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Autore: Soul Mancini    14/01/2021    4 recensioni
[Scritta per il compleanno di Dave Grohl ♥]
Si prese la testa tra le mani e socchiuse gli occhi. Non sapeva se ce l’avrebbe fatta a salire sul palco, cantare e suonare la chitarra. Kurt in quello era sempre stato più bravo.
E se avesse sbagliato tutto? [...]
Tese l’orecchio e il brusio del pubblico, già accalcato sotto il palco, lo raggiunse. Dave sentì il respiro mozzarsi in gola e il cuore accelerare i suoi battiti.
Ce l’avrebbe fatta?
- NONA CLASSIFICATA (insieme a "Telefono senza fili" e "Quella scintilla nei suoi occhi" al contest fiume "Acquerelli" indetto da Juriaka e valutato da BessieB sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dave Grohl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dave
There’s another round for you
 
 
 
 
When the wheels come down, when the wheels come down
When the wheels touch ground, when the wheels touch ground
And you feel like it's all over
There's another round for you
When the wheels come down, when the wheels come down
[Foo Fighters – Wheels]
 
 
 
 
Dave si rigirava il plettro tra le dita e spostava ripetutamente il peso da un piede all’altro; il suo sguardo schizzava dappertutto, ma lui non aveva il coraggio di posarlo da nessuna parte.
In quel piccolo backstage la temperatura era decisamente troppo alta e soffocante, o forse era solo lui a percepirla così. Nemmeno la birra fresca che stava bevendo era riuscito ad attenuare quella sensazione – in realtà ne aveva preso solo un sorso e poi aveva poggiato il bicchiere sul tavolino basso accanto a lui, aveva la gola troppo serrata perfino per deglutire.
In tutta la sua carriera, né con gli Scream né con i Nirvana, aveva provato una paura così opprimente prima di un live.
Certo, negli ultimi anni aveva affrontato folle immense e spettacoli in onda sulle tv nazionali, con milioni di potenziali ascoltatori, ma i suoi due compagni di band erano sempre stati accanto a lui. Quel pizzico d’ansia l’aveva provato ogni volta, ma in fondo si sentiva sicuro e protetto dietro la sua batteria.
Stavolta era diverso. Stavolta il microfono sarebbe stato davanti a lui – la folla sarebbe stata davanti a lui, sarebbe dipesa da lui, avrebbe apprezzato o disprezzato le canzoni che lui aveva composto.
Lui, che era solo un ragazzo di ventisei anni a cui era da poco crollato il mondo addosso. Lui, che forse era troppo insicuro su ogni sua scelta – e quella volta non faceva eccezione.
Si prese la testa tra le mani e socchiuse gli occhi. Non sapeva se ce l’avrebbe fatta a salire sul palco, cantare e suonare la chitarra. Kurt in quello era sempre stato più bravo.
E se avesse sbagliato tutto?
“Ragazzi, cinque minuti e iniziamo” annunciò un ragazzo della sicurezza, passando frettolosamente davanti al divanetto su cui Dave era seduto.
Lui lo seguì con lo sguardo, gli occhi improvvisamente sgranati, mentre continuava a giocherellare nervosamente col plettro.
Tese l’orecchio e il brusio del pubblico, già accalcato sotto il palco, lo raggiunse. Dave sentì il respiro mozzarsi in gola e il cuore accelerare i suoi battiti.
Ce l’avrebbe fatta?
Si guardò attorno in cerca di supporto, ma quelli che li circondavano erano quasi dei perfetti estranei. Nessun sorriso appena accennato di Krist, nessuna strana smorfia di Kurt.
I Nirvana erano svaniti per sempre.
Il futuro – il suo stesso destino – era tutto nelle sue mani.
E quel futuro gli faceva terribilmente paura.
Quel futuro rispondeva al nome di Foo Fighters.
 
 
Dave rivolse un ultimo sorriso al suo pubblico prima di lasciare il palco, il boato gli riempiva i timpani e gli faceva vibrare le ossa.
Avrebbe voluto guardare ognuna di quelle persone negli occhi e ringraziarla, avrebbe voluto abbracciarli tutti – anche se ci sarebbe voluto un secolo – e dir loro che li amava, ma erano davvero troppi.
Ed era tutto merito loro, del pubblico che non aveva mai smesso di supportarlo e credere in lui, se era arrivato così lontano.
Quella stessa folla che all’inizio gli faceva così paura, si era rivelata la sua salvezza.
Fece il suo ingresso nel backstage, sfatto e stremato dal lungo concerto, ma con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
E accanto a lui non c’erano più degli sconosciuti, ma quella che ormai da vent’anni rappresentava una famiglia. Si voltò verso i suoi compagni di band – i suoi fratelli – e si soffermò a osservarli, uno per uno, in silenzio.
Il cuore gli martellava fortissimo nel petto, come quella prima volta che era salito sul palco con loro, ma stavolta non aveva paura.
Non riusciva a credere che quella magia che avevano creato e che continuavano a creare ogni volta che salivano su un palco fosse partita da lì, da un ragazzino spaventato che torturava un plettro e non sapeva con quali parole esordire al microfono.
Erano passati vent’anni, centinaia di concerti, migliaia di birre sorseggiate insieme ai suoi amici, milioni di sguardi entusiasti e commossi mentre lui si esibiva. Decine e decine di canzoni composte e riarrangiate, troppe giornate di fila trascorse in sala prove. Tanti amici, una moglie e tre figlie da riabbracciare una volta a casa.
Dopotutto – lo doveva ammettere – qualche volta si sentiva ancora quel ragazzino insicuro e terrorizzato. A volte quella paura lo prendeva proprio al centro del petto e gli mozzava ancora il respiro.
Eppure ora una certezza ce l’aveva: non aveva sbagliato.
Il presente – quello che aveva tanto temuto – ora ce l’aveva in pugno.
E per quel presente era infinitamente grato.
Quel presente rispondeva al nome di Foo Fighters.
 
 
 
 
♥ ♥ ♥
 
 
AUGURI DAVEEEEEEEEEEEE *_____________*
Alloooora, come motivare quello che avete appena letto? Non lo so nemmeno io… e sinceramente non credevo nemmeno che avrei mai fatto il mio esordio in questo fandom, non tanto perché non mi piaccia l’idea di scrivere sui Foo Fighters, ma perché non ne ho oggettivamente le conoscenze.
Leggo molti articoli in giro riguardanti Dave Grohl e praticamente so qualsiasi cosa su di lui, ma in compenso so a malapena i nomi degli altri componenti!
Però… come potevo ignorare un evento così importante, il compleanno del rocker più buono che ci sia???? *-*
E, proprio parlando dei su citati articoli, è da lì che ho tratto ispirazione per la storiella che avete appena letto: infatti Dave stesso ha dichiarato che nei primi anni di vita dei Foo Fighters (la sua attuale band, in cui appunto canta e suona la chitarra e di cui è il frontman) non sapeva bene come affrontare il palco, ne era abbastanza spaventato perché non era molto sicuro di sé. Questo sicuramente dipendeva anche dal fatto che, sia nei Nirvana e sia negli Scream (il suo primo gruppo), ha sempre suonato la batteria e quindi, anche quando ha fatto successo, si è sempre esposto in maniera limitata.
Lascio qualche altra nota per chi non conosce il fandom e tutti gli antefatti, in modo che la storia sia accessibile.
La prima scena la si può far risalire al 1995, anno in cui i Foo Fighters hanno cominciato a prendere forma e a esibirsi dal vivo. Inizialmente in realtà si trattava solo di un progetto solista di Dave Grohl: lui stesso ha composto e suonato tutte le canzoni del primo lavoro discografico (omonimo), salvo poi cercare alcuni musicisti per potersi esibire dal vivo. Lui stesso non avrebbe mai creduto, poi, di ottenere così tanto successo. Oggi i Foos sono una band a tutti gli effetti ^^
Quando, nella prima parte, cito Kurt (Cobain) e Krist (Novoselic), faccio riferimento agli altri due componenti dei Nirvana, rispettivamente cantante/chitarrista e bassista. Come tutti purtroppo sanno, Kurt è venuto a mancare nell’aprile del ’94, dunque la band si è inevitabilmente sciolta; un anno dopo, Dave era ancora molto provato dalla perdita e ha dovuto ricominciare tutto da zero.
Passando alla seconda scena, che possiamo ricondurre al 2015 circa: anche se non li ho citati di persona, i compagni di band di cui parla sono i Foo Fighters, con cui – da ciò che mi è parso di capire – ha un bellissimo rapporto.
Vi lascio la lineup qui per completezza di informazioni: Dave Grohl – voce, chitarra ritmica; Chris Shiflett – chitarra solista, cori; Pat Smear – chitarra; Nate Mendel – basso; Rami Jaffee – pianoforte, tastiera; Taylor Hawkins – batteria, cori.
Infine quando cito la moglie e le figlie, prendo spunto dalla realtà: Dave, dopo un matrimonio fallimentare durante i Novanta, ha sposato Jordyn Blum nel 2003, con cui ha avuto Violet Maye (2006), Harper Willow (2009) e Ophelia Saint (2014).
Dovrebbe essere tutto!
So che è una storia abbastanza banale e semplice, ma spero vi sia piaciuta :3

E faccio ancora TANTISSIMNI AUGURI DI BUON COMPLEANNO a Dave, grazie per essere il musicista e soprattutto la meravigliosa persona che sei! ♥
 
 
   
 
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