Recensioni di theuncommonreader

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Recensione alla storia La festa - 21/10/15, ore 18:40
Capitolo 1: La festa
Eccomi qua per lo scambio. ^_^

Essendo una grande fan di questa tragedia -e innamorata follemente dei vari comprimari molto più che dei protagonisti XD - non potevo lasciarmi scappare questa OS - e non me ne sono pentita.

Per prima cosa, ho apprezzato lo stile semplice, che però non stona col modo di parlare del tempo grazie alla composizione delle frasi, non perfettamente lineare. Il linguaggio si addice bene all'argomento del testo, e il registro è adatto alla voce narrante, e, insieme alle immagini (potenti soprattutto nel tratto finale, nella descrizione dell'amore che cattura Romeo e lo strappa a Mercuzio) aiuta a tracciarne la personalità.

Nel tuo scritto, Mercuzio appare un "falso" frivolo, un uomo che, come afferma lui stesso, conoscendo la vita sceglie di scherzarci sopra, di viverla come un sogno ad occhi aperti. Illudersi, non chiede altro; ma, chiedendoselo, ci fa comprendere di non ignorare cosa celi l'altro lato della medaglia.

La festa in maschera è un'occasione perfetta per sviluppare questa tematica, portante nel suo personaggio (quindi un'ottima pensata ambientare il pezzo proprio in questo momento da cui ha inizio la vicenda che porterà il suo sognare a diventare permanente).

La sua voglia di fuggire è costante, nel pezzo, e subito fa capolino nella sua ricerca di compagnia femminile: un modo di evadere, di cui lamenta la brevità, ma anche un tentativo di tornare al principio, nascondersi nel "buco" che lo ha generato - e, dunque, un non esistere affatto, così da non dover affrontare le infinite complicazioni dell'esistenza.

Mi è piaciuto particolarmente il contrasto tra il suo istintivo riflettere proprio su questo argomento, ma poi, subito, il suo negarsi proprio la riflessione, che pare aborrire; Romeo, che gli sembra prendere troppo seriamente l'incontro di anime con Giulietta (quelle anime che le maschere non celano, simbolo dell'esistenza), viene blandito e redarguito, e, anche se non perdere la speranza di poterlo ricondurre a un mondo sicuro, fatuo, fatto di soli giochi, Mercuzio avverte il pericolo, lo fiuta.

Anche questo momento di "serietà", tuttavia, viene scacciato, rimandando ancora una volta l'incontro con la vita reale - e l'ironia sta tutta nel fatto che proprio qui, proprio ora inizia per lui l'ultimo atto che lo porterà alla morte.

In conclusione, ho amato il tuo modo di sviluppare le tematiche, ben congegnato, consequenziale, conciso ma perfettamente calibrato per arrivare al noccio di Mercuzio, direttamente al cuore. Perciò la metto tra le preferite, ti faccio i miei complimenti e ti saluto, alla prossima occasione!