Recensioni per
Il rosso prude
di nals

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/12/17, ore 00:44

Sei sempre sensazionale, Nals. 
Le tue storie tolgono il fiato, il tuo stile lacera dentro, ma con dolcezza, un ossimoro insomma. 
Due ragazzi si incontrano per caso, si innamorano e poi vengono separati da quello stesso caso, che li aveva fatti avvicinare in prima istanza. Fa male, ma forse quello che provoca più dolore è la consapevolezza che potrebbe accadere a chiunque, in qualsiasi momento, nella realtà e non solo su carta.
Alla prossima,
E.  

Recensore Veterano
01/05/12, ore 11:54

Un po' di tempo fa avevo inserito questa storia in quelle da recensire: insomma, mi aveva colpita sin da subito ed era mio desiderio lasciarti una bella recensione sensata.
Ora ci provo, ma non assicuro che ci riuscirò.
Be', la prima cosa che mi sento di dirti è che questa storia è semplicemente sensazionale. L'ho adorata, dalla prima all'ultima riga, e ti informo già che finirà dritta dritta tra le mie Preferite (lo so che, solitamente, questa è una cosa che si scrive alla fine di una recensione... Ma io questa storia l'ho già letta, più volte, ed ogni volta sono sempre più convinta della sua unicità e della sua bellezza).
Questa è una storia, tutto sommato, "normale": normale per il fatto che potrebbe essere la storia di tutti noi, la storia di un ragazzo qualsiasi e di una qualsiasi ragazza che si incontrano alla fermata dell'autobus. Loro non sono due "eroi", non sono due personaggi dalle caratteristiche straordinarie, non sono persone con delle vite particolarmente problematiche e incasinate: sono due come tanti, ma è per questo che la storia colpisce tanto; questa storia, conclusasi poi con quella tragedia che lascia l'amaro in bocca per tanto - troppo - tempo, fa capire che non si può combattere il caso, che cosa del genere possono capitare a chiunque. E' una storia che, allo stesso tempo, lascia con degli interrogativi, domande che rimarranno senza risposta: e se si fossero conosciuti prima? E se uno dei due avesse deciso di prendere il bus una fermata più in là? Se fossero stati insieme un giorno dopo - o un giorno prima? Eppure è andata così: il caso, la vita si sono portati via una storia che non ha nemmeno avuto il tempo di sbocciare.
Un'altra cosa che mi ha colpita della tua storia è il tuo stile: lasciatelo dire, hai uno stile magnifico, uno stile che ti accompagna pian piano, che ti fa entrare nella storia, che ti fa precipitare nel mondo di Giorgia e Daniele. E' uno stile che ha il ritmo della pioggia che cade dal cielo, delle auto impassibili che passano loro davanti, del loro lento avvicinarsi, ogni giorno di più.
Questa è una storia che ti entra dentro, forse una delle migliori che io abbia mai letto.
E, per questo, ti faccio i miei più sinceri complimenti!

Recensore Veterano
29/03/12, ore 20:48

Ciao.
Che bella one-shot, la tua. Ho gli occhi lucidi, quella macchia sull'asfalto non doveva esserci.
Quella di Giorgia e Daniele è una fine tremenda; che poi non è una fine perché non è mai iniziato nulla.
"Non c’è rosso, non c’è verde, non c’è niente."
Whahoo, adesso scoppio in lacrime. Sei stata bravissima, mi è piaciuto come hai scritto questa fanfic, sappi che andrò a spulciare nella tua pagina autore.
Complimenti ancora.

Flamel_


Recensore Master
26/03/12, ore 20:07

La tua firma.
Dio, la tua firma.
Potresti uccidermi e farmi piagnucolare insieme.
Per quanto riguarda la storia, un senso ce l'ha.
E' dolcissima e, damn it, è sconvolgente.
Giorgia di Amleto, che ingurgita righe.
Che ti devo dire? Del tuo stile, io amo il modo in cui accosti aggettivi e verbi a parole con cui apparentemente non avrebbero connessione più di ogni altra cosa.

No, ok.
Siamo sinceri.
Io amo tutto di ciò che scrivi.
Brava, nals.

Un bacio, dalla tua brà.

Recensore Master
26/03/12, ore 17:05

Be', siccome dovrei studiare qualcosa come sei o sette libri e gli esami si avvicinano, giustamente, sono qui a recensire.
Vorrà dire che se non li supererò, mia cara, ne risponderai tu direttamente. Detto ciò, chiudiamo queste spassionate frivolezze e veniamo a noi.
Premessa: non credevo l'avresti mai pubblicata. Per il rating, per il contenuto e per tutto ciò che vi è di tuo, no, non credevo l'avresti fatto. Mi hai spiazzata piacevolmente, ecco.
Inutile dirti quanto abbia apprezzato anche questa tua creaturina che tu insulti definendola "non-storia". Perché, se ci pensi, è un po' la storia di ognuno di noi, o meglio, un classico episodio che potrebbe capitare. 
I personaggi, essendo originali, non mi danno modo di sbilanciarmi troppo: Daniele è il classico ragazzo silenzioso a cui piace osservare ed analizzare; Giorgia è la classica tipa estroversa e impertinente, ma, in fondo, romantica e sensibile.
E a legarli c'è il filo conduttore che si chiama Shakespeare, un classico probabilmente ma che in questa storia ha saputo trovare una buona posizione e una buona valorizzazione. 
Ovviamente, non è l'unico filo che li lega; non scordiamo quello del destino che, in quanto spesso imprevedibile e un po' stronzo, diciamocelo, ha fatto che sì che una storia che pareva avere un buon futuro e tante belle prospettive finisse stroncata sull'asfalto di una strada.
La morte di Giorgia un po' non ci se l'aspetta; dall'ultimo spezzone il lettore pensa a lei come ad una ragazza dalla botta e via, una ragazza superficiale, frivola, scontata. E invece, il colpo di scena; l'incidente di lei che si svolge di pari passo con la frustrazione di Daniele e con il suo averci davvero creduto.
Un finale relativamente aperto, che lascia al lettore un bel po' di domande: e se Giorgia non fosse morta? Come e perché è capitato quell'incidente? Quale è stata la reazione di Daniele alla notizia? Cosa è successo dopo?
Insomma, un finale che si incastra benissimo con la storia ma che, al di fuori di essa, lascia un po' l'amaro in bocca. 
Ma chissà, magari se questi due personaggi così nebulosi dovessero tornare a farti visita, potresti rispondere a qualcuno di questi interrogativi.
Stilisticamente è diversa, c'è poco da fare. Un conto è trattare di James e Lily, un altro è avere a che fare con personaggi tutti tuoi, che si muovono in base ai tuoi personali canoni e non su quelli scritti da altri. Lo stile, allora, l'ho trovato frammentario, spezzato, quasi come se fosse importante fornire al lettore brevi proposizioni volte a spiegare ciò che accade, uno stile che colpisce dritto al punto senza giri di parole. In virtù di ciò, credo, è spiegata l'assenza di descrizioni, se non quando è fortemente necessario. Però mi è piaciuto, lo sai. Mi piace questo tipo di stile duro, diretto, a volte brusco, che un po' accelera per poi frenare improvvisamente per prendersi una pausa.
Insomma, cos'altro devo dirti? Credo che il mio apprezzamento sia tangibile in queste righe, tutto tangibile. 
E adesso, ma cher, mi devo davvero congedare e magari iniziare un nuovo capitolo di Sociologia, che è proprio il caso. Nel frattempo, incassa i miei migliori complimenti perché ancora una volta hai dato prova di grande abilità e talento, per quanto tu non lo ammetti (secondo me lo fai di proposito :P).
A stasera, sperando di beccarti su Facebook.
Con tanto affetto e tanta ammirazione,

la tua Honeybee.