Recensioni per
Eternal Mourning
di ViolaNera
Devo ammettere che all'inizio non potevo davvero credere che esistesse una storia tanto banale; ma evidentemente l'ho fatto solo perché mi era rimasta sul cavolo che Danimarca morisse e che Norvegia sarebbe dovuto rimanere "solo" per il resto della sua esistenza. Di sicuro il secondo capitolo, dove si sottolineava il suo dolore e la sua solitudine, mi ha fatto immedesimare nei panni di Norvegia in meno di un nano secondo. I miei genitori mi hanno presa in giro per tutto il giorno, senza cattiveria ovviamente, da quanto mi ero disperata e da quanto avevo pianto. Arrivato al capitolo dell'anniversario di Mathias e Lukas, mi sono letteralmente strappata i capelli di dosso, promettendomi che una volta finita la fanfiction sarei andata a strozzare l'autrice di "tale scempio". Però la vera e propria scenata l'ho fatta arrivando alla proposta di Mathias; giuro, mi sono fiondata fuori dalla mia camera bella calda per andare dritta e spedita verso la porta e annunciare a tutti che sarei andata ad massacrare di botte colei che mi aveva distrutto una coppia che stimavo tanto. La verità è che andai semplicemente a fare un giro in bici per il lungo mare per schiarirmi le idee. Dunque, una volta tornata a casa, avevo messo in atto una nuova determinazione e mi diressi in camera a finire "l'amatissima fanfiction". Alla fine trovai così ingiusto che Norvegia doveva stare solo, senza più amore, per sempre... ci rimasi così male che andai a dormire col magone. Nonostante ciò, sembra strano che io faccia una recensione positiva se ho appena scritto così. Eh bé, devo affermare che nonostante il magone, nonostante non abbia mai pianto così tanto (tranne guardando "07-Ghost" quanto muore Mikage *spoiler assurdo*), nonostante mi sia fatta esplodere le meningi solo a leggerlo e nonostante mi abbia distrutto dentro e lasciato un vuoto come quello di Norvegia, devo ammettere che mi è piaciuto. Mi è piaciuto perché mi ha fatto male e bene allo stesso tempo. Mi è piaciuto perché mi ha fatto pensare al fatto che ciò che tu hai scritto possa esser accaduto davvero in un mondo parallelo (stando sempre nell'Universo Hetaliano). Mi è piaciuto perché mi ha dimostrato e fatto capito quanto l'amore drammatico di Danimarca e Norvegia (in questo caso) possa essere più catastrofico di quello di Sacro Romano Impero e Chibitalia. Sei stata davvero brava a raccontare qualcosa di così bello e altrettanto devastante; hai saputo simulare bene i personaggi ed anche i fatti che, lo ripeto, sarebbero potuti accadere in un mondo parallelo nell'Universo Hetaliano. Quindi, brava... brava davvero! E ti ringrazio dal profondo del cuore di avermi fatto piangere e sorridere allo stesso tempo, e di avermi fatto provare un istinto omicida dopo tanto tempo. Spero che scriverai altre storie perché, credimi e sono sincera, hai un gran talento. |
Occcristo. |
Ngah, era questa quella fanfiction triste della quale mi parlavi? In effetti è triste, agh. Pure per me che non ho un'anima e tendo a ridere di quasi tutto D': mi ha strutto (dal verbo "struggere", sì), accidenti. Mi sarebbe piaciuto sapere cosa ha fatto ammalare Dan, però. Insomma, adesso mi sto facendo dei film su una possibile guerra nucleare, con le nazioni che muoiono come mosche... xD vabbè, mi stai lasciando immaginare e questo ME GUSTA - i meme mi hanno reso un'idiota, sorry =3= |
AH, E POI SAREI IO QUELLA CHE SCRIVE COSE TRISTI EH. |
Ecco. It starts here. È qualcosa di molto complicato, anche se davanti al prodotto finito non ci si accorge di nulla, perché c'è da prendere in considerazione il carattere dei personaggi e trasporli di fronte a qualcosa così tragico e c'è il rischio di denaturarli o, ancora peggio, renderli tutti uguali. Qui non succede, per fortuna, ognuno reagisce in modo diverso. Islanda si vede solo un momento, apparentemente freddo, ma si abbraccia ed è una scena tristissima, anche quella, quando poi finalmente si vedono le sue lacrime e... il mio povero cuore. Nor è semplicemente meraviglioso. Il suo timore di fargli del male e, nel contempo, la sua natura schiva, contribuiscono a creare una situazione in cui il lettore gli vorrebbe gridare che è un cretino e deve abbracciarlo. Allunga soltanto un dito e glielo posa sul dorso della mano più vicina, scivolando su e giù in una strana carezza timorosa. Questo, però, è un gesto carino, anche minimo, che fa capire quanto ci tenga. Il grido, poi, vogliamo parlare del grido che vorrebbe lanciare Nor? C'è un continuo riferimento alla sua rabbia, che esplode all'improvviso, poi, che sorprende e fa capire quanto la situazione sia seria. Continua a gridare che lo ama, grida così forte da spaccarsi qualcosa dentro, da perdere la voce. La gola brucia e implora pietà, mentre continua ad accarezzargli spasmodicamente il viso immoto e rilassato, ignorando tutto il resto, inveendo contro un guscio vuoto. Quest'immagine continuerà a tormentarmi per le prossime ore, come sempre... Nor che grida, che si arrabbia e dispera, gridando che lo ama... è una scena così triste che non importa quante volte la leggo, sto sempre male. gli prende la mano posandosela sulla testa E questo gesto... non può che uccidermi definitivamente. Esigo il prossimo capitolo. |