito vivo ma, come detto da lui stesso, dalla giungla non se n'esce più. Era impossibile che tornasse a casa vivo e tutti felici e contenti. Poteva andargli bene altre volte ma a partire dalla psiche era spacciato. Uno come lui anche se fosse tornato negli Stati Uniti non sarebbe più stato capace di gioire della vita, gli era rimasta dentro la giungla assieme a tanti spettri orrorifici che non gli avrebbero mai dato pace. La fine che ha avuto è stata la migliore per lui, diciamo che trovare quei ragazzi è stata l'opportunità di recuperare un po' di pace interiore perché non è semplicemente morto da soldato, lui è morto da eroe per le giovani vite che ha salvato nel suo ultimo tratto di strada. A lui era rimasta dentro la giungla; a quei ragazzi, in particolar modo ad Hatfield, resterà impresso lui con il suo eroismo. Simili gesti ne salvano di vite! Ne educano di giovani! Davvero non capisco tutta la predilezione della massa per l'antioeroe mentre il mondo sarebbe sul serio un posto migliore solo se abitato da più persone eroiche come Jace MacFarland.

Alla prossima! Per oggi non leggo altro per non guastarmi le emozioni di questa bella lettura. Ho capito perché all'epoca non  te l'avevo commentato, lo stavo leggendo da cellulare e da cell non è cosa. 

Recensione alla storia La giungla dentro - 16/07/20, ore 09:35
Capitolo 2: Capitolo 2
Ciao, carissimo.

***Ripensò a casa. Anche i Tunnel Rat speravano di tornaci, prima o poi. A lui, invece, non importava.*** E magari è questo il suo punto di forza. Ma no, resto sempre dell'idea che in questa storia Dio sia stato il gran cattivo della situazione. 

***MacFarland ripensò a Dak To. Dove le avevano prese i Charlie tutte le bombe che avevano scaricato addosso alle postazioni americane? Dai cinesi e dai russi, certo, ma anche da razzie come quella che avevano appena portato a termine. Si udì un lamento, una voce implorò qualcosa, seguirono due spari. Arrivò una ragazzetta che sembrava non più che quindicenne, con l’espressione cattiva e un M-16 in mano.*** Infatti, a guardare bene, la ragazzina vietnamita imbraccia un fucile americano. Sai che non avevo mai pensato al possibile furto di armi in guerra? Cioè nei film avevo visto magari uno che finisce le munizioni e provvidenzialmente trova accanto a sé un'arma che poco importa se nemica o no. Anche perché davo per scontato che ognuna ha le sue munizioni e che quindi ognuna funziona solo con la giusta arma. Va beh, mi sto perdendo in chiacchiere. Proseguo. ^^

Mi è dispiaciuto per Rosales, poveretto ha avuto la sfortuna di morire molto male. Logicamente mi sono impegnata a non pensare cosa possono avergli fatto.
Dai che sto leggendo mentre ascolto Ich will, con le cuffie. Dovresti provare anche tu. ^^

E finalmente ho letto tutto, diciamo che mi sono messa in pari con la lettura. Quando pubblicasti questo racconto arrivai a leggere fino al punto in cui raccoglie le mappe e dà fuoco al resto. Ora sono curiosa di leggere il capitolo finale. Chissà quale sarà il destino di Jace, anche il serpentello non gli ha fatto niente. Quando gli animali non ti vogliono male è segno buono, ma purtroppo ciò non basta a salvare la pelle dagli altri pericoli. Nella giungla si può morire anche per il morso del simpatico ragnetto che lui aveva visto scendere con la tela e andare a nascondersi in un fiore. Quell'immagine è stata bellissima, quasi un breve stacco mentale dalle bruttre che aveva intorno. Ma durante la guerra del Vietnam la giungla per molti dev'essersi rivelata il nemico numero uno. Non so se hai presente quel programma "mille modi per morire" dove raccontano mille morti incredibili, in uno dei casi un tipo si trovava con la sorella non ricordo in che zona remota del pianeta, mi sembra che fossero rimasti bloccati lì, ebbene lei al mattino si risvegliò e trovò lui morto divorato dalle formiche rosse. LEi si era salvata perché la sera prima aveva messo l'antizanzare, cosa che lui non aveva fatto. 
Una giungla afosa, umida e fittamente abitata come quella in cui si trova MacFarland, ti entra dentro per forza di cose. Provo a mettermi nei suoi panni e penso che vivere per un tot di tempo in un luogo simile ti cambia totalmente. 

Vado al prossimo. Ho iniziato a scrivere questo commento l'altroieri e non ho riletto, spero di non aver scritto troppe stronzate.

Recensione alla storia La giungla dentro - 13/07/20, ore 01:31
Capitolo 1: Capitolo 1
Ciao, carissimo. Ho un bel po' di arretrati. Meglio per me, che in questo modo ho un sacco di belle storie da leggere. Pensa che i giorni scorsi mi stava venendo nostalgia di quell'autore che termina tutte le storie con i fidanzatini, ma sono stata brava e ho resistito alla tentazione di curiosare sulle sue novità.
Jace MacFarland appartiene alla categoria di persone che sembra nata per venire costantemente messa alla prova. Quelli come lui (le persone che se la cavano sempre nonostante tutto), cosa devono dimostrare a Dio? Fino a che punto dovranno sopportare? Non è un destino disumano? Certamente è disumanizzante. Questo soldato ha sopportato di tutto e la vita non lo lascia mai in pace, quasi fosse una sorta di predestinato. Pensa quanto è esasperato! Nel prossimo capitolo sono sicura che si sveglierà e capirà che purtroppo tutto quel macello non è frutto di un'allucinazione. Una cosa è certa: le esperienze accumulate gli danno una consapevolezza circa i rischi reali che supera di gran lunga la lucidità dei suoi compagni, quelli, a differenza di lui, sani di mente; infatti alla base dove si trova in questo momento, pur essendo l'unico a soffrire di allucinazioni, è l'unico a notare i nemici e a non farsi trovare impreparato durante l'attacco.

Mi ha colpito notare che gli altri soldati non sembrano dei novellini, di sicuro non sono lì da poco, e nonostante questo non hanno un decimo della sua esperienza, sono quasi tutti piuttosto ingenui, persino Rosales, l'infermiere, che in virtù del suo ruolo dovrebbe averne viste molte, davanti alle reazioni improvvise di MasFarland si mostra incredulo e impreparato. E' la tipica persona che capisce ma non comprende. E se non ci riesce un infemiere, come si può sperare che ci riescano gli altri?
Tanto sono tutti crepati, vero?

Ah, una cosa prima di augurarti la buonanotte, spesso prima di leggere una storia non leggo l'intro per avere meno informazioni possibili, stavolta però l'avevo fatto e nel leggere la domandaa che ponevi i Vietcong che vede sono veri o allucinazioni? mi ero chiesta appunto come può capire quando ha davanti delle persone reali e quando no, e ci hai già fornito la risposta: lo capiva dallo stato dei loro corpi. Le sue allucinazioni infatti derivano da traumi cruenti e per questo riguardano sempre cadaveri. Da sola non potevo arrivarci, davo per scontato che quando si hanno le allucinazioni ci si può sbagliare su tutto, invece è come una forma di lucidità parallela, che senza negare quella vera e propria la affianca e aiuta a discernere la realtà dall'allucinazione.

A prestissimo, devo assolutamente scoprire come proseguirà la sua storia.  

Recensione alla storia Legio Patria Nostra - 17/02/20, ore 11:59
Capitolo 5: Capitolo 5
***“I militari, vede, si gestiscono meglio. Sono più disciplinati, hanno più senso del corpo e della gerarchia. Adeguatamente premiati, dopo un po' sentono anche gratitudine, cosa che per contro è difficile trovare in altre tipologie umane.” ***
E il nero può licenziare il suo uomo e fare tutto da solo. Mi ha praticamente convinta. :P
No, anch'io non tradisco, specie due uomini meritevoli come Stein e.Stevens.

***“Quello che mi piace di te, Hermann, è che sei sempre diplomatico.”
[...]
“Quello che mi piace di te, Mark, è che non sei mai polemico.”***
Quello che mi piace di loro è che non si perdono d'animo. Hai presente Alberto Tomba? Una volta stava per cadere, normalmente si perde equilibrio e la.conseguenza è che si rallenta, invece lui grazie a quell'imprevisto riuscì ad accelerare. Soltanto i tuoi maschioni potrebbero riuscire nella stessa impresa.

***il vetro blindato era in realtà uno specchio unidirezionale: lui poteva vederli, ma loro non vedevano lui.*** I cattivi hanno sempre un pozzo di.soldi. Ok che le scommesse dei combattimenti clandestini rendono bene, ma penso che il.damerino stronzo è nato.fortunato (e.stronzo).

***Al centro c’era un ring ottagonale delimitato da una rete alta circa due metri. Tutt’intorno, sulle gradinate, al posto***
Detto tra noi: che figata!
Però ho una domanda: l'hanno tenuto prima in gabbia e poi in cella per un paio di giorni, lo scopo è di incattivirlo. Visto che non deve crollare alla prima ripresa, l'hanno tenuto anche a digiuno? Non so se credere che sarebbe meglio (più grinta) o peggio (meno energie).

***Ripensò alle serate nella bettola del tizio brasiliano e gli parve che nessuna bottiglia di champagne con lo scudetto verde valesse un decimo delle birre di sottomarca che beveva assieme a Stein.***
Ahahah! Una bella Dreher o una di quelle nelle bottiglie di plastica, te la offro quando vuoi. Anche cinque! :P

***un criminale di parola era frequente come un legionario francese.***
Quanto ho sghignazzato! XD

L'ultimo combattente era davvero pazzesco. Pensa se facevano combattere Hermann direttamente con lui!
Che soddisfazione quando Stein spezza il collo al farabutto! Era un delinquente della.peggior specie, o quasi.E, ovviamente, che sollievo sapere che il granitico Stein ce la fa.

Ho centellinato i commenti perché mi dispiaceva di arrivare alla fine, inoltre ci tenevo a.farlo a.ridosso dei risultati del contest.. Hai dimostrato.di conoscermi davvero.bene.con questo regalo di Natale. Peccato che,.come.ti.dico.spesso, i marchi forti e virili piacciono solo a noi due. Se scrivervi una storia ben.diversa ti apprezzavano maggiormente tutti quanti, però.sai quanto sono dispiaciuta del.fatto che il mio manca la preferito non.disegna più gli.omoni virili di prima e, insomma, finché.vogliamo.certe storie.dobbiamo provvedere l'uno per l'altro. Grazie quindi per avermi scritto una storia così perfettamente su misura che potrei commuovermi o montarlo la testa. :P

Il nero stronzo è evidente che sia.un omaggio al mio.JB, guarda che ti.presto lui e Brad e puoi fargli tutto il male che vuoi. ^^ Ivan Drago invece è il tuo preferito, vero? ^^ Anche a me piace un casino.
Se mandavano a combattere Mark, pensa quante donne si infervlravano, più che per Stein perché ok il fascino ma il gran figo è Mark, che picchia forte come il suo uomo.

Sappi che di questa storia ho apprezzato proprio tutto, non bastano cinque commenti. Ancora grazie per questo regalo!
Edit: era uscito un altro blocco di parole. Ogni volta che scrivo il commento da "recensisci" capita così
(Recensione modificata il 17/02/2020 - 12:01 pm)

Mio caro, come promesso, ti lascio la mia parte di valutazione. Era stato davvero un piacere scriverla subito dopo aver letto i cinque capitoli tutto d'un fiato, tant'è che prima di lasciare i commenti li ho riletti di nuovo. Il fascino di un uomo come Hermann dovrebbe colpire e affondare chiunque, uomini come lui cambiano la vita di chi li incontra e non si dimenticano facilmente. Allo stesso modo per me è lampante la sensibilità e la "serietà" di Mark sotto quella faccia da schiaffi. Lui non si trattiene e per questo fa la parte di quello che "ci è o ci fa?" ma ha un animo davvero nobile e una grande empatia. Lui è l'amico che tutti dovrebbero avere.
Siamo consapevoli che uomini come loro piacciono molto a noi e a poche altre persone, e non finirò mai di ringraziarti per questo bellissimo regalo. Per scrivere una storia che fosse perfetta per me non hai badato a scrivere qualcosa che piacesse più in generale agli altri lettori.

Trama&personaggi (per originali):8/8
La trama è complessa, ricca di eventi che si susseguono e si intersecano con naturalezza sino al finale, dove la storia trova il suo compimento. I personaggi principali sono due ma nel complesso se ne affiancano molti altri, ognuno ben caratterizzato. La difficoltà più grande era dare voce all'uomo che, per citare il coprotagonista, "è già tanto se dice dieci parole in un giorno, quando è in vena di chiacchiere." Anche gli altri personaggi però, uno dopo l'altro, lasciano il segno, per esempio il comandante stronzo che associa un numero ad ogni legionario sulla base del suo sfizio personale, Luisinho che ad ogni cenno di rissa è rapido a conservare le bottiglie sotto al bancone, il nero che ama fare soldi coi combattimenti clandestini e il suo braccio destro... Ci sarebbe da dire qualcosa su ognuno di loro.

Gradimento personale:12/12
L'ho apprezzata molto perché questa storia oltre ad essere su due personaggi che già conoscevo e per i quali ho un debole, rispecchia alla perfezione i miei gusti in fatto di genere narrativo, trama, contesto, personaggi, è stato un regalo che più indovinato di così non si può!
(Recensione modificata il 01/03/2020 - 09:32 am)
Recensione alla storia Legio Patria Nostra - 17/02/20, ore 06:11
Capitolo 4: Capitolo 4
Ho ricinosciuto la citazione a "Il padrino" e quella a un altro film. ^_-

Oddio, più leggo di Hermann, più mi incanto. Cavolo andrei anch'io in capo al mondo per farmi addestrare duramente da uno come lui, anche se non mi vorrebbe mai, per ovvi motivi. Ma per una roccia come lui si può sopportare di tutto. Come Mark, più ne leggo e più mi sento stregata da lui.
Per usare un paragone, Ehrenold è forse il più bello dei tuoi uomini, ma Stein è quello che mi sembra il più bello. Trasmette così tanto!...
Secondo te chi è il più inflessibile dei due?

Altra curiosità: quando Mark chiede “Cosa dovrei fare?” Sappiamo che non lo fa - te l'avevo già detto che Mark è come un cane: fedele e ha solo pregi - ma se accettasse davvero, Stein che farebbe?

***“Mister, quello è peggio della sedicenne di buona famiglia che si è innamorata del teppista: scommetto le palle che non lo molla nemmeno se lei gli offre dodici Porsche di colori assortiti, una villa a Malibu e tanti di quei cazzi che a metterli tutti in fila si arriva fino in Siberia.”***
Gli ha fatto la radiografia, son bastate due mezze chiacchierate e l'ha squadrato da cima a fondo. Idem per Hermann: ***“Mister, quello lì le fa fuori in due riprese Ray, Angel Face o Destroyer senza nemmeno impegnarsi. Ha una forza impressionante, è veloce come un crotalo e scommetto quello che vuole che ha già combattuto e vinto in decine di incontri del genere che interessa a noi.”***
Wyatt ha talento. Poteva fare l'avvocato, te lo immagini?

***Sorrise fra sé e sé: stava entrando a far parte quel posto.*** di quel posto...

Ehi, alla prima lettura non ci avevo fatto caso! Quando scrivi ***L'ultima cosa che vide fu una sagoma che si avvicinava, grande e nera contro il fioco chiarore dell'insegna del bar, poi le tenebre lo avvolsero.*** ripenso alle parole di Luisinho sul mostro nero più grosso di Stein. Lui sapeva tutto? Forse è immischiato? A questo punto è stato lui a fare a Wyatt la soffiata sui due combattenti.
(Recensione modificata il 17/02/2020 - 06:12 am)