Recensioni di Curse_My_Name

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia A quest for the Dragonborn - 02/08/18, ore 18:40
Capitolo 3: Dragon Rising
MareCalmo,
è sempre difficile, a mio parere almeno, raccontare dell’uccisione di Mirmulnir e la scoperta del sangue di drago. Vuoi perché è una quest su cui tutti siamo passati, anche più volte, e quindi rischia di diventare noiosa da leggere, vuoi perché il gioco presenta in modo veloce eventi che, a pensarci bene, risultano in uno vero shock per il nostro eroe di turno. Specie se, come Daric, avevano già dei piani per conto loro.
La lunghezza della storia è giustificata, per me, visto quanto ci hai inserito dentro… hai fatto bene a tagliare il dialogo con lo jarl dopo l’uccisione del drago, perché quello avrebbe appesantito la faccenda. Molto più carino passare dalla visuale di Lydia (anche io credo che lei debba essere una figura importante nel feudo, una ragazza talentuosa o una giovane eroina quantomeno, visto che essere huscarli è un onore e un dovere non indifferente e non può essere assegnato a chiunque.)
Mi è piaciuta anche la battaglia del drago, che io trovo siano davvero complesse da descrivere in maniera decente. Mirmulnir reagiva con intelligenza al combattimento, trovo che l’hai reso perfettamente come doveva essere, altra difficoltà di quando si scrivono fanfiction su Skyrim. Mi è piaciuto molto meno l’espediente usato per far fare da esca a Irileth: non mi sembra possibile una dunmer con una semplice pozione di resistenza al fuoco e uno scudo o ghiacciato possa aver resistito senza battere ciglio a uno Yol Toor Shul completo. Certo, probabilmente io considero gli Urli come armi molto più potenti di quanto faccia la maggioranza del fandom, ma più che uno scudo coperto i ghiaccio (che ricordiamo, è il primo materiale a sciogliersi al fuoco!) avrei preferito una barriera magica, o una carne di pietra/ferro/altro della scuola di alterazione. O un unguento spalmato sulla pelle di Irileth e la sua armatura, invece che una pozione ingerita. O ancora, i metodi da te descritti, ma l’elfa doveva comunque fare molta fatica per resistere e finiva lo stesso ferita, anche se non carbonizzata. La cosa che più mi sfugge però è lo scopo… Daric doveva avere tempo per creare il suo incantesimo, e va bene: non bastava una distrazione qualsiasi, messa in atto da guardie o da un attacco combinato? All’inizio, infatti, avevo pensato che Daric avesse bisogno di Irileth che tenesse aperta la bocca del drago mentre lui sputava fuoco, per prendere la mira verso la gola… ma non è stato così visto che la sua punta viene lanciata al secondo urlo. Quindi il tutto ha perso un po’ di senso. Un peccato perché la strategia in sé era molto bella e ci sono tante tue idee originali e che funzionano nella storia, come appunto la punta di ghiaccio trasmutata in acciaio (l’ho adorata), o l’unguento per curare le bruciature fatto con la lavanda, che nel gioco è un ingrediente per la resistenza al fuoco… dettagli che personalizzano un racconto e danno lustro allo scrittore.
Altra nota che voglio lasciarti. Ho notato che questa volta hai lasciato più dialoghi del gioco rispetto al primo capitolo di questa raccolta… il che va anche bene, visto che questa è una delle quest che fila meglio narrativamente in Skyrim. Ma ho storto il naso alla motivazione per cui Balgruuf manda Daric alla torre di osservazione. Nel gioco è una scusa idiota, “tu sei sopravvissuto!”, e il tuo eroe giustamente reagisce come qualsiasi giocatore a quel punto, con un bel “checcazzo state dicendo”. Arrivata a quel punto della storia mi aspettavo quindi l’insorgere di una nuova offerta o motivazione che convincesse Daric… e mi ha stupito non trovarla, anche perché non ci sarebbe voluto molto. La più sensata e semplice sarebbe stata “è un mago”. Non conosci i draghi, non sai se le frecce sono abbastanza per scalfirli, non vuoi mandare Farengar… è rimasta solo Irileth a saper usare la magia, arma che potrebbe essere decisiva. Allora perché non mandarci anche un altro mago? Questo avrebbe reso più sensato il coinvolgimento del tuo giovane Dovahkiin.
Stesso discorso si può fare con il momento “sei il sangue di drago ommioddio fammi un autografo” che hanno le guardie dopo che l’eroe ha assorbito l’anima. L’hai tenuto uguale al gioco, che non è il massimo… ma onestamente qui non me la sento di giudicartelo come difetto perché io onestamente non avrei saputo rendere la situazione molto migliore. Non senza prolungarmi per diverse righe, almeno, e tu già avevi paura di aver scritto troppo. Da autore ad autore, posso capire queste difficoltà.
Perdonami se ho segnalato solo le cose meno convincenti, ma credo che le recensioni servano soprattutto a quello. Non credere che il capitolo non mi sia piaciuto, perché di certo non è così, lo trovo ben scritto, ben pensato, ed è stato un piacere leggerlo (la parte in cui evoca l’atronach del fuoco, con la descrizione di come avviene la convocazione, è una chicca). Sei riuscito a non annoiarmi con una scena vista e rivista, e il tuo Sangue di Drago mi ha lasciato un’impressione positiva. È giovane, ma non sprovveduto, è preparato, responsabile, ha una coscienza, ma non manca di un po’ di ironia, che come dice lui, è necessaria per non impazzire in una situazione simile. In definitiva, il tipo di eroe di cui mi piace leggere, e che è un piacere veder crescere… lo dico ovviamente nella speranza che tu scriva qualcosa di più su di lui.
Scusa anche se la recensione presenta errori o ripetizioni, ma l’ho scritta di getto subito dopo aver letto il capitolo, e infatti è venuta anche abbastanza lunghetta. Spero comunque ti sia stata utile in qualche modo. Alla prossima

Curse_My_Name
Recensione alla storia Il congedo - 01/08/18, ore 02:42
Capitolo 1: Il congedo
SignoreOscuro
composizione breve ma che va dritta al cuore di chiunque abbia fantasticato sulla relazione tra Martine l'Eroe di Kvatch. Qualcuno ci ha anche immaginato le basi per un amore, ma io personalmente l'ho sempre vista come un'amicizia salda e profonda, quindi questa lettera, anche se descriveva un determinato Eroe con le sue caratteristiche particolari, mi ha colpito al cuore.
Oblivion non è il primo gioco dove un estremo sacrificio segna il gran finale, eppure la dipartita di Martin colpisce sempre. Specie perché segna l'arrivo di Akatosh in persona e la sconfitta del male... dovrebbe essere una vittoria ma è così amara che è difficile terminare il gioco con un sorriso in volto. Immaginare l'ultimo Septim che parla al suo amico dall'oltretomba è molto dolce e nostalgico, e mi è piaciuta come idea, come ho apprezzato il riferimento a lacrime e rabbia cieca.
La personalità del tuo Eroe risulta chiara anche se descritta in poche righe, il che è un pregio. Unica nota, "caro amico" / "amico mio" vengono ripetuto troppo spesso (e il secondo andrebbe contornato da virgole nelle ultime righe) ma a parte questo non trovo altro da dire sulla scrittura, anche perché il testo è breve.
In definitiva un lavoro toccante nella sua semplicità, almeno per chi è rimasto colpito da questa storia fin dal gioco

Curse_My_Name
Recensione alla storia Thane Dovahkiin - 18/01/18, ore 19:09
Capitolo 1: Thane Dovahkiin
Biblioteca
Non è un'offesa, ma toglierei la definizione "malinconico", e metterei quella "demenziale". Perché di questo si tratta: una fanfiction erotica, demenziale... e scritta sorprendentemente bene. Nonostante NIENTE di quello che succeda abbia il minimo senso, lo stile è buono, non ci sono ripetizioni, i dialoghi anche se lunghi e ininterrotti non sono fastidiosi, le descrizioni dell'ambiente orgiastico, dei personaggi e dell'atto sessuale sono ottime. Non ho mai trovato una fanfiction che descrivesse qualcosa di questo genere e fosse allo stesso tempo una valida lettura: di solito, chi si getta sulle complesse evoluzioni sessuali del proprio eroe videoludico, lo fa solo per "farsi il figo" (perdona l'espressione terra terra), senza metterci vero e proprio impegno, giusto per il gusto di poter dire "il mio guerriero ce l'ha grosso e tutti cadono ai suoi piedi".
Qui invece c'è altro, e lo si vede dalle ultime righe della storia, che nascondono un significato più profondo e triste (ma, comunque non bastano quelle a rendere malinconico il tutto, ecco perché consiglio di togliere il genere).
Un applauso a te e all'elfo alto col nome più ridicolo e assurdo mai sentito

Curse_My_Name
Recensione alla storia Il gufo e l'usignolo - 18/01/18, ore 11:15
Capitolo 11: Il guscio si schiude
Helmyra,

Prima di tutto, volevo informarti che ho intenzione di incorniciare la frase "magari era quella la dote dei musici... rendere eclatanti atti che, in realtà, erano semplici come la giornata di un contadino." È tanto bella quanto realistica, e l'ho adorata.
Posso intuire lo sforzo che ha richiesto lo scrivere la parte dell'incantesimo. Le immagini scivolano bene in testa, con la loro frenesia mi hanno quasi fatta sentire in imbarazzo... risultato davvero degno di Sanguine. Ho apprezzato, da lettrice curiosa, il commento di Dorisa che spiega, a grandi linee, cosa ha vissuto quando è svenuta. L'accenno all'apertura di un portale dell'oblivion invece mi ha fatto comparire il punto esclamativo rosso di metal gear sopra la testa, con tanto di effetto sonoro; all'improvviso spero che Haraldur e Sevan tornino indietro il più velocemente possibile.
Ho, tuttavia, più perplessita rispetto allo scorso capitolo. La prima riguarda Dorisa: è vero che il titolo di "principe dello stupro" è riservato a Molag Bal, ma certo Sanguine non si tira indietro se a goderci, o guadagnarci, è lui. Dalla sua campionessa non mi aspettavo quindi tanta recalcitranza sulla faccenda, quindi il monologo interiore di Dorisa mentre prepara Elanilde mi ha quasi infastidita, perché ha dato l'idea che lo stesse facendo solo perché costretta. È stata lei a legarsi a Sanguine, che sa bene essere un principe daedrico, non un pezzo di pane. Dovrebbe essere venuta a patti da tempo con queste cose.
Un applauso invece a Ondolemar, per la sua forza di volontà... sperando si sia fermato dal fare l'irreparabile più per coscienza che per senso dell'onore. Un applauso, e poi però un altro scappellotto in testa: ha totalmente sbagliato approccio con cui rivolgersi alla ormai sveglia Elanilde, soprattutto facendole quella proposta. È ricaduto proprio quando speravo stesse crescendo, e la cosa mi dispiace molto, anche se ha un suo perché. Non si eliminano secoli di indottrinamento con uno schiocco di dita e del vino, in fondo.
Tornando alle perplessità, la seconda dovrei definirla direttamente una critica e riguarda proprio il risveglio di Elanilde.
La ragazza sta parlando, per la prima volta dopo anni! Il suo era più un blocco psicologico che fisico, ma mi sarei aspettata molto più pathos per questo momento. Per essere una che è stata ingannata, drogata, spogliata, quasi stuprata, e aver superato un blocco di quella portata, è fin troppo lucida.
La rabbia va bene, ma sarebbe dovuta essere più isterica. Il comportamento verso Ondolemar sarebbe dovuto essere meno risoluto e più sconvolto e anche dai suoi movimenti mi sarei aspettata tremori, lacrime (sbianca, sì, ma perché lui la invita a ucciderla, e dura pochissimo), certo non un "s'era data una ragione della propria nudità".
Comparata alla prima parte, così curata, questa sembra scritta di fretta ed è un peccato, perché sono certa che ti ci sei impegnata in ugual modo. Mi ha lasciato però con un senso di insoddisfazione troppo pungente per ignorarlo

Curse_My_Name

P.S. : non ho capito se il disegno è fatto da te, se sì doppi complimenti perché è stupendo. È un'idea carina accompagnare immagini al testo per dare un'idea al lettore. Se però le misure di Elanilde sono davvero quelle, provo pietà per lei e il dolore che deve aver sopportato tenendosi così schiacciata nelle bende...
Recensione alla storia Il gufo e l'usignolo - 18/01/18, ore 11:11
Capitolo 10: Il canto della verità
Helmyra,

Questo capitolo mi è piaciuto molto.
Devo farti i più vividi complimenti per come hai gestito la parte di esplorazione della rovina: un grande cruccio che ho sempre avuto, e che credo sia comune a chiunque voglia scrivere bene di videogiochi, è il lasciare l'ambientazione così come ce la presenta il gioco, oppure reinventare, mantenendo solo qualche tratto dell'opera originale, per rendere tutto più realistico e adatto a un racconto scritto. Le uniche volte in cui mi sono trovata a descrivere un "dungeon", ho glissato e descritto ben poco, mentre tu non solo hai mantenuto tutti i percorsi, il loot, le trappole e i nemici, ma li hai anche fatti sembrare più verosimili di quanto lo faccia il gioco stesso. L'esempio più lampante sta nell'espediente che hai usato per dare a Sevan un arco utilizzabile, cioè fargli ritrovare il cadavere di un avventuriero, che magari non era lì da due giorni, ma sicuramente aveva un arco in migliori condizioni di quello dei draugr... che non dovrebbero mai poter tirare, visto che dopo tutto quel tempo le corde dovrebbero essere andate a farsi benedire, e più di un tiro o due (storti) non potrebbero fare, prima di spezzarsi. È intrigante anche il modo in cui hai descritto il muro di parole e l'effetto che fa al nostro legato... insomma brava, brava davvero.
Andiamo a Sanguine, che inizia a sciogliere i nodi della trama e ci permette di sbirciare avanti (ma anche indietro, quando parla del suo piano da lungo programmato) verso la soluzione. Apprezzo il modo in cui stai facendo proseguire più filoni narrativi insieme, intrecciandoli e alternandoli, ma alla fine il tema principale qui resta Elanilde... per la quale ammetto di sentirmi preoccupata. Sanguine rimane un daedra e Ondolemar... eh. Buon per me che ho letto questo capitolo quando ce ne è un altro già pubblicato con cui saziare la mia curiosità.
Riguardo il colpo di scena di Suleik, lo trovo ben fatto, ma il dremora proprio non mi piace perché lo trovo troppo umanizzato, nonostante quel "se lo sapessero i miei compagni!" mi abbia fatto sorridere, visto che è decisamente da Sanguine farsi beffe dei grandi soldati dell'oblivion relegandoli a fare ghirlande e corone di fiori. Come sempre dimostri la tua maestria nel muovere questo Principe.
Al prossimo capitolo

Curse_My_Name