Recensioni di Nuel

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Non dire una parola che non sia d'amore - 25/10/21, ore 23:27
Capitolo 2: Abbastanza (mai)
"Nella densa penombra che vi avvolge (che vi accoglie, che vi assolve)" e "Affondi le labbra – e i denti e l’anima e tutto", non so dirti quanto mi piacciono queste frasi, e i concetti, naturalmente!
Quel senso di assoluzione dato dalle tenebre (ma anche dall'amore) ricordo che lo hai già usato, e già allora mi era piaciuto molto, perché sì: da un lato è naturale sentirsi 'meno colpevoli' di quanto avviene in condizioni che ci nascondono, senza testimoni, e dall'altro l'amore assolve sempre quel che si fa in suo nome (beh, quasi sempre).
E poi la seconda frase, il senso di affondare con l'anima, un amore con le zanne... forse anche questo l'avevi già detto, e lo trovo bello e intenso: l'amore ha i denti e gli artigli e li sa usare.
Eppure qui non c'è violenza, Gellert desidera Albus in modo viscerale, ma non gli farebbe mai del male.
Mi dà l'idea di un personaggio ancora molto giovane.
Le due flash sono quasi speculari, dici, e hai ragione, ma questo evidenzia ancora di più la profonda caratterizzazione dei personaggi.
In altre tue storie ti avevo scritto di non essere in grado di distinguere Albus da Gellert, e in un certo senso ora penso che non sia sbagliato: loro si fondono, diventano uno solo... eppure sono profondamente diversi, e in queste due flash è evidente.
Non agiscono, non c'è un vero dialogo, ma emergono dalle emozioni.
La tua bravura nel farli vivere è incredibile.

Recensione alla storia Non dire una parola che non sia d'amore - 25/10/21, ore 22:40
Capitolo 1: (Resta)
Perché non l'avevo già letta? O.O
Come sempre riesci a infondere emozioni forti nelle tue parole. C'è sentimento, c'è desiderio... Se non ho frainteso, c'è un desiderio ancora inappagato, questa volta.
Forse la relazione deve ancora cominciare? Magari Albus non sa ancora di essere ricambiato... È un momento bello, prima della conferma, quando ci sono ancora tutte le possibilità e tutti i timori... Ma soprattutto, per loro, non c'è la sicurezza di non poter restare assieme.
Mi è piaciuto tantissimo questo Albus che osserva, studia, memorizza i tratti di Gellert mentre li sfiora, diviso tra desideri opposti, che continui a dormire e che si svegli.
Sai sempre cogliere momenti significativi, riempirli di nostalgia e di un senso di ineluttabilità che ogni volta mi fa sospirare.

Recensione alla storia Tarantula - 24/02/20, ore 14:56
Capitolo 1: Tarantula
Dopo aver letto la tua storia su Good Omens mi ero ripromessa di leggere anche questa appena ne avessi avuto il tempo. Sono davvero contenta di averlo fatto e di poter confermare che adoro il tuo modo di scrivere.
Anche questa volta hai saputo interpretare con delicatezza un rapporto particolare, hai dato voce ai sentimenti di Newt per Leta senza stravolgere il personaggio, e poi ho apprezzato che tu abbia menzionato Hagrid.
Ho trovato che la storia, pur molto più semplice dell'altra, è ben costruita, ben bilanciata, e poi è piacevolissima da leggere grazie alla tua prosa, semplice ma corretta e scorrevole.
Ti faccio presenti però alcuni piccoli errori che ti sono sfuggiti:
"infonfondibile" -> inconfondibile
"perciò
si limita ad assestarle" -> a capo di troppo
"cercando non incrociare" -> manca un "di".

Spero ti dedicherai ancora alla scrittura e di avere di nuovo il piacere di leggerti. ^^
Recensione alla storia Come lacrime da una stella - 21/01/20, ore 18:14
Capitolo 2: Blessed are the broken
Mmm mmm... ti dirò... Questa volta, pur avendo capito subito che si tratta di Gellert, ho faticato a riconoscere il personaggio.
Il momento è sicuramente particolare, ma leggerlo così mi ha disorientata.
Credo che in parte sia l'ambientazione: insomma, Geller che beve e si ubriaca in un locale che immagino tipo La Testa di Porco, assieme a soggetti che mi sono raffigurati degni del vecchio Aberfort... non ce lo vedo.
Eppure è possibile in questo momento.
Nell'ultima parte, in quel "A che scopo conquistare il mondo, se non posso donarlo a te?" è pienamente lui. Questo è un dolore che mi è più familiare.
Va da sé che è comunque scritta bene e godibilissima. Tra l'altra mi ha portata a riflettere su una cosa che ancora non avevo considerato (e che, anzi, nel secondo film, mi pare, avevo trovato strana e stonata): il drago.
Fermo restando che mi rifiuto categoricamente di immaginare un drago cinese, c'è comunque una lunga tradizione legata al drago e alla fenice, e non ci avevo mai pensato fino a questa tua storia.
Alla prossima. ^^
Recensione alla storia Come lacrime da una stella - 13/01/20, ore 19:06
Capitolo 1: Nights in black satin
Amo l'anghst e amo come riesci a rendere le ombre e i tormenti di Albus.
Il personaggio che ci mostri in questa storia è così lontano sia dal giovane brillante e appassionato di altre tue storie che dal buffo anziano preside a cui siamo abituati.
Il suo è un dolore dignitoso, che non si mostra agli altri ma che lo logora nella solitudine di una vita che ha perso i contorni e le piccole cose quotidiane sembrano comparire improvvise, punti di riferimento smarriti anche loro, come se avessero perso l'ancoraggio che li rendeva tali.
In particolare, i baci al cuscino, un corpo che non si rassegna danno il senso della profondità della sua perdita: non è un oggetto inanimato, è un'anima viva, un corpo caldo che cerca di reagire ma si perde nel tentativo, incarna tutti gli altri elementi.
Oltre a questo, mentre leggevo le citazioni che sai sempre inserire così appropriatamente, mi sono ritrovata a pensare che probabilmente sarebbe splendido averti come insegnante di letteratura. ^^'
Se continuerai trasformando questa OS in una raccolta di flash, la leggerò con molto piacere.
Alla prossima. ^^