Recensioni di Aoboshi

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Vivi and His Mind - 20/09/16, ore 17:42
Capitolo 1: Vivi and His Mind
Ciao Sergio, finalmente sono riuscita a passare da questo piccolo capitolo. Ti faccio i miei più sinceri complimenti, un brano sintetico, ma veramente denso. Vivi è una creatura ingenua, pura, all'inizio di final fantasy IX tutti lo chiamano "bambino" e difatti è come se lo fosse. Sei stato bravissimo a tracciarne il suo pensiero, semplice, chiaro, ma estremamente dolce, di una tenerezza senza fine. La frase finale è forse la più emblematica, quella che riamane a battere con il cuore del lettore. Tutti siamo spaventati dalla morte, ma non tanto per noi quanto per l'effetto sugli altri, lasciare ciò che amiamo, ci spaventa ed è questo che spaventa Vivi. Bravissimo, non vedo l'ora di leggere su Quistis, un abbraccio
Aoboshi
Recensione alla storia Black Interlude - 23/07/16, ore 20:39
Capitolo 4: (S)piacevoli conversazioni al sapore di menta e arance
Ciao Withe, finalmente ho potuto leggere questo capitolo, sulle prime credevo si trattasse soltanto dell'episodio del passato di Hilda, e invece, ecco che mi ritrovo in uno dei posti più misteriosi e affascinanti di final fantasy IX, o meglio, i due, considerando il flash di Tera. Ma cercherò di essere ordinata. E' sempre un piacere essere accompagnati nei pensieri di Hilda, è come se mi prendesse per mano e mi conducesse nei corridoi della villa, ma non solo le descrizioni o le scenografie create dalla duchessa a rendere accattivante la lettura, ma il suo modo di pensare, il suo umorismo pungente e il suo carattere così deciso. I baffi di Cid, come il grasso di Branhe rimarranno per sempre impresse nella mente come i veri oggetti magici e inspiegabili del videogioco XD, tali da meritare un capitolo a parte... A parte gli scherzi ho trovato estremamente comica la descrizione di Cid e dei mustacchi caratteristici al punto da diventare un simpatico personaggio nella scena. Bella anche la scena del bacio, un romanticismo (strano a dirsi) che mi è molto congeniale (più nella vita reale) perchè è più allegro e leggero, un gioco o meglio, un vero e proprio flirt tra il nobiluomo e la futura duchessa. Poi la scena cambia e ci ritroviamo nella impressionante Oeilvert, mi è piaciuta molto un'immagine in particolare, quando hai detto che è rimasta "cristallizzata nella polvere della clessidra del tempo", una frase bellissima, che mi ha colpito con forza, arrivando a descrivere quello che di fatto Oeilvert è, un'immagine, un ricordo, avvolto nella foschia sabbiosa del continente dimenticato. Ancora, l'immagine del golem, uno dei mostri secondo me più impressionanti, splendida la resa della copia, vista come un manichino dall'espressione sbozzata. Così nei corridoi della città dimenticata, diventata un tutt'uno con le pareti della gola che la contiene, come se Oeilvert, come Tera, fosse destinata a svanire dentro Gaya, ad essere ingoiata, in modo definitivo (e non il contrario), la duchessa si avventura, e così scopre un segreto grande e incomprensibile, almeno sulle prime. I golem sono inquietanti, ma i simili di Gidan? I suoi fratelli,, non lo sono forse di più, anche loro trattati alla stregua di fantocci, anche se non lo sono... Complimenti per il capitolo, grazie per questa ulteriore perla. Un bacio grande e alla prossima!
Recensione alla storia Black Interlude - 13/10/15, ore 22:29
Capitolo 3: La vendetta è un piatto che va gustato freddo. Specie se ci si ritrova nel bel mezzo di un deserto
WoW, ora mi sento malissimo a non averlo letto prima, perchè è un passaggio mmm da orologiai e ti spiego perché:
non posso dirti che è un bel racconto, in quanto sarebbe a dir poco riduttivo, ne' posso enumerare un'infinità di aggettivi.
Quindi uso questa metafora: questo racconto è realizzato da un orologiaio, ogni parola e frase si incastra con le sue compagne in un complicato e preciso meccanismo, di una bellezza disarmante. La precisione delle descrizioni praticamente alchemiche, il potere descrittivo di ogni passaggio... Non leggevo e rileggevo da un po' i tuoi racconti e la cosa mi è dispiaciuta molto, per cui sono stata felicissima di rimanere ancora una volta senza fiato e con la testa piena di immagini. Senza contare che hai descritto Oeilvert, uno dei miei posti preferiti e lo hai fatto secondo il tuo stile incredibile. Ad una delle recensioni, mi rispondesti che Hilda era un po' un tuo alter ego, ebbene, in questo passaggio è proprio così, tutta la precisione che lei ha messo nel realizzare l'esercito di maghi neri, è praticamente lo stesso che tu hai impiegato nello scrivere questo capitolo. Tutto dosato, tutto perfettamente proporzionato per dare un risultato incredibile. Inoltre, a costo di sembrare ripetitiva, i dialoghi, in particolare le battute di Kuja sono esattamente quelle che ci si aspetterebbe dal jenoma. Mi piace la fedeltà del personaggio, mi piace la sua caratterizzazione così fedele. Quindi sì, non solo è un orologio, ma è uno di quei piccoli capolavori di oreficeria, con una miriade di decori piccoli e perfetti, con le lancette in stile gotico che si muovono scandendo con precisione svizzera il tempo senza emettere neanche un cigolio. Non vedo l'ora di leggere il capitolo successivo. In questo cominci a raccontare dell'esperienza negativa a cui allude il mago a Gidan vero? spero davvero di saperlo presto. Grazie per questa splendida lettura che hai offerto e ancora vivissimi complimenti.
Recensione alla storia You are not alone - 16/07/15, ore 17:54
Capitolo 1: You are not alone
Bella, una storia molto malinconica, ma che prende moltissimo. Complimenti, non è lunghissima e ogni frase riesce con una seplicità straordinaria a trasmettere tutta la malinconia di questa bambina lasciata a se stessa dal destino. Hai scritto molto bene di lei, perché hai sottolineato il suo carattere forte, senza però tralasciare il fatto che appunto, lei è solo una bambina. La stroia di Eiko è forse una delle più tristi, non sembra, ma anche in final fantsy 9 le tragedie sono all'ordine del giorno. La tematica della solitudine, attraverso questo personaggio è davvero ben descritta. Non importa che il fiocco sia uguale a quello che ha già, perchè appunto l'importante è il gesto, quella piccola fonte di calore che le riscalda il cuore. Una scena toccante, visto che mi hai perfettamente fatto immaginare le macerie di Madain Sari, il verso buffo dei moguri che risuona nella notte. La frase finale è di una dolcezza senza pari, il vento che le accarezza il viso come se trasportasse l'amore dei suoi genitori, davvero, molto bello, ben pensato e scritto anche molto bene!
Recensione alla storia Carpe diem - 16/07/15, ore 17:45
Capitolo 1: Carpe diem
Ahaha Quina! Ogni volta che giocavo a final fantasy 9 ridevo come una matta ai suoi battibecchi con Gidan. Hai un modo di scrivere davvero diretto, però molto evocativo. Hai costruito una scena anche molto comica con pochissime parole, la cosa è estremamente efficace! Me la sono figurata perfettamente nella palude a prendere non so, magari una rana dorata. "Povera creatura che per fortuna ebbe la peggio", confermo quanto sopra, efficace e divertente!