Recensioni di yua

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Fragile come un Diamante. - 20/06/20, ore 12:33
Capitolo 7: Fase EXTRA.
Ciao persona! Come va?
Ho letto questa storia solo ora, probabilmente dopo una vita che è stata scritta ma va beh, facciamo che non è importante. Io amo la daisuga tantissimo e ogni tanto torno qui a cercare storie su di loro che per qualche motivo posso non aver letto. Oggi ho trovato questa, che, devo dire, mi è piaciuta molto.
Sinceramente, e qui veniamo alla critica alla storia, pensavo che non sarei mai arrivata alla fine, perché è PIENA di errori, sia di salti dal passato remoto al presente, sia di verbi declinati proprio male. Di solito quando le cose stanno così chiudo e basta, perché mi da proprio fastidio.
Ma, e qui veniamo al perché questa recensione avrà la bandierina verde e non quella gialla o quella bianca, la storia è bellissima. Ti consiglio vivamente di rivedere la parte della forma, perché la trama è lo svolgimento della storia sono interessanti, coinvolgenti, ben strutturati e credibili nei tempi e nei modi in cui si svolgono le vicende. Ho adorato la problematizzazione approfondita della scoperta e dell'accettazione della propria omosessualità, il fatto che per i due personaggi principali sia un percorso lungo e difficile, alla scoperta di sé stessi prima di tutto e del mondo intorno. Bellissimo davvero, ho trovato poche storie approfondite bene su questo fattore. Poi credibilissimo anche il rapporto tra suga e oikawa, è molto simile a quello che mi piace immaginare per loro.
La scena della cena tutti insieme è stata adorabile, come quella del pomeriggio dell'appuntamento a quattro. Devo dire che lo sviluppo di daichi è quello che ho apprezzato maggiormente, è così realistico! Va beh, sto scrivendo dal cellulare e ho delle cose da fare, però ci tenevo molto a farti sapere che ho apprezzato davvero. Poteva essere super fantastica, ma è fantastica lo stesso
Recensione alla storia Iridi brune, capelli cinerei – un’altra volta tu colora la mia vita - 25/09/17, ore 12:15
Capitolo 1: Iridi brune, capelli cinerei – un’altra volta tu colora la mia vita
Buondì! Come va? Qui un po' meglio dopo l'arrivo di una daisuga, della quale rischiavo seriamente di andare in astinenza. Ora, potrei dilungarmi per decine di pagine a scrivere quanto adoro la coppia, ma andremmo leggermente fuori tema, e commentare con il cellulare mi costringe ad essere molto più breve e concisa di quanto vorrei. Quindi diamo per buono che se hai scritto questo comprendi completamente la bellezza sempre troppo sottovalutata della coppia, quindi andiamo oltre.
Vorrei cominciare con una nota di grande apprezzamento per lo stile della storia. Mi è piaciuta molto la parte iniziale, con quella che è una lenta introduzione alla condizione di un malinconico, silenzioso e solitario sugawara. Mi è piaciuta anche molto il modo in cui hai reso la panoramica del locale e dei suoi ospiti, con quella mesta quotidianità che sembra quasi un circolo vizioso da cui non riescono a uscire. E devo ammettere che temevo fosse di un angst devastante,da suicidio di massa, perché il tono con cui descrivi suga e il modo in cui si trascina nella vita non lascia presagire proprio niente di buono.
Per parlare al volo del personaggio , non so se ti sia venuto troppo ooc, penso che con la situazione che gli.hai affibbiato sia un comportamento molto naturale per la maggior parte delle persone. E poi è tutto molto ben giustificato e contestualizzato, quindi non ci ho visto nulla di male -.anzi, è una cosa a cui ho pensato solo leggendo i tuoi commenti finali alla possibilità dell'ooc.
Daichi è meraviglioso, loro due sono meravigliosi. Splendido papà che per fortuna non fa proprio il papà (se un papà si comportasse così coi pargoli sarebbe un mostro orribile da rinchiudere, credo, ma suga non è un pargolo, per fortuna, ma il suo mamma,.quindi tuttappposto) e lo aiuta a uscire da quel vortice di depressione e autocommiserazione in cui si era infilato. E per fortuna daichi non è uno che molla o che abbandona, perché altrimenti il povero suga sarebbe stato davvero molto triste.
Ora passiamo al volo alla trama, che sono quasi arrivata a destinazione e se non finisco mi distraggo e non mi ricordo più cosa volevo scrivere e non ti lascio una recensione e sarebbe cosa brutta, dato che la sezione latita, come vedo,: volevo farti ancora una volta i complimenti per le scelte e il modo in cui le hai trattate. Ceryo, l'incontro casuale in quel bar nascosto e un po' sfigato potrebbe essere un po' una forzatura MA A NOI PIACE PENSARE CHE IL DESTINO LI ABBIA VOLUTI DI NUOVO INSIEME ME, ECCO.
Altra cosa bellissima è il modo in cui hai dato profondità alle problematiche di suga e a quella specie di compiacimento che prova a crogiolarsi nelle sue sofferenze. La scena della caduta e del successivo scambio di sguardi è un ottimo esempio che in tanti dovrebbero leggere e apprezzare. Ero divisa tra la tristezza per quella scena e l'ammirazione per il modo in cui era scritta.
E anche il finale... tanto di cappello. Niente di banale, niente fi stupido,ancora una volta invece qualcosa di estremamente realistico.
E purtroppo sono scesa dalla metro, quindi devo chiudere qui. M prometto una nuova recessione alla tua prossima daisuga - perché ci sarà,' vero??????
(Recensione modificata il 25/09/2017 - 12:30 pm)
Recensione alla storia Fa che un ramo ne adotti un altro - 21/06/17, ore 15:27
Capitolo 1: Fa che un ramo ne adotti un altro
Ma che storia carina! La recensione non sarà granché perché non mi sono decisa ad accendere il pc e ad usare quindi una vera tastiera, ma qualcosa voglio lasciartelo lo stesso.
Credo che la tempustica della storia sia davvero adorabile, intendo proprio tutto quello che riguarda lo scorrete del tempo: mi piace che li hai fatti mettere insieme all'università, mi piace che li hai fatti crescere inieme, che li hai fatti allontanare e poi ritrovarsi. Insomma, apprezzo davvero tanto un sacco di cose. Sai anche cosa mi è piaciuto moltissimo? Che fai attraversare loro diverse crisi e che li hai fatti combattere per superarle, è tutto così profondamente realistico (ed è molto raro). Sì, sono decisamente una coppia bellissima e molto matura, però è logico pensare che abbiano passato periodi di forte dubbio.
E vogliamo parlare dei mestieri che hai scelto per loro? Sono così giusti! È bellissimo Suga infermiere, Suga infermiere che si occupa di bimbi piccoli. E anche Daichi avvocato mi piace, anche se era u. Mestiere che non avevo mai associato a lui. Però è carino che sia in prima fila per la lotta per l'adozione, ed è davvero dolcissimo come Suga si appoggia a lui, e come lui si faccia roccia per poterlo supportare. Sono veramente veramente bellissimi per come li hai tratteggiati, e mi piace ancora di più come hai problematizzato la questione dell'adozione. Niente, sono felice di aver letto questa storia. Ci sono poche daisuga sul sito, e pochissime sono quelle belle e strutturate come questa; hai reso bene i personaggi, hai reso bene la storia e hai anche fatto il tutto scrivendo bene (tranne qualche errore di battitura qua e là, e forse qualche imprecisione, ma non importa) perché tutta questa au (si può definire au? Vabbè,'non è importante) è stata pensata e realizzata bene. Non so se sono ripetitiva o se questa recensione abbia effettivamente un qualche valore (non penso di aver scritto molto di sensato) comunque anche quello che riguarda la vita in ospedale del piccolo shoyo mi è sembrata verosimile... non ne so nulla quindi sull'aspetto tecnico ci fidiamo, però quello che posso dirti con certezza è che hai reso bene l'atmosfera, l'attenzione e la coccola enorme che è ogni gesto di Suga nei suoi confronti. E il sentimento di Daichi verso Suga, e tutto il resto... niente, non so più scrivere ql cellulare. Quindi lq chiudo qui, dicendoti che dovresti sicuramente scriverne di più così.
Recensione alla storia Shades of red - 15/06/17, ore 11:40
Capitolo 1: Shades of red
Buondì oh persona! Devo ammettere che decidere di commentare questa storia non è stata una scelta felice, perché sono sul cellulare e aspetto che la bambina a cui faccio da babysitter finisca di prepararsi, e dovrei dirle di darsi una mossa, e sto scrivendo dal cellulare cercando di non morire dal caldo (con risultati discreti, devo dire; mi sto sciogliendo molto più lentamente di prima), quindi non ricordo come avevo cominciato ma alla fine essendo un'adorabile daisuga non potevo che commentare, anche se gli astri sono palesemente contro di me e le zanzare cercano di prosciugarmi. Insomma, questa giornata sarà una cosa estremamente faticosa - ma giusto un po' meno del previsto adesso. Una piccola daisuga, con un leggero velo di angst che cerca di coprire tutto, ma essendoci Daichi e Sugawara non poteva essere dolcissima.
Oddio...
Allora, vediamo di rendere onore al merito: io amo follemente la daisuga, ma mio malgrado spesso e volentieri sono molto molto delusa da quello che leggo. Quindi ormai mi approccio alla coppia senza aspettative e poi... e poi trovo cosine piccole e tenerissime come questa, scritta in modo scorrevole e anche in un universo differente da quello a cui siamo abituati lascia i personaggi abbastanza ic (sono convinta che in un'au l'ooc sia fisiologico, soprattutto perché metti i personaggi in un contesto completamente diverso dal loro ed è logico che il loro carattere un po' ne risenta) e coerenti con quello che sono abituata a considerare il loro carattere. Okay, mi sa che mi sto incartando.
Mi.piace che Suga veda i colori, è una cosa estremamente... romantica. E mi piace che Daichi sia al suo fianco, e che cerchi di fargli coraggio, e che cerchi di fargli capire che sta lì per lui e che non se ne andrà facilmente.
Niente, sono bimbi bellissimi e li hai gestiti bene (ho apprezzato anche un sacco il fatto che Daichi beva caffè e Suga invece no, ormai diventerà una cosa assolutamente vera nella mia testa) e quindi la bambina ha finito e devo tornare ad affrontare il caldo torrido del mondo di fuori, scrivi altre daisuga, non ce ne sono decisamente abbastanza!
Recensione alla storia Il profumo dell'estate sulla tua pelle - 12/06/17, ore 11:49
Capitolo 1: Il profumo dell'estate sulla tua pelle
Nanas.
Scrivo adesso a caldo il commento, che potrebbe essere anche molto molto breve nonostante io abbia aperto il pc solo per questo. La storia la stavo finendo di leggere dal cellulare, altrimenti forse non l'avrei letta mai, ma questo non fa parte di quello che volevo dirti come prima cosa.
Ora, sappi che è una delle storie più belle che io abbia letto da quando ho ricominciato a frequentare efp. E non lo dico per compiacerti e roba simile.
Come sai la mia otp non è questa, ma non ho letto tante altre storie come questa, e ad un certo punto mi sono quasi commossa, sappilo. So che non c'era granché da commuoversi, ma devo dire che mi hai riportato indietro a pomeriggi estivi delle prime volte, delle prime scoperte. Ma non era nemmeno questo che volevo dirti subito.
Quello che volevo dirti immediatamente - e che palesemente è passato in cavalleria, anche se non troppo - è che questa storia è veramente veramente bella. Hai un modo di scrivere che rende tutto alla perfezione, rende l'incertezza, il dubbio, la dolcezza e il desiderio mai veramente sperimentato, e rende Kenma e rende Kuroo, e rende la cura e l'attenzione, e rende l'estate in città, e la pigrizia di un pomeriggio troppo caldo anche per pensare. Non lo so, non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo - piccolo - del telefono e ho un messaggio in sospeso al quale finita la recensione risponderò.
Ora, noto con piacere che questa storia ha suscitato più reazioni delle altre tue, ma continuo a pensare che non sia abbastanza. Non hai idea di quanto sia stato bello per me leggere questa cosa, e non so come fartelo sapere, quindi mi limito a provare a scrivere una recensione che esuli dal solo esprimere la mia adorazione.

L'inizio è bellissimo.
La primissima parte, con la descrizione semplice della città, del pomeriggio di agosto e del caldo, e dell'umidità, e del silenzio e della desolazione delle strade non percorse da nessuno, della gente che cerca di fuggire alla calura estrema camminando rasente i muri o sotto gli alberi dove una lingua d'ombra da la parvenza di una maggiore frescura - come fanno i cani quando devi portarli a spasso prima del tramonto l'estate, che tirano per schiacciarsi contro il muro, con quel caldo anche le persone rispolverano l'istinto di sopravvivenza.
Si tratta di un numero piccino di righe, ma già da quel primo paragrafo si capisce che la storia sarà molto superiore alla media della sezione - almeno di quello che mi è capitato di leggere fino ad ora.
E poi il silenzio, il silenzio caldo di un banalissimo e sonnolento pomeriggio estivo, così in contrasto con quello che sta succedendo nella stanzetta di Kenma, che ancora noi non abbiamo avuto il piacere di visitare.
L'arrivo di Kenma nella storia poi è così naturale che passa quasi inosservato: eccolo, è quello il suo ambiente naturale, nella stanza che gioca a nascondino con la luce del sole. E devo dire che anche questo mi fa venire in mente episodi reali, in cui rotolavo letteralmente via quando l'ombra si spostava un po'. Niente, è tutto così tremendamente reale che mi è davvero sembrato stesse accadendo sotto i miei occhi. Ed eccoli lì, i bambini che non si fanno fermare da quel caldo soffocante, che corrono e che giocano e che da un lato disturbano quel silenzio sonnacchioso, dall'altro si meritano un po' di invidia per la loro vitalità spensierata.
Nella panoramica della stanza silenziosa - che silenziosa non è poi troppo, piena dei ronzii, dei sussurri e dei fruscii che in assenza di suoni più prepotenti riempiono davvero le orecchie e la testa - ecco che compare un grosso libro. Noioso, sicuramente. Non serve aprirlo, è una stupida raccolta di poesie da leggere per forza, lo ha detto il professore... eppure a volte anche i professori possono dare compiti che risultano utili ben oltre il raggiungimento di un buon voto. E Kenma se ne accorge quasi per caso, che la poesia parla un po' a tutti. Che la letteratura parla a tutti e parla di tutti, basta essere nella giusta disposizione d'animo. E mi è sembrato di vederlo, il suo stupore nel rendersi conto che un testo così breve e così vecchio potesse raccontare quello che lui prova e che ancora non ha chiaramente pensato, che una poetessa morata da centinaia di anni, in un mondo completamente diverso da quello che vive lui possa parlare delle stesse emozioni. E ancora una volta hai dipinto le immagini con una chiarezza veramente incredibile: le descrizioni non sono pesanti o noiose, ma al contrario hanno qualcosa di magnetico, ti tengono con gli occhi incollati alla pagina per scoprire come renderai il prossimo minuscolo gesto. Sei stata indecentemente brava.
Un'altra cosa che OVVIAMENTE va commentata è la scena del primo bacio. Quanta dolcezza può esserci in un primo tentativo di approccio, quanta delicatezza si può usare per descrivere un rifiuto, la paura dell'incerto, il desiderio di non lasciarlo andare solo per l'imprevedibilità del "poi"? Non lo so, ma qui ne hai messa talmente tanto che quasi ti si ferma il cuore quando pensi che Kuroo, giustamente, stava per tirarsi indietro, per giustificare un gesto dettato dall'impulso urgente di dimostrare a Kenma che il loro rapporto doveva evolvere. Quasi, perché l'incertezza di Kenma un po' la capisci, perché nel frattempo sei entrata nei suoi panni e stai vedendo il mondo coi suoi occhi, perché questo hai fatto, ci hai catapultato nel suo corpo in quel momento e la sua incertezza l'hai fatta sentire sulla pelle di noi poveri lettori che tante emozioni nemmeno ce le aspettavamo. E niente, ho ovviamente tirato un sospiro di sollievo a quel gesto minuscolo, a quella minuscola richiesta di scuse, a quella piccolissima ammissione di paura. E Kuroo-santo-subito aspetta e lo accontenta, e ammette che abbia bisogno di tempo e glielo regala volentieri.
Niente Nanas, io ho davvero amato questa storia, è veramente veramente bella e non sai quanto avevo voglia di leggere una cosa così. Non lo sai perché fino a che non l'ho aperta non lo sapevo nemmeno io. E pensare che rischiavo di non leggerla nemmeno! Perché quando mi muovo da casa ho ovviamente un romanzone da leggere, e a casa ormai il pc lo accendo pochissimo se non per vedere roba in streaming. Non Gotham, ma questo è un altro discorso.
Torniamo a noi, sì? Beh, direi di sì, non puoi rispondermi e la recensione è mia, quindi alla fine faccio come mi pare.
Ovviamente, poi c'è la loro prima volta. è così emozionante che non so se riesco a rendere l'idea. Ti giuro che non sto esagerando, mi sono sentita così presa dalla storia che non... boh, facciamo che mi sono sentita davvero tanto presa e persa insieme all'incertezza di Kenma, insieme al suo senso di spaesamento di fronte a quello che stava succedendo, e al suo desiderio inesprimibile a parole, e all'istintività dei movimenti. Non lo so, questa storia meravigliosa. Tipo un piccolo tesoro nascosto in mezzo al ciarpame.
E volevo scriverti quali sono i passaggi che mi sono piaciuti di più, perché ti giuro che alcuni sono veramente meravigliosi, ma non so se posso scegliere, veramente veramente veramente bella tutta.
E basta.
Credo.
Posso sempre aggiungere cose se mai dovessi avere il coraggio di rileggerla senza farmi scoppiare il cuore.
Ti prego, scrivine altre così.
Baci baci!