Buongiorno sorellina!
Purtroppo non conosco i Foo Fighters, ma ho potuto comunque apprezzare tutta l'introspezione che hai messo nella storia. Nella prima parte, Dave è spaesato, sicuramente risente ancora dell'influenza della morte di Kurt, ed il passare all'improvviso dall'essere "dietro le quinte" (perché spesso i batteristi vengono snobbati, poveretti) all'essere al centro della scena e del palco, di sicuro è abbastanza destabilizzante, per una persona così giovane e incerta per il futuro. Ha paura di sbagliare, ed è logico che sia così. Non conosce ancora bene i suoi compagni di band, cercati giusto per l'occasione, e immagino bene tutte le difficoltà a cui possa essere andato incontro.
Poi, nella seconda parte, ecco che troviamo un Dave completamente diverso, un Dave realizzato per ciò che ha avuto dalla vita, con dei compagni di band che sono diventati fratelli e una band che è diventata tutto, per lui.
Davvero hai scritto un ottimo tributo!
E auguri a Dave!
Baci!
|
