Recensioni di Miryel

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Recensione alla storia Salty laugh - 13/06/20, ore 17:13
Capitolo 1: Salty laugh
Ciao cotton candy allo zucchero filato ♥!!
Guarda un po' chi passa qui dopo quasi due mesi che l'hai pubblicata, dopo che si era ripromessa di passarti praticamente subito?? Io *si punta due pollici ma non è Bob Kelso, purtroppo*
Questa serie mi è piaciuta tantissimo e, durante le primissime apparizioni di Jaskier devi sapere che Miryel ha avuto anche da dire che le stava... com'è che ho detto? Ah, sì: "ALTAMENTE SUL CAZZO", cosa che poi, tipo un paio di puntate dopo, ho ritrattato in lacrime e, soprattutto, m'è partita la ship :D Ma tu dirai: come fa a non partitte la ciavatta pe' 'sti due? E dunque eccomi qua **
L'ho praticamente adorata, e la motivazione principale di questa mia adorazione è una: l'introspezione. I non detti, che in questo caso evolvono in qualcosa di ancora diverso: i non detti, detti a qualcun altro. Il concetto di quel "mi dispiace" detto alla fine mi ha letteralmente portato fuori di testa: c'è un'approfondimento introspettivo di Geralt che mi ha lasciato senza parole: un personaggio così, che sfoga quello che ha dentro tra battaglie e prostitute, convinto di non avere la capacità né forse il privilegio di provare nient'altro che pulsioni sessuali e rabbia... eppure Jaskier, qui il grande assente ma di cui la presenza pesa come un macigno sulla testa di Geralt, i cui intenti sono tutti permeati dal pensiero del bardo... ogni movimento, ogni sguardo, ogni pensiero, ogni delusione elargita e ricevuta. Insomma, Geralt è un'orbita che gira intorno all'unico pianeta su cui vale la pena poggiare i piedi; l'unico a cui ha permesso di conoscere suoi lati diversi, a cui ha concesso il privilegio di lasciarsi comandare e di comandare a sua volta, come qui: Lascia che ti cavalchi, Geralt; in cambio potrai fare di me quello che vuoi., concede a Geralt di fare di lui ciò che vuole, ma all'inizio a comandare è lui. "Lasciati cavalcare" è come dire "lascia che io ti guidi", e questo è un concetto che mi piace particolarmente se si pensa a loro due; la parità che si sviluppa nel corso del tempo, dove uno è forte nell'animo e l'altro nel corpo. Dove uno lascia che l'altro lo faccia suo, ma in un gioco di ruolo che è caldo, bollente, così profondo che l'assenza del bardo fa male. Tanto quanto il dolore che Geralt ha causato in Jaskier, spezzandogli il cuore. Sigh ç_ç

Insomma, mio tenerissimo cinnamon roll al pistacchio, che ti devo dire? A parte che ho semplicemente amato la caratterizzazione di Geralt, con due battute risicate delle sue e un'introspezione che è una mappa completa del suo animo oscuro e che parla al posto dei dialoghi di cui non è un amante. Ho amato come hai dipinto la purezza e allo stesso tempo la malizia di Jaskier, di come ritorni nella mente di Geralt e di come, alla fine, l'immagine del bardo si tramuti solo in occhi delusi dalle scuse mai ricevuto. E poi... nulla, come sempre lo stile, lo sviluppo della storia e quella caterba di perle che potrei riportare qui copiando e incollando l'intero testo ma ehi, non voglio che chiami la postale, okay??
Dunque mi limiterò a citarti la mia preferita ♥
E Geralt ha cacciato Jaskier e la sua risata, come non valessero nulla, quando invece non basterebbe l’oro di ogni regno a ripagarlo di quel suono.
Basta ora me ne vado e ti lascio in pace, però spero che scriverai altro su di loro ._. questa mi è piaciuta tantissimo e mi ha spezzato il cuore come solo tu sai fare e... be', lo sai che mi piace quando mi spezzi il cuore, no?? ç_ç
A prestissimo, ho un sacco di roba da recuperare, non ti libererai di me facilmente *risata doppia satanica*
Miry