| Recensione alla storia Non era mai successo, ma quella notte accadde. - 11/09/20, ore 23:33 | | Capitolo 1: Non era mai successo, ma quella sera accadde. | Carissima **
Io non conosco questo fandom, ma ne ho sentito parlare e, comunque, è sempre un piacere tornare da te. Le tue storie mi inondano di una malinconia così umana che mi fa tremare. I personaggi di cui parli sono sempre così tormentati e veri, li rendi su carta dei veri e propri cristalli di emozioni e, in più, la tua prosa ha sempre un effetto calmante su di me. Potrei citare tutta la storia, ma c'è una frase che mi ha molto colpito:
la sola increspatura nel mare calmo di tutte le sue certezze. che assoluta meraviglia.
Ma passiamo alla storia.
Un amore tormentato, questo, che è una vera e propria montagna russa di emozioni. Ho empatizzato così tanto con Haruki, con i suoi tormenti. Un ragazzo che forse non ha davvero trovato il suo posto nel mondo, che cerca l'affetto in braccia più distanti, meno attaccate al suo cuore, come quelle di Akihiko. Pedante e pressante, disperato e quasi si lascia andare a quel "rifiuto" che ha sentito da parte di Haruki. Si è sentito abbandonato, lasciato da parte, e non ha fatto niente per non farglielo presente. Ha reagito in modo infantile ma, a volte, non è forse l'amore a comandare per noi?
Ho trovato la scelta di Haruki di tornare da Akihiko perfetta. E la scena in cui dice "devo parlare con una persona" e poi torna da lui rimanda all'inizio, quando dice la stessa cosa ad Akihiko e gli spezza il cuore. Ma ho la sensazione che in quel frangente se lo siano spezzato a vicenda... un po' come se Haruki volesse imporsi di creare un muro tra di loro... eppure il suo ritorno a casa è una devastante doccia fredda, quando vede l'altro ragazzo ridotto così; i sensi di colpa che riaffiorano sulla pelle, perché sa che se si è ubriacato ed è arrivat a questo è colpa sua, per il suo averlo messo da parte, scansato, quando non avrebbe voluto.
La scena finale, poi, è devastante non solo per il bacio che arriva con una consapevolezza che spiazza, perché non dato dall'alcol ma dalla lucidità piena di una mente che è tornare al presente, ma anche quel "non detto" finale, che lascia in sospeso la scena ma che, comunuqe, la rimpie di speranza.
Complimenti come sempre per la tua sensibilità e ciò che trasmetti. Sono sempre emozioni forti, e tornare qui tra le tue righe è sempre un piacere ♥
Miry
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