Recensioni di

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Io ti troverò - 12/11/18, ore 19:40
Capitolo 1: Io ti troverò
Ciao!
Eccomi qui per lo scambio recensioni. ^^

Devo dire che, per come hai scritto questa storia, mi è parsa molto più Horror della precedente che ho letto, appartenente proprio a questa sezione.
Non mi fraintendere, non ti sto criticando per la sezione scelta, anzi, questo è un vero e proprio Thriller psicologico ed è un genere che adoro.
Però non posso non ammettere che, in confronto all'altra, questa è anche una storia dell'orrore molto più forte e il motivo è semplice: perché è reale.
Mi spiego: di persone pazze, malate mentalmente fino a questo punto, purtroppo nel mondo ce ne sono. E per carità, con tutto il rispetto di chi è malato e combatte ogni giorno per guarire. Ma persone di

questo tipo, il killer che tu stessa hai descritto, mi ha fatto accapponare la pelle, perché purtroppo di gente che si diverte – che gode – sulle sofferenze altrui portando le sue vittime al limite ne esiste a

bizzeffe, purtroppo.
Sono sempre stata del parere che il Thriller e l'Horror sì, sono belli perché c'è anche quel lato Soprannaturale che adoro sempre ritrovare in una storia dell'orrore – vedi la precedente tua OS che ho letto.
Ma quando leggo di queste cose, che per quanto surreali possano essere purtroppo accadono, mi rendo sempre più conto che la vera storia dell'orrore è quella che narra della quotidianità, proprio come

quella della tua protagonista, che da un giorno all'altro si ritrova la vita distrutta a causa di un pazzo psicopatico che si diverte a uccidere le persone.
E ti giuro che ci ho sperato, nonostante ciò che ha compiuto sia assolutamente imperdonabile, che ci fosse una sorta di “senso” in ciò che ha fatto, magari contro delle persone che gli hanno rovinato la vita,

che lo hanno portato alla pazzia poco per volta, che gli hanno fatto dei brutti torti o qualsiasi altra cosa.
E invece niente. Niente di niente. Lui uccide per il semplice gusto di farlo, per vedere le sue prede soffrire, per farle arrivare alla pazzia così come ci è arrivato lui.
Sono le sue cavie, sperimenta la paura umana attraverso di loro, le porta al limite della sopportazione e poi, a esperimento compiuto, le uccide.
O ancora peggio… prima abusa di loro, e poi le uccide. Ti giuro che ho i brividi, hai scritto un Thriller – a mio parere molto più sull'Horror – davvero eccezionale.

Per quanto riguarda la tua domanda nel tuo angolo personale, sì, voglio assolutamente un sequel.
Innanzitutto perché io e i finali aperti non andiamo affatto d'accordo – sono una persona molto insicura e anche quando leggo una storia necessito di trovare tutte le risposte ai miei quesiti, senza mai lasciare

nulla in sospeso – e poi perché voglio sperare che lei sia solo svenuta e, una volta aperti gli occhi, brami vendetta nei confronti di quel pazzo che le ha rovinato la vita.
Non so quale sequel tu abbia in mente, ma spero davvero che lo pubblicherai, perché voglio assolutamente sapere come si concluderà questa storia.

Ti rinnovo i miei complimenti per questa OS, è stato un piacere leggerti. ^^
Alla prossima!

Harriet;
Recensione alla storia L'angelo - 23/10/18, ore 21:51
Capitolo 1: L'angelo
Buonasera.
Spulciando sul tuo profilo, mi sono imbattuta in questa One-shot che mi ha molto incuriosita.
Il genere Thriller è uno tra i miei preferiti, anche se qui su EFP ho cominciato ad approcciarmi alla sezione come lettrice e recensora relativamente da poco. Ad ogni modo, questa One-shot mi è piaciuta molto, quindi sono davvero felice di averla letta.

La storia è stata scritta molto bene e mi ha tenuta col fiato sospeso fino alla fine, fino a quando si è scoperta la verità sul dottore.
Il suo modo di agire è molto subdolo e mellifluo, secondo me. Perché agisce con naturalezza, in modo tale che il paziente o la paziente che ha a che fare con lui non si renda conto di nulla e non abbia sospetti nei suoi riguardi.
Proprio come è successo alla vittima di questa One-shot, la signora che lo ha accolto in casa propria come sempre, ignara del destino che la attendeva tanto che, in più di un'occasione, ha definito il dottore come se fosse un angelo.

È stato interessante vedere come, da una storia realmente accaduta, tu ne abbia tratto un racconto basato su di essa.
A mio parere hai svolto un ottimo lavoro e ti faccio miei complimenti per questa piacevole e intrigante lettura.
Complimenti e alla prossima,

Jill ~
Recensione alla storia The corpse in the Lake. - 11/10/18, ore 20:00
Capitolo 2: Chapter one.
Eccomi di nuovo qui!
Un primo capitolo molto interessante, non c'è che dire.

Siamo solo all'inizio, quindi per il momento non ho ancora elementi sufficienti per fare ipotesi concrete, ma posso comunque azzardare qualcosa.
Innanzitutto, veniamo a sapere qualcosa in più circa la vita di Wyatt, ovvero che non vede suo padre da quando ha cinque anni perché se ne è andato via con un'altra donna, quindi ad una prima occhiata non ti verrebbe da pensare che sia coinvolto nella sua sparizione.
Però non è detto, perché è la madre ad affermare di non vederlo da quando se ne è andato in Europa, quindi i casi possono essere che: o ha mentito, oppure è all'oscuro del fatto che forse il figlio lo ha rivisto. Credo che come prima teoria possa essere probabile, ma tutto dipende dal fatto se questa informazione si rivelerà essere solo di circostanza oppure avrà un ruolo importante o addirittura fondamentale con la scomparsa del ragazzo.
Poi c'è il cugino, Landon, e la madre dice esplicitamente che lui e suo figlio sono inseparabili. Anche qui, potrebbe essere un fattore importante riguardo la vicenda, perché alcune volte un rapporto definito “inseparabile” può essere deleterio.
Inoltre, ora che ci penso, il fatto che quella sera Landon abbia portato Wyatt con l'inganno a quella festa potrebbe essere sospetto. Magari voleva tentare di fargli rivalutare eventi del genere, oppure lo ha portato lì per un motivo ben preciso. Chissà.
Poi c'è la ragazza che lavora al locale, Ruby, per la quale Wyatt sembra avere un interesse. Per il momento è stata solo citata e non ha commesso azioni importanti come Landon e il padre che, pur essendo stati solo citati, hanno comunque lasciato il segno.
Quindi, per il momento, su di lei non mi esprimo.
Non credo che la madre, Margareth, c'entri qualcosa con la faccenda – anche perché era alquanto provata dalla sparizione del figlio, condizione nella quale ogni madre si troverebbe se accadesse una cosa del genere – , anche se per il momento tendo a sospettare più o meno di chiunque. Dopotutto, siamo solo all'inizio.
I due Detective mi sono piaciuti e per il momento li ho trovati molto professionali. Spero che riescano a trovare una pista nonostante le poche informazioni che hanno attualmente a disposizione.

Insomma, sono solo al primo capitolo, ma devo dire che questa storia mi ha già presa molto e mi sta incuriosendo sempre di più.
Spero di riuscire ad andare a leggere e recensire il prossimo capitolo ora e, nel caso non riuscissi, spero di farmi viva in questi giorni. :)

Jill ~
Recensione alla storia The corpse in the Lake. - 11/10/18, ore 19:21
Capitolo 1: Prologue.
Ciao!
Ho appena finito il Prologo di questa storia e devo dire che, nella sua brevità, mi è piaciuto molto.

Leggendolo sembra quasi di immedesimarsi in un normalissimo “Slice of Life”, dove anziché essere nella tua “comfort-zone”, ovvero al sicuro nei locali che sei solito o solita frequentare, ti ritrovi con l'inganno – sicuramente innocente – in un altro posto.
E chi altri, se non i parenti, gli amici o i conoscenti – in questo caso il cugino –, potevano attuare questa diavoleria?
Diciamo che il nostro Wyatt – a proposito, gran bel nome, mi piace! –, non è solito partecipare a feste del genere e soprattutto a frequentare determinati tipi di persone; è uno che se ne sta un po' sulle sue sue, riservato, e che preferisce i luoghi meno caotici e più riservati – da questo punto di vista mi trovo molto in sintonia con lui, devo dire.
Poi accade, così all'improvviso, senza che neanche se ne renda conto: dopo aver odrinato un Mojito – e diamine, anche qui mi trovo in totale sintonia con lui perché io ADORO il Mojito –, si siede a bordo piscina e… niente, nero totale.
Ed è da qui che comincia tutto – o forse finisce tutto, chissà.
Un Prologo abbastanza breve, ma che comunque fa crescere l'aspettativa nel lettore, mi è piaciuto molto.
Vado a leggere e recensire il primo capitolo. ^^
A dopo,

Jill ~